Prima di partire non avevo idea di cosa mi avrebbe atteso in Australia. Non sapevo come mi sarei potuto trovare, se ero in grado di trovare lavoro per permettermi i tanto sognati viaggi, e se le barriere linguistiche potessero essere di impedimento per conoscere gente interessante. Tantomeno sapevo se viaggiare da solo fosse un'esperienza adatta a me. Non sapevo niente, e ne ero contento.
Un salto nel buio era quello che cercavo, una sfida con me stesso per spingermi fuori dalla mia zona di comfort, conoscere i miei limiti e capire cosa c'è oltre l'Italia. Quello che ho trovato durante il mio anno di Working Holiday Visa in Australia, vivendo, lavorando e viaggiando a testa in giù, mi ha cambiato, e oggi posso elencare almeno dieci motivi per cui, secondo me, un'esperienza del genere va fatta, almeno una volta nella vita.
Il numero di backpackers, di viaggiatori zaino in spalla che si recano in Australia in cerca di un avventura a lungo termine è impressionante, ragazzi da ogni parte del mondo arrivano ogni giorno, tutti con la stessa voglia di esplorare e conoscere nuovi amici. La facilità con cui ho conosciuto persone interessanti durante il mio Working Holiday è stata sorprendente, e paradossalmente, pur viaggiando per conto mio ho passato molto poco tempo da solo. Questo accade perché il percorso battuto dalla maggioranza dei backpackers è, nel bene e nel male, sempre il solito, ma sopratutto perché ognuno è in viaggio con la stessa mentalità aperta, che durante un'esperienza del genere non solo è di aiuto, è necessaria.
L'Australia è una terra di opportunità, e seppure le difficoltà si possano trovare ovunque, qui, quando ci si tira su le maniche c'è posto per tutti. Potersi finiziare i viaggi lavorando stagionalmente è facile in Australia come in altri pochi luoghi al mondo, e rispetto all'Italia le paghe sono molto, molto più alte. Il farm work, il lavoro nell'agricoltura è sempre disponibile, e nonostante sia facile prendere delle fregature, quando si impara a muoversi difficilmente si rimarrà a corto di fondi.
Non dappertutto fa caldo tutto l'anno, ma viaggiando in Australia è possibile inseguire il sole e non rimanere mai al freddo. Quando l'inverno arriva nella parte meridionale e le temperature cominciano a scendere, si sale verso nord, ai tropici, dove la stagione secca è ideale. Quando al nord arrivano i monsoni invece si torna giù, per godersi l'estate della fascia più temperata.
Il mercato di macchine e vecchi pulmini usati in Australia è molto grande, e i mezzi passano di mano in mano spesso. Acquistare un mezzo senza essere prima a conoscenza della burocrazia in fatto di passaggi di proprietà può creare molte noie, ma quando si capisce come funziona il sistema, è possibile trovare un mezzo a costi bassissimi, e viaggiare per mesi spendendo pochissimo, per poi rivenderlo quando non serve più. Viaggiare su strada, lentamente, è senza dubbio il modo migliore per conoscere l'Australia da vicino e guidando per migliaia di chilometri senza una meta ben precisa riporta a galla sensazioni uniche, primordiali.
L'Australia è un paese backpacker-friendly, che è sempre pronto a ricevere viaggiatori di ogni tipo. Molte sono le possibilità di alloggio, i metodi per spostarsi, e i punti dove raccogliere informazioni. Quando c'è bisogno di aiuto si trova sempre qualcuno pronto a dare una mano, a dare una spiegazione, o anche semplicemente a muoversi per risolvere un problema.
Vivere, anche solo temporaneamente, in un paese dove le cose funzionano, se non altro, apre gli occhi. Ci si rende conto di quanto semplice sarebbe migliorare le cose, si vede la differenza tra un paese con una popolazione bassissima e il nostro caos, ci si sorprende di come ogni diritto sia rispettato, ma anche di come ogni dovere sia mantenuto. Al contempo però si trovano anche le mancanze di questa grande isola, e un viaggio così lungo per molti è anche un modo per apprezzare di più la propria terra.
Ho già parlato del grande numero di viaggiatori, provenienti da ogni parte del globo, che si incontrano, ma la multiculturalità non è soltanto questo. Un'alta percentuale di australiani è nata all'estero, e le grandi città sono praticamente abitate da ogni etnia possibile. Le città hanno sempre un clima vibrante, e la cultura è influenzata da così tante fonti che basta girarsi intorno per trovare qualcosa di sempre nuovo e interessante.
Tagliare il rosso deserto per migliaia di chilometri, incontrando un numero di persone che si possono contare sulle dita da una dimensione a noi stessi e a ciò che ci circonda. Ma non c'è solo il deserto, il paesaggio è così vario che solo un viaggio a lungo termine da la possibilità di esplorarlo. Dal mare alle roccie, dalle foreste pluviali, alle metropoli, dall'afa alla neve. Ce n'è per tutti i gusti.
La fauna è ciò che affascina e spaventa allo stesso tempo. Ci sono specie esclusive a questo continente, e il maggior numero di animali pericolosi al mondo. Ci sono i canguri, i koala, i wallaby, i cammelli, i dingo, i cassowary, e poi ci sono ragni, serpenti, squali, meduse piccole e meduse grandi, zanzare giganti e così via. Non si capisce bene se, per una volta, sia l'uomo a dettare legge oppure la natura.
Elogiare i costi dell'Australia può sembrare ridicolo, i voli non sono economici, né tantomeno è la vita. Ma viaggiare è diverso, ci sono centinaia di ostelli, si trovano passaggi per ovunque, e quando ci si organizza con altre persone, con poco si può vivere per molto a lungo. Bilanciandosi poi con il lavoro, diventa ancora più facile. Non basta? La comunità di Couchsurfing in Australia è molto attiva, e tantissimi sono i ragazzi che utilizzano il WWOOFing, sia come accomodazione che per ottenere il secondo visto. Io me ne sono andato con più soldi di quando sono arrivato.
Potrei continuare a scrivere perché partire, ma in realtà il motivo è uno solo, è il poter vivere un luogo nuovo, conoscere persone nuove sempre con occhi nuovi. Trovarsi lontano, senza piani, senza pretese, aperti a ciò che succederà.
Ecco perché si parte, per vivere.
Post scritto da Angelo di Exploremore.it. Angelo ha vissuto in Australia per 1 anno, da questa esperienza e con le preziose informazioni accumulate ha scritto un libro. Una guida elettronica al viaggio e lavoro in Australia. Per sapere di più sulla guida clicca Work Holiday Australia.
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Ciao!
Mi piacerebbe partire per l'Australia con la Working Holiday Visa, ma è vero che ci vogliono 5000 euro sul conto prima di partire? Come funziona? Io non dispongo di tale cifra, e neanche lavorando qualche mese prima in Italia riuscirei ad averla. Che consigli mi date?
Grazie mille.
Melisa
Ciao Melisa,
per questa domanda ti consiglio di parlare con Angelo di http://www.exploremore.it che sulla working holiday visa ha scritto un ebook e sicuramente sa darti le dritte giuste.
Io sono stata con una visa turistica di 3 mesi quindi non ho dovuto dimostrare nulla.
Pare effettivamente che ci vogliano questi soldi nel tuo conto per dimostrare che sei in grado di mantenerti nel caso non riesca a trovare lavoro velocemente. Scrivi ad Angelo che sicuramente saprà aiutarti
Buona fortuna per la tua scelta!
un saluto dalle Galapagos