Un viaggio in Sicilia non manca di una visita a Siracusa, famosa per l'isola di Ortigia ed il Parco Archeologico.
La città di Siracusa, fondata nell'VIII secolo a.C. da un gruppo di colonie greche provenienti da Corinto, è stata una città importantissima al punto da essere considerata una delle più grandi metropoli del mondo antico.
Ha dato i natali a personaggi come il matematico Archimede ed il fondatore della commedia siceliota Epicarno ed ha ospitato personaggi si spicco come Platone ed Eschilo.
La Siracusa di oggi è affascinante e profondamente differente dalla grintosa Catania e la magnificente (e caotica) Palermo.
Si presenta tranquilla e rilassata diventando una base eccezionale per visitarne il centro storico, l'isola di Ortigia, il meraviglioso Parco archeologico di Neapolis, poco fuori dalla città, e i dintorni con la sua costa selvaggia e spiagge stupende ma anche città barocche e d'arte come per esempio Noto, Modica e la più piccola Scicli (che gli amanti del Commissario Montalbano non possono di certo perdere).
Spesse volte si utilizzano superlativi impropriamente; "il più antico"; "il meglio conservato" e via dicendo. A Siracusa il superlativo è d'obbligo ed è reale.
Qui infatti potrete vedere uno dei teatri greci più grandi del mondo antico (e se viaggiate al momento giusto potreste anche assistere ad una rappresentazione teatrale), gigantesche catacombe, una delle fortificazioni più complete rimaste dai tempi dei greci, una cattedrale la cui parete è formata dalle colonne del Tempio di Atena ed il secondo museo archeologico più importante di Sicilia.
Questi sono solo alcune delle meraviglie di cui potete far cibare i vostri occhi quando vedrete Siracusa la prima volta.
Ma scopriamo insieme cosa vedere in questa meravigliosa città con la mia lista dei posti da non perdere, cosa visitare anche nei suoi dintorni e perchè dovrebbe rientrare nel vostro itinerario di viaggio in Sicilia.
Se vai di fretta ma vuoi alcuni consigli pratici ecco una lista delle cose più importanti da sapere per visitare Siracusa
Siracusa è piuttosto piccola e si può visitare in un giorno, considerando che la maggior parte delle attrazioni si concentra sull'isola di Ortigia.
Se quindi avete solo un giorno a Siracusa assicuratevi di vedere i posti a seguire, cominciando dal parco Archeologico Neapolis e terminando con Ortigia magari con un tuffo al tramonto nello splendido mare della città.
Se però decidete di usare Siracusa come base per visitare anche i dintorni, a fine post troverete tutti i posti nei dintorni da non perdere e la lista delle migliore spiagge sul litorale.
Una delle prime cose da vedere a Siracusa è il Parco archeologico della Neapolis un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana.
Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia.
Il parco archeologico si estende su 24.000mq in un'area naturalistica in cui si conservano ben 250 differenti specie botaniche tra cui ulivi secolari, palme da dattero, melograni ed agrumeti. Al suo interno conserva alcuni tra i resti dell'antica Grecia meglio conservati al mondo, tra cui il famoso Teatro Greco e l'Orecchio di Dionisio.
Qui più che altrove vi consiglio vivamente di organizzare una visita guidata che vi permetterà di non solo vedere ma anche di entrare nel vivo della lunga e gloriosa storia di Siracusa. Vi consiglio di dare un occhio a questa visita guidata privata in italiano al Parco archeologico.
Il teatro greco della Neapolis (che in greco antico significa "città nuova") di Siracusa è, con il teatro greco di Taormina, una delle attrazioni principali dell'intera Sicilia. Se però quello di Taormina regala una vista incredibile, quello di Siracusa è uno dei più grandi teatri dell'intero antico impero greco.
Il Teatro è stato originariamente costruito durante il regno di Jerone I, circa 470 a.C., dall'architetto Demokopos. Qui sono state rappresentate la prima volta le tragedie di Eschilo ed opere di Sofocle ed Euripide. Solo in seguito alle modifiche fatte fare da Jerone II, tra il 238 a.C. e il 215 a.C, il teatro ha preso la sua forma attuale.
Il teatro ha un un diametro di 138 metri e 61 file di sedili scavati nella roccia, che potevano ospitare fino 15.000 spettatori.
