Un safari in Tanzania è sicuramente una delle esperienze di viaggio più belle che si possano fare in Africa. Ho fatto tantissimi safari nel Continente e trovo quelli in Tanzania i migliori soprattutto per chi ne fa uno per la prima volta. Il motivo è abbastanza semplice: i suoi parchi nazionali sono tra i più ricchi di fauna (ovvero si vedono sempre tantissimi animali) e qui si trovano alcuni dei parchi più importanti ed unici, ovvero il Serengeti ed il cratere Ngorongoro.
Organizzare un safari in Tanzania potrebbe però essere più complicato di quanto si possa immaginare. Le cose da considerare sono numerose: In quali parchi della Tanzania è meglio fare un safari? Quanti giorni di safari sono consigliati? Infine la domanda da un milione di dollari: quanto costa?
In questo post risponderò a queste e tante altre domande che sono sicura ti starai facendo se stai considerando la Tanzania come destinazione di viaggio. Ho messo nero su bianco quanto ho imparato in tanti anni di viaggio in Tanzania, numerosi game drive ma anche 10 anni di collaborazione con Kiboko Explorer un tour operator di Arusha specializzato in safari in Tanzania, anche in italiano (ma mi raccomando per avere la guida parlante italiano prenota con LARGO anticipo che sono poche!), che spero possa aiutarti a fare chiarezza e scegliere il safari che faccia a caso tuo.
Questo post è lunghissimo. se vai di fretta vi consiglio di salvarlo e leggerlo con calma oppure scarica la guida gratuita in pdf
Prima di entrare nel dettaglio dell'organizzazione safari ci sono alcune cose che ritengo debba sapere perchè avranno un impatto sul circuito che deciderai di seguire ma anche sulla realizzazione effettiva del viaggio (non sempre si può fare tutto, se non a determiante condizioni).
Le distanze in Tanzania sono molto grandi e ogni giorno le ore in auto saranno tante ed inevitabili . Quattro ore di auto per coprire alcune distanze possono essere la norma e non ci sono sempre modi per spezzarle anche perchè per esempio potrebbero non esserci strutture dove pernottare tra una destinazione ed un'altra.
Preparati a lunghe giornate in auto. In alcune giornate (per esempio rientrare ad Arusha direttamente dal Serengeti) le ore di guida possono essere anche 8. Se vuoi evitare lunghe ore di auto (senza game drive) pianifica con attenzione il circuito e considera più giorni, o escludi alcuni parchi troppo lontani.
Se hai fatto game safari in Sudafrica o in Namibia affidandoti alle macchine dei lodge saprai che in genere i game drive sono di un paio di ore la mattina ed un paio di ore il pomeriggio. In Tanzania le cose cambiano. Si parte la mattina e si rientra nel pomeriggio (o si prosegue per la prossima destinazione).
Si sta fuori tutti i giorni per tutto il giorno, i pranzi si fanno durante il game drive in una delle aree pic nic autorizzate (e sicure!). Non ci sono ristoranti nei parchi e generalmente non si torna al campo per magiare.
Quest'anno ho notato che molte persone chiedono di dormire dentro l'area di Conservazione Ngorongoro o di passarci 2 o 3 giorni. La prima cosa da sapere è che a Ngorongoro ci sono pochissime strutture e queste si esauriscono molti mesi prima (se si viaggia in alta stagione).
Però sconsiglio di starci più di una notte. A parte il game drive nell'area di Conservazione, a meno che non si viaggi tra Dicembre e Marzo (periodo di migrazione a Ndutu), non si fanno altri game drive. Non ha senso rimanere a Ngorongoro più di una notte se si viaggia tra Maggio e Dicembre. È solo una scelta costosa che non aggiunge nulla ad un safari che la esclude.
Dormire in un campo tendato non significa dormire in campeggio e non è la soluzione di alloggio più economica (che è il campeggio appunto). Nel post riguardo gli alloggi durante i safari distinguo le principali tipologie, se vuoi approndire. Il campeggio è infatti la classica tenda da campeggio stile igloo che si pianta a terra in piazzole designate. Il campo tendato è una camera vera a propria costruita dentro delle grandi tende. Rientrano nella categoria lodge perchè solo le uniche soluzioni dentro i parchi nazionali.
Negli ultimi due anni molte richieste chiedono per aggiungere la deviazione a Lago Natron, che a me piace moltissimo perchè molto diverso dal resto dei parchi e le zone che si sono visitate durante il circuito classico. La prima volta che sono andata però anche io mi sono fatta ingannare dalle foto su internet: un lago rosa con animali pietrificati. Spero di non deluderti ma non sarà quello che vedrete.
Lago Natron è una zona desertica ed arida, un paesaggio lunare e suggestivo, costellato da villaggi Maasai, ma realisticamente quello che vedrete è come la foto sotto. Se quindi volete andare a Natron per vedere il lago rosa allora consigli di evitare questa deviazione. Se invece volete scoprire questo angolo in cui troverete numerosi insediamenti Maasai, territorio caldo e a tratti osticolo ma anche remoto e, per quanto mi riguarda, affascinante, allora includetelo senza pensarci troppo. Qui sotto una foto reale di Lago Natron (fatta da me).
