Un viaggio in Argentina per molti probabilmente vuol dire un viaggio in Patagonia, terra al sud del mondo divisa tra Cile ed Argentina. E se siete capitati su questo post è perchè volete sapere cosa vedere in Patagonia e quali attività non dovreste perdere.
In questo post vi racconto anche perchè un viaggio in Patagonia, in questo articolo mi limito alla Patagonia Argentina, è così mitico. Per farlo comincio dal principio, ovvero dalla nascita del mito della Patagonia,
Un marinaio portoghese per primo definì i nativi tehuelche "patagoni" o persone con "piedi grandi". Da allora la Patagonia è conosciuta come la terra dei giganti. Quando Bruce Chatwin ha pubblicato il suo leggendario diario di viaggio del 1977, In Patagonia, la regione situata sulla punta più meridionale del Sud America ha attirato un numero crescente di viaggiatori, avventurieri ed amanti della natura.
Questa remota regione meridionale rappresenta la natura in maniera superlativa, è nota terra di montagne di proporzioni e paesaggi giganteschi e sublimi di cui si deve fare esperienza per comprenderne la bellezza e la forza. Difficile spiegare la grandezza della regione. La Patagonia mantiene un fascino inafferrabile e riservato.
La sua storia a malapena nota stende un velo di mistero sulla regione, le sue montagne sterili ma pittoresche, le praterie, le coste in cui tira spesso forte vento e la fauna, sono tutti elementi che fanno della Patagonia una terra mitica!
È facile capire perché la Patagonia sia meta ambita ed amata da viaggiatori di tutti il mondo. Qui si trovano splendide vette innevate, percorsi di trekking per tutti i livelli, laghi turchesi ed incontaminati, foreste, praterie e coste spettacolari dove è possibile avvistare balene, delfini, pinguini e tanti altri animali.
Per approfondire leggi i post:
La Patagonia è una regione situata tra Argentina e Cile all'estremità meridionale del Sud America. Comprende la sezione meridionale della Cordigliera delle Ande con laghi, fiordi, foreste pluviali temperate e ghiacciai a ovest e deserti, altipiani e steppe a est. La regione copre circa 673.000 chilometri quadrati e si estende a sud da 37° a 51° di latitudine.
Il nome Patagonia deriva da Patagones, una razza di giganti mitologici che si credeva abitasse la regione intorno al periodo dell'esploratore Ferdinando Magellano, nel XVI secolo.
Sembra che si riferissero agli abitanti indigeni della Patagonia, il popolo Tehuelche poiché la loro altezza media era molto più alta di quella europea in quel momento.
I Tehuelche che vissero nell'area per almeno 14.500 anni prima dell'arrivo dei colonizzatori europei, erano nomadi cacciatori-raccoglitori, vivevano nelle praterie cacciando con i boleadoras - palle attaccate a una corda - usate anche dai gauchos.
Gli spagnoli non hanno mai tentato di colonizzare queste terre.
I primi coloni europei della Patagonia sono stati i gallesi, che raggiunsero la costa atlantica meridionale dell'Argentina nel 1865 e stabilirono insediamenti come Trelew e Gaiman, in cui il gallese è ancora oggi parlato.
Dopo l'arrivo del gallese e la diffusione della notizia che la vita in Patagonia era buona e la terra abbondante, altri coloni provenienti da Italia, Inghilterra, Spagna si stabilirono in quelle che oggi sono le principali città della regione.
Queste famiglie istituirono allevamenti di bestiame, le Estancias, fattorie e postazioni commerciali vivendo in armonia con i Tehuelche.
Verso la fine del XIX secolo, i nuovi governi indipendenti del Cile e dell'Argentina iniziarono ad espandersi a sud. Combattendo e sconfiggendo gli abitanti indigeni della regione, che finirono per lavorare come manodopera nelle estancia di proprietà europea.
Con il passare del tempo, le Estancias e la vita dei gaucho sono diventate sinonimo di Patagonia. Poiché la Patagonia era scarsamente abitata, molte Estancias crebbero fino a dimensioni enormi e divennero entità autosufficienti. I gauchos, un cowboy nomade e generalmente meticcio, viaggiavano da un ranch all'altro aiutando gli agricoltori a prendersi cura del proprio bestiame.
Definire i confini esatti della Patagonia è difficile poiché la regione non è un'entità politica e varia in termini geografici. La regione è condivisa tra due paesi - Argentina e Cile - ed è divisa dalle Ande. La Patagonia argentina è molto più grande di quella cilena e si estende approssimativamente da Bariloche fino a Ushuaia.