La cavea è rimasta per come progettata ad eccezione delle file più basse di sedili, rimosse tra il 69 e il 96 d.C. per fare spazio all'orchestra che suonava nei giochi dei gladiatori.
Il teatro greco di Siracusa è ancora oggi utilizzato per gli spettacoli, rappresentazioni greche che regalano ai fortunati spettatori un vero e proprio viaggio nel tempo.
Le latomie sono nate come cave di pietra o di marmo ma sono state usate anche come prigioni per gli schiavi e prigionieri di guerra.
Siracusa ha tantissime latomie non solo dentro il parco ma anche nei suoi dintorni.
All’interno del Parco Archeologico della Neapolis seguendo il percorso culturale che permette di camminare tra la vegetazione tipica della zona, ricca di alberi di limoni ed aranci, capperi, palme e fichi d’india, ne incontrerete alcune in particolare assicuratevi di visitare la Latomia del Paradiso, adiacente al teatro.
Sul lato occidentale della Latomia del Paradiso vedrete l'Orecchio di Dionisio, una grotta artificiale alta 23 metri la cui caratteristica è l'eco impressionante.
Pare che il suo nome, orecchio di Dionisio, sia dovuto al Caravaggio che visitò Siracusa ne 1608. La leggenda racconta che Dioniosio ha fatto scavare la grotta per rinchiuderci i prigionieri e poter ascoltare, grazie all'eco che pare amplifichi i suoni di 16 volte, quello che dicevano.
La Grotta dei Cordari si trova vicino all'Orecchio di Dionisio ed è chiamata così perchè dal XVII è stata dimora per gli artigiani che lavoravano le fibre naturali e la canapa realizzando corde.
Questa è la grotta più impressionante della Latomia del Paradiso grazie alle enormi dimensioni e gli interni la cui volta è sorretta da pilastri di roccia.
Alla fine del percorso di visita della Neapolis incontrerete l’Anfiteatro romano, tra i più grandi esistenti ed il più grande di Sicilia.
L'anfiteatro è scavato nella roccia, purtroppo non resta niente della sua parte superiore ma si sa che vantava un sofisticato sistema di aperture che permettevano l'ingresso ai gladiatori e gli animali.
Non perdete i resti dell'Ara di Ierone II, il grandioso altare costruito dall’ultimo dei grandi tiranni di Siracusa. Dell'ara era lunga 198 metri e larga più 20 oggi potete solo vedere i resti scavati nella roccia ma pare che fosse a due piani, con un bellissimo portico colonnato ed un altare dedicato a Zeus Eleuterio.
La piccola isola di Ortigia è il centro storico di Siracusa che nel passato ospitava la maggior parte della popolazione.
L'isola, collegata alla terra ferma da un ponte, è anche il posto in cui si concentrano le principali attrazioni della città tra cui la Cattedrale, il lungomare, il Castello di Maniace ed i numerosi musei.
Caratterizzata da piccoli vicoli in cui spuntano bar e negozi, Ortigia è sicuramente il posto perfetto per godere di vita locale circondati dalla storia.
Ortigia non è particolarmente grande ma rimarrete stupita dalla quantità di cose che vedrete a cominciare dall'ingresso sull'isola fino a Porta Marina da cui potrete vedere le antiche mura della città.
Per non perdere niente di Ortigia vi consiglio di dare un occhio a questa visita guidata in italiano che concentra in un paio di ore il meglio di Siracusa oppure la visita guidata completa che include anche il parco archeologico ad Ortigia (biglietto d'ingresso non incluso e che potete comprare qui).
Se invece siete degli amanti dei tour a piedi gratuiti (quelle dove si lascia una mancia a fine visita, giusto per intenderci) qui ne trovate numerosi.
Subito dopo aver attraversato il ponte ed essere entrati ad Ortigia vi imbatterete nei resti del Tempio di Apollo, il tempio dorico più antico di Sicilia che risale al VI secolo a.C.
Il tempio è stato convertito dai bizantini in una chiesa cristiana per poi diventare in una moschea sotto gli arabi e tornare ad essere una basilica nuovamente con i Normanni.
Nel 500 sulle rovine del tempio, dopo esser stata convertita in caserma, una volta demolita la vecchia chiesa ne è stata costruita un'altra dedicata alla Madonna delle Grazie.