I documentari sulla Tanzania ed il Kenya in genere dedicano sempre una parte di filmato alla Grande Migrazione, l'evento naturale che porta milioni di gnu e zembre a correre alla ricerca di cibo. Il momento più popoòlare è probabilmente è l'attraversamento del fiume Maasai, piuttosto cruento visto che le zebre e gli gnu devono superare il fiume in cui abitato i coccodrilli, quindi non tutti gli animali riusciranno a passare dall'altro lato. Se da un lato questo sia effettivamente un evento unico, dall'altro lato, pur ipotizzando il periodoo in cui si dovrebbe poter vedere, non si può mai garantire.
È una questione di fortuna. dovete essere al posto giusto al momento giusto. Per questo motivo consiglio di diffidare da chi garantisce la migrazione, perchè è impossibile farlo e tutto dipende dalle piogge di Aprile e Maggio e dal ritmo degli animali che è prevedibile fino ad un certo punto.
Il Serengeti confina con il Maasai Mara e sembrerebbe logico poter passare da un parco all'altro visto che il Mara effettivamente è una piccola porzione del parco Tanzano. Il problema è che questo passaggio non è permesso e per poter arrivare dal Serengeti al Maasai Mara le opzioni ci sono ma sono lunghe, possono richiedere fino a 2 giorni di auto, e sono dispendiose.
Inoltre le auto tanzane non possono guidare in Kenya e viceversa. Quindi per poter coprire sia il Serengeti che il Maasai Mara due tour operator, uno in Kenya ed uno in Tanzania, devono coprire le rispettive parti. Il passaggio di frontiera si deve fare a piedi autonomamente perchè le auto possono arrivare fino ad un certo punto. Il modo più pratico, anche se non sembra, è volare da Kilimanjaro a Nairobi e da lì partire per il Maasai Mara (circuito che si può concludere in 4 giorni).
Trae sempre in inganno la foto dell'elefante con allo sfondo il Kilimanjairo. Se pensate che quella foto sia stata fatta nel Parco Nazionale Kilimanjaro mi dispiace informare che non è cosi. Quella foto è stata al Parco Nazionale Amboseli, che si trova in Kenya.
A Kilimanajro si fanno solo trekking, in genere tra i 5 ed i 7 giorni. È anche possibile valutare il trekking di un giorno, che corrisponde alla prima giornata del trekking più lungo, ma è piuttosto faticoso ed intenso, visto che bisogna anche considerare il ritorno.
VEDERE IL KILIMANJARO
Il Kilimanjaro è la montagna più alta d'Africa, tanto da essere chiamato il "tetto d'Africa" e molte persone desiderano vederlo anche da lontnao. La buona notizia è che se la giornata è limpida potreste vederlo anche solo atterrando all'aeroporto di Kilimanjaro senza necessariamente entrare nel parco. La cattiva è che durante il giorno la cima è spesse volte coperta e le migliori chance di vederla libera sono al mattino ed al tramonto. Io per esempio l'ho potuto vedere bene durante il safari in Amboseli visto che dormivo in un lodge proprio davanti e quindi all'alba ed al tramonto ero in camera.
Entriamo adesso nel vivo dell'organizzazione dei un safari in Tanzania. Spero di rispondere a tutti i dubbi che hai ma nel caso in cui aveste altre domande potete lasciare un commento o contattarmi.
Grazie all’altissimo numero di Parchi Nazionali (più di 20), tra cui il famoso Serengeti National Park ed il cratere Ngorongoro - il cratere più grande del mondo popolato da migliaia di animali, incluso il rarissimo rinoceronte nero - la Tanzania è una delle migliori destinazioni safari di tutto il continente africano.
Anche se il circuito nord - quello che copre il Serengeti, Ngorongoro, Tarangire e Manyara giusto per intenderci - è il più famoso, la Tanzania offre tantissimi altri parchi, alcuni dei quali addirittura si affacciano sul mare ed altri al sud del Paese più remoti e meno turistici, ma non per questo meno belli.
Organizzando un safari in Tanzania vi imbatterete sicuramente nelle parole: game drive (letteralmente: guida di gioco). Ma cosa significa? E cosa lo differenzia dalla parola safari? Sono la stessa cosa?
Game drive non è sinonimo di safari, che in swahili significa "viaggio", ma è una parte di questo. Durante un safari ogni giorno si fanno dei game drive. Questa termine formato da due parole inglesi si riferisce agli animali non addomesticati (game) e la guida in auto tra loro generalmente all'interno di parchi nazionali (drive).
Un game drive è quindi un'escursione in auto attraverso aree selvagge per individuare alcuni degli animali selvatici più iconici d'Africa. È in genere condotto da una guida naturalista certificata che ha familiarità con l'area della fauna selvatica. Per safari invece si intende il viaggio completo, quindi per esempio, nel caso di un safari in Tanzania, un circuito di più giorni che prevede attività di game drive.
La Tanzania conta 22 parchi nazionali e riserve. Alcuni dei parchi più famosi della Tanzania includono il Parco Nazionale del Serengeti, l'Area di Conservazione di Ngorongoro, il Parco Nazionale di Tarangire, il Parco Nazionale del Lago Manyara, la Riserva di Selous e il Parco Nazionale di Ruaha.
Qui una breve descrizione dei principali Parchi Nazionali principali della Tanzania:
Per una lista completa dei parchi Nazionali e Riserve della Tanzania clicca qui.
