Dopo due mesi di viaggio zaino in spalla in Tanzania, in cui ho dovuto imparare tante cose a cui non sempre ero preparata, e salutando il Continente con un epico safari tra i parchi del nord della Tanzania, approdo al tanto agognato relax: arrivo a Zanzibar (con un viaggio super avventuroso da Pangani in cui ho creduto ci avrei lasciato le penne).
Molto differente dalla Tanzania che ho conosciuto fino a questo momento, caotica e rumorosa, Zanzibar ha rappresentato la fine del viaggio durato due mesi.
Questo viaggio mi ha stancata all'inverosimile fiondandomi in una dimensione fino ad allora sconosciuta, quella delle spiagge, dei resorts, dei bikini in spiaggia e dello chador fuori dal portone principale dell'hotel.
Zanzibar è un'isola dalle mille sfaccettature. Conosciuta prevalentemente per le spiagge paradisiache e le veleggiate sui Dhow, ho poi scoperto essere anche un posto che offre tantissime attività ed escursioni, da ma quello delle spezie ed il colorato mercato di Stone Town, a quello delle tartarughe del Nungwi Natural Aquarium.
Un fascino particolare che tanto la distingue dal Continente.
L'isola Unguja (Zanzibar è infatti l'arcipelago che include tante altre isole), che da adesso in avanti chiamerò Zanzibar sapendo di fare un errore, rappresenta il momento relax e mare che chi viaggia nella polverosa Tanzania desidera e cerca, e che si presenta come un Paese distinto.
Basta poco per entrare nel vivo di questa isola in cui il caos sembra essere una priorità di Stone Town e la tranquillità e spiagge semi deserte, anche in alta stagione, invitano al dolce far nulla lasciandosi coccolare dal sole che brucia sulla sabbia bianca come la neve.
Se volete sapere in quale area di Zanzibar dormire leggete Dove alloggiare a Zanzibar e guida alle sue spiagge .
Se invece state cercando un tour operator per organizzare un safari in Tanzania contattatemi tramite form, dal 2015 collaboro con un tour operator di Arusha specializzato in safari su misura nel Nord della Tanzania ed insieme possiamo realizzare il safari perfetto!
Zanzibar è un arcipelago appartenente alla Repubblica Unita della Tanzania, dal 1964, ed è composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori. Quella che comunemente chiamiamo Zanzibar non è altro che l'isola di Unguja, nome da utilizzare anche nella ricerca di hotels, ma credo che sia giusto ricordare che Zanzibar si riferisca all'intero arcipelago e non all'isola.
Il nome Zanzibar deriva molto probabilmente dal persiano zanj, con cui i persiani indicavano i neri; zang-i bar significherebbe "Terra dei neri". Viene proposta un'altra etimologia, dall'arabo zanjabīl, che significa "zenzero", una delle spezie commerciate da Zanzibar, ma meno affidabile rispetto la prima.
Conoscere la storia di Zanzibar è importante per comprendere l'isola, oltre le spiagge meravigliose ed i resorts di tutto rispetto.
Gli schiavi da sempre hanno rappresentato fonte di ricchezza, un commercio redditizio che dall'Africa ha esportato schiavi in Arabia, Persia ed India.
Alla richiesta in aumento, nel XVIII secolo, i mercanti arabi si spinsero verso l’interno dell’Africa per trovare altri schiavi che venivano venduti al mercato di Zanzibar Town, abbinando a questo commercio umano l'altro di altrettanta importanza, quello dell'avorio.
Infatti per ridurre i costi di trasporto, l'avorio veniva trasportato dagli schiavi stessi lungo la costa. Quelli troppo deboli che non riuscivano a trasportare il pesante carico e marciare venivano uccisi.
Partendo dai porti di Kilwa e Bangamoyo, gli schiavi, imbarcati sui Dhow, arrivavano a destinazione esausti ed affamati. Quelli che arrivavano.
Infatti visto che per ogni schiavo il commerciante è obbligato a pagare la dogana, quelli ritenuti poco forti o incapaci di sopravvivere venivano gettati in mare prima dell'arrivo.
Alla morte del Sultano Said, il sultanato dell'Oman si separò da Zanzibar, che nel mentre aveva raggiunto la prosperità grazie all’esportazione dei chiodi di garofano ed al commercio degli schiavi, da sempre ostacolato dagli inglesi.
