Un viaggio in Israele e Palestina è una esperienza che va ben oltre le bellezze naturalistiche, in cui religione (religioni), politica e storia si intrecciano in maniera indissolubile così da renderla una destinazione intensa che richiede una certa pianificazione preventiva ma anche attenti studi e letture.
Non è sicuramente un viaggio da prendere con leggerezza, numerosi saranno i momenti in cui ci si scontrerà con dei fatti che comunque hanno segnato, e segnano tutt'oggi la minuscola area di Medio Oriente che si fa portatrice di una questione ancora aperta.
In verità ritengo che proprio questo fatto renda la destinazione Israele/Palestina interessante e meritevole di un viaggio, e non solo di una visita veloce, in cui noi, turisti con passaporto ben accetto su tutti i fronti, possiamo passare frontiere, anzi i check point, per poter infine tirare le nostre conclusioni in merito.
Per anni ho evitato (boicottato) di viaggiare in Israele, salvo che un giorno, mio padre, che ha eletto Gerusalemme una delle sue città preferite nel mondo, mi ha invitata a volare su Tel Aviv e vedere con i miei occhi, e pensare, quello che accade nell0 spicchio di terra medio orientale, tanto piccola, quanto problematica.
Esattamente come ha fatto mio padre con me, senza esporsi troppo ma invitandomi a scoprire Israele e Cisgiordania (a Gaza non sono andata ovviamente), con questo post voglio solo spiegare alcune questioni pratiche che potranno aiutarvi a concretizzare il vostro viaggio in Israele, invitandovi a venire qui, oltrepassare i check point, passare tempo in Cisgiordania e riflettere su quanto visto e quanto accaduto. Sono sicura che si rivelerà un viaggio come ne avete fatti pochi.
Dall'Italia i voli per Tel Aviv sono numerosi e se comprati con largo anticipo anche particolarmente economici. Da Roma andata e ritorno ho pagato €150 voli comprati su Skyscanner.
Consiglio di arrivare in aeroporto circa 3 ore prima della partenza, i controlli sono rigidi e lunghi. Verrete interrogati e le domande in genere sono le seguenti:
Questo interrogatorio sarà fatto in Inglese, qualcuno parla italiano, ma siccome sono pochi, chi ha necessità di essere interrogato in italiano procederà più lentamente.
Chi viaggia in coppia sarà interrogato separatamente e poi i due addetti alle domande si confronteranno in una stanza per poi darsi il cambio e praticamente rifare più o meno le stesse domande.
Pare che se viene chiesto se si ha intenzione di visitare la Cisgiordania e i terrori Palestinesi, si dovrebbe dire di no. Non lo hanno chiesto ma leggevo che è consigliato dire così anche se si ha intenzione di andare. Quindi alla parte dell'itinerario evitate di dire Cisgiordania anche se la avete in piano, non verrà chiesto esplicitamente, se non domanda vada quale "che itinerario hai in mente", quindi ometti le destinazioni palestinesi.
Per i cittadini italiani non è richiesto visto, all'arrivo in aeroporto sarà data una carta turistica d'ingresso da non perdere. Non verranno messi timbri sul passaporto. E' possibile permanere in Israele per un massimo di 3 mesi. Il visto non permette di lavorare.
Per volare a Tel Aviv si consiglia di arrivare in aeroporto almeno 3 ore prima del volo. I controlli sono capillari e si verrà interrogati da degli addetti.
All'uscita da Israele per entrare in Giordania via terra abbiamo dovuto pagare una tassa di uscita di 100INS (circa 20 euro). La tassa di uscita, per chi vola, in genere è inclusa nel biglietto aereo, ma consiglio di verificare con la compagnia con cui si prenotano i biglietti.
Ricordo inoltre che non verrà posto timbro sul passaporto, se non su richiesta. Se si vuole viaggiare nel futuro in Paesi musulmani vi invito a dire di no. Verrà comunque posta nel passaporto una targhetta adesiva che verrà poi prelevata ai controlli di uscita.
Gli interrogatori negli aeroporti
Si tratta davvero di una specie di interrogatorio. Si viene chiamati ad un banchetto e verranno fatte delle domande abbastanza semplici: Perchè vai ad Israele, che itinerario hai mente, se sei stato in Paesi vicini?