Quando si organizza un safari in Tanzania in genere la scelta si fa tra circutio Nord e circuito Sud. È possibile coprirli entrambi ma considera che serviranno un paio di settimane, si coprono lunghe tratte in auto ed il costo può diventare altissimo.
Se è il tuo primo safari in Tanzania, o addirittura il primo in Africa in assoluto, il mio consiglio è di scegliere il circuito nord, che si può coprire benissimo con un circuito di 6 giorni. Infatti riuscirai a fare game drive nel Tarangire, nel cratere Ngorongoro e nel Serengeti, un crecendo di parchi ma soprattutto una interessantre varietà di eco-sistemi.
Questo itinerario mi piace molto perchè offre il miglior compromesso in termini di durata, parchi nazionali e costi. Non a caso è il circuito safari più popolare e venduto. La cosa importante da sapere è che a seconda degli orari di arrivo e partenza la prima e l'ultima giornata potrebbero essere utilizzate diversamente. Un circuito classico di 6 giorni è il seguente:
IDEE SAFARI DA PERSONALIZZARE
In genere ogni safari è personalizzabile. A seconda dell'orario di arrivo e partenza, oltre che durata, il circuito si può sempre adattare. Ma è bene avere qualche idea di partenza. Per qualche esempio di safari di diversa durata (dai 4 ai 10 giorni) consiglio la lettura del post: Tour safari in Tanzania da personalizzare
Se hai poco tempo, atterri a Dar Es Salaam, o semplicemente vuoi spendere un po' meno senza rinunciare all'emozione del safari allora la Selous Game Reserve è sicuramente l'opzione giusta visto che permette di concludere un safari in 4 giorni (con partenza e rientro a Dar Es Salaam) e costra tra i $1000 ed i $1100 per persona (sulla base di due persone in viaggio).
Questo circuito mi piace molto per diversi motivi, oltre il costo vantaggioso. Si copre benissimo in 4 giorni senza problemi ma soprattutto permette di includere attività che al nord non si fanno (o si fanno a particolari condizioni), come il walking safari ed il boat safari.
L'itinerario di 4 giorni ideale è questo:
PERCHÈ IL SUD COSTA MENO DEL NORD
Uno dei motivi, se non il principale, per cui un safari nel Selous costa meno di uno al nord è prevalentemente dato dal fatto che al Sud è possibile dormire fuori dal parco (ma molto vicini al gate di ingresso) mentre per esempio nel Serengeti è necessario dormire dentro il parco (che implica tasse extra e costi di alloggio superiori). Se però decideste di dormire in campi tendati dentro il Selous, i costi ca
In molti associano l'idea di un safari con uno dei fenomeni animali più incredibili del mondo: la grande migrazione. Questa corsa di milioni di gnu e zebre in circolo alla ricerca di erba sempre fresca raggiunge l'apice in due momenti:
La corsa degli animali segue un percorso circolare la cui velocità dipende dalle piogge e quindi dall'erba a disposizione. Quindi i mesi indicati sono indicativi e variano di anno in anno. A volte l'attraversamento del fiume accade già a Luglio (se è piovuto poco), altre volte è accaduto ad metà Agosto.
Il circolo della corsa segue comunque sempre lo stesso percorso che porta le mandrie di gnu e zebre fino al Maasai Mara in Kenya, per poi rientrare in Tanzania e correre lungo lo stesso percorso che non cambia mai.
CONSIGLIO
La grande migrazione è un evento naturale e quindi imprevedibile. Sconsiglio di pianificare un safari focalizzandovi esclusivamente su questo ma consiglio invece di rimanere su un circuito vario con più parchi, magari includendo il nord del Serengeti o Ndutu (dipende da quando ci andrete) tenendo sempre in mente che potreste NON vedere quello che sperate.
Quali sono i prezzi generali per un safari in Tanzania? Questa è una delle prime domande che mi viene fatta e non ci giro intorno. Costa molto. Il budget necessario per un safari in Tanzania, anche nella versione economica – ovvero in campeggio – è piuttosto impegnativo. Posso sintetizzare i costi approssimativi così (sulla base di 2 persone, se si è più di due i costi diminuiscono ma ricorda che in auto possono entrare al massimo 6 persone):
Per approfondire i costi del safari leggete il post: Quanto costa un safari in Tanzania e consigli per risparmiare. Ricordo che i prezzi dei safari in Tanzania sono un tutto incluso. Quindi una volta in viaggio non dovrete considerare altre spese a parte souvenir, alcolici ed eventuali mance.
Buona parte del costo del safari è fatto dalle tasse giornaliere di ingresso ai parchi nazionali e dalle concession fees (tasse extra da pagare se si dorme in lodge e campi tendati dentro i parchi nazionali o sotto la loro giurisdizione).
La novità degli ultimi anni è che alcune tasse e concession fees variano a seconda della stagione, non di molto ma è pur sempre una variazione. Scrivo alcune perchè i cambi di costo non si applicano a tutti i parchi ma solo ad alcuni.
Cliccate qui per vedere i costi di ingresso ai Parchi Nazionali Tanzania aggiornati per la stagione. Attenzione che i costi indicati non includono i'IVA del 18%.
