Cosa vedere a Napoli in un giorno - Luoghi imperdibili a Napoli la prima volta che la visitate

Aggiornato il: 29 Gennaio 2022
Scritto da: Giulia Raciti

Napoli è una delle città più belle d'Italia. Si affaccia su uno dei golfi più belli del mondo, si mangia bene, sa essere rustica e verace ma anche elegante e sobria, offre talmente tante meraviglie che ci introducono alle diversità del Sud Italia che, almeno per me, Napoli deve essere visitata almeno una volta.

Se è la vostra prima volta in città e vi state chiedendo cosa vedere a Napoli in uno o più giorni in questo post troverete un itinerario dettagliato con tutti i luoghi da visitare e non perdere, consigli di tour e visite, gratuite e non, per godere davvero a pieno di questa città che sicuramente vi travolgerà e cosa visitare nei suoi dintorni.

Napoli è la terza città più grande d'Italia, dopo Roma e Milano, ed una delle più esuberanti, caotiche e colorate d'Italia. È una città delle meraviglie nascoste, tra cui di la Cappella di Sansevero dove, tra creatività barocca, mistero e la personalità geniale ed eclettica di Raimondo di Sangro,  si trovano delle sculture preziosissime tra le quali un ruolo di spicco è dato dal Cristo velato e la rete della statua Disinganno.

Napoli parla anche sottoterra lungo i tunnels borbonici attraversando i tempi della seconda guerra mondiale e le meravigliose catacombe.

Tra quartieri popolare, street art all'avanguardia, palazzi nobiliari e bellissimi Musei vedere Napoli in un giorno non sarà sufficiente, ma vi darà di certo un assaggio della città magica che ha portato Goethe a sostenere che "vedi Napoli, e poi muori".

Leggete anche il post: I migliori tour di Napoli e dintorni


« Si tratta di una delle più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia ricca di avvenimenti. I tracciati delle sue strade, la ricchezza dei suoi edifici storici caratterizzanti epoche diverse conferiscono al sito un valore universale senza uguali, che ha esercitato una profonda influenza su gran parte dell'Europa e al di là dei confini di questa. »

- UNESCO su Napoli

Napoli

Dove dormire a Napoli

Io ho scelto di soggiornare a Chiaia e le zone che vi consiglio sono questa ed il centro storico.

In particolare nelle strutture del centro storico è bene ricordare che i palazzi non sono sempre nuovissimi e possono essere un pò rumorosi, ma si ha il vantaggio si essere nel cuore pulsante di Napoli.

  • La tela Bianca B&B - Centro storico - La Tela Bianca offre moderne stanze insonorizzate, dotate di balcone e ornamenti fatti a mano. Le camere sono dotate di aria condizionata, TV satellitare e bagno privato con doccia. Colazione a buffet comprensiva di bevande calde e cornetti.
  • Damè B&B - Chiaia - Delizioso B&B nel cuore di Chiaia a poca distanza dalla metropolitana e la Cumana. Le camere sono completamente rinnovate e ben arredate. Valentina la proprietaria è gentilissima e sempre presente.  Ideale per chi desidera soggiornare a Chiaia e scoprire la vita notturna dei baretti nella zona elegante della città.
  • Artemisia Domus  - A due passi da via Toledo e Spaccanapoli questo boutique hotel accoglie in un ambiente accogliente ed elegantemente rifinito regalando una sensazione a metà tra lo storico e l'ultra moderno. Le camere sono spaziose e comodissime con , una ottima scelta al centro città. 

Vedere Napoli in breve - Tour gratuiti di Napoli, tessere sconto e consigli pratici

Prima di entrare nel dettagli dei posti da visitare a Napoli qui in breve un po' di consigli pratici ed utili.

