Continua il matrimonio/viaggio di nozze di Erika e Fabio tra gli Stati e Uniti e le Hawaii (per la prima parte dell'itinerario clicca qui) .
Dopo uno splendido viaggio on the road per le mitiche strade californiane sono volati a Maui, Hawaii, ed è proprio in questo arcipelago che sanciranno la loro unione.
Una cerimonia in spiaggia ed un matrimonio valido al 100% in Italia, con una semplice trascrizione in comune. Nota interessante giusto nel caso in cui tu che stai leggendo ti sia fatto prendere da questa fantasia!
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Macchina prenotata e grazie ai punti maturati paghiamo $ 6,94 per due giorni! Facciamo i salti dalla gioia, non è possibile...... Invece sì è tutto vero!
Fierissimi di noi è della nostra arte di arrangiarci, lasciamo l' aeroporto e i fumi delle fabbriche dello zucchero di canna lì vicino e ci dirigiamo verso Kihei, verso la casa prenotata o meglio l'appartamento; la zona la consiglio perchè vicino a ristoranti, negozi e soprattutto al mare.
Il proprietario non era in casa così ha pensato bene di lasciare la porta socchiusa per farci accomodare, una curiosa e splendida abitudine!
L' appartamento è confortevole tranne.....tranne la nostra camera!
Eh sì, non può andare sempre bene con Airbnb, bisogna accontentarsi, purtroppo non era neanche a buon prezzo (100$), si perchè da queste parti non troverete gran che a meno di così, specialmente se prenotate sotto data, e nel periodo di gennaio.
Così decidiamo di risparmiare un po sul pranzo facendolo al Safeway, un supermercato fornitissimo e fanno dei panini e piatti pronti strepitosi.
C'è da dire che chi abita da queste parti qualche sfortuna c'è l'ha infatti spende parecchio per la spesa perchè quasi tutto è importato.
Il giorno seguente all' arrivo affrontiamo subito l'escursione più impegnativa: the road to Hana. Si parte sempre da Kahului ( zona aeroporto ) e subito dopo a Paià si legge un cartello dove dice che per le prossime 55 miglia non ci saranno né punti di ristoro nè stazioni di rifornimento.
Si procede verso est per Hana, saranno circa 2/3 ore di percorrenza per arrivarci, il percorso ė abbastanza tortuoso perchè la strada di montagna è piena di curve, salite, ben 54 ponti segnalano quasi altrettante cascate immerse nella giungla, un vero paradiso che si può scoprire anche facendo delle brevi passeggiate lungo i sentieri segnalati, troverete piscine naturali e grotte. C'è da dire che, anche da queste parti, immersi nella natura si trova sempre una zona ristoro picnic e relativi bagni, una piccola oasi di salvezza.
Quello che mi ha colpito maggiormente oltre ad aver preso in mano foglie grandi 1 metro è stato vedere una piccola piantagione di eucalipto arcobaleno, sono delle piante fantastiche con la corteccia arcobaleno e delle sfumature Mai viste, sembra siano stati dipinti !
Poche case ci anticipano l' arrivo ad Hana questo porticciolo anche un pò spoglio e triste, sará che stá piovendo ma non ci dice granché. Rientriamo e tornante dopo tornante raggiungiamo la più cittadina Kihei, la giornata sebbene interessante ci ha stancato parecchio.
Nei giorni successivi visitiamo Pa'ia a est dell'aeroporto, un borgo alla moda come definisce la guida turistica, é molto frequentata dai surfisti, ha quel sapore di cittadina un pò vintage, colorata e con ragnatele, ed è questo forse il tocco che la rende particolare; ci sono tanti negozietti di abbigliamento e cianfrusaglie a prezzi folli.
Ricordiamo questa localitá anche per l'ottima pizza biologica mangiata in un ristorante dove per sederci abbiamo aspettato 40 min( qui è molto frequente attendere prima di sedersi se si va a cena nelle ore di punta, usano fare delle liste in ordine di arrivo).
Ka' anapali è un' altro posticino da visitare, qui prevalgono i resort, i campi da golf grandissimi e i pavoni nei giardini... Adotteremo il detto " guardare ma non toccare" parcheggiata l'auto arriviamo in un centro commerciale che termina sulla spiaggia ed in costume ci inoltriamo in una lunga camminata.
C'è una sorta di sentiero su un prato curatissimo che costeggia la spiaggia, questo sentiero unisce i vari mega hotel: Marriott, Four Season che hanno dei giardini fiabeschi con ruscelli, cascate, fenicotteri liberi, pappagalli, giochi per bambini di tutti i tipi, ristoranti stra-frequentati da americani in vacanza.