La catena montuosa andina non solo separa l'Argentina e il Cile in termini politici ma anche in termini meteorologici. Le imponenti montagne bloccano infatti gran parte della pioggia e delle nuvole che arrivano dalla costa del Pacifico.
Di conseguenza, la Patagonia cilena è abbastanza rigogliosa e verde, con la foresta pluviale temperata più meridionale del mondo.
La Patagonia argentina è invece un altopiano arido di prati, praticamente senza alberi in cui i venti sono sempre molto forti ed incessanti. Questo ecosistema argentino è noto come pampa.
Le Ande della Patagonia presentano una serie di laghi glaciali, con alcuni dei ghiacciai più impressionanti ed accessibili al mondo, circondati da cime di granito che offrono alcune salite incredibili e impegnative, oltre a numerose possibilità di escursioni.
In combinazione con la bassa presenza di attività umana, la regione ospita naturalmente molte specie di animali selvatici. Nelle praterie argentine si trovano specie che si sono ben adattate alla sopravvivenza in condizioni di scarsa piovosità, tra i principali animali troviamo il cervo huemul in via di estinzione, il puma, il nandù e la volpe rossa.
Un'altra iconica specie di fauna selvatica della Patagonia è il guanaco che si trova in tutta la Patagonia, dalle praterie alle Ande e ovunque nel mezzo. La Patagonia ospita anche una grande varietà di uccelli, per esempio il condor andino, l'uccello più grande del mondo. Alcuni dei migliori avvistamenti di animali selvatici della Patagonia possono essere gustati lungo la costa, sia sulla costa atlantica in Argentina che sul lato cileno intorno a Puerto Montt e Puerto Natales.
La Peninsula Valdes è una delle migliori destinazioni del mondo per l'osservazione delle balene tra Maggio e Novembre, e delle orche, ma anche foche elefante, foche da pelliccia, leoni marini, delfini di Commerson e altro ancora.
Non possiamo dimenticare i pinguini! La Patagonia ospita quattro specie di pinguini: il Magellano, Humboldt, Gentoo e i pinguini reali. I pinguini di Magellano sono quelli più semplici da individuare, con le loro distintive fasce bianche lungo la gola. Per scoprire dove vedere i pinguini leggi il post: Dove vedere i pinguini in Patagonia
Ci sono dei mesi migliori di altri per andare in Patagonia. I mesi da Dicembre a Febbraio regalano giornate più calde (se di caldo si possa veramente parlare) e più lunghe.
I vantaggi del visitare la Patagonia in estate sono i seguenti:
Lo svantaggio è dato dall'alto numero di turisti e gli altissimi costi di viaggio, soprattutto nei rifugi.
In un Paese lungo km5000 le alternative per viaggiare sono da scegliere in merito al tempo effettivo che si ha a disposizione.
In generale chi ha appena 2 settimane non ha molta scelta, deve volare. I voli interni sono piuttosto economici e non tanto più costosi rispetto i bus. Permettono di coprire in 2 ore di volo tratte che in bus richiederebbero anche 24 ore.
Secondo la mia esperienza quindi, a meno che non si abbia moltissimo tempo a disposizione (e tanta pazienza), conviene volare. Il risparmio in tempo è tantissimo e alla fine i costi non saranno tanto più alti dei bus (i prezzi dei voli includono tutti il bagaglio da stiva).
Se invece hai molto tempo a disposizione o semplicemente preferisci viaggiare via terra puoi prenotare le tratte in bus su plataforma10 (i biglietti bus si possono acquistare solo a 30 giorni prima della data).
In base alla mia esperienza, magari qualcuno potrà contraddirmi (mi piacerebbe ricevere commenti a proposito) escludendo del tutto il trekking forse la Patagonia, a fronte degli altissimi costi di viaggio che si devono affrontare, non è la destinazione giusta (forse).
La bellezza della Patagonia, Argentina e Cilena, sta in buona parte nelle sue montagne e nei parchi Nazionali (per esempio Torres del Paine in Cile o Chalten e la Tierra del Fuego ) e quindi in trekking in alcuni casi anche piuttosto faticosi.
Le cittadine non sono particolarmente attraenti e servono esclusivamente come base da cui partire per perdersi tra le montagne ed i Parchi Nazionali. Quindi la risposta è: Dipende.
Tenendo in mente che è un viaggio molto costoso, se non si ama la montagna e non si è intenzionati a fare trekking si rischia di perdere buona parte della maestosità di questa parte di mondo.