  • Free walking tour di Napoli - Cominciate la visita di Napoli con un tour gratuito della città, potete scegliere tra il free walking tour del centro storico, che comincia a Piazza Dante e termina a Piazza del Gesù Nuovo, oppure il free walking tour di Napoli che comincia a Piazza Plebiscito e termina alla Cattedrale di San Gennaro.
  • Napoli Pass - Se avente intenzione di visitare Napoli Sotterranea, Pompei e le catacombe di San Gaudioso vi consiglio di comprare il Napoli Pass, €21, che include gli ingressi, delle visite guidate ed una audio-guida di Napoli.
  • Napoli Artecard - Se avente in mente di visitare molti musei e luoghi con ingresso a pagamento vi consiglio di dare un occhio alla Napoli Artecard che costa €21 ed include ingresso a 3 siti da scegliere dalla lista, il 50% di sconto sugli altri e l'utilizzo dei mezzi pubblici. Tutti i posti inclusi nella card sono menzionati a seguire.
  • Street Art di Napoli - Napoli è diventa una città importantissima nel panorama della Street Art. I pezzi principali si trovano nei quartieri Spagnoli. Se siete amanti di street art vi consiglio di prenotare la visita guidata di due ore (€29 per persona).

Per una lista completa vi consiglio di leggere il post sui migliori tour di Napoli e dintorni

pulcinella naples
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15 posti da vedere a Napoli in un giorno

Bastasse un giorno per vedere Napoli e sentirsene sazi!

Ma se questo è il tempo che avete a disposizione non temete. 24 o 48 ore possono essere un assaggio che alla partenza lasceranno ancora con il languore di voler sapere di più di questa poliedrica ed affascinante città.

Le giornate sono state una e mezza in questa occasione. I chilometri macinati, circa 20, il giusto per smaltire quanto riuscivo ad introdurre in corpo senza vergogna.

Il B&B riservato si trovava a Chiaia, a circa 5 minuti a piedi dalla metropolitana Piazza Amedeo e ancora più vicina alla Cumana che velocemente porta a Piazza Montesanto da cui è cominciata la scoperta del centro storico.

Per semplificare la scrittura ho elencato i 15 posti da vedere a Napoli e che dovreste includere in itinerario. La giornata comincia al Chiostro di Santa Chiara e copre il centro storico, per poi passare al lungomare e concludere alle catacombe di San Gennaro e al museo di Capodimonte.
Alla fine della lista troverete anche idee di cose da vedere a Napoli ed i suoi dintorni se avete 2 o 3 giorni.

Se avete poco tempo e non volete perdere il meglio di Napoli vi consiglio di prenotare il free walking tour del centro storico, che comincia a Piazza Dante e termina a Piazza del Gesù Nuovo.

Mappa a piedi per vedere Naopoli in 1 gionro

Chiostro di Santa Chiara

Il Monastero di Santa Chiara si trova a Spaccanapoli, la strada credo pià affascinante della città.
Voluto da Roberto I d'Angio e dalla moglie Sancia, è stato costruito per omaggiare il desiderio represso di vita monasticadi Sancia.
Bombardato nel 1943, solo negli anni '50 è stato restuatato e riportato ad antico splendore.

Oltre la struttua , a navata con 10 cappelle per lato, probabilmente dell'intero complesso monumentale è  il Chiostro delle clarisse, che risale al 300, con seguenti modificazioni fino al'700, è quello che rende questo luogo apprezzato da visitatori di tutto il mondo, grazie alle 30.000 maioliche policrome, le così dette riggiole, che rappresentano scene di vita quotidiana e si inseriscono perfettamente nel contesto bucolico del giardino in cui spiccano alberi di limone, glicini e viti.

Il giardino è stato ideato da Domenico Antonio Vaccaro per poi essere realizzato, nel 1739, realizzato da Giuseppe e Donato Massa.

Informazioni utili per visitare il Chiostro di Santa Chiara

Orario apertura e chiusura
Chiesa  dalle 7:30 alle  13:00 e dalle 16:30 alle 20:00
Complesso Monumentale - Feriali dalle 9:30 alle 17:30 e festivi dalle 10:00 alle  14:30

L'ultimo ingresso è sempre 30 min. prima della chiusura

Costo Ingresso: Intero: € 6,00 /  Ridotto: € 4,50 (studenti < 30 anni, insegnanti, over 65, gruppi >25 unità)  / Tariffa speciale: € 3,50 (Gruppi scuola)
Gratuità: disabili 100%, religiosi, bambini < 6 anni.