Questo sentiero prosegue anche un pò piú in alto rispetto al livello del mare e si giunge alla zona delle ville di lusso. Queste case sono separate dal sentiero solo da un piccolo boschetto decorativo. Le ville a picco sul mare sono qualcosa di unico che se non vedi non credi.
Molte sono chiuse e sono utilizzate probabilmente come case vacanze o seconde case.. Ehh si.. C'è chi può e chi non può...le Hawaii sono anche questo! Ci sarebbero anche i vulcani da visitare ma non fa per noi, noi siamo tipi da spiaggia.
Non lontano da Kihei si trova Wailea Mokapu beach, noi ci siamo andati a godere uno dei fantastici tramonti lambito dai salti delle balene. Un ricordo indelebile.
Da non perdere è Oneloa Beach o Makena Big Beach, ci si arriva facendo una piccola passeggiata in mezzo a un " boschetto marino" questa spiaggia è molto molto ampia e piacevole.
All'estremitá della spiaggia c'ê un piccolo promontorio roccioso dove tutti, noi inclusi, si arrampicano per fare delle bellissime foto panoramiche.
Se si scende dalla parte opposta del promontorio svalicherete in una spiaggia nudista, negli anni 60 qui c'era una vera comunitá di alternativi, infatti non a caso il nome era hippy beach.
È ora di lasciare Maui per dirigerci a Oahu con un breve volo della Hawaina Airlines. Prenotiamo un appartamento nel centro di Waikiki, circa $110.
Waikiki beach si presente molto americana con una lunga passeggiata che costeggia la stretta spiaggia e tante boutique. Il fulcro di Waikiki beach è la statua di bronzo di Duke Kahanamoku, in piedi con una tavola da surf lunghissima, usa appendere al suo collo e alle braccia corone di fiori freschi tipiche hawaiane; è considerato il primo surfista.
Qui i giapponesi sono di casa, un pò la vicinanza geografica un pò i collegamenti aerei diretti, Oahu ne è invasa e spesso la segnaletica è in due lingue, parecchi bus circolano solo per le loro visite ci sono alcuni negozi che vendono perfino prodotti nipponici.
Waikiki è resa stra-turistica dalle boutique delle grandi firme e dall'ampia scelta di locali al punto che potresti dimenticarti a volte di essere alle Hawaii.
Visitiamo la zona nord di Oahu che é tutt'altra cosa, selvaggia e più caratteristica. La spiaggia più famosa in assoluto è Banzai Pipeline vicino a Waimea Bay, qui le onde sono impetuose e s'infrangono su acque basse creando i famosi "tube", la location è anche sede di numerosi campionati di surf.
Da visitare il paesino di Waimea che ha qualcosa hippy trascurato, è carino da visitare e pieno di negozietti di artigianato e rispecchia l'idea di paesino di mare; siamo capitati per caso in quello che definiscono il miglior fast food delle Hawaii, si chiama "Kua Aina" dove abbiamo divorato il più buon Burger di pesce mai mangiato prima, se ci penso ho giá l'acquolina. Il locale è anche economico.
Da visitare anche la zona di Kailua a est di Waikiki sulla omonima baia, anche qui spiagge tranquille incorniciano il polveroso paesino, il fulcro di questo luogo è il Kalapawai Market un fantastico minimarket del 1932; entrando sembra di esser tornati indietro di 100 anni, il bancone in legno è ancora di quegli anni, in realtà tutto é ancora di quegli anni.
Hanno un angolo gastronomia formidabile ottimo per fare una veloce pausa pranzo, frequentatissimo specialmente dai surfisti.
È ora di venire al lato romantico della storia, il nostro matrimonio.
Diciamo che alcune indicazioni le avevamo prese da internet prima di partire e tramite l'ambasciata italiana a cui avevamo scritto; così ci rechiamo al "Department of Health" per compilare la documentazione che ci avrebbe permesso di sposarci in una delle isole hawaiane nei 30 gg successivi.
Sotto indicazioni della funzionaria ci facciamo consigliare qualche nome di reverendo che potesse celebrare; lei ci dice di sfogliare le pagine gialle e chiamarne uno ad uno.
La sera stessa a Waikiki ci muniamo di monetine e alla cabina telefonica iniziamo a fare delle chiamate..ne chiameremo 4/5 prima di trovare quello che fa per noi, il reverendo Waters.