Oggi del tempio di Apollo si vedono solo due colonne e dei resti che ne testimoniano però la grandezza ed importanza. Quanto trovato durante gli scavi archeologici si può vedere al museo Archeologico della città. L'area archeologica non è visitabile all'interno ma si vede benissimo dalle transenne.
La Fontana di Diana troneggia al centro di Piazza Archimede, piazza voluta dal comune di Siracusa nel 1878.
La fontana, costruita da Giulio Moschetti in collaborazione con suo figlio Dario, rappresenta la dea Diana, dea della caccia e protettrice di Ortigia in epoca greca, con ai suoi piedi Aretusa che sta per trasformarsi in fonte mentre Alfeo guarda stupito la fine che sta facendo la sua amata. Abbelliscono la fontana dei tritoni, delle maschere e stemmi di stampo classico.
Piazza Duomo è la piazza principale di Ortigia e la più bella. Qui troverete diversi palazzi importanti oltre il Duomo stesso che ovviamente impera fiero tanto da essere patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La cattedrale è costruita sulle fondamenta dell'antico tempio di Atena, di cui preserva ancora le colonne doriche originali che si fondono con lo stile barocco. Il Duomo conserva anche delle reliquie di Santa Lucia, Santa patrona della città.
Assicuratevi di visitare la Chiesa di Santa Lucia Alla Badia dove vedrete il famoso dipinto "Sepoltura di Santa Lucia" di Caravaggio e due crocifissi lignei del XIV secolo.
A condividere Piazza Duomo con queste chiese ci sono alcuni palazzi che contribuiscono a rendere la piazza ancora più bella. Alcuni di questi palazzi ospitano dei musei e anche se non avete intenzioni di visitarli vi consiglio di buttare un occhio all'interno e vederne i cortili.
Essendo un'isola in una città di mare non potete perdervi una piacevole passeggiata sul lungomare che abbraccia il centro antico. Semplicemente seguite la costa dal piccolo porto della Marina di Ortigia per cominciare la camminata che termina al Giardino di Aretusa.
Non potete non vedere la Fonte Aretusa, un'antica sorgente d’acqua dolce che arriva per via sotterranea e sgorga sul mare distante un paio di metri e che crea un piccolo laghetto pieno di pesci e piante.
Cinta da delle mura di pietra che scendono verso il basso questo specchio d'acqua è una vera e propria oasi naturali.
La fontana deve il suo nome alla leggenda greca della ninfa Aretusa, trasformata in una sorgente di acqua dalla dea Diana per sfuggire dal fiume Alfeo innamorato di lei ma non ricambiato.
Il Forte Vigliena faceva parte delle fortificazioni spagnole abbattute nel 1893.
Da qui potete godere di una vista eccezionale del lungomare dell'isola. In estate alla sua base troverete delle rocce ed il solarium (accesso pubblico) che rendono questo posto, con Cala Rossa poco distante, l'unico posto in cui nuotare nel cuore di Ortigia.
La Galleria regionale di Palazzo Bellomo espone opere, dall'epoca bizantina fino al XVIII secolo, che raccontano l'evoluzione dell'arte siciliana. Il Museo Nazionale di Palazzo Bellomo è stato aperto nel 1940 per separare le opere medievali e moderne da quelle archeologiche, che si possono vedere al Museo Archeologico di Siracusa.
Il Palazzo Bellomo merita una visita di per sè. Di epoca sveva è stato trasformato nei secoli e della struttura originaria mantiene il portale gotico.
Il palazzo era di proprietà della ricca famiglia Bellomo, nel periodo aragonese, ed è poi stato venduto alle monache del Monastero di San Benedetto, proprio a fianco, per essere acquistato dallo stato nel 1866 e ceduto alle Belle Arti diventando nel 1940 un museo.
All'interno del museo potete vedere opere di Antonello da Messina, esposte in un salone del 400, del quale spicca l'opera l'Annunciazione, opere di Mario Minniti, amico di Caravaggio la cui arte è fortemente influenzata la cui opera principale all'interno del museo è il Martirio di Santa Lucia (che sancisce il superamento dell'influenza artistica del Caravaggio) e Domenico Gagini, allievo del Brunelleschi a cui si deve la scultura della Madonna del Cardillo.
Villa Landolina ospita il secondo museo archeologico più importante della Sicilia, dopo quello di Palermo, che espone collezioni del periodo preistorico, greco e romano trovati negli scavi archeologici della città e in altri siti della Sicilia.
