Di tutti i Paesi del Centro America probabilmente il Guatemala è il mio preferito. Dopo aver patito il caldo soffocante di El Salvador, dove ho scoperto che possono sudare anche gli occhi, Antigua mi ha accolta con un clima fresco e piacevole. Finalmente potevo muovermi senza sudare 7 camicie ad ogni passo.
Entro nella terra dei Maya, tanto che il Guatemala viene spesso anche chiamato GuateMaya, dove perdersi tra i mercati maya più belli del Centro America, alcune delle rovine e parchi archeologici più imponenti ed importanti e bellezze naturalistiche inaspettate e piuttosto vergini.
Il Guatemala infatti negli ultimi anni sta diventando una meta turistica molto popolare, proprio grazie ai siti storici, come Tikal, tra i più affascinanti del Latino America, montagne, vulcani e laghi incantevoli e romantiche città coloniali.
Nonostante la crescita di popolarità, il Guatemala continua ad essere un Paese meno turistico rispetto il vicino Messico, e anche per questo motivo merita di essere valutato come destinazione di viaggio avventuroso. In questo post ti racconto degli 8 posti da vedere in Guatemala e da includere in itinerario.
Se stai pianificando il viaggio leggi il post Itinerario di viaggio in Guatemala.
Antigua Guatemala fu fondata dai conquistadores spagnoli nel 1543, dopo che un’alluvione sommerse l’antica città ora chiamata “Ciudad Vieja”, un villaggio ubicato ai piedi di quello che oggi conosciamo come “Volcàn de Agua” (3776m), il cui lago contenuto all’interno del cratere tracimò durante un forte terremoto, distruggendo la vecchia città.
Nella valle attigua ricostruirono la città di Antigua Guatemala, e la chiamarono “La Muy Noble y Muy Leal Ciudad de Santiago de los Caballeros de Guatemala”, conosciuta semplicemente come Santiago.
La sua giurisdizione comprendeva gli attuali Guatemala, Chiapas (Messico), Nicaragua, Honduras e Costa Rica.
Santiago era la città più popolosa in quanto era lì dove i Maya avevano fondato la loro gloriosa civiltà e lì viveva la maggior parte della popolazione indigena.
Purtroppo l’idea di costruire una città ai piedi di tre vulcani attivi, in piena zona sismica, non si rivelò vincente.
Nel 1773 una serie di terremoti distrusse gran parte di Antigua, tanto che dovettero ricostruire la capitale in un luogo più sicuro, a circa 40km di distanza, dove oggi sorge la capitale “Ciudad de Guatemala”. La vecchia capitale, rinominata Antigua Guatemala, venne abbandonata dalla maggior parte della popolazione.
Tutt’ora Antigua è la città più visitata del Guatemala in quanto è rimasta praticamente così come la lasciarono alla fine del XVIII° secolo, con moltissimi edifici crollati e vecchie chiese diroccate.
Il turismo ha fatto sì che questa città rinacque dalle sue ceneri ed oggi sia una delle città coloniali più belle di tutta l’America Latina.
Antigua Guatemala è famosa per le sue incredibili celebrazioni religiose che si svolgono durante la Settimana Santa e terminano con la Pasqua.
Durante la settimana, lungo le strade della città, vengono preparati enormi e coloratissimi tappeti di fiori con motivi tipici della zona.
Una serie di carri allegorici rappresentanti scene religiose vengono fatti sfilare lungo le vie cittadine seguiti da una lunga processione colorata. Davvero un bellissimo spettacolo.
Le pendici fertili dei vulcani ed il clima umido della valle permettono inoltre di coltivare uno dei migliori caffé del Mondo.
Nelle vicinanze di Antigua è possibile visitare bellissime fincas di caffé, ovvero le piantagioni che famiglie locali si tramandano da generazioni.
Nelle piccole comunità che circondano Antigua è possibile trovare alcune fincas di contadini, riuniti in cooperative per migliorare la produzione, la qualità e la vendita del caffè con l’idea che l’unione fa la forza. Alcune di queste sono direttamente appoggiate dalla cooperazione italiana allo sviluppo.