Le coppie o i gruppetti di amici verranno interrogati in sedi separate. Chi fa l'interrogatorio cambierà banchetto per fare le stesse domande alla controparte ed assicurarsi che le risposte combaciano. Quindi basta dire la verità...magari omettete che avete in mente di andare in Palestina. Non viene chiesto, e voi non ditelo!
La wifi in Israele è più o meno dovunque, hotels, ristoranti, bars etc etc. Per chi però ha bisogno di rimanere collegato e non dipendere dalla Wifi, le compagnie telefoniche sono numerose al mio arrivo la promozione più conveniente era quella di Phelephone il sito è in ebraico quindi di poca utilità, ma basta andare in qualsiasi shopping center per acquistare una sim card prepagata.
Una sim card con 14 giga, validi per 30 giorni, chiamate illimitate (in Israele) e messaggi illimitati: 25 euro. La ho usata in tutto il Paese, da Nord a Sud ed ha sempre funzionato benissimo.
La sim card israeliana funzionerà con dati in Cisgiordania ma non per le chiamate, in quanto è considerato altro Paese.
La scheda si può fare in qualsiasi centro commerciale di Tel Aviv, troverete numerosi chioschi, ma consiglio di comparare le offerte del momento e scegliere quella che più si adatta alle vostre esigenze.
Israele ha un clima mite tutto l'anno, il che la rende una destinazione eccellente 12 mesi l'anno. I mesi estivi sono generalmente molto caldi, con temperature medie superiori ai 30 gradi , mentre i mesi invernali possono essere imprevedibili con temporali che durano anche qualche giorno, e le temperature si abbassano.
Mesi eccellenti per viaggiare in Israele e Cisgiordania sono sicuramente la primavera e l'autunno, Maggio ed Ottobre per esempio, grazie al clima più temperato e confortevole.
Per delle medie stagionali clicca qui.
A seconda del Paese in cui viaggerai potrai alternare differenti mezzi di trasporto. Per facilitarti nella scelta ho approfondito tutte le soluzioni (che ho provato personalmente).
Ammetto che non ne ho avuto bisogno, gli sherut, che poi sono molto comuni e semplici da prendere, hanno sempre sopperito ad ogni mia esigenza in strada, non fosse che funzionando il sabato mi tornano più utili, così che non ho mai considerato la possibilità di prendere il bus.
Sono però anche informata su questi! Egged è la compagnia principale che ha più di 1000 tratte tra città e villaggi.
Non esiste un sistema tariffario a livello nazionale, in modo da poter trovare differenze significative tra viaggi di lunghezza simile, tuttavia le tariffe sono generalmente relativamente economiche, con il viaggio più costoso, tra Haifa e Eilat, che costa 70 NIS.
Purtroppo il sito Egged in inglese non è molto intuitivo, non lo ho trovato semplicissimo da usare, se si ha tempo vale la pena fare un salto in stazione per comprare i biglietti o farsi aiutare dagli hotels e dagli ostelli.
Le linee di autobus intercity sono classificate in 3 categorie: Regolari (me'asef), Espresso (espresso) e Diretto (yashir).
Per quanto riguarda i bus nelle città, il sito ufficiale per verificare tratte ed orari il sito ufficiale è: Bus.co.il
Il biglietto si fa direttamente dal conducente, mentre per i tram di Gerusalemme il biglietto si deve fare alla macchinetta apposita ad ogni fermata.
Noleggio auto - A parte la tratta Tel Aviv-Gerusalemme abbiamo optato per il noleggio auto, prelevata a Gerusalemme e lasciata a Nazaret per poi attraversare la frontiera per entrare in Giordania.
L'auto l'abbiamo noleggiata come sempre su Rentalcars, costo totale (con assicurazione totale, secondo guidatore e drop off in città differente da quella in cui la abbiamo presa) = € 237 per 7 giorni.
Dipende che itinerario si vuole seguire, ma io la consiglio vivamente, a meno che non si abbia intenzione di visitare solo Tel Aviv, Gerusalemme, Cisgiordania (in cui consiglio di viaggiare con gli sheruts o con taxi privati)
Per la Costa di Haifa, i villaggi drusi e la Galilea la consiglio vivamente, così come per il Negev e Masada (mar morto).
