Othonì, isole Diapontie - Anche Ulisse si è fermato qui

 

Othonì è il lembo di terra ellenica più occidentale in assoluto, si trova infatti nel Canale d'Otranto a sole 43 miglia nautiche dalla costa pugliese, da dove è facilmente raggiungibile con potenti gommoni e barche a vela.
Fra le Diapontie è la più mondana, se così si può dire.
Sarà forse grazie alla nutrita comunità di italiani che da qualche anno ne hanno fatto la propria residenza estiva, ma qui è frequente che le serate siano allietate da canti e balli, pur sempre ruspanti e adeguati all'atmosfera informale dell'isola.
A meno che non vi si capiti il 17 agosto, quando si scatena il Panighiri di Ferragosto di stampo inconfondibilmente ellenico, anzi direi pervaso da uno spiccato spirito pagano, come ho riscontrato nella maggior parte delle feste popolari in Grecia.

Chiesa della Panaghia

Chiesa della Panaghia

Othonì (detta anche Fanò) è molto bella, condivide con le altre isole dell'arcipelago la vegetazione fitta, varia e rigogliosa, fra cui spiccano gli scuri cipressi e gli olivi ormai inselvatichiti.
Si distingue invece per la sua conformazione geografica, con rilievi anche notevoli che a volte danno al paesaggio accenti pittoreschi fuori dal comune.
Ai piedi di un impervio dirupo, sotto il monte Imerovigli, si apre ad esempio la visione della spiaggia di Calypso, senza dubbio l'attrazione principale dell'isola: una mezzaluna bianca di sabbia e ciottoli poco lontano dalla grottta dove il racconto omerico pone la dimora della omonima ninfa.
Si racconta che qui Ulisse fece una tappa prolungata, rimanendo volentieri prigioniero di tanta bellezza.
isole greche

A Calypso, capita anche di vedere scene divertenti, come quella cui ho assistito io: da un lussuoso yacht ormeggiato in rada, si stacca una lancia gremita di servitori in uniforme che, fra alcune rocce, allestiscono un lussusoso salotto con tanto di poltrone e tavolino di design...tutto il resto dei "plebei" presenti in spiaggia, me compresa, si chiede col fiato sospeso quale mai fra i regnanti del mondo stia per approdare e godere di cotanta magnificenza....
Bene, avete presente le famiglie "buzzicone" di certi film di Verdone? Ecco, proprio così: fra l'ilarità generale, un gruppetto di nonni- genitori – ragazzini e zie, tutti smandrappati e sovrappeso, prende possesso dell'elegante allestimento per un raffinato pic nic fantozziano!

A parte gli episodi di ordinaria buzzurraggine ( si dice così? Mah...) il mare qui è davvero fantastico, azzurro e trasparente come nell'immaginario collettivo.
Attenti però, il sole dardeggia implacabile ed è necessario portarsi un riparo, poichè è meglio non accamparsi ai piedi della franosa scarpata per avere un po' d'ombra.

Veduta dalla strada per Choriò

Othonì

A Calypso si arriva solo via mare, navigando lungo una costa suggestiva, ricamata di archi in pietra e piscine naturali.
In alternativa, la spiaggia più comoda (ma meno scenografica) è quella prospicente ad Ammos, ossia il porto e centro abitato principale di Othonì.
othoni calypso
Altre cale, più scomode, si possono raggiungere via mare o a piedi, come quella che si trova sotto il faro.
A me però è piaciuto molto l'interno di Othonì, con i suoi borghi rurali immersi nella boscaglia, i vecchi frantoi abbandonati e le antiche case tradizionali di Choriò, il villaggio appollaiato sulla montagna.
A causa del silenzio che lo pervade, sembra deserto; ma basta osservare con attenzione nei cortili dominati dai gatti, per avvertire la presenza degli abitanti.

Alcuni, particolarmente cordiali, invitano a visitare i loro giardini protetti dai pergolati di vite ed è una splendida occasione per entrare davvero nello spirito del luogo.
Recandosi a Choriò nel tardo pomeriggio, è possibile godere anche dello spettacolo mozzafiato del tramonto, visto dal vertiginoso strapiombo di Iliovasilèma, cui si giunge seguendo il sentiero che si diparte poco prima dell'ingresso al paese.

Nemmeno qui a Othonì vi sono sportelli Bancomat, farmacie o ufficio postale.