Il museo è diviso in quattro settori (A - B - C- D) e uno spazio centrale dedicato alla storia del museo.
Fuori dal museo, proprio accanto all'antica Villa Landolina potete visitare il parco dove sono esposti reperti di epoca greca e romana ed un cimitero acattolico con la tomba del poeta August von Platen.
Per maggiori informazioni sul museo, orari e biglietti: Museo Archeologico Paolo Orsi
All'estremità meridionale dell'isola di Ortigia si trova il Castello Maniace, cittadella e un castello, parte delle antiche difese di Ortigia ed uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa. .
Castello Maniace è stato costruito tra il 1232 e il 1240 dall'imperatore Federico II e porta il nome di Giorgio Maniakes, il generale bizantino che assediò e prese la città nel 1038.
Originariamente, si poteva entrare nel castello solo attraverso un ponte che attraversava un fossato ora riempito. Oggi il castello è aperto al pubblico e si può visitare all'interno.
Per maggiori informazioni, orari e biglietti: Ingresso al Castello Maniace
Fondato nel 1989 e diretto da Corrado Basile, questo museo offre una visione della storia del papiro e dei suoi usi, contribuendo alla conoscenza dell'arte antica e di alcuni aspetti della storia di Siracusa.
Il museo infatti non si limita ad esporre manufatti papiracei risalenti al XV secolo a.C fino al VIII secolo d.C, ma si occupa anche della conservazione e della diffusione della cultura del papiro, approfondendo la conoscenza con studi e occupandosi del restauro dei documenti papiracei antichi.
Per maggiori informazioni sul museo: Museo del papiro di Siracusa
Tra le cose da visitare a Siracusa non deve mancare il quartiere ebraico.
Siracusa è stata una delle prime città della Sicilia orientale ad accogliere gli ebrei stabilitasi in città sin dal periodo romano nel quartiere Akradina, vicino la baia del piccolo porto.
Quando durante il medioevo la città si è rimpicciolita si è trasferita nell'isola di Ortigia, e con loro anche i 3000 ebrei che vivevano in un rione sul lato settentrionale dell'isola.
Il rione prese il nome di Giudecca. Pare che avessero costruito una sinagoga, un ospedale ed un bagno rituale. Gli ebrei hanno vissuto a Siracusa fino al 1492 quando Ferdinando II d'Aragona, con il decreto di Alhambra, li fece espellere dal regno di Spagna.
Il quartiere andò via via spopolandosi e quando nel 1963 un terremoto distrusse la città gli edifici originali non vennero ricostruiti facendo perdere questo pezzo di storia importante nel cuore della città.
Il rione della Giudecca esiste ancora oggi e si trova tra via Maestranza e via Larga.
Qui potete visitare Palazzo Bianca, oggi Hotel Alla Giudecca che organizza anche visite guidate al mikveh l'antico bagno ebraico che si trova a 18 metri sotto il livello della strada ed è alimentato da acqua sorgiva.
Il teatro dei pupi si trova nella Giudecca ed è un posto intimo e confortevole per scoprire l'antica arte dei pupari siciliani. In questo museo potrete rivivere gli sfarzi dei tempi in cui il teatro dei pupi si riempiva per intrattenere i siracusani e vedrete una Opera dei Pupi.
Il teatro organizza una stagione teatrale di spettacoli tradizionali e spettacoli privati su richiesta. Il teatro è collegato al Museo Aretuso dei Pupi dove potrete vedere le marionette, i teatrini, l'attrezzatura utilizzata per costruire lo spettacolo ed i vecchi manifesti in onore del lavoro della famiglia Vaccaro.
Per maggiori informazioni su orari, biglietti e spettacolo: Teatro e museo dei Pupi di Siracusa
Dopo aver dedicato una giornata a Siracusa se rimanete uno o più giorni in più considerate di scoprirne i dintorni. Questa la mia selezione dei posti nei ditorni di Siracusa che vi consiglio di visitare.
La riserva naturale di Vendicari copre un'area di 1.500 ettari, si esntende per 7 km lungo costa sud-orientale di Sicilia tra la città di Noto e il villaggio di Marzamemie.
La riserva è caratterizzata da una importante biodiversità essendo un punto di sosta per specie migratorie, tra cui fenicotteri, aironi, cormorani, trampolieri.