Antigua è letteralmente circondata da Vulcani. Nelle vicinanze della città, oltre al Volcán de Agua (3766m), si trovano anche il Volcán de Fuego (3763m), chiamato cosí in quanto è costantemente in attivitá, ed il vulcano Acatenango (3976m), da lungo tempo inattivo e meta privilegiata dai numerosi escursionisti che decidono di scalarne la cima. Se non volete cimentarvi in una faticosa impresa, il Cerro de la Cruz regala una splendida vista sulla città.
Antigua, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 1987, è piena di vecchie chiese in rovina, diroccate ma allo stesso tempo affascinanti.
Nella parte posteriore a quella che oggi è la Cattedrale della città, troverete una distesa di rovine dove potrete farvi un’idea di quella che prima del 1773 era la vecchia Cattedrale della città.
Il luogo è molto misterioso e per certi versi magico. Un altro bellissimo edificio che non dovrete perdervi è la Casa Santo Domingo, un ex convento con un bellissimo giardino circondato pure qui dalle rovine di una chiesa. In questa casa spesso organizzano matrimoni e le sere adornano il giardino con più di dieci mila candeline, rendendo il luogo incredibilmente romantico!
Altra visita obbligata è alla Calle del Arco de Santa Catalina, la via più famosa di Antigua.
In questa via troverete molti bar, uno splendido mercato dell’artigianato, il museo del cacao ed un paio di negozi di giada, la pietra sacra dei Maya, dove tutt’ora potrete vedere gli artigiani che lavorano una ad una queste pietre verdi seguendo antichi schemi per creare gioielli unici.
Se volete conoscere meglio la giada (jade in spagnolo), il negozio Jade Imperio Maya organizza visite gratuite in italiano.
Antigua, nonostante il terremoto, resta ad oggi la capitale turistica e culturale del Guatemala.
Antigua è una città piacevolissima in cui soggiornare per più giorni, tra l'altro è molto famosa per le scuole di spagnolo, ma se vuoi aggiungere qualcosa alla tua permanenza ti consiglio i seguenti tour guidati:
I primi insediamenti umani in Guatemala risalgono alle migrazioni dall’Asia datate più di 12.000 anni fa.
Intorno al 3.500 a.C. cominciava la fase neolitica (con un ritardo di 6.000 anni rispetto alla stessa fase in Europa) ed iniziavano le prime coltivazioni di mais, tutt’ora pianta sacra alla base dell’alimentazione guatemalteca.
Mentre Roma conquistava il Mondo allora conosciuto, in Guatemala si espandeva la civiltà Maya, con enormi città di pietra che ospitavano fino a 100.000 persone.
Immerso nella selva a nord del Guatemala, confinante con l'attuale Messico, è nato il primo Stato politicamente organizzato delle Americhe: il Regno di Kan.
Mentre l’Europa attraversava l’alto Medioevo, la civiltà Maya entrò in crisi a causa delle continue siccità e delle invasioni azteche.
Le imponenti città si svuotarono e le famose piramidi, fra cui alcune delle più grandi ed imponenti mai costruite sulla Terra, vennero letteralmente inghiottite dalla foresta da cui spuntano solo le cime.
La civiltà Maya si frammentò in numerose città-stato fino all’arrivo dei conquistatori spagnoli che diedero il colpo di grazia alla cultura Maya.
Oggi è possibile visitare numerose testimonianze di quel glorioso passato tra cui la maestosa città di Tikal, l'antica capitale del regno di Kan scoperta solo nel 1840, l’opera di architettura Maya meglio conservata di tutta la regione.
Le piramidi di Tikal si trovano nel dipartimento di Petén, immerse nella fitta foresta nel nord del Guatemala.
Di solito le città venivano costruite vicino a fiumi o sorgenti ma Tikal no.
Il suo nome Maya significa “Pozzo d’Acqua”, per via delle pozze scavate nel terreno dagli antichi abitanti, utilizzate per raccogliere l’acqua piovana.