Ci ha ispirato subito fiducia perchè alla mia domanda: "reverendo lei fra 2/3 gg riesce a sposarci???" lui si è solo preoccupato di sapere dove volevamo farlo e si è reso disponibile.
Felici di essere giá a buon punto della nostra missione il giorno seguente andiamo ad ordinare i fiori da una fioraia all'interno del centro commerciale di Waikiki, scelgo un bouquet di rose avorio e un "lei", la famosa collanina di fiori che si mette al collo, che ci consigliano di fiore tuberose per la donna: profumatissimo e bianco che viene arrotolato uno ad uno. Mentre per mio marito richiediamo un lei tradizionale di "kukui nuts" una sorta di collana di noci lucide nere e foglie. Questi preparativi ci emozionano e si sente giá l'odore di festa nell'aria.
Nel frattempo cambiamo anche abitazione perchè purtroppo l'appartamento prenotato a Waikiki non era disponibile per tutto il periodo così ci trasferiamo a piedi nelle vicinanze col nostro zainone in spalla e sacchetti, sacchettini in mano.
Il nostro aspetto non era proprio il massimo alle 8 del mattino il giorno del trasloco tanto che un barbone per strada che incrociamo ci fa cenno con la testa e ci saluta.... Forse credeva fossimo dei loro????!!!!???
La nostra nuova residenza non è altro che un'ampia camera da letto con balcone e bagno privato di un appartamento di una gentilissima coppia di ragazzi ( uomini) che ironia della sorte abbiamo poi scoperto essere anche sposati.
Il giorno 24/01/13 é arrivato ma ahimè la mattinata è piovosa.
Andiamo a ritirare i fiori dalla nostra fioraia di fiducia e ci convince che ...."sposa bagnata sposa fortunata"...è un detto internazionale a quanto pare..
La cerimonia è fissata per le 18:00 ( tramonto) così dopo aver pranzato e dopo aver fatto la danza del sole andiamo a casa a prepararci. Io stiro i nostri abiti che ci siamo portati da casa, doccia, trucco parrucco e l'emozione cresce. A bordo della nostra auto rigorosamente voluta bianca da Fabio per l'occasione, ci dirigiamo verso la spiaggia scelta: "Sandy Beach".
Durante il viaggio in macchina Fabio mette su un cd di musiche hawaiane comprato da Starbucks e neanche farlo apposta parte una bellissima canzone intitolata:"Sandy Beach", questa coincidenza ci monta ancora di più e sará la " colonna sonora" del nostro matrimonio.
Nel frattempo il cielo si stava aprendo e stava arrivando il bel tempo per fortuna.
Parcheggiamo e il reverendo e sua moglie di origine giapponese la testimone ( i preti protestanti sono sposati ) erano lì ad aspettarci.
Scendiamo in spiaggia e decidiamo il punto della celebrazione, tutto è perfetto, noi, la spiaggia e il mare: che bellezza!!!!
Dopo aver ripetuto le promesse è scambiati gli anelli, in una mezz'ora la cerimonia si conclude con un bacio e delle foto scattate dal reverendo Waters.
Siamo felicissimi anche per le fantastiche persone che ci hanno celebrato, super disponibili che consiglio a tutti (www.iwanttomarryyou.org) la pratica ci é costata $50 + $ 190 la celebrazione: super low cost!
Anche il sole sta arrivando e ci sta per regalare un fantastico tramonto che andremo a goderci a Waikiki beach.
Tutti ci salutano e ci fanno le congratulazioni, persone mai viste che felici per noi ci stringono la mano e ci fanno foto.
Dopo aver scattato e scattato, vestiti da novelli sposini decidiamo di fare una passeggiata e scegliamo il ristorante della nostra intima cena di nozze! Duke's fa a caso nostro: www.dukeswaikiki.com.
Il locale è pieno zeppo di gente e attendiamo in spiaggia scattando foto nell'attesa ci chiamino. Il cameriere ci offre anche una deliziosa torta gelato come omaggio ai novelli sposi! La gentilezza della gente nell'esprimere la loro allegria e i loro auguri per noi non lo dimenticheremo mai e ci addormentiamo con una parola che ci risuona nella mente: congratulations!!!!!!
Si avvicina l'ora di ripartire per una nuova meta, questa volta fredda: New York arriviamo! Lasciamo le isole Hawaii con la speranza nel cuore di tornarci presto!! In circa 5,30 ore raggiungiamo da Oahu - San Francisco e con il volo successivo di 6 ore arriviamo nella Grande Mela!