Fu grazie alla mediazione di Atkins Hamerton e John Kirk che il governo inglese riuscì a conquistare la fiducia del Sultano Said e di suo figlio Bargash, riuscendo ad abolire questa pratica inumana. Ma la scomparsa reale avvenne solo 50 anni dopo, nel 1873.
Le soluzioni per arrivare a Zanzibar dalla Tanzania sono 3 a seconda del luogo di partenza.
Se si parte da Arusha, la soluzione migliore è volare da Kilimangiaro a Stone Town.
E' importante sapere che se l'idea è di prendere il catamarano da Dar es Salaam dovrai considerare almeno un giorno di viaggio in autobus e probabilmente una notte a Dar, è assai improbabile che arriverai in tempo per prendere il catamarano in giornata stessa dopo il lunghissimo viaggio in bus.
Non fare affidamento su gli orari che gli autisti ti indicano, molto probabilmente arriverai una se non 2 ore dopo l'orario previsto.
Se si parte da Dar Es Salaam i catamarani sono comodi, veloci ed economici (è consigliato comprare il biglietto almeno il giorno prima della partenza sia quando si parte da Dar che quando si parte da Stone Town). Il biglietto si può acquistare online sul sito ufficiale: https://azammarine.com/
Il problema è che bisogna essere a Dar Es Salaam che è piuttosto distante da Arusha, la maggior parte dei turisti abbina Safari parchi del nord e Zanzibar. Per maggiori informazioni clicca qui.
Se si parte da Pangani è possibile arrivare in speed boat ma è un viaggio non proprio semplicissimo e molto avventuroso.
Non è indicato per chi ha paura del mare e vuole viaggiare comodo. Invito ad andare in bagno prima di salire in barca o si finirà come me nel mezzo del mare ad immergersi in acqua con una serie di persone guardare mentre mi tengo stretta alla scaletta per non cadere completamente viste le onde.
Il costo in questo caso dipende dal numero di persone sulla barca, non partono tutti i giorni e possono essere arrangiate dal centro turistico di Pangani.
Nonostante Zanzibar sia una destinazione turistica molto ben organizzata, in particolare non mancano hotel e resort stupendi, al di fuori dal proprio hotel/resort si torna nella Tanzania poco attrezzata e logisticamente snervante.
I dala-dala, ovvero i "bus" pubblici, passano raramente e impiegano ore per fare 50 chilometri. Non ci sono orari nè stazioni nei piccoli centri ma bisogna attendere che il dala-dala suoni il clacson per indicare l'arrivo, correre per strade per fermalo e sperare che ci sia abbastanza posto per accomodarci. Ovviamente è la soluzione più economica ma fa amplificare i tempi di viaggio.
Le soluzioni migliori e più agevoli sono noleggiare una macchina o ricorrere ad un taxi.
Per il noleggio dell'auto non è richiesta patente internazionale di guida ma è obbligatorio ottenere un permesso da richiedere alla polizia e da pagare una decina di dollari che consente di guidare sull'isola. Quando ho guidato altro problema che ho dovuto gestire erano i continui posti di blocco della polizia che, come accade spesso in Africa, trova sempre qualcosa che non va e prova a fare una multa (probabilmente informale).
Alternativamente viaggiare a bordo di taxi rende i trasporti agevoli e semplici, basta chiedere al proprio hotel per poterne trovare uno.
Considerate che le distanze a Zanzibar possono essere enormi, per esempio potete impiegare più di una ora per raggiungere Stone Town da Jambiani, altro motivo per cui è importante scegliere con attenzione dove alloggiare a Zanzibar.
Premetto che le mie zone preferite di Zanziabar sono Pingwe e Jambiani, perchè più selvaggia e meno turistica, ha una spiaggia stupenda e se vi piacciono le maree e invece che fare il bagno apprezzate lunghe passeggiate su lingue si sabbia qui ne avrete in abbondanza.
Se però volete valutare altre località, per esempio quelle dove le maree si fanno sentire meno, vi consiglio di leggere il post: dove alloggiare a Zanzibar.
Qui troverete tutte le informazioni e consigli per scegliere la zona giusta dove prenotare l'alloggio.
Per una lista completa di hotel a Jambiani cliccate qui. Per la lista completa di hotel a Paje cliccate qui.