In Tanzania i safari in self drive, a differenza di altri Paesi in Africa come il Sudafrica o la Namibia, non sono comuni e sono anzi piuttosto sconsigliati. Non è neanche una scelta ideale per chi vorrebbe risparmiare.
I motivi per cui è consigliato avere una guida sono tanti, in particolare menziono i seguenti:
SE SI FA SELF DRIVE IN CAMPEGGIO
Se dormi in campeggio e viaggi in self drive ricorda anche che dentro i parchi non ci sono ristoranti o aree di ristoro. Ovviamente è assolutamente vietato il wild camping (ovvero non puoi fermarti e campeggiare dove vuoi) ma devi obbligatoriamente dormire nei campeggi designati (che si devono prenotare in anticipo).
Se si opta per il tour in campeggio si renderà necessario avere un cuoco a bordo che viaggerà con voi tutto il tempo.
Quello che molti non si aspettano è che il self drive in Tanzania possa costare molto di più che con guida. Infatti i costi di noleggio auto 4x4 safari per self drive si equivale o, addirittura, può costare di più che se si prenotasse con l'auto con guida.
Essendo molto complicato guidare in Africa dell’Est, pochi tour operator in Tanzania noleggiano le proprie 4×4 ai turisti che, non essendo abituati a guidare nel Paese, rappresentano un rischio elevato.
Non solo. Per entrare nei Parchi Nazionali è obbligatorio avere delle auto dotate di licenza che vuol dire che bisogna obbligatoriamente appoggiarsi ad un tour operator locale che può offrire l'auto per cui annualmente paga dei permessi che permettano alle auto di guidare nei parchi nazionali e le aree protette. Questa opzione è sconsigliata nel caso in cui si opti unicamente per una questione di costi.
Sebbene non siano molto comuni i safari di gruppo in Tanzania, per fortuna non ho incontrato camion con 30 persone a bordo, alcune agenzie mettono assieme 2 o più viaggiatori per abbassare il costo finale per persona.
Il massimo di persone per macchina per auto è di 6 per permettere a tutti di poter stare in piedi affacciati dal tettuccio senza fare a turno per fotografare.
Ognuno ha il suo posto a lato finestrino e, soprattutto, questo numero permette comunque di mantenere l’esperienza unica e personale, senza dover attendere i tempi degli altri che, in alcuni casi, possono essere lunghi non facendo fare quello che si vorrebbe.
Chi sceglie un safari di gruppo ovviamente lo fa perchè vuole risparmiare qualcosa, ma ha anche il limite della poca flessibilità, in termini di date di partenza ed itinerario.
Ricorda anche che in genere i safari di gruppo sono vantaggiosi se si viaggia in 2 ma se viaggi già con un gruppo di 4 persone pagherete di meno con un safari privato.
Buona parte del costo finale è dato dalla tipologia di alloggio che si sceglie durante il proprio safari.
Le soluzioni di alloggio sono quattro: Lodge di lusso – Lodge Standard – Campi tendati permanenti – Campeggi
Ricorda che se dormi in lodge o campi tendati all'interno dei parchi o delle aree protette dovrai pagare una tassa extra (concession fee) il cui costo varia a seconda del parco. Gli operatori includono questi costi nel prezzo finale.
Per una descrizione approfondita della tipologia alloggi leggi il post: Dove alloggiare durante un safari in Tanzania
Soggiornare all'interno dei parchi offre un'esperienza migliore dal momento che gli animali tendono ad essere più attivi durante le temperature più fresche, tipicamente nelle prime ore del mattino e nelle ore serali.
Questo tipo di esperienza è quasi inaccessibile per coloro che soggiornano fuori dai parchi a causa della rigorosa programmazione dei safari guidati che limita l'ingresso e l'uscita dai parchi oltre determinate ore.
DA SAPERE: Solo i safari che escludono il Serengeti possono optare esclusivamente notti fuori i parchi Nazionali. Tutti i safari che includono il Serengeti prevedono il pernottamento all'interno del parco. In genere si cerca di alternare tra notti dentro e fuori dei parchi cercando sempre il miglior equilibrio tra circuito, distanze e anche spesa di viaggio (i safari in Tanzania sono piuttosto costosi e dormire dentro il parco tutte le notti farebbe diventare il safari molto costoso).
Dormire dentro i Parchi
All'esterno del Parco
Quando ricevo richieste per organizzare un safari in Tanzania noto che la maggior parte delle persone fa confusione tra campeggio e campo tendato. Altre ritengono che il campo tendato sia una soluzione di alloggio di categoria inferiore al lodge o che siano strutture basiche e senza alcun tipo di comfort. Credo quindi sia doveroso spiegare cosa sia un campo tendato e cosa lo differenzia da un lodge e dal campeggio.
La differenza principale tra un campo tendato e un lodge risiede nella loro costruzione e nell'atmosfera generale.
In generale durante un safari in Tanzania, le possibilità di alloggio all’interno dei parchi nazionali sono principalmente campi tendati. Questo perché le normative ambientali limitano le strutture permanenti per preservare gli habitat naturali. Sebbene ci siano alcuni lodge all'interno dei parchi, sono eccezioni alla regola.
I campi tendati non devono essere confusi con il campeggio tradizionale: non si tratta di tende improvvisate, ma di sistemazioni lussuose che offrono tutti i comfort di una camera d'albergo, a volte anche oltre. Possono essere descritti come "glamping" e si integrano piacevolmente nell'ambiente circostante.