L'hotel scelto è il Yotel New York è caro perchè ci costa qualcosa come 150$ ma ci sono tanti aspetti da considerare primo fra tutti è che ti trovi a New York, secondo la posizione perchè è situato a 10 minuti a piedi da Times square, la pulizia impeccabile, i confort in camera, un bar self service 24/24 ore disponibile e gratuito e una piccola colazione inclusa. In questa ultima sezione elencherò non tanto le classiche attrazioni ma ciò che ci è rimasto più nel cuore in questi pochi gg di visita.
New York È proprio come te la immagini, frenetica, multicolor e gelida (a fine gennaio); ma ci sono dei quartieri degli angoli di città che potresti non immaginare neppure, degli angoli d'Europa negli Stati Uniti. Primo fra tutti il quartiere di West Village: incantevole!
Casette basse a schiera con pochissimi grattacieli, negozie particolari, ristorantini tranquilli, beh un vero angolo di paradiso; dopo aver passeggiato per le viuzze consiglio vivamente di gustarvi un piatto caldo al Doma café, il ristorante stile austriaco frequentato e nominato anche da Fabio Volo in un suo romanzo domanyc.com oppure potete assaggiare un dolce al famoso Magnolia Bakery come Sarah Jessica Parker in Sex & the City. Questo quartiere vi rapirà sicuramente il cuore!
Potrete farvi un'altra bella camminata lungo la Highline, una vecchia ferrovia sopraelevata adibita a giardino per circa un km; l'idea è grandiosa e ti ritrovi a fuori dal caos cittadino in uno spazio verde.
Ci ha toccato molto la visita dell' 11 settembre Memorial situato presso il nuovo World Trade Center dove un tempo sorgevano le due torri, ora ci sono due scavi enormi della grandezza delle torri con ai bordi tutti i nomi incisi dei deceduti.
All'ingresso, gratuito, c'è spesso una lunga fila poichè c'é un sistema di controllo per la sicurezza stile aeroporto; noi non abbiamo trovato confusione ma vi consiglio di informarvi con anticipo visto che il sito è sempre affollatissimo.
Il grandissimo Central Park ospita una piccola zona dedicata alla memoria di John Lennon che, nel 1980, fu ucciso proprio davanti fuori dal Dakota Hotel. Oltre al mosaico con su scritto "Imagine" c'è un piccolo "strawberry field" in memoria alla famosa canzone. Il tutto è molto suggestivo e ne vale il passaggio.
Little Italy menzionatissimo quartiere ora molto ridimensionato e poco Italy. Stretto fra China Town e Nolita, ormai le 2 vie principali sono Mulberry Street e Grand Street infatti diciamo che i migliori ristoranti italiani ora sono nel Bronx o Staten Island ma una visita non costa nulla!
Una passeggiatina a Soho rilassa, le vie non sono caotiche, chi ama l'arte ci sono diverse gallerie da visitare, negozi d'antiquariato, localini e negozi alla moda.
Consiglio la visita al MomA (Museo di Arte Moderna) il venerdì: ingresso gratuito, ma attenzione alla coda (per la lista delle giornate ad ingresso gratuito nei musei di New York clicca qui)
A China Town si possono fare foto curiose e magari acquistare qualche valigia low cost per metterci gli acquisti fatti ma io non perderei molto tempo qui, piuttosto, la domenica, consiglio di assistere ad una messa protestante, i cori Gospel vi emozioneranno, ricordo di non fare foto perchè è proibito.
Riguardo lo shopping, se capitate a fine gennaio inizio febbraio potrete fare affari con i saldi, quando acquistate prestate attenzione agli scontrini perchè riportano spesso degli sconti per gli acquisti successivi. Inoltre a primavera e in autunno ci sono nei weekend i Flea Markets, mercatini delle pulci dove si possono fare ottimi affari recandosi presto!
Il mangiare non sará un problema n'è per il vostro palato n'è per le vostre tasche, troverete ciò che desiderate non preoccupatevi!
Tra l'altro merita una visita il Gran Central Market all'interno della Grand Central, la più grande stazione ferroviaria del mondo ideata inizi del 900) un tripudio di colori e qui c'è di tutto dal dolce al salato a fiori stupendi!!
Gli honeymooners "sono pronti" a tornare a casa con sulle spalle lo zaino che pesa come sempre più dell'andata anche perchè è colmo di bellissimi ricordi!
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