All'interno della riserva potete anche vedere numerosi resti archeologici inclusa una piccola necropoli, una antica tonnara, saline, paludi, aree coltivate e macchia mediterranea.
Alla riserva si accede da 4 ingressi: Torre Sveva (ingresso principale), Eloro, Cava Mosche e la Cittadella di Maccari, dove si trova un antico tempio bizantino e la necropoli.
Una volta entrati nella riserva per scoprirla si deve camminare quindi portate le scarpe da ginnastica.
Oltre a seguire bei percorsi di hiking qui non mancano le spiagge. Le più importanti sono
Un posto bellissimo nei dintorni di Siracusa è l'area marina protetta di Plemmirio che si trova a sud della penisola della Maddalena e che si estende per 6 km tra Punta Castelluccio e Capo Murro di Porco.
Come buona parte dei posti in Sicilia, anche a Plemmiro non si va solo per il mare stupendo.
Fermatevi alla Grotta Pellegrina, un rifugio preistorico, e Punta della Mola dove potete visitare una necropoli ed il villaggio risalente all'età del bronzo.
Anche qui troverete delle "latomie" le cave di epoca greca a testimonianza dell'antica area del Plemmyriom.
La costa della riserva è rocciosa, quindi qui non troverete sabbia, ma le acque sono piene di vita e facendo snorkeling potete vedere coralli, cicale di mare, tantissimi pesci e spugne marine.
Nei dintorni di Plemmirio potete anche raggiungere la spiaggia di Terrauzza, la spiaggia di Fontane Bianche, con sabbia bianca ma piuttosto popolare tra i locali e quindi affollata in estate e la spiaggia di Arenella.
Avventurandosi un po' lontano dalla costa guidando verso l'entroterra raggiungerete Noto, la città del sole, patrimonio mondiale UNESCO.
In questa cittadina barocca costruita in pietra calcarea i suoi edifici sono posizionati in maniera tale da essere sempre baciati dal sole donandole un colore unico che diventa ancora più bello al tramonto.
L'arteria principale di Noto è Corso Vittorio Emanuele. Lungo questa strada incontrerete le attrazioni principali della città come la splendida Cattedrale di Noto, l'edificio più imponente della città, Palazzo Ducezio che ha splendidi affreschi barocchi e degli interni affascinanti. Dai balconi del palazzo potete scattare delle foto incredibili della cattedrale.
Assicuratevi di visitare le altre chiese della città ma anche Palazzo Castelluccio e Palazzo Nicolaci.
A poca distanza potete raggiungere la deliziosa Scicli, che vi consiglio di visitare soprattutto se siete fan della serie del commissario Montalbano.
Marzamemi e Portopalo di Capo Passero sono due località della Sicilia sud-orientale che si possono visitare tranquillamente in una giornata partendo da Siracusa.
Portopalo di Capopassero si trova a meno di 60 chilometri da Siracusa ed è considerato il punto più meridionale di Sicilia, escludendo Lampedusa e Linosa, ed è bagnato sia dal mar Ionio che dal Mediterraneo.
Il territorio di Portopalo include l'isola di Capo Passero, dove si trova una antica fortezza e vicinissimo alla riva, e l'isola delle Correnti poco più a sud. Per fare un bagno non dovete cercare troppo la spiaggia, è spaziosa e grande.
Il piccolo villaggio di Marzamemi negli ultimi anni è cresciuto di popolarità grazie alle foto della piazzetta arredata con tavoli e sedie colorate che ricordano un po' lo stile da taverna greca.
Marmamemi è una frazione balneare del comune di Pachino, esatto proprio il posto dei famosi pomodori, che si trova a 2 chilometri.
Popolare destinazione turistica oggi, uno dei motivi per cui siciliani abbiamo sempre conosciuto Marzamemi è per la lavorazione artigianale della bottarga di tonno rosso che si lavora ancora secondo antichi sistemi arabo-fenici. La spiaggia più bella di Marzamemi è quella della Spinazza.
Il mare in Sicilia non manca ma il litorale della provincia di Siracusa è probabilmente uno dei più belli dell'isola grazie alla varietà che alterna roccia a spiagge di sabbia bianca, riserve naturali, piccole isole, resti archeologici ed una biodiversità unica.
Se quindi avete deciso di trascorrere le vacanze a Siracura e nei suoi dintorni e volete scoprire le spiagge più belle del litorale queste le mie preferite:
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