Gli sherut possono richiedere tempo ma sono agevoli e pratici, partono solo quando pieni, sicuramente, soprattutto se si ha poco tempo, avere una macchina permette di muoversi agilmente e vedere più luoghi in un solo giorno.
In Cisgiordania l'auto non è necessaria, ci si può muovere con gli Sheruts oppure si può pagare un taxi che porta in giro per l'intera giornata, le distanze sono piccole e tutte le principali destinazioni si raggiungono con i taxi o con i taxi condivisi.
Si tratta di minibus, taxi condivisi, che partono solo quando pieni, quindi non hanno orari di partenza definiti. Funzionano anche il Sabato. Arrivano più o meno dovunque ma soprattutto funzionano anche il Sabato, giornata in cui ad Israele tutto muore. Totalmente.
Ricordo che per chi rientra dalla Cisgiordania, si dovrà passare il check point a piedi per poi prendere un altro bus. NON dimenticate il passaporto quando passate da Israele a Cisgiordania, anche se per tour di un solo giorno da Gerusalemme.
I treni in Israele sono stati modernizzati negli ultimi 10 anni, oggi le ferrovie israeliane offrono treni moderni, puliti e con aria condizionata, piuttosto frequenti e comodi.
Le linee di treno collegano letteralmente l'intero Paese da Nahariyya fino Be' er Sheva nel Negev.
Is sito ufficiale è Rail.co.il . Come per i bus, il sabato fino alle 19 non ci sono treni disponibili. Ma questa mancanza si può ovviare tranquillamente ricorrendo ai taxi condivisi. Questa è la mappa dei treni di Israele:
Taxi - Per muoversi in città con i taxi (o raggiungere le stazioni o l'aeroporto) l'applicazione da usare è GETT (serve un numero di telefono israeliano). Funziona come UBER, che in Israele non ha auto, ed è facile trovare auto in tutte le città.
La App GET non funziona in Cisgiordania. I taxi della app sono ufficiali, quindi è un servizio taxi normale che si prenota però tramite applicazione.
Il sabato corrisponde allo Shabbat per gli ebrei, la giornata del riposo. Talmente tanto riposo che tutto si ferma, così che chi, come me, non ha considerato questo evento e ha pianificato la maggior parte degli spostamenti il sabato troverà filo da torcere in quanto i principali mezzi di trasporto, dai bus ai treni, non sono operativi fino alle 19.
Per chi deve muoversi comunque il Sabato l'unica opzione sono gli Sheruts che partono quando pieni. In genere hanno tariffe fisse, ma se il numero non si raggiunge potrebbe venir chiesto se si è disposti, tra chi è sul minibus, di dividere la quota mancante.
Se si è tutti d'accordo si parte anche se non pieno. Lo Shabbat inizia con il tramonto del venerdì sera e termina con quello del sabato sera.
Oltre i mezzi pubblici, anche la maggior parte delle attività commerciali sono chiuse.
In genere in queste giornate di festa consiglio di dirigersi nei quartieri arabi che non celebrando lo Shabbat invece hanno sempre tutto aperto, inclusi ristoranti e caffè, facili da trovare in tutte le città principali. Nazaret che è la città araba più grande d'Israele, qui vivono solo musulmani e cristiani, gli ebrei hanno il loro quartiere sulla collina, non si porrà il problema Shabbat, se non per i mezzi pubblici israeliani. Ma come sempre, con uno sherut si arriva dovunque.
Israele è un Paese che sa essere all'avanguardia come incredibilmente tradizionalista.
Soprattutto le donne devono avere delle maglie a maniche lunghe e dei foulard, gonne lunghe o pantaloni, altrimenti non sarà possibile accedere ai luoghi sacri, di qualsiasi credo.
Chi farà il tour ad Hebron (altamente consigliato) è sempre ricordato di portare con copri-spalle e braccia, ed indossare pantaloni o gonne lunghe.