La dipendenza dalle piogge stagionali costituì un punto di debolezza quando l’impero Maya dovette far fronte a lunghi periodi di siccità. Per preservare la ricchezza archeologica della città, Tikal è stata dichiarata Parco Nazionale Archeologico e Patrimonio dell’Umanità nel 1979.
Tikal fu la capitale di uno stato belligerante che si convertì in uno dei regni più potenti tra tutti i regni Maya.
Le prime piramidi furono innalzate a Tikal intorno al 1000 a.C. ma fu solo durante il “periodo classico Maya” (fra il 200 e 900 d.C.) che Tikal arrivò al suo apogeo politico, sociale e militare, dominando gran parte del mesoamerica, la grande regione che si estende nel sud del Messico, comprendendo tutta la penisola dello Yucatan e dell’attuale Guatemala, fino all’Honduras e Salvador a sud.
La sua popolazione raggiunse l’apice attorno all’800 d.C. quando più di 50.000 persone vivevano a Tikal, erano 120.000 contando i villaggi vicini e più di mezzo milione se consideriamo l’area con un raggio di 50km.
Tikal fu l’acerrima nemica della città Maya di Calakmul situata nella frontiera sud del Messico e di altre città come El Caracol o Naranjo, con cui spesso iniziava guerre che duravano secoli.
Guerre e lunghi periodi di siccità portarono all’abbandono delle grandi città Maya ed alla nascita di piccole comunità sparse per tutto il territorio dello Yucatan, come l'odierna città di Tulum nella Riviera Maya in Messico dove, nelle steli delle rovine Maya, sono state trovate scritte in cui gli abitanti si definivano le genti di Kan.
Esattamente come gli antichi egizi, anche i Maya costruirono gigantesche piramidi in onore ai re e agli imperatori che si susseguirono, dedicando ai più famosi le cripte funerarie costruite all'interno delle piramidi.
I templi, alti più di 70 metri, si elevano tuttora superando la foresta circostante. Grandi palazzi reali, piramidi astronomiche, palazzi residenziali ed edifici amministrativi. Tikal è l'unica città Maya dove sono presenti ben sette piste per il gioco de pelota e tantissime stele finemente scolpite raffiguranti re e divinità.
Oggi Tikal è una delle città Maya meglio conservate circondata da una rigogliosissima foresta tropicale dov’è facilissimo incontrare la ceiba, l’albero sacro per i Maya, o tanti animali come tarantole, coatì e numerose famiglie di scimmie urlatrici.
Visitare il Guatemala senza passare per Tikal è senz’altro un peccato se non un errore da evitare.
Per arrivarci ci sono diverse compagnie di bus/shuttle che partono da Antigua, Città del Guatemala e Cobàn. E’ ben collegata con il Belize o lo Stato del Chiapas in Messico. Se avete poco tempo e volete evitare il lungo viaggio in bus, giornalmente partono vari aerei dalla capitale a Flores.
Flores è il graziosissimo villaggio in cui si soggiorna per raggiungere Tikal. Oltre il Parco da questa cittadina si possono fare altre visite, tra le tante consiglio le seguenti:
Considerato uno dei laghi più belli del Mondo, il Lago Atitlàn è circondato da tre impressionanti vulcani e da 12 pittoreschi paesini di origine Maya.
Il Lago Atitlàn è il luogo ideale per sperimentare la sorprendente fusione tra la cosmovisione maya e la fede cattolica.
Gli amanti del trekking ameranno scalare i tre vulcani che sorvegliano il Lago (Tolimàn, Atitlàn e San Pedro) per godere delle spettacolari viste sul Lago.
Agli amanti della natura e dell’osservazione di volatili, raccomando scalare il Vulcano San Pedro, il quale ospita alcuni fra gli ultimi esemplari di uno stranissimo uccello di origine preistorica chiamato Pavo de Cacho.