Se però le maree possono essere un problema e si preferisce soggiornare in una zona dove queste si sentano meno, allora la scelta ricade sul nord dell'isola, Kendwa e (camminando più a nord) Nungwi.
Sono le due zone più turistiche e abbastanza costruite, per questo preferisco Jambiani, distano poco tra di loro e siccome Kendwa è più costosa ed è zona di grandi resorts, se preferite una soluzione di mezzo potete dormire a Nungwi e magari spostavi su Kendwa quando volete.
In queste aree consiglio ie seguenti strutture:
Zanzibar è molto grande e le attività da svolgere sono numerose, non solo il poltrire al sole o bordo piscina. Questa è una selezione delle attività che consiglio per scoprire ogni angolo di questa isola anche piuttosto grande.
Zanzibar non è solo un'isola dove godere dello splendido mare e fare passeggiate lunghissime su banchi di sabbia sterminati ma è anche un posto culturalmente interessante. Se vi interessa la storia non potete mancare una visita a Stone Town, il centro antico di Zanzibar City.
Pogtete visitare Stone Town in giornata se alloggiate al mare oppure, cosa che consiglio di fare, potreste dedicare il primo o primi due giorni a Stone Town per poi muoversi verso il mare.
In città oltre il perdervi tra i piccoli vicoli del centro pesonale, potete visitare l'antico mercato degli schiavi e il mercato di oggi colorato e caotico oltre che la città, famosa per alcune strutture architettoniche importanti, come il palazzo del Sultano e la casa di Freddy Mercury, che, per chi non lo sapesse, è nato in questa isola. Non perdete una visita al mercato dello street food che la notte si popola ed è pieno di gente.
Per approfondire leggete il post: Cosa vedere a Stone Town
Se desideri scoprire qualcosa in più dell'isola, consiglio di prender parte a qualche tour ed approfondire le tante facce dell'isola che non è solo mare, ma molto di più!
Come luogo in cui pernottare, consigliata da una amica che a Zanzibar ci vede da 10 anni, ho scelto Jambiani beach che rimane tra l'altro la mia spiaggia preferita.
E' semplice trovare qualche proprietario di Dhow che con bassa marea porta a fare un bel giro privato e snorkeling nelle acque fantastiche di questo angolo ancora piuttosto immacolato della costa zanzibarina.
Conosciuto anche come Changuu, Prison Island è una piccola isola a 6 chilometri a nord-ovest di South Town. Oltre lo splendido snorkeling nelle sue aree coralline la vere attrattive di questo luogo sono le enormi tartarughe, alcune hanno più di 180 anni, ed il museo degli schiavi. Le acque sono tra le più belle dell'isola, con fortuna si possono vedere anche i delfini che popolano queste acque.
È possibile raggiungere l'isola con tours organizzati. Ti consiglio di dare un occhio a questi
Recentemente dichiarata una zona di conservazione marina, Mnemba Island è un atollo corallino circondato da fiorenti, scogliere vibranti e cristalline dell'Oceano Indiano.
Le acque brulicano di un numero enorme di pesci tropicali e tartarughe verdi. Nel viaggio di ritorno, se con alta marea, si ha la possibilità di visitare Muyuni Beach.
Anche in questo caso i tours sono numerosi, consiglio di dare un'occhiata a questo link: Tour per Mnemba.
Questa è una isola che si vede solo con la bassa marea, una lingua di sabbia che compare e scompare. L'isola si raggiunge in 30 minuti di barca da Zanzibar. In genere questo tour viene offerto in abbinato con Prison Island.
Per scoprire di più clicca qui: Prison Island e Nakupenda Beach tour
Alta e bassa marea si alternano ciclicamente durante tutto l’anno in ogni parte del mondo, a Zanzibar però le cose cambiano, infatti con la bassa mara il mare si ritira parecchio offrendo ai turisti qualcosa di unico: incredibili passeggiate su lingue di sabbia circondati da donne che, in questo momento della giornata, coltivano alghe, nel mentre che noi cerchiamo delle piscine naturali in cui nuotare.
Le maree si alternano ciclicamente ogni 6 ore circa e gli orari variano di giorno in giorno. Sulle spiagge del Nord, in particolare Nungwi, il fenomeno delle maree è meno accentuato, mentre al sud il fenomeno è giornaliero e molto accentuato.