Il safari è un’esperienza meravigliosa per adulti e bambini vista la mole di animali che si vedranno. Considera però che è un viaggio piuttosto duro, che obbligherà a tanta polvere e molte ore di guida. Nel pianificare quindi cerca di seguire un itinerario che trovi il giusto equilibrio tra ore di guida ed ore di safari.
Il campeggio, a meno che non si sia abituati a situazioni spartane e scomode, forse non è indicato per bambini troppo piccoli. In particolare i campeggi dentro i parchi non hanno recinzioni rendendo quindi il dormire in tenda potenzialmte problematico e pericoloso per i bambini (per esempio non si può uscire dalle tende la notte neanche per andare in bagno perchè spesse volte gli animali gironzolano tra le tende).
Chi viaggia con bambini la cosa migliore da fare, in termini di comodità e sicurezza, è scegliere i campi tendati o i lodge.
Non tutti i lodge e campi tendati interni ai parchi accettano i bambini con meno di 5 anni.
Chi viaggia con i bambini è diretto responsabile della sicurezza dei propri figli. È importante non lasciare mai bambini giocare all’esterno soprattutto al calar del sole, si è pur sempre in aree pericolose e serve serve precauzione, questo vale per qualsiasi situazione di alloggio prescelta.
A parte questo i bambini durante i safari si divertono sempre molto, le guide hanno un occhio di riguardo per i più piccoli e sono sicura che vedere così tanti animali li entusiasmerà esattamente come accade agli adulti!
Ho organizzato il safari a mia sorella ed i miei nipoti, 1 anno e mezzo e 6 anni, e si sono divertiti tantissimo. È stato faticoso ma i bambini sono stati benissimo, in particolare quello di 6 anni che voleva non finisse mai.
La stagione è importante nel decidere quando fare il proprio safari. Le altissime stagioni corrispondono ai periodi di migrazione ovvero Gennaio/Febbraio e Luglio/Agosto/Settembre. A parte i mesi delle piogge, Aprile/Maggio (grandi piogge e bassa stagione), il resto dell’anno offre possibilità di safari eccezionali. Tuttavia anche nei due mesi di bassa stagione, delle grandi piogge, si spera, la vegetazione è particolarmente verde e i parchi sono poco frequentati così da poterli godere al meglio senza turisti intorno. I costi nei mesi di bassa stagione sono più economici.
Leggi il post – Quando andare in Tanzania; Tanzania mese per mese
Il Serengeti ed il cratere Ngorongoro offrono un’ottima osservazione della flora selvatica durante l’intero anno, ma Agosto e Settembre sono considerati i mesi migliori per assistere alla Grande Migrazione nel Nord del Serenteti, il famoso attraversamento del Maasai River, mentre Febbraio per la grande Migrazione a Ndutu.
Il parco del Tarangire ed i Parchi Meridionali ed Occidentali (Kayavi, Selous e Ruaha) sono meravigliosi se visitati nella stagione secca che va da Giugno ad Ottobre.
La scelta del giusto tour operator in Tanzania è fondamentale. Avere la garanzia di viaggiare a bordo di auto in buone condizioni, che non si rompono ogni due per tre, di essere accompagnati da guide esperte e che conoscono bene i parchi ma anche di dormire in lodge e campi tendati di qualità sono solo alcune delle cose da tenere in mente quando si decide di pianificare un safari. Come scegliere quindi il giusto operatore prima di prenotare? Ci sono delle cose da verificare o controllare?
La prima cosa di cui devi assicurarvi è che l'operatore a cui ti stai affidando sia regolarmente abilitato, quindi iscritto alla lista dei tour operator del Ministero del turismo (qui trovate la lista degli operatori ufficiali).
Viaggiare con un tour operator dotato di licenza garantisce intanto che ci si sta affidando ad una compagnia che esiste davvero e che ha tutto l'interesse di offrire buoni servizi, collabora con lodge e campi tendati selezionati e che reputa di qualità e fa parte di un network di professionisti il cui interesse è volto a far tornare turisti e non perderli per una manciata di dollari.
Un altro fattore da valutare è la flessibilità offerta, anche in fase di pianificazione. Un buon operatore saprà guidarvi alla scelta del giusto safari ascoltando le tue esigenze e disegnando un percorso su misura che si avvicini a quanto hai in mente e saprà adattare i percorsi durante il viaggio.
La maggior parte delle strutture safari non vende direttamente la camere al cliente finale semplicemente perchè per arrivarci nella maggior parte dei casi serve una guida ed una macchina, servizio che offre un tour operator. Prenotare un alloggio nel Serengeti ma non sapere poi come arrivarci è un problema.
I tour operator hanno le proprie selezione di alloggi scelti negli anni e con cui si hanno dei contratti di collabotaizone a prezzi confidenziali. La scelta delle strutture si fa sulla base di 3 fattori: posizione, servizi e comfort. Un tour Operator conosce bene le sfide del guidare dentro i parchi e le ore necessarie per muoversi tra un parco ed un altro. La scelta delle strutture è condizionato anche da questo ed ogni safari si relizza proprio dando la priorità alle ore necessarie per coprire alcune tratte (che altrimenti rischierebbero di essere troppo grandi).