Ovviamente non possono mancare scarpe per camminare, tutte le città, tranne Tel Aviv, obbligano a sali e scendi e lunghe camminate anche in salita, costume per fare un tuffo nel mar morto, cappello e crema solare, soprattutto se si viaggia in estate che le temperature sono molto alte, giacca a vento e felpa per la sera se si viaggia in autunno o primavera.
Israele non è particolarmente economica, in 1 mese di viaggio, due persone, abbiamo speso tra i 50 ed i 70 euro al giorno per persona con picchi di 100/120€.
Per dormire abbiamo alternato appartamenti, hotels e ostelli. Gli appartamenti per quando ci fermavamo per periodi superiori ai 3 giorni, hotels per una o due notti, ostelli per 1 notte.
Gli standards sono decisamente bassi rispetto il costo che si paga, per rimanere su standard moderati, gli alloggi non eccellevano per pulizia, in particolare l'appartamento di Gerusalemme, che è probabilmente la città più cara tra tutte.
Mangiare fuori è particolarmente costoso, in linea di massima una birra costa circa €6, una colazione (musley con yogurt, caffè e brioche) sui 60INS (circa 12€), un kebab circa 40INS, 1 pacchetto di sigarette a partire da 6 euro fino a 10 euro.
Nei ristoranti verrà chiesto a momento di pagare con carta se volete anche aggiungere le mance. Non sono obbligatorie ma i camerieri le aspettano, se non si preferisce si può lasciare sul tavolo a propria discrezione.
La Cisgiordania è decisamente più economica, ma continua ad essere cara, sopratutto rispetto quello che viene offerto.
La moneta rimane lo shekel israeliano. In media, due persone, in hotels ed appartamenti, in alcuni casi ostelli, auto noleggio, tours, e spese giornaliere, abbiamo speso in media tra i 50 ed il 70euro al giorno per persona.
Le dimensioni di Israele e Cisgiordania sono piccole, tanto da fare sì che bene si ponga come destinazione per chi ha poco tempo e non vuole perdere una giornata in volo.
L'importante è selezionare attentamente le destinazioni che si vogliono visitare.
A partire da 7 giorni fino a 20 c'è sempre qualcosa da fare. Nei seguenti itinerari sono tre le destinazioni che ritengo IMPRESCINDIBILI: Gerusalemme, Cisgiordania (anche se solo 1 o 2 giorni ma la reputo importantissima) e Masada (mar Morto).
Queste qualche itinerario di viaggio (pubblicherò poi un post del mio itinerario che include anche il nord) :
Per chi ha davvero poco tempo a disposizione e soprattutto viaggia solo, visto che i costi di viaggio in questo Paese non sono particolarmente alte, ma non vuole perdersi il meglio di Israele e Palestina, l'ideale è avere base a Gerusalemme e da qui prendere parte a tours giornalieri.
I tours che raccomando sono:
Premetto che la questione Israele-Palestinese è complessa e non è semplice trovare libri e testi che non propendano per uno o per l'altro lato.
Motivo per cui un viaggio in questa terra tanto contesa credo che richieda una preparazione e degli approfondimenti, così da poter poi ognuno, cominciare a cercare di darsi delle risposte sui fatti contemporanei che tutt'oggi rendono questo Paese politicamente complesso.