Dove: Via Santa Chiara, 49/c, 80134 - Napoli
Sito ufficiale: www.monasterodisantachiara.com

Chiostro Santa Chiara

Piazza del Gesù Nuovo

Piazza del Gesù Nuovo si trova in una aerea pedonale lungo Spaccanapoli, Decumano Inferiore.
E' una delle piazze più importanti di Napoli perchè è qui che si trovano diversi palazzi nobiliari, la Chiesa di Gesù Nuovo ed il Monastero di Santa Chiara. Facilmente riconoscibile perchè al centro si trova l'obelisco dell'Immacolata.

L'omonima chiesa si affaccia sulla piazza, chiesa voluta da Carlo II d'Angiò che un tempo fu il Palazzo Sanseverino, luogo di incontro di artisti e letterati ai tempi dei Sanseverino.

Il palazzo passato poi in seguito in mano ai Gesuiti si trasformò in chiesa e fu dedicata all'Immacolata Concezione.

Questa piazza è circondata da architettura di enorme valore e splendore, dai palazzi nobiliari in stile tardo barocco, quali il palazzo Pandola ed il palazzo Pignatelli di Monteleone, ed ovviamente la chiesa di Gesù Nuovo, eccellente esempio di barocco napoletano, e il Monastero di Santa Chiara, la cui chiesa è un esempio di sublime stile gotico.

piazza gesu nuovo

Cappella di Sansevero

Tra tutte le perle in cui mi sono imbattuta durante le interminabili passeggiate napoletane, probabilmente la Cappella di Sansevero è quella che più mi ha affascinata.
Un tuffo nella Napoli del 700 a via Fancesco de Sanctis 19 dove si trova la nota cappella di Sansevero che concentra arte, scultura, gusto ed alchimia.

La cappella venne fondata come sacello sepolcrale della famiglia da Giovanni Francesco Sangro.
Successicamente su rinnovata Alessandro Sangro, il figlio, e venne decorata da Raimondo di Sangro, un personaggio interessante ed eclettico.

La Cappella di San Severo è un mausoleo nobiliare ed un tempio iniziatico in cui si percepisce immediatamente la poliedrica personalità del suo geniale ideatore, Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero.
Qui infatti sono conservate 3 particolarissime ed uniche statue, Il Cristo Velato, il Disinganno e la Pudicizia,  la cui la fenomenale realizzazione ha fatto credere per lungo tempo che oltre l'abilità dell'artista vi siano stati interventi alchemici (e la leggenda persiste).

Vi consiglio di valutare una visita guidata del centro storico di Napoli che include anche il Cristo Velato e la Cappella di San Severo. Il tour costa €39 ed include anche l'ingresso alla cappella.

Informazioni utili per visitare la cappella di Sansevero

Orario apertura e chiusura
Tutti i giorni dalle 09.30 alle 18.30
Chiuso il martedì

L'ultimo ingresso è sempre 30 min. prima della chiusura

Costo Ingresso
Biglietto ordinario: € 7.00
Artecard: € 5.00
Ragazzi da 10 a 25 anni compiuti: € 5.00
Scuole*: € 3.00
Minori di 10 anni: gratis

Dove: Via Francesco De Sanctis, 19/21, 80134 – Napoli
Sito ufficiale: www.museosansevero.it

Una curiosità su Raimondo di Sangro

La leggenda vuole che Raimondo di Sangro, con spiccate doti di alchimista, abbia pietrificato il drappo sul corpo di Cristo riuscendo ad ottenere un'opera unica riproducendo una immagine autentica del corpo coperto in cui i più piccoli dettagli sono evidenziati come se il drappo si fosse sciolto sulla statua.
Il marmo che per sua fattura è freddo, in questa opera diventa caldo, si ravviva e sembra poter volar via con un flebile soffio di vento.