Non temere di chiedere all'operatore con cui stai trattando il safari se i costi includono anche la paga giornaliera per le proprie guide. Un operare responsabile oltre a garantire auto in buone condizioni, scelta di lodge selezionata, rispetto dei parchi e degli animali deve anche esserlo nei confronti dei propri collaboratori. Quindi non abbiate paura di chiedere.
In molti credono erroneamente che prenotare un safari con un tour operator costi molto di più che se si organizzasse in maniera autonoma. Se questo è vero per molte destinazioni non lo è in questo caso specifico.
Il noleggio auto non è più economico se si sceglie di viaggiare nei parchi senza guida, perchè non è possibile entrare nei parchi con auto non dotate di licenza. I tour operator infatti tra le tante tasse da pagare devono anche pagare una licenza per auto per permettere di portare turisti dentro i parchi (le auto dei tour operator hanno la targa bianca, mentre quelle private hanno targa gialla).
Essendo le auto delle Land Cruiser 4x4 delle specie di carro armati (sono molto grandi e pesanti) non sono semplici da guidare se non si ha esperienza. Inoltre guidare dentro i parchi (dove non ci sono mappe o circuiti predefiniti) è potenzialmente difficile e pericoloso per un turista che non conosce i parchi. Per questo motivo un eventuale noleggio per self-drive potrebbe costere molto di più che con guida (che in genere è anche meccanico e sa come eventualente aggiustare eventuali problemi durante il safari). Alcune compagnie di noleggio auto non permettono l'ingresso nel Serengeti perchè i rischi aumentano di molto se si fa self-drive.
Un altro motivo per cui un safari offerto da un operatore è più economico che in fai da te è dovuto al costo dei lodge e dei campi tendati. Il tour operator infatti beneficia di tariffe decisamente inferiori a quelle che un privato può trovare online e sui portali di prenotazione.
I tour operator usufruiscono di tariffe speciali - chiamate rack rate - che nel quotare il safari gestiscono direttamente mantenendole sempre inferiori al costo di vendita diretta. La differenza è notevole.
I lodge infatti lavorano per circa l'80% con tour operator e per questo motivo hanno tutto l'interesse di offrire costi speciali a chi contribuisce in buona parte al proprio business. Ecco perchè prenotare un safari con un operatore in verità fa risparmiare offrendo tariffe preferenziali che autonomamente non potresti mai ottenere.
Un tour operator si prende cura non solo della gestione safari, quindi prenotazione strutture, auto, guide. Ma si occupa anche di pagare le tasse di ingresso ai parchi, e le concession fees, in maniera da velocizzare l'ingresso nei parchi. Questo evita lunghi tempi di attesa e la corretta gestione dei tempi all'interno dei parchi.
Le tasse dei parchi sono valide 24 ore. Anche un ritardo di uscita di 5 minuti ti farebbe incorrere nel pagamento della tassa per il giorno successivo. Un tour operator, e le sue guide, conoscono bene i parchi ed i tempi di guida, cosi da garantire ingressi ed uscite dai parchi per come pianificato e definito senza incorrere in costi extra eventuali se si guidasse soli. In Tanzania non conviene affidarsi a Google maps per le tempistiche, perchè c'è sempre il fattore imprevisto che non è raro.
Le Land Cruiser 4x4 che si utilizzano per i safari in Tanzania sono vecchie 4x4 modificate per guidare sui terreni sconnessi e complicati dei parchi Nazionali. Anche se prima di ogni safari si fanno i dovuti controlli dal meccanico qualche guasto durante il safari potrebbe capitare (soprattutto nei mesi di alta stagione quando le auto sono sotto stress perchè lavorano ininterrottamente per mesi.
Le guide sanno anche qualcosa di meccanica cosi da riuscire nella maggior parte dei casi a sistemare il problema avendo un minimo impatto sull'esito del safari. Se si opta per il self-drive questi problemi potrebbero rivelarsi ancora più grandi visto che non si saprebbe cosa controllare e come unica alternativa ci sarebbe l'attesa di una macchina sostitutiva o l'arrivo di un meccanico.
Elenco di gadgets che non dovrebbero mancare nel bagaglio di chi si accinge a vivere l’esperienza del safari:
Quando si fa un safari in Tanzania, è importante vestirsi in modo adeguato al clima e alle attività che si svolgeranno. In genere si consiglia di indossare abiti leggeri e traspiranti in colori neutri come il kaki, il beige e l'oliva, che vi aiuteranno a mimetizzarvi con la natura circostante e a rimanere freschi e comodi sotto il caldo sole africano.
È anche una buona idea portare con sé una giacca o un maglione caldo per i fotosafari del mattino presto e della sera, poiché le temperature possono abbassarsi notevolmente in quei momenti.
Evitate i colori blu e nero che attirano le mosche tse-tse ed il bianco per questioni di polvere. L’abbigliamento in fibra naturale, come il cotone traspirante, è molto comodo per un viaggio nell’Africa tropicale. Consiglio di indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi dal tramonto all’alba, quando compaiono insetti e si alza il rischio malaria.
Durante la stagione secca è bene avere con sè una felpa o una giacca a vento per la mattina presto e la sera. Altamente consigliata anche una bandana per proteggersi dalla terra che inevitabilmente vi travolgerà quando in piedi in macchina all’incontro con auto che arrivano dal senso opposto, vorrete coprire naso, bocca ed orecchie.