Gerusalemme - Una biografia - Gerusalemme è la città universale, la capitale di due popoli, la città santa per tre credo religiosi. È stata il premio della lotta tra gli imperi del passato, sarà la sede del Giorno del giudizio ed è il campo di battaglia dello scontro attuale tra religioni. Con un taglio da romanzo, l'autore racconta l'evoluzione di Gerusalemme nelle sue molte incarnazioni, dipingendo con straordinario realismo ogni epoca. Compra online il libro
Gerusalemme! Gerusalemme! - Nel cinquantenario della nascita dello Stato ebraico questo romanzo ne ricorda la genesi tormentata. Nel maggio '48, mentre gli ebrei festeggiavano la nascita di Israele, gli arabi già si preparavano alla lotta. Questo romanzo racconta gli uomini, i drammi, i fatti di quella tragica stagione terminata con la nascita del nuovo stato. Come sempre Lapierre racconta la storia andando a fondo e sondandone le radici. Compra il libro online
Il mare di Gerusalemme - 18 scrittori Israeliani raccontano - Frammenti di vita, particolari ed esemplari, sono illuminati in queste storie, raccontate da alcuni degli autori tra i più amati della letteratura israeliana. L'ultima intensa esperienza di un padre morente e un figlio che si ritrovano a un concerto di Bruce Springsteen a Parigi. L'epopea dell'immigrazione in Israele degli ebrei etiopi, vista attraverso gli occhi di una bambina. Il viaggio di una malata di Alzheimer e del marito alla ricerca del mare di Gerusalemme che non c'è. Questi e altri racconti diventano tessere di un mosaico socioculturale dove sono evocati problemi universali sullo sfondo della società israeliana. Compra il libro online
Catch the Jew - Il libro (edito solo in inglese) racconta le avventure del giornalista Tuvia Tenenbom, che per sette mesi viaggia tra Israele e Palestina alla ricerca delle verità di oggi in Terra Santa. Un interessante reportage in cui non ne esce bene nessuna parte, una analisi approfondita sulle ONG che operano nei territori e i progetti che si portano avanti. Con ironia Tenenbon offre un punto di vista nuovo, raccontato da cronista che si limita a esporre fatti e riportare discorsi, limitandosi occasionalmente a un commento ironico quando la situazione diventa paradossale. Compra il libro online
Israele ed il Libro - Limes - Questo numero di Limes è dedicato alle radici bibliche della geopolitica dello Stato ebraico. La monografia si apre con l’editoriale “Una giungla nella villa?“.La prima parte, “Il testo, la parola, la storia”, analizza le radici bibliche dello Stato d’Israele e le loro ripercussioni geopolitiche. La seconda parte, “Israele (non) visto dagli altri”, verte sul contesto geopolitico del Medio Oriente e sui rapporti con il resto del mondo.La terza parte, “Geopolitica ed identità“, analizza lo scontro identitario e geopolitico tra israeliani e palestinesi. Compra il libro online
Perchè Stalin creò Israele - Nella nascita dello Stato di Israele il ruolo di Stalin è stato fondamentale. Lo dimostrano i documenti recentemente scoperti negli archivi sovietici, su cui questo testo si basa.
Il voto determinante dell’Urss in sede Onu, a favore della nascita di Israele, è Storia. Molto meno noto è che nel 1948 l’Unione Sovietica fornì armi allo Stato ebraico, violando l’embargo sostenuto dagli Stati Uniti e Gran Bretagna. Ha detto il primo ministro Golda Meir: “Non sappiamo se avremmo potuto resistere senza le loro armi”. Compra il libro online
Letture interessanti
Perchè la questione Palestinese torna ad essere attuale - Internazionale
Storia del conflitto Israelo/palestinese - Michael Vittori.it
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ciao Giulia, tu conosci qualche driver fidato per girare nei territori ?
Ciao Rossella, no non ne ho. Io mi muovevo con i minibus e poi in hotel chiedevo aiuto per un autista dove necessario.
Ciao Giulia. Noi vorremmo fare un viaggio in Israele ( non organizzato). Vorrei noleggiare un auto,e leggendo un po' i commenti capisco che non si può andare in auto(noleggio) da per tutto. Potresti rispondermi a un po di domande?
1. Da Gerusalemme a Masada,proseguendo per Eilat si può andare in autonoleggio? 2 Poi avrei voluto a ritorno da Eliat andare verso Ein Gedi(accostando il mar morto) a Nazaret, Tiberias, in questa zona si può andare? Grazie
Ciao Maria, no non puoi entrare in territorio Palestinese e/o Giordano con auto di Israele e viceversa.
Buon viaggio
Giulia
Viaggiare low cost è spendere 120 euro in un giorno?
È un Paese molto caro che si può fare? Un saluto
Ciao Giulia! Un consiglio: viaggiando in treno durante la settimana pensi sia il caso di prenotare i biglietti o c'è abbastanza disponibilità da poterli fare sul momento/il giorno prima?
Grazie!
Roberta
Ciao Roberta, questo non lo so, immagino che dipenda anche dal periodo in cui viaggi, ma magari puoi riservare con un paio di giorni in anticipo e male che vada se non ha posti hai comunque alternative quali bus o sheruts (che partono sempre, anche il Sabato).
Ciao!