Il Mekong è un fiume affascinante. Non solo perché bagna tutti i Paesi del sud est asiatico, dalla sorgente in Tibet, passando per Myanmar, Laos, Cambogia e infine Vietnam, ma anche perché le sue tranquille e abbondanti acque hanno regalato prosperità alle civiltà che in tempi remoti abitarono queste terre, dal regno Khmer di Angkor Wat a quello laotiano dei Lan Xang.
Oggi, questa importante fonte di sostentamento per le popolazioni impiegate nelle coltivazioni di riso sud vietnamite è in pericolo.
Il governo Laotiano, infatti, ha già da tempo pianificato e trovato appoggi internazionali per la costruzione di numerose dighe a scopo idroelettrico lungo il corso del fiume.
In Cina ne sono già state costruite in passato, ma la lontananza dalla foce non ha influito sui naturali afflussi d'acqua salata e sulla riproduzione delle specie acquatiche.
Se il Laos dovesse riuscire nel suo, seppur legittimo, intento di sviluppo energetico ed economico, le ripercussioni sui raccolti a sud di Saigon, che oggi sono ben tre all'anno, sarebbero catastrofiche. E' meglio affrettarsi, dunque!
Da Ho Chi Minh City ci sono molti autobus (accertatevi che non sia un mini van, o dovrete tenere tutto il vostro bagaglio tra le gambe) che in circa quattro ore e al costo di 10$ vi porteranno a Can Tho, la cittadina più importante del delta del Mekong. La città in sé non ha un gran che da offrire, turisticamente parlando. Il cibo è ottimo al sud del Vietnam, per cui ovunque andiate cadrete in piedi. A me è piaciuto particolarmente, oltre agli incredibili Ban Mih di strada (baguette farcite dei più deliziosi paté di carne, per appena 10mila Dong), un locale chiamato Thanh Vân in cui ci si diverte a comporre da sé il proprio involtino primavera, il Bánh hỏi nem nướng: una pila di fogli di riso e un'infinità di erbe, verdure e salse da usare a piacimento. Amo il cibo fai-da-te.
Si può trascorrere la sera sul roof-top di un hotel, il Kim Thơ, che offre un'eccellente vista sul fiume illuminato dalle imbarcazioni, sorseggiando un economico e delizioso smoothy alla frutta.
La zona in cui decine e decine di barche d'ogni dimensione e cariche dei più disparati frutti della terra si danno appuntamento è a pochi chilometri a monte di Can Toh: è qui che ogni mattina si scambia la merce proveniente da ogni parte del delta. Ci vorranno tra i 40 e i 60 minuti per arrivarci, a seconda del mezzo che sceglierete. Avrete due alternative: prendere una piccola barca con guida/pilota per due persone al costo di 20$ a testa, o affidarsi alle più grandi e comode imbarcazioni dei tour organizzati (10$ a persona), che però prevede solo una rapida visita al mercato più grande.
Io ho scelto la prima opzione, consigliata dalla couch surfer che mi ospitava, e mi sento di consigliarla vivamente.
La sveglia si punta alle 5:00. O forse è meglio alle 4:58...meglio svegliati dalla propria sveglia che dagli altoparlanti della radio nazionale disseminati per la città, che alle 5 del mattino e del pomeriggio, puntualissimi, sconquassano la terra con i notiziari! Ai primi albori si arriva a destinazione, e il colpo d'occhio è notevole: il sole, appena sorto, illumina le barche stracariche di frutta e verdura, e la danza dei commercianti ha inizio.
C'è un gran turbinio di motori e le contrattazioni si incendiano. La piccola barca su cui siamo seduti sfila tra quelle più grandi, grazie alla maestria della simpatica e anziana donna ai comandi, regalandoci un posto in prima fila a questo spettacolo di colori, suoni e odori.
Si punta la prua ancora a monte.
Un'altra ora di navigazione per arrivare al prossimo mercato su acqua in programma. Non è paragonabile al primo come grandezza, ma è comunque molto grazioso. Verso l'ora di pranzo iniziamo il rientro ma, inaspettatamente, prendiamo uno stretto e tortuoso canale che percorriamo a remi, scomparendo nella vegetazione. Lo scenario è a dir poco surreale.
Piante di banano, bambù e fiori multicolore ci sfiorano, facendomi perdere il senso dell'orientamento. Proseguiremo a piedi per qualche centinaio di metri, osservando da vicino la flora e la vita nei villaggi, dove pranziamo e riposiamo per un paio d'ore. Assistiamo alla preparazione a mano dei classici fogli di riso, cotti al vapore e lasciati al sole ad asciugare. Diventeranno noodle, tagliati da una macchina simile a quella usata dalle nostre nonne per fare la pasta in casa.
Si rientra a Can Tho intorno alle 15:00, e sembra di essere stati in giro per due giorni interi!
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