La malaria è endemica quindi il rischio di malaria esiste nella maggior parte dei paesi africani, ad eccezione di Lesotho e del Sudafrica. Non esistono vaccini contro la malaria pertanto quello da fare è fare una profilassi antimalarica da abbinare a repellenti da mettere ogni giorno e la sera, le zanzare sono particolarmente attive al tramonto e all’alba.
Il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio se si entra in Tanzania dal Kenya o da un Paese in cui questa è endemica.
Non ci sono quindi vaccini obbligatori ma sono consigliati i vaccini per l’Epatica A, B, poliomelite, rabbia, tifo e meningite.
Da Maggio 2023 è obbligatorio stipulare una assicurazione sanitaria di viaggio che possa coprire le spese mediche in caso di malattia. Da anni mi affido a Axa Assicurazione, ha ottimi massimali, un servizio clienti veloce, tutte le procedure di rimborso si fanno online senza dover perdere ore infinite al telefono.
Un viaggio in Tanzania non è solo safari ma questo Paese è grandissimo e offre numerose attrattive tra cui alcune tra le immersioni più belle del mondo, trekking o villaggi swhaili. Queste sono alcune delle opzioni più interessanti da combinare con il safari
Se vuoi aggiungere esperienze brevi lungo il circuito safari ti consiglio la lettura del post: tour in Tanzania da abbinare al safari circuito nord
La Tanzania ha tre principali aeroporti internazionali:
Se vuoi fare safari nel circuito nord l’ideale è atterrare a Kilimangiaro (o Arusha se arrivi da Dar o Zanzibar), i safari infatti partono da Arusha e non, come si potrebbe invece immaginare, da Dar Es Salaam che dista un giorno di auto ed è invece porta di accesso per i safari al sud della Tanzania.
Dall'aeroporto di Ausha o Kilimanjaro dopo il safari si può volare direttamente a Zanzibar. Per raggiungere isola Mafia le cose si complicano. Dovrete volare a Dar e poi da lí prendere un volo interno per Mafia. Per maggiori informazioni sulle vie per raggiungere Mafia da Dar Es Salaam leggi qui
Se si arriva a Dar Es Salaam si può organizzare un transfer terrestre in per Arusha ma la guida richiede almeno un giorno di viaggio a cui aggiungere per forza di cose, visto che solitamente i voli arrivano la sera, una notte in città. Sia per i tempi che per i costi consiglio in questo caso di prendere un volo interno per Arusha o Kilimanjaro.
Se invece l'idea è di fare un safari al Sud, l'aeroporto di Dar Es Salaam è quello giusto.
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Se vuoi organizzare un safari su misura in Tanzania organizzato da operatori locali contattami.
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Ciao, il ho in mente di organizzare un viaggio in Tanzania per settembre, mi sapresti aiutare con i safari?
Le date indicative sono dal 22 al 28 ( partenza da Roma il 21/09 la sera ) a cui abbinerei 1/2 giorni a zanzibar
Ciao Beatrice, posso aiutarti senza problemi.
Puoi scrivermi una email a [email protected] oppure compilare questo form (cosi ho già un po’ di informazioni utili): https://www.kipepeoexperience.com/preventivo/tanzania/
Ciao
Giulia
Ciao Giulia e grazie per le informazioni. Posso avere un tuo contatto per organizzare un safari nel 2024?
Grazie mille
Ciao Giulio,
Puoi scrivere una email a [email protected] oppure compilare questo form (cosi ho già un po' di informazioni utili): https://www.kipepeoexperience.com/preventivo/tanzania/
Ciao
Giulia
Ciao Giulia, volevo chiederti un'informazione e forse tu ci puoi aiutare. A novembre é nostra intenzione volare fino ad Entebbe, da li con un nostro amico tour operator ugandese e la sua jeep entrare in Tanzania via Bukoba, Mwanza, visitare i parchi del Serengeti , Lago Natron, Manyara, Tarangire, Dodoma, Ruaha, Mbeya, Katavi e poi rientrare in Uganda.
Volevamo essere sicuri che un tour operator autista non tanzaniano ma ugandese, con jeep ugandese possa lavorare e trasportare clienti in Tanzania.
Abbiamo fatto il giro del Rwanda con lui senza problemi. Ma la Tanzania é un'altra cosa e un amico ci ha informato che autisti kenioti portano i clienti al confine, questi vengono recuperati dai tanzaniani e continuano i safari in Tanzania con un'altro mezzo. I tour operator kenioti non possono lavorare in Tanzania con mezzi kenioti.
Non vorremmo arrivare alla dogana ed essere bloccati .
Hai qualche informazione in merito o sai chi possiamo contattare per delle risposte serie?
Mille grazie Giovanna e Ivan
Ciao Giovanna, le cose in Tanzania cambiano continuamente. Da quanto mi dicono da Arusha le auto kenyote non possono far fare safari in Tanzania (questo si limita all'ingresso nei parchi nazionali) e viceversa.