Chi si accinge a viaggiare in Patagonia certamente comincerà il proprio viaggio nella capitale del Paese: Buenos Aires, l'ideale è chiudere un circuito che comincia e termina nella capitale durante il quale dedicare qualche giorno ad ogni destinazione.
Con un volo interno da Buenos Aires raggiungete Trelew da cui si raggiungerà Puerto Madryn, base per visitare la Peninsula de Valdes e la pinguinera di Punto Tombo.
In genere si consiglia questa deviazione se si viaggia in Argentina entro i primi di Novembre, mese in cui si possono ancora avvistare le balene di passaggio per i mari della costa orientale.
La Riserva Nazionale di Punta Tombo è una penisola lunga e stretta sulla costa centrale dell'Argentina. È noto per la sua vasta colonia di pinguini di Magellano. Sentieri e passerelle si snodano attraverso il terreno arido e ghiaioso, che è pieno di piccoli arbusti e tane dove nidificano i pinguini.
Península Valdés è una riserva naturale della Patagonia Argentina sulla costa argentina ed è nota per gli animali marini che abitano le sue spiagge e acque circostanti, come balene, leoni marini ed elefanti marinni. A ovest della penisola si trova il villaggio e la spiaggia di Puerto Pirámides, un tempo porto delle miniere di sale. Le spiagge vicine includono Los Molinos, con un mulino a vento abbandonato, e Las Cuevas, che prende il nome dalle grotte nelle sue basse scogliere.
La Penisola Valdés in Patagonia è un sito di importanza globale per la conservazione dei mammiferi marini. Ospita un'importante popolazione nidificante della balena franca australe in via di estinzione, nonché importanti popolazioni nidificanti di elefanti e leoni marini meridionali.
Le orche in questa zona hanno sviluppato una strategia di caccia unica per adattarsi alle condizioni costiere locali, i mesi migliori per avvistare le orche sono Novembre e Dicembre.
La penisola è un sito UNESCO
La deviazione a Valdes si fa prevalentemente per fare avvistamento di balene, da Agosto ad Ottobre. Per questo motivo consiglio di valutare la deviazione o meno, soprattutto perchè avrebbe un impatto sul budget finale e perchè richiede qualche giorno. E i pinguini? Non vi preoccupate perchè anche se non andate a Valdes potete vederli da Ushuaia!
La penisola di Valdes si trova al largo del Cono Meridionale e offre un'esperienza di osservazione delle balene come praticamente da nessun'altra parte. L'attrazione principale qui è la balena destra meridionale, anche se alcuni visitatori possono anche essere abbastanza fortunati da vedere le orche.
La balena australe meridionale è grande, cresce fino a 18 metri di lunghezza e pesa fino a 90 tonnellate. Sono balene altamente distintive, grigio scuro con pance bianche e callosità inconfondibili sulla testa, con il dorso largo e senza pinna dorsale. Il loro comportamento è sociale e fisicamente attivo, rendendoli ideali per aspiranti osservatori di balene in Patagonia.
I posti migliori per vedere le balene nella penisola di Valdes sono Puerto Madryn, Playa Doradillo e Puerto Piramides. . A Puerto Madryn e Playa Doradillo, i visitatori possono vedere le balene solo dal terra. Mentre da Puerto Piramides si possono fare avvistamenti con le barche.
Puerto Madryn è la destinazione giusta per chi viaggia durante la stagione di migrazione balene e ovviamente per gli amanti dei Pinguini!
Di seguito i tours da non perdere:
I nativi di queste terre remote, gli yagan, hanno dato il nome di Ushuaia a questo posto perché Ush significa "fino in fondo" e waia "baia", infatti questa città Argentina è considerata da molti la città più meridionale del pianeta (c'è controversia sul fatto che il cileno Puerto Williams, più a sud, dovrebbe essere considerato una città o meno).
Ushuaia è conosciuta a livello internazionale come la Fine del Mondo e, come indica questo titolo, offre un'interessante gamma di opzioni turistiche incentrate sulla natura selvaggia di queste latitudini quali il Parco Nazionale Tierra del Fuego, il Canale di Beagle, Isla Martillo e la Laguna Esmeralda.
Per approfondire consiglio di leggere il post su Cosa fare ad Ushuaia basato sulle mie esperienze in questa città ed i suoi dintorni.