Dove dormire a Othonì

Le possibilità di sistemazione si limitano a camere, studios o case in affitto, un po' più cari che a Mathraki .
Come lo scorso anno, anche la scorsa estate ho alloggiato presso uno dei piacevoli mini-appartementi del Villa Botsoli di Kostas Katechis, in posizione comodissima ma tranquilla, vicino al porto.In agosto ho speso 50 Euro al giorno occupando l'appartamento da sola.
Poco fuori l'abitato di Ammos, in posizione dominante sulla strada per Choriò, c'è l'Aparhotel Calypso, strano edificio che ricorda più un convitto di religiosi che una struttura turistica : dispone comunque di studios molto ampi e puliti, che sono anche i fra i più convenienti del posto.
Per dormire qui, rivolgersi a Tassos (O Mikros) presso il mini market omonimo.

Poco lontano, un altro indirizzo che consiglio è il complesso Villa Palmas, che offre nuovi appartamenti con soggiorno, due camere da letto, bagno, cucina e balcone vista mare: il tutto, in un giardino curatissimo e ad un prezzo molto conveniente per una famiglia o un gruppo di amici. Sempre in agosto infatti chiedevano 90 Euro per tutto l'appartamento.

Rivolgendosi all'Immobiliare Othoni, gestita dall'taliana Marinella e dal suo compagno Ilias, ad Ammos si possono trovare altre sistemazioni un po' più care, oppure affittare una delle bellissime case rurali nell'interno.

A dire il vero esisterebbe anche la Locanda dei Sogni , gestita e invasa praticamente solo da italiani : non so perchè, ma non mi è mai venuta voglia di frequentarla. Mi sono comunque informata sui prezzi delle camere, che a mio avviso, sono totalmente sproporzionati rispetto al luogo e alla situazione.
Altra "colonia" italica, quella che fa capo al bar Chiodofisso, responsabile di molti delle bisbocce di cui parlavo all'inizio.

Come muoversi nell'isola

Se non si è portato un proprio mezzo col traghettino Alexandros che arriva da Corfù , muoversi a Othonì può essere complicato, vista anche la pendenza e la tortuosità della strada che in 9 km si inerpica verso Choriò.
Una soluzione per esplorare l'isola può essere quella di servirsi del pick- up di Spyros : non è ufficialmente un servizio taxi, ma lo è in pratica. Accordandosi sul prezzo, si può usufruirne per vedere almeno le località principali, prenotando anche ora e tragitto.
Io e i miei amici lo abbiamo utilizzato anche facendoci lasciare all'ingresso del sentiero che, con una scarpinata fra bellissimi panorami, conduce al faro. Se vi serve contattare Spyros, basta chiedere di lui in uno dei mini market o delle taverne al porto e ve lo chiameranno.

Fra gli altri personaggi che meritano una citazione, non si può dimenticare Babis, titolare della taverna Nostimon Imar, unanimemente riconosciuta come la miglior cucina dell'isola.
Con un passato da psicologo sportivo in Svezia, Babis (che non è originario di Othonì) da qualche anno sfoggia la sua creatività elaborando piatti deliziosi a base di pesce e crostacei, ma è anche noto per il suo carattere ...stravagante !
Personalmente, non sono mai incorsa nei suoi sbalzi di umore ma, anzi, l'ho trovato sempre un ospite squisito, di cultura e conversazione interessanti. Ma, forse, sarà perchè la prima volta l'ho salutato in svedese....

Aggiornato il: 25 Luglio 2014
Scritto da: Wanda Benati
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Scritto da Wanda Benati

Forty years of travel have not yet extinguished his passion!
Already solo traveler, when it was unthinkable for a woman, loves the islands from every continent, but prefers those scattered in the Sea of Greece, the Ionian or Aegean it.
Of the latter he has visited about thirty, but still looking for the next, possibly small, inaccessible and unknown, sailing on the map. His story here .
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4 comments on “Othonì, isole Diapontie - Anche Ulisse si è fermato qui”

  1. Come si fa per contattare/prenotare una stanza per due a Villa Botsoli o al Calipso? Non compaiono indirizzi mail ...... anch'io vorrei evitare la Locanda dei sogni........E' necessario prenotare anche se andremo a fine giugno?
    E' troppo rischioso pensare al ritorno a Kerkira domenica sera con il volodi rientro in Italia lunedi pomeriggio?
    Grazie di tutto
    Elena

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