Per le auto registrate in Uganda non c'era questo problema fino a qualche tempo fa, e magari non sussiste neanche adesso, ma siccome le cose variano velocemente il mio consiglio è di sentire direttamente TANAPA e il Tourism Board della Tanzania e chiedere direttamente a loro per esser sicuri: https://www.tanzaniaparks.go.tz/ e https://www.tanzaniatourism.go.tz/en
Un saluto
Giulia
Ciao Giulia, vorrei andare a novembre 8n Tanzania e ho trovato i tuoi racconti molto piacevoli ed utili per farmi 1 Idea di massima. Chiedo se posso avere 1 tuo recapito mail per chiederti alcune 'dritte' x organizzare safari e mare. Grazie anticipatamente andrea
Ciao Giulia,
sono Fabio e quest'anno dopo diversi anni, ho deciso tra fine febbraio e metà marzo di fare un salto in Tanzania.
Non ho trovato compagnia e quindi partirò da solo.
Il mio sogno prima di tutto è la scalata del kilimangiaro e poi includere un safari.
Prenotare da qui penso sia più costoso e vorrei fare in loco.
Mi sapresti consigliare qualcuno per le mie attività?
Così pure arrivati lì, è facile condividere le due escursioni con un gruppo o perderò molto tempo in attesa che venga aggregato?
Ti ringrazio in anticipo.
Fabio stomaci
Ciao giulia! Io con 3 amici partiremo per la tanzania ad agosto. Volevo farti un paio di domande: come riusciamo a prenotare la tenda nei parchi? Sui siti non si riesce. Il driver/guida, nel caso in cui si scelga quest soluzione, come si prenota? Dove dormirebbe (in tenda con noi/ tenda a parte che dobbiamo pagare noi)? Siamo più propensi per fare un viaggio senza agenzia ma la guida potrebbe essere interessante. Secondo te è meglio prenotare tutto subito o aspettare di essere li? Io ho vissuto 6 mesi in mozambico ma mi rendo conto che qui è diverso e soprattutto non ho tutto il tempo per prganizzarmi poi li... aiuto!!!
Ciao Magadalena,
fare un safari in tanzania richiede una 4x4 e per lo meno una guida, volendo potete fare in self drive ma vi perdereste tantissimo per poi non rispamiare granche.
Il fatto che abbia vissuto in Mozambico ti tornerà sicuramente utile nel muoverti all'interno del Paese ma il safari porta di parco nazionale in parco nazionale dove non ci sono mappe ma in cui una guida che li conosca bene fa sicuramente la differenza.
Agosto è altissima stagione e se volete organizzare in loco considerate almeno 2 giorni ad Arusha per organizzare il tutto, ma in genere il risparmio non è granche visto che i parchi del nord sono molto cari, parliamo di tasse di ingresso, campeggi etc etc che sono costi fissi e sono importanti.
Se volete fare il safari in campeggio e non avete la vostra tenda ovviamente si noleggia ed è inclusa nei costi totali, così come se campeggiate avete bisogno di un cuoco che venga con voi perche non ci sono ristoranti nei parchi.
Se mi scrivi una mail a [email protected] posso farti vedere una idea di safari organizzata da un piccolo operatore locale ad Arusha e con cui collaboro ormai da un anno e possiamo capire assieme che soluzione si confà a voi e alle vostre esigenze.
Se volete avere la certezza di date di partenza è bene prenotare in anticipo, se avete dei giorni di scarto e volete vedere che cosa trovate ad arusha allora potete vedere una volta li. Ma ti ripeto, i costi sono alti perche gli ingressi ai parchi sono alti e perchè ci sono tanti altri costi che bisogna considerare ma alla fine questi parchi sono tra i più cari del continente (e dal mio punto di vista anche tra i piu belli).
Un saluto
Giulia
Ciao Giulia,
potresti indicarmi il nome dell'agenzia con cui hai organizzato il safari? Grazie
Ciao Silvia, ho organizzato con una guida locale freelance con cui, da allora, collaboro perchè sono rimasta contentissima e super soddisfatta.
Se vuoi ulteriori informazioni puoi scrivermi a [email protected] (controlla in spam che a volte finisco li). Ciao!
Ciao Giulia, ho provato a contattarti ma l'indirizzo mail non risulta attivo. Sei ancora disponibile a fornire informazioni? Grazie mille!
Ciao Federico, si certo e ho appena notato che avevo scritto la mail sbagliata!
Contattami a [email protected]
Se non trovi una mia risposta controlla in spam che a volte finisco li!
Un saluto e a presto! Giulia
Ciao Giulia! Che sogno il safari... è tra i miei sogni più grandi e spero di riuscirci il prossimo anno!
Terrò questa guida nei preferiti 🙂
Grazie mille, ci sono un sacco di info utili!
Ciao Elisa, è sicuramente una esperienza di viaggio unica ed intensa e sono contenta che quanto scritto ti possa tornare utile! Per qualsiasi dubbio a tal proposito sono a tua disposizione. In materia sono PREPARATISSIMA!
Ciao!
Ciao Giulia, vorrei andare a novembre 8n Tanzania e ho trovato i tuoi racconti molto piacevoli ed utili per farmi 1 Idea di massima. Chiedo se posso avere 1 tuo recapito mail per chiederti alcune 'dritte' x organizzare safari e mare. Grazie anticipatamente andrea
Ciao Andrea, scusa ma vedo solo adesso questo comment! Immagino sia ormai in gran ritardo ma per poter organizzare safari in Tanzania puoi scrivere a [email protected]
Un saluto Giulia