Ushuaia può tenere impegnati per più giorni, ma per poterne cogliere l'essenza ed abbinare natura ad attività di scoperta questi i tours a cui consiglio di prender parte:
La città prende il nome dalla bacca che, una volta mangiata, garantisce il tuo ritorno in Patagonia. El Calafate ti affascina con un'altra irresistibile attrazione: il ghiacciaio Perito Moreno, a 80 km nel Parco Nazionale Los Glaciares. Questo magnifico ghiacciaio ha trasformato El Calafate, un tempo villaggio caratteristico, in un'elegante destinazione particolarmente turistica ma comunque sempre piacevole.
Con una gamma di servizi per i viaggiatori di tutti i tipi, inclusi i backpackers, continua a rimanere un luogo in cui è bello rimanere qualche giorno grazie alle numerose attività da svolgere. La posizione strategica tra El Chaltén e Torres del Paine (Cile) rende Calafate una tappa inevitabile per chi è in transito.
Per approfondire consiglio di leggere il post su cosa vedere a El Calafate basato sulle mie esperienze in questa città ed i suoi dintorni.
El Calafate è la destinazione base per visitare lo splendido Perito Moreno ma le meraviglie della zona non si limitano al ghiacciaio più famoso del mondo. Di seguito alcuni tours che consiglio (chi fa il big Ice ed il mini-trekking non ha bisogno di fare la visita regolare al Perito in quanto inclusa nel prezzo):
**** Nei costi dei tours NON è mai incluso il biglietto di ingresso ai Parchi Nazionali che sono da pagare all'ingresso ed in contanti in valuta locale.
Quando visiti la Patagonia, specialmente durante i freddi mesi primaverili ed estivi da Novembre a Marzo, è comune imbattersi in delle bacche blu scuro, quasi viola che penzolano da piccoli cespugli rannicchiati sotto alberi e altri arbusti.
Mentre potrebbero facilmente essere confusi con i mirtilli, non lasciarti ingannare: si tratta di bacche di Calafate, autoctone della regione, profondamente radicate nel folklore della Patagonia e deliziosamente deliziose per fare uno spuntino.
L'arbusto di Calafate è molto più di una semplice pianta autoctona. Le sue bacche servono come fonte d'ispirazione per una delle mitologie più pervasive della regione: che chiunque mangi una bacca di Calafate tornerà di nuovo nei paesaggi accattivanti della Patagonia.
El Chaltén è un piccolo villaggio di 3000 persone alla base dell'iconico Cerro Chaltén o Fitz Roy che è conosciuto come la "Capitale Nazionale del Trekking in Argentina".
El Chalten si trova all'interno del Parco Nazionale Los Glaciares, in una valle in cui si incontrano i fiumi De las Vueltas e Fitz Roy, offrendo viste spettacolari su imponenti formazioni rocciose, valli boscose e una transizione tra la steppa e la foresta. È anche un dei pochi posti in Argentina dove i trekking e le escursioni si possono fare in autonomia. Non c'è neanche bisogno di trasporti per raggiungere i punti di inizio trekking visto che si trovano letteralmente alle porte della città.
El Chaltén è prevalentemente una destinazione trekking, ce ne sono di diversi per altrettante differenti capacità fisiche. Ma anche chi non vuole cimentarsi nel trekking al Fitz Roy, ffre una pletora di circuiti di trekking, percorsi di arrampicata e altre opportunità di avventura. Nei momenti di riposo, puoi gustare sapori locali e internazionali presso vari ristoranti, pizzerie, bar e case da tè in città.
Per approfondire consiglio la lettura del post sulla visita a El Chalten dove indico i principali circuiti trekking e troverete consigli anche su come arrivare e dove dormire.
Torres del Paine è il parco Nazionale cileno al confine con Calafate che in questi ultimi anni è cresciuto di popolarità tra i turisti di tutto il mondo, soprattutto tra i trekkers, visto che i due circuiti, W ed O, sono considerati tra i più belli ed appassionanti del continente latino.
Chi ama il trekking e vuole cimentarsi in attività fisiche tra laghi e vette splendide, vale la pena deviare e passare la frontiera per scoprire questo altro angolo di paradiso Patagonico! Nel Parco Nazionale Torres del Paine oltre il trekking è possibile fare navigazione nel Lago Grey o del Kayak, sport avventurosi per vivere a stretto contatto con la natura.
Puerto Natales è il punto di partenza per scoprire la meravigliosa Torres del Paine. È obbligatorio prenotare con largo anticipo il campeggio o i rifugi dei due circuiti, quindi se hai in mente di fare il trekking di più giorni consiglio di organizzarsi con molti mesi di anticipo o affidarti ad un operatore che riserverà tutto per te.