Un tour molto bello e vario, unico problema è il sovraffollamento dovuto al fatto che ormai questo è uno dei tours più quotati dell'intera isola.
Si parte la mattina con un dhow per raggiungere la lingua di sabbia che compare solo con bassa marea. Dopo lo snorkeling segue la visita all'isola Kwale dove in genere si fa il pranzo a base di pesce.
La giornata si conclude con la visita tra le mangrovie attorno alla laguna.
Vale la pena visitare il mercato del pesce di Mkokotoni, un piccolo villaggio tradizionale famoso proprio per il suo pesce. Dopo la visita, che si dovrebbe fare in mattinata quando il mercato è attivo, si può seguire la visita verso Nungwi ed il vivaio di tartarughe marine, nato per preservarle e difenderle dall'estinzione al Nungwi Natural Aquarium.
Zanzibar è un paradiso tropicale, noto per le sue splendide spiagge e le acque turchesi. Che stiate cercando relax o avventura, c'è una spiaggia perfetta per voi. Ricordate che Zanzibar è famosa per il fenomeno delle maree che rendono le sue spiagge speciali, non sempre adatte al bagno ma decisamente suggestive.
Ho notato negli ultimi anni una ossessione nelle richieste che ricevevo ad evitate la costa est, la zona più affetta dal fenomeno della marea, puntando esclusivamente alla zona di Kendwa, che è quella dove è meno accentuato (ma anche molto costosa e zona di grandi resorts).
Il mio consiglio è di non escludere per principio la costa est. Le maree sono molto affascinanti e quando il mare si ritira si creano delle meravigliose lingue di sabbia e pozze d'acqua che difficilmente vedrete altrove. Dovunque si vada a Zanzibar non si sbaglia ma quella che segue è la mia personale classifica. Le spiagge che rendono Zanzibar un luogo unico. Ecco alcune delle migliori spiagge di Zanzibar
Kendwa è una delle spiagge più popolari tra i turisti a Zanziabr soprattutto perchè è una delle spiagge in cui il fenomeno della marea è meno accentuato.
Kendwa Beach è nota per la sua atmosfera vivace e le feste notturne, i grandi resort ed è una delle zone più costose dove alloggiare a Zanzibar.. È anche un luogo ideale per praticare sport acquatici, fare snorkeling e prendere il sole.
Nungwi Beach si trova nella punta nord dell'isola a poca distanza da Kendwa, rendendola una base eccezionale se volete stare vicino a Kendwa ma cercare alloggi meno costosi.
Il villaggio è pieno di bar e ristoranti, la vita notturna è piuttosto attiva e per questo motivo è una zona molto amata dai giovani.
La mia preferita e dove ho alloggiato per l'intera permanenza. Non ancora assediata da turisti come molte altre zone più note e soprattutto assenza totale di grandi resorts. Jambiani è un villaggio di pescatori che mantiene ancora il suo fascino locale.
Jambiani è una spiaggia lunga e incontaminata, perfetta per passeggiare e prendere il sole. Jambiani è anche noto per il suo eccellente snorkeling ed è un ottimo posto per vedere da vicino la vita marina. Da Dicembre a Marzo è una zona molto popolare tra i kitesurfers (ma meno di Paje).
La spiaggia è molto bella e molto tranquilla, sabbia bianca, acqua pulita e barriera corallina nelle vicinanze. Questa è una spiaggia appartata e remota, perfetta per chi cerca pace e tranquillità.
Matemwe è anche un luogo ideale per fare snorkeling e nuotare ed è noto per le sue meravigliose barriere coralline. Da qui è possibile organizzare il giro in dhow per l'atollo Mnemba.
Come altre spiagge di Zanzibar il fenomeno delle maree è piuttosto importante ma se si arriva nell'ora sbagliata sarà impossibile fare il bagno. In 20 minuti di camminata, con la bassa marea, è possibile raggiungere la barriera.
Kizimkazi è stata la capitale dell'isola sotto il potere del pre-Oman Wawinyi Wakuu. Questa è una spiaggia bellissima e pochi resorts rendono questo luogo speciale.
Conosciuto dai turisti per i tours con i delfini, quello che caratterizza questo villaggio è la presenza della moschea più antica dell'Africa orientale.