Per approfondire leggi il post Cosa fare a Lago Atitlan
Il Lago di Izabal, lungo 45km e largo 20km, è il maggior lago del Guatemala. Il Lago sbocca nell’Oceano Atlantico attraverso un canale naturale chiamato Rio Dulce.
Rio Dulce - Fiume Dolce - è l’impressionante porta d’accesso ai caraibi del Guatemala e serve da connessione fra il Lago di Izabal e l’Oceano Atlantico.
Dovuto alla sua importante funzione come corridoio biologico ed alla gran biodiversità dell’area, Rio Dulce è stato dichiarato Parco Nazionale.
Le rive del fiume offrono uno spettacolare paesaggio formato dall’esuberante foresta tropicale, ideale per l’osservazione di uccelli e scimmie.
Le numerose insenature del Lago Izabal ospitano i lamantini, enormi mammiferi chiamati anche mucche di mare, mentre nella foresta di mangrovie pullulano i coccodrilli.
Come in tutti i Caraibi, anche nella corta costa guatemalteca, vivono i discendenti degli uomini e donne africane portati qui dagli inglesi nel 1600 per lavorare come schiavi nelle piantagioni.
Livingston è il nome di una pittoresca città affacciata sul mar dei Caraibi, in Guatemala. I suoi abitanti hanno i tratti tipici africani e parlano la lingua garìfuna, un misto di inglese, francese ed alcune antiche lingue africane.
Le tradizioni religiose, culturali, gastronomiche e musicali di questo popolo hanno origini africane, della zona che oggi forma la Nigeria.
Da non perdersi nel Lago: la visita del Castello Spagnolo di San Felipe, conoscere la città di Livingston con la cultura e le tradizioni garifune e tuffarsi nella Finca Paraiso, dove una cascata di acqua termale crea un vero paradiso naturale immerso nella foresta.
Quetzaltenango - chiamata Xela dai locali - è una bellissima città ubicata nella regione montagnosa dell’Altipiano Occidentale, ad un’altezza media di 2.300 m.s.l.m. e distante circa 200km in direzione ovest rispetto alla capitale.
Lontana dal traffico e dalla confusione di Città del Guatemala non riceve nemmeno la metà dei turisti di Antigua.
Quetzaltenango è la città con più centri educativi del Guatemala e rappresenta la capitale culturale del Paese.
Il Palazzo Municipale, il Teatro e gli edifici affacciati sulla piazza principale hanno un aspetto tipicamente europeo ispirato agli edifici greci e romani.
Ai tempi d’oro numerosi cantanti d’opera italiani vennero invitati ad esibirsi a Xela. Quetzaltenango è stata la casa della borghesia guatemalteca che nel 1838 proclamò l’indipendenza e la fondazione del “Estado de Los Altos”, un effimero Stato durato solo 2 anni, prima che le truppe del Guatemala lo occupassero nuovamente.
A pochi kilometri dalla città si trovano delle bellissime sorgenti termali.
Le “Fuentes Georginas” sono una delle attrazioni più apprezzate della regione.
Per incontrarle bisogna seguire la strada in direzione della costa, fino al paesino di Zunil, l’omonimo vulcano da cui nascono queste sorgenti.
Le fonti furono scoperte nel 1902 e convertite in bagni municipali. Quetzaltenango, per via dell’altitudine, possiede un clima fresco durante tutto l’anno, l’ideale per immergersi in queste bellissime piscine naturali.
Questo spettacolare sistema di piscine naturali è ubicato dentro una fitta selva tropicale.
E’ formato da un ponte di pietra calcarea naturale di circa 500 metri, sotto il quale scorre il poderoso fiume Cahabòn.
Lungo tutta la superficie di questo ponte naturale si sono formate spettacolari pozze turchesi. Quest’impressionante panorama può essere apprezzato al meglio dall’alto della montagna che sovrasta Semuc Champey. L’intenso calore del luogo invita i visitatori a bagnarsi in queste meravigliose piscine naturali.
Monterrico è la spiaggia più popolare del Guatemala e anche la più vicina alla capitale e Antigua.