Tra le tante escursioni possibili queste sono quelle che ti consiglio:
Per molti argentini Bariloche è sinonimo di inverno, neve e sci. Ma questa destinazione ha molto di più da offrire!
Conosciuta come la Svizzera Americana, questa città e le montagne e i laghi circostanti sono importanti attrazioni turistiche durante tutto l'anno.
San Carlos de Bariloche è il principale centro turistico e si trova sul margine meridionale del lago Nahuel Huapi, all'interno dell'omonimo Parco Nazionale, nella provincia di Rio Negro.
Bariloche rivela la sua bellezza lungo la riva del lago, lungo un lungo viale costiero chiamato Exequiel Bustillo, che si estende fino all'Hotel Llao Llao, a circa 25 km lontano dal centro. In inverno la gamma di sport invernali va dallo sci alla mountain bike, snowboard, polo da neve e parapendio.
In estate, le offerte si ampliano con attività di pesca, trekking, equitazione, rafting e tutte le escursioni tradizionali nei luoghi più attraenti della regione, incluso il viaggio in Cile attraverso i laghi (con CruceAndino).
Le principali attività da non perdere sono il Parco Nazionale Nahuel Huapi, possibile guidare o seguire uno dei tanti percorsi escursionistici, Villa La Angostura, sulla cima delle montagne e Villa La Angostura, in cima alle montagne e sede del Parque Nacional Los Arrayanes, Isola Victoria nel Parco Nazionale Nahuel Huapi raggiungibile con un breve viaggio in barca.
È un posto incantevole per una tranquilla passeggiata attraverso le sue foreste, in quanto ospita una grande varietà di flora e fauna ed il Vulcano Lanin, di ben 3.776 metri. È possibile fare trekking ma è obbligatorio essere accompagnati da guide. Sebbene il vulcano non abbia eruttato per circa 10.000 anni, non è stato ufficialmente dichiarato estinto.
A Bariloche è possibile noleggiare una macchina e guidare, i percorsi di guida sono semplici e guidare molto piacevole.
Ma chi viaggia solo o preferisce viaggiare comodo ed avere una guida può scegliere tra molti tours. In particolare consiglio i seguenti:
Adesso che sapete cosa visitare in Patagonia, e dovrete scegliere i tour giusti per le vostre esigenze, veniamo all'itinerario secondo me perfetto che abbina animali, trekking e meraviglie naturali della grandiosa Patagonia.
Cosa abbinare ad un viaggio in Patagonia? Le alternative chiaramente non mancano in un Paese grande e diverso come l'Argentina!
Cominciamo dalle meravigliose cascate di Iguazu, richiesti almeno 3 giorni extra, oppure perchè non assaggiare dell'ottimo Malbec a Mendoza e fare un tour ad Alta Montagna?
Per chi può spendere qualcosa in più è possibile abbinare una crociera Australis, che passa per Capo Horn, oppure, per chi se lo puó permettere e vuole osare, una crociera al Polo Sud.
Per chi desidera rimanere in Altitudine e scoprire i deserti del nord perchè non volare a Calama e da lì raggiungere San Pedro de Atacama in Cile oppure volare a Salta e da lì conoscere una regione di Argentina ancora poco conosciuta che, abbinata alla regione di San Juan, sono sicura ti sorprenderà!
Per chi non sa fare a meno del mare allora consiglio di volare a Rio de Janeiro e concludere la propria vacanza in Brasile in una delle città più belle e frizzanti del mondo!
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Buongiorno Giulia, ho letto tutto d'un fiato le tue pagine. L'anno prossimo (ottobre 2024) mio marito ed io vorremmo trascorrere 3 settimane in ARGENTINA. Vorrei visitare tutto ma purtroppo....Il viaggio sarà l'occasione per festeggiare i miei 60 anni. Pensi sia fattibile in questo lasso di tempo visitare la Patagonia e il nord andino?
Grazie mille e complimenti per le belle pagine. Saluti Claudia
Ciao Claudia,
secondo me si. Se vi organizzate bene con i voli aerei potreste valutare di concludere la Patagonia in circa 10/12 giorni ed abbinarci il Nord (che è un po' più complicat del Sud, ma dipende cosa volete fare e vedere da quelle parti). Serve però una pianificazione precisa ed attenta ma secondo me non dovreste avere problemi.