Una spiaggia con un fascino particolare grazie agli speroni di roccia e le mangrovie. Zona famosa per ammirare il tramonto e forse più conosciuta per il ristorante The Rock, un piccolo ristorante costruito sulla roccia accessibile a piedi con la bassa marea e con la barca, servizio del ristorante, con l'alta.
I prezzi sono piuttosto alti ed il cibo non è granchè ma sicuramente questo luogo rappresenta Zanzibar nell'immaginario comune.
La Tanzania offre un viaggio interessantissimo. Safari tra i migliori del continente, cultura swahili e isole da sogno.
Zanzibar è sicuramente molto particolare, e anche molto differente dal resto del Paese, soprattutto se si è viaggiata la Tanzania in lungo ed in largo. Una deviazione che regala una faccia differente ed intrigante a questo incredibile viaggio africano.
Disclaimer: In questo post, alcuni dei link forniti sono link di affiliazione, il che significa che posso guadagnare una commissione se si effettua un acquisto attraverso questi collegamenti. Tuttavia, ciò non comporta nessun costo aggiuntivo per te. Le commissioni che ricevo attraverso questi link di affiliazione aiutano a finanziare e supportare il mio blog, mantenendo così la sua indipendenza e la mancanza di sponsorizzazioni. Mi sforzo sempre di fornirti le migliori informazioni e consigli possibili, basati sulla mia esperienza e ricerca personale. Mi preme sottolineare che il tuo sostegno è fondamentale per mantenere vivo questo blog e continuare a fornirti contenuti di qualità. Grazie per il tuo supporto!
Se vuoi organizzare un safari su misura in Tanzania organizzato da operatori locali contattami.
Anni di esperienza, prezzi competitivi, sicurezza in viaggio e turismo responsabile è quanto promettiamo!
Alcune immagini pubblicate sono state tratte da Internet, nel caso in cui, il loro utilizzo, violasse diritti d’autore, mandateci una mail a [email protected] e verranno immediatamente rimosse.
Dopo 10 volte forse più di vacanze a zanzibar tra nungwi e kendwa condivido la tua recensione sul posto che amo.
Grazie per questi suggerimenti! Andrò presto a Zanzibar e mi saranno molto utili 🙂
Mi fa molto piacere! Buona Zanzibar!
Ciao! anch’io andrò a Jambiani a Febbraio. Posso chiederti con chi hai organizzato le escursioni e quali ritieni assolutamente imperdibili?
Grazie
Ciao, i giri in barca in dhow con i beach boys, ce ne sono tantissimi, quindi puoi chiedere ai ragazzi degli hotels se li conoscono ma io in genere non ho mai avuto problemi.
Per i tours puoi dare un occhio qui: Tours Zanzibar oppure puoi sempre chiedere al tuo hotel.
Vedrai che Jambiani è super selvaggia e non c’è granchè se non una spiaggia pazzesca e delle maree meravigliose ma poi non ci sono nè agenzie nè villaggi con ristoranti, bares etc etc. Insomma, secondo me bellissimo!
Buon divertimento!
giulia
Ciao! Grazie per le informazioni, A Jambiani ci sono posti per mangiare? Ho visto che moltissime strutture offrono solo la colazione. Quanto si spende in media per una cena e/o pranzo?
Silvia
Ciao Silvia,
l’offerta di ristoranti a Jambiani non è molta come nel nord, questo il costo che si paga per stare su una spiaggia poco sviluppata
Tuttavia tutti, o quasi tutti, i lodges/hotels offrono anche servizio ristorante. Ai più piccoli in genere bisogna dirlo al mattino così comprano gli ingredienti freschi. C’è un ristorante molto casino, gestito da una italiana, che si chiama Bahari https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g635745-d3461254-Reviews-Bahari_Pizza_Restaurant-Jambiani_Zanzibar_Island_Zanzibar_Archipelago.html e qui puoi trovare pesce fresco ma anche una buona pizza, se ne sentissi un pò la mancanza, e sta proprio sulla spiaggia.
Sui costi dipende ovviamente cosa mangi, direi che trai i 15/20$ si può stare in media, ma tutto, come sempre, dipende da cosa si ordina (l’aragosta non costa quanto un riso con le verdure).
Io trovo Jambiani molto bella, ricordo che pero subisce delle maree importanti, che per me rappresentano il bello e unico di questa spiaggia, quindi non è sempre facile fare il bagno, ma il momento di bassa marea è ideale per andare in dhow.
Buon divertimento!