In verità non vi è alcuna alchimia in questa statua, lo stesso Raimondo lo ha esplicitato più volte in più lettere “E per me gli suddetti ducati cinquanta gli pagarete al Magnifico Giuseppe Sanmartino in conto della statua di Nostro Signore morto coperta da un velo ancor di marmo…”

Il Cristo velato è quindi una opera barocca di inestimabile bellezza e frutto della maestria di Sanmartino, nonostante l'idea della leggenda che ruota attorno a questa opera affascina e coinvolge e, in molti casi, piace pensarla così, frutto dell'alchimia estrosa del committente.

cristo velato

Il Duomo di Napoli e la Cappella di San Gennaro

Il Duomo di Napoli è un incredibile esempio di barocco al cui interno si trovano statue argentee, marmi e stucchi.
Ovviamente è qui che si trova la cappella di San Gennaro in cui sono custodite le reliquie del Santo protettore della città.

La reale cappella del tesoro di San Gennaro rappresenta una delle massime espressioni artistiche della città in stile barocco che fu fatta edificare dai napoletani stessi come voto per il Santo.

Dal 2003 alcuni ambienti adiacenti alla cappella ospitano il museo del Tesoro di San Gennaro, dove ammirare tesori unici.

Nel 1526, anno in cui Napoli fu afflitta dalla peste e dalla carestia oltre la guerra franco-spagnola, per chiedere l'intercessione di San Gennaro venne stipulato un vero e proprio contratto notarile con il popolo napoletano, che costituisce l'atto di nascita del Tesoro di San Gennaro.

Il Tesoro appartiene al Popolo di Napoli ed è gestito da una apposita Deputazione. Il Museo presenta pezzi di esposizione veramente unici e sbalorditivi, si racconta che il tesoro sia più ricco di quello della Regina Elisabetta e degli zar, tra cui spiccano la bellissima collana e la mitria con cui veniva adornato, in passato, il busto di San Gennaro in processione.

Spaccanapoli e San Gregorio Armeno

Spaccanapoli, il cui vero nome è San Biagio dei Librai, spacca l'intera città tra nord e sud attraversando l'intero centro storico, rappresentando probabilmente uno dei luoghi più intriganti e tipici di Napoli.

Una traversa che sebbene piccola è decisamente carettistica è San Gregorio Armeno, forse meglio conosciuta come la via dei presepi che sono esposti 12 mesi l'anno.
La tradizione presepiale della via è antica, infatti in epoca classica qui si trovava il tempio a Cerere dove i cittadini, in segno di devozione e voto, donavano delle statue di terracotta che si producevano nelle botteghe della zona. Il presepe è poi arrivato molto più tardi.

Oggi San Gregorio Armeno è conosciuta come la via le botteghe producono statuine e presepi, alcune divertenti che rappresentano politici, personaggi attuali o contemporanei in chiave ironica e calciatori.

Anche se potete visitare la via e vedere le statuine di presepe tutto l'anno, le esposizioni vere e proprie cominciano a novembre per terminare in occasione dell'Epifania.

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I quartieri spagnoli

Sorti nel XVI secolo per accogliere le guarnigioni militari spagnole i quartieri da sempre hanno rappresentato la zona malfamata, in cui imperava criminalità e prostituzione, per lungo tempo è stato un quartiere con problemi che non hanno goduto di popolarità.

La verità è che forse, con Spaccanapoli, è qui che ho avuto piacere di passeggiare tra i vicoli vivaci in cui schizzano motorini e botteghe di frutta e verdura, godendomi la Napoli che mi aspettavo e desideravo vivere, l'antico nucleo abitativo della Neapolis, piuttosto che il suo lato elegante e nobiliare neanche poi a tanta distanza.

Un luogo che racconta Napoli con forza e che narra le contraddizioni del capoluogo campano a cui approcciarsi con curiosità piuttosto che con paura.

quartieri spagnoli

La Galleria Borbonica (CONSIGLIATISSIMO!)

Non immaginavo, prima di arrivarci, che di Napoli avrei sondato anche il sottosuolo. Non avrei mai pensato di entrare nelle oscurità sotterranee quando fuori il sole scalda e abbaglia.