Giulia
ciao Giulia,
davvero ottimo blog da cui ho potuto trarre ottimi consigli. Con mia moglie effettueremo un viaggio di 2 settimane a cavallo tra dicembre e gennaio. Condividerei di seguito il nostro itinerario che potrebbe interessare a qualche lettore magari corredato di tuoi consigli/modifiche se possibile:
giorno 1-2 Buenos Aires
giorno 3-4-5 El calafate: minitrekking + navigazione ghiacciai
giorno 6-7 Puerto Natales: Torres del Paine
giorno 7-8 Punta Arena: isla magdalena (mezza giornata il primo giorno) + escursione per il giorno seguente ancora da prenotate (siamo indecisi su quale!!)
giorno 9: trasferimento in bus a Ushuaia
Giorno 10-11 Ushuaia: Navigazione canale Beagle + parco nazionale terra del fuoco
Giorno 12-13: Buenos Aires
Gli spostamenti da El calafate a Ushuaia li faremo in bus.
Ogni consiglio di modifica/integrazione è ben accetto!!! purtroppo il tempo è limitato ma abbiamo cercato di concentrare il più possibile.
grazie!!
Bellissimo diario, grazie Giulia
Sto pensando di andare fine febbraio/inizio marzo 2023. 10/12 giorni in tutto
Pensavo, togliendo 2 gg dei voli da/per Italia, 3 giorni a Buenos Aires e 6/7 in Patagonia Argentina
Suggerimenti su cosa vedere in così non troppo tempo?
Grazie
Ciao Marco,
considera che ogni giorno di volo tra le città non potrai fare nient'altro. Avendo quindi 12 giorni, ne hai bisogno, io farei cosi:
Che ne pensi?
Ciao e Buona Patagonia
Giulia
Ciao Giulia,
intanto ti ringrazio per le tue fantastiche informazioni dettagliate, che fanno capire che è un viaggio importante in tutti i sensi (spesa, giorni,bellezza).
Ti chiedo gentilmente informazioni per visitare la patagonia argentina dal 19 Novembre al 3 Dicembre (parto il 18 da Roma e il volo di ritorno da Buenos aires il 4 Dicembre).
Inoltre se possibile consigli su dove dormire spendendo il giusto, per concentrare la spesa sui fantastici tour da te consigliati (e magari quali scegliere).
Come avrai capito è la mia prima volta in Argentina e viaggerò con la mia compagna (entrambi 32 anni).
Saluti e buona giornata
Francesco
Ciao Francesco, nel post ho menzionato tutti i posti della Patagonia da visitare e messo ai link ai tour che consiglio. Ovviamente non dovete farli tutti ma cosi potete costruire da voi l'itinerario in base ai vostri interessi. Per spostarvi sulle lunghe tratta vi consiglio di volare, alcune si possono fare in bus, a visto che gli autobus costano quanto i voli non ha molto senso imbarcarsi in 24 o piu ore di autobus.
Per dormire per risparmiare sicuramente vi consiglio di dormire in ostello che, in Patagonia, sono comunque costosi.
per i tour ti consiglio di prenotarli su Denomades (che ha tour sia per Argentina che Cile, nel caso in cui andiate anche a Punta Arenas e Puerto Natales per Torres del Paine, che si raggiunge facilmente da El Calafate). I costi sono di vendita diretta e hanno ottimi prezzi e a volte anche delle offerte.
A Novembre molto probabilmente non ci saranno balena nella Penisola di Valdes, se volete vedere i pinguini potete vederli da Ushuaia (isla martillo) o Punta Arenas (Isla Magdalena).
Buona Patagonia
Giulia
Ciao Giulia sono capitata per caso sul tuo sito perché con mio marito stiamo cercando spunti per il nostro viaggio in Argentina dal 19 novembre al 2 dicembre. I primi giorni li passeremo a Buenos Aires per poi spostarci, quale potrebbe essere secondo te il giro ideale di “cose da non perdere”? Inoltre volevamo chiederti se per visitare Capi Horn bisogna per forza fare tutta la crociera Australis (abbastanza costosa da quello che si vede sul sito) oppure ci sono dei metodi più economici (ammesso che secondo te ne valga la pena)?
Grazie grazie
Ciao Valeria, Capo Horn si visita solo con crociera, non ci sono modi economici (cosa poi è davvero economico in Patagonia!). Per quanto riguarda l'itinerario nel post su cosa vedere in Argentina trovi qualche idea di diversa durata. In questo periodo potreste anche andare a Valdes che magari vedete ancora le balene!
Buona Argentina!