Il paesino di Monterrico è situato a sud ovest sulla costa del Pacifico, nella zona di Santa Rosa, a pochi km dal confine con El Salvador. Famosa per le sue spiagge di sabbia nera e per l’annuale schiusa delle tartarughe marine, Monterrico è la meta ideale per passare qualche giorno di relax a contatto con una natura selvaggia.
La lunghissima spiaggia non è l’ideale per fare il bagno, soprattutto se con voi avete dei bambini. A pochi metri dalla spiaggia il mare è già profondo e le onde sono sempre molto forti, ideali per praticare il surf.
Durante i fine settimana e nei mesi più affollati ci sono dei bagnini a sorvegliare i bagnanti. La sabbia nera assorbe molto il calore del Sole per cui dopo le 10 sarà difficile camminare senza bruciarsi i piedi, portate con voi delle ciabatte!
Oltre al surf a Monterrico potrete affittare una bicicletta e percorrere la spiaggia in lungo ed in largo, potrete navigare attraverso i canali fra la foresta di mangrovie oppure potrete liberare in mare una tartarughina appena nata.
La liberazione delle tartarughe avviene quotidianamente tutti i pomeriggi durante la stagione di schiusa. Con un contributo di circa 2€ è possibile aiutare una piccola tartarughina appena nata ad intraprendere il suo cammino verso il mare.
Monterrico dista circa 2 ore e mezza da Antigua o dalla capitale. Il percorso è comodo se si ha un’auto privata o se si prende un taxi. Per raggiungere Monterrico coi mezzi pubblici bisogna prendere un primo autobus verso la città di Taxisco.
Lì bisogna prendere un altro in direzione di La Avellana, da dove si prende infine il traghetto per i 30 minuti di traversata attraverso la foresta di mangrovie.
Dalla città di Antigua esistono dei rari, per non dire eccezionali, autobus diretti a Monterrico. Molto probabilmente è più semplice arrivare a Città del Guatemala e seguire il percorso descritto sopra.
La maggior parte del territorio guatemalteco è montagnoso e la temperatura varia dai 18° ai 25° centigradi (nelle cime si raggiungono anche temperature più fredde rasenti i 0°).
La Sierra Madre, lunga 380km, si estende dal Messico a El Salvador, parallelamente alla costa del Pacifico.
Qui albergano tutti i 37 vulcani del Guatemala, 4 dei quali, tuttora attivi, offrono spettacolari eruzioni di lava.
I vulcani più alti raggiungono i 4.000 metri d’altezza, mentre altri, ormai inattivi, racchiudono all’interno del cratere antichi laghi di origine preistorica.
I vulcani più famosi e visitati sono il Pacaya (2552m), l’Acatenango (3976m) ed il Volcán de Fuego (3763m).
Il Vulcano Pacaya è uno dei vulcani attivi più suggestivi dell’America Centrale. E’ ubicato nel dipartimento di Escuintla, a circa 45km a sud della capitale. La sua attività poco intensa permette di avvicinarsi al cratere e vedere la lava da molto vicino, davvero una vista impressionante!
Da Guatemala City partono diversi tour al Vulcano, puoi prenotarlo a questo link.
La camminata non è pesante e dura circa un’ora, ora e mezza per i più lenti. Per potersi accampare è necessario un permesso speciale dell’ente turistico guatemalteco.
Nella stagione delle piogge (maggio/ottobre) per le condizioni meteo avverse i tour vengono annullati.
Nelle vicinanze di Antigua, oltre al Volcán de Agua (3766m), si trovano anche il Volcán de Fuego (3763m), chiamato cosí in quanto é costantemente in attivitá, ed il vulcano Acatenango (3976m), da lungo tempo inattivo e meta privilegiata dai numerosi escursionisti che decidono di scalare la cima.
La scalata all’Acatenango è piuttosto impegnativa e prevede una notte in tenda prima di arrivare in cima. Se non volete cimentarvi in una faticosa impresa, il Cerro de la Cruz, a pochi passi dal centro cittadino, regala una splendida vista sulla città di Antigua Guatemala.
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