Napoli ha vita anche sottoterra, o per lo meno racconta di una vita sottoterra. Attraversando infatti la Galleria Borbonica, commissionato all'architetto Errico Alvino da Ferdinando II di Borbone per collegare Largo della Reggia, oggi Piazza Plebiscito, a Piazza della Vottoria, ho scoperto un lato nuovo e differente della città che fino a quel momento mi aveva rapita lasciandomi incapace di reagire a tanta caotica bellezza.
Il motivo di tale progetto fu militare. Ferdinando II voleva costruire una via di fuga per la famiglia reale, nel caso di sommosse, e  che collegasse la reggia con le caserme a Chiaia.

Mai realmente terminato, il tunnel svolse un ruolo importante durante la Seconda Guerra Mondiale, gli ambienti pensati per la fuga della Famiglia Reale divenne un rifugi antiaereo venendo attrezzato di angolo infermieri, bagni, stanze con brandine e arnesi da cucina.

Divenne poi un deposito giudiziario in cui venivano accumulate moto o auto sequestrate, e purtroppo, venne anche utilizzato come discarica abusiva.

Negli anni '80 divenne un parcheggio fino a quando si decise di riportarlo alla luce e raccontare una Napoli diversa e nuova. Sicuramente oscura e, a tratti, claustrofobica ma suggestiva ed interessante. Una delle visite che consiglio davvero a tutti.

Informazioni utili per visitare la Galleria Borbonica

Orario
A seconda del percorso scelto gli orari variano.

Costo Ingresso
A partire da €10 a seconda del percorso scelto (€10 percorso standard)
Puoi prenotare il biglietto qui

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Piazza Del Plebiscito ed il Palazzo Reale

Piazza Plebiscito, un tempo Largo di Palazzo, è la piazza più nota di Napoli e quella che rappresenta la città come potrebbe il Colosseo a Roma. Il nome risale al Plebiscito del 21 Ottobre 1860, giorno in cui il Regno delle Due Sicilie si univa al Piemonte dei Savoia.

Un tempo era adibito come luogo in cui si svolgevano eventi e celebrazioni popolari, accadimenti che tutt'oggi si ripetono come per esempio il Capodanno, concerti e manifestazioni, la festa di Piedigrotta e, ovviamente, luogo di riunione e celebrazione per gli eventi sportivi della squadra del cuore: il Napoli.

La piazza è circondata da quattro imponeneti ed importati costruzioni: il Palazzo Reale, il Palazzo Salerno, la Chiesa di San Francesco di Paola e il Palazzo della Foresteria.

Il Palazzo reale che si affaccia sulla piazza fu una delle case reali dei Borbone, le altre, altrettanto note sono, la reggia di Capodimonte, la reggia di Caserta e la reggia di Portici. In seguito all'Unità d'Italia divenne residenza napoletana dei sovrani di casa Savoia.

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Castel Nuovo

Castel Nuovo è una delle prime attrazioni che chi arriva dal porto vede e che identirica Napoli, oltre che la sua baia ed il Vesuvio, nell'immaginario comune.

Il castello si trova vicino a Piazza del Plebiscito, è facilmente accessibile ed è uno dei principali siti storici di Napoli.

Costruito nel 1282, il castello presenta 5 torri circolari merlate, un fantastico arco di trionfo aggiunto in un secondo momento, ed al suo interno potete visitare il museo che espone una collezione di sculture, affreschi e dipinti dal XIV al XIX secolo.
Potete fare una visita guidate del castello ed ammirate il soffitto dipinto della Sala del Barone oltre che scalare i bastioni del castello per una vista mozzafiato su Napoli ed il suo porto.
L'ingresso è incluso nella Napoli Artecard (€21 per 3 attrazioni e 50% di sconto sulle altre).

Lungomare di via Caracciolo, Castel del Ovo e la villa comunale

Il lungomare di Via Caracciolo è una delle camminate più belle e suggestive di Napoli, è un percorso che inizia dal molo Beverello e termina a Mergellina, con lo sfondo del Vesuvio e l'isola di Capri.

Basta passeggiare per imbattersi nel Castel del Ovo, seguendo per Piazza Vittoria e la villa comunale in cui si trovano monumenti storici quali la casa Pompeiana, la cassa Armonica in vetro e ghisa, il tempio di Torquato Tasso e il Tempio di Virgilio, si può poi proseguire fino alla Rotonda Diaz. Se vi trovate da queste parti la domenica, fare una incursione al mercato del pesce nei pressi del molo.

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Le catacombe di San Gaudioso

Il vivace rione Sanità, uno dei più popolosi di Napoli che si trova nel nord di Napoli non molto distante dalla collina di Capodimonte, è stato un tempo necropoli e area cimiteriale di Napoli.

Sotto le fondamenta della Basilica di Santa Maria della Trinità potete visitare le spettacolari catacombe di San Gaudioso.

Inizialmente dimora delle reliquie del vescovo tunisino San Gaudioso, queste catacombe nei secoli si sono ingrandite ospitando tombe di nobili e personaggi del mondo cristiano. Le catacombe hanno vissuto numerose mutazioni nei secoli. Nate come necropoli in epoca greco-romana, sono poi diventate cimitero cristiano per essere abbandonate a causa delle frane sempre più frequenti.

Circa 1000 anni dopo, in seguito ad una rimodernizzazione, la cripta è stata utilizzata come fossa comune per le vittime delle epidemie. Nonostante la storia piuttosto macabra, gli affreschi a cura di Bernardino Fera che raffigurano storie di martiri.

Come arrivare alle Catacombe - Potete raggiungere le catacombe con il bus C51 o C52 per la Basilica di Santa Maria della Sanità

Il biglietto costa €9 ed include anche la visita guidata. Per maggiori informazioni e prenotare la visita cliccate qui.

Catacombe di San Gaudioso a Napoli
Fabien Bièvre-Perrin, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Le catacombe di San Gennaro

Le Catacombe di San Gennaro sono considerate da molti come le più significative rovine paleocristiane a sud di Roma. Le catacombe si trovano vicino alla collina di Capodimonte adiacente alla Basilica del Buon Consiglio.
In epoca cristiana cristiani nella zona i cimiteri erano tre, ed erano dedicati a San Gaudioso, San Severo e San Gennaro. I tre oggi sono conosciuti collettivamente come le Catacombe di San Gennaro.

Queste catacombe sono diverse dalle loro controparti romane perchè sono più spaziose e si sviluppano su due livelli.

Il livello inferiore è il più antico, risalente al terzo o quarto secolo e potrebbe essere in realtà il sito di un precedente cimitero precristiano. È diventato un importante luogo di sepoltura religioso solo dopo la sepoltura del vescovo Agrippinus di Napoli.
Il livello superiore è quello inizialmente consacrato a San Gennaro, i cui resti un tempo conservati qui sono stati trasferiti nella vicina Cattedrale, ed ampliato includendo gli altri due cimiteri adiacenti.

Tra il XIII e il XVIII secolo le catacombe sono state vittime di gravi saccheggi e restaurate solo in seguito al trasferimento dei resti degli scheletri in un altro cimitero.
Oggi le catacombe sono apprezzate per il lungo periodo di utilizzo - dalla comparsa del cristianesimo fino al X secolo - e per gli splendidi affreschi ben conservati che decorano i corridoi e le cappelle, che risalgono al II al X secolo.

L'ingresso alle catacombe costa €9. Il costo include anche una visita guidata. Per maggiori informazioni e prenotare il biglietto cliccate qui.

Reggia di Capodimonte, il Museo Nazionale di Capodimonte ed il Real Bosco

La Reggia di Capodimonte è stata la residenza storica dei Borbone di Napoli ed è stata voluta da Carlo di Borbone per accogliere la collezione Farnese, diventando una reggia fino a 1957, anno in cui ha cominciato ad ospitare il Museo Nazionale di Capodimonte, una delle collezioni d'arte più belle e ricche d'Italia.

Il complesso oggi comprende il Museo Nazionale di Capodimonte e il Real Bosco di Capodimonte. Il palazzo è stato costruito sulla cima della collina Capodimonte, appena fuori dalla città.

Nei 500 metri quadrati della galleria potete vedere opere di Tiziano, Caravaggio, Raffeallo, Botticelli e numerosi artisti napoletani del XVII e XVIII secolo. Negli appartamenti reali sono esposti mobili, arazzi e porcellane utilizzati nel palazzo durante le dinastie Borbone e Savoia. La piccola sala, In particolare non perdete il Salottino di Porcellana, una stanza completamente rivestita di porcellana.

Nel parco che circonda il palazzo, dove potete passeggiare lungo enormi viali alberati e che era adibito a riserva di caccia reale, il re Carlo III fondò i laboratori di Capodimonte per produrre ceramiche che potete vedere anche nel convento Santa Chiara.

Interni del Museo di Capodimonte
Armando Mancini, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

I musei di Napoli da visitare

Napoli offre una varietà museale interessantissima, con la NapoliArt Card che permette di prendere i mezzi pubblici e 3 ingressi a complessi museali gratuitamente, mentre i successivi con sconto del 50% al costo di 21€ per 3 giorni.Per chi non vuole rinunciare ai musei e goderseli a prezzi speciali.

Per maggiori informazioni su costi clicca su NapoliArt Card.

Cosa vedere Napoli in due giorni - Escursione a Pompei o sul Vesuvio

Se avete due giorni a Napoli e avete visitato il centro storico ed i luoghi menzionati su, a cui dovete dare la priorità, dedicate il secondo giorno alla visita di Pompei oppure raggiungete il Vesuvio (oppure visitate entrambi!).

Se non siete mai stati a Pompei vi consiglio di scegliere questa come prima opzione perchè è uno dei posti più belli da visitare non solo in Campania ma in tutta Italia.

Il modo più conveniente per arrivare a Pompei da Napoli o Sorrento è con la Circumvesuviana. Scendete alla stazione di Pompei Scavi - Villa dei Misteri.
Ogni giorno ci sono circa 3 partenze ogni ora, il tragitto impiega 30 minuti circa e il biglietto costa €2.60 per tratta (per orari aggiornati controlla sul sito ufficiale)
In alternativa potete prendere il Campania Express, il treno che fa lo stesso percorso della Circumvesuviana ma ferma presso i posti turistici più popolari come Pompei, Ercolan, Sorrento e ovviamente Napoli.

Pompei richiederà qualche ora, quindi considerate che la giornata intera la passerete nel sito ed i suoi dintorni. Vi consiglio di prenotare l'ingresso prioritario e l'audioguida (€27), essenziale per orientarvi meglio al suo interno e non perdervi alcune spiegazioni essenziali. In alternativa vi consiglio di valutare la visita guidata con un archeologo del sito, che aggiungerà sicuramente dettagli extra e soprattutto vi racconterà storie in grado di farvi fare letteralmente un viaggio nel tempo.

Se preferite invece visitare il Vesuvio potete optare per il vulcano protettore di Napoli e scegliere come raggiungerlo. Potete infatti raggiungerlo con autobus privati come il Vesuvio Express, €10 a cui aggiungere l'ingresso al parco, in auto per poi visitare il parco in autonomia oppure con un tour che abbina Vesuvio a Pompei e che vi permette di fare entrambi i due luoghi in un giorno solo.

Come raggiungere le isole da Napoli

CAPRI
I porti per raggiungere Capri sono due: il Molo Beverello, di fronte al Maschio Angioino, e Calata di Massa, spostato più a est di fronte al mare. 
Dal Molo Beverello partono gli aliscafi. Da Calata di Massa le navi veloci e i traghetti, più lenti ma anche più economici, ideale per chi vuole risparmiare o chi vuole portare con sè un proprio mezzo, in questo caso unica opzione.

ISCHIA 
I mezzi in partenza dal Porto di Napoli salpano da Mergellina, Molo Beverello e Calata Porta di Massa.
Da Mergellina e Molo Beverello partono solo gli aliscafi.
Da Porta di Massa solo i traghetti.

Foto - Alessandro De Vita, Helsti On HolidayDavid McKelveyAndrea Tosatto

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

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