Le aspettative, maledette e benedette aspettative! Proprio l’Ecuador che era il Paese in Latino America dove volevo rimanere il meno possibile è diventato quello dove mi sono fermata più a lungo in ben 18 mesi di viaggio.
Capita spesso e volentieri che quando si hanno troppe aspettative si rimanga delusi, come è vero il contrario, ci si aspetta talmente tanto poco che poi alla fine quello che si va scoprendo che può che essere migliore di quello che in effetti è.
E così è successo in Ecuador.
Arrivata per stare un totale di due settimane, sono ancora sui suoi autobus dopo 50 giorni.
Ma cosa mi è piaciuto davvero di questo Paese? E perché lo consiglio a soprattutto a chi ha poco tempo e voglia di scoprire un pò di Sud America?
Ci abituiamo facilmente a tutti i cambi di situazioni, per me era diventata la norma viaggiare in autobus un minimo di 8 ore sino a un massino di 36.
In Argentina, Perù e Bolivia qualsiasi spostamento si voglia fare in genere avviene la notte.
Quando sono arrivata in Ecuador gli spostamenti li ho fatti quasi sempre durante il giorno, non per una questione di poca sicurezza la notte nelle strade quanto piuttosto a parte per i passaggi dalla costa all’interno i viaggi non durano più di 5 ore. Raramente 8 molto spesso tra le 2 e le 4 ore.
Sono tornata in un Paese a dimensione “umana” che mi ha permesso di fare su e giù più di una volta, quando negli altri Paesi una volta che si segue nel cammino non si torna più indietro.
Vero che le distanze sono inferiori rispetto quelle dei Paesi limitrofi ma anche il costo della benzina e i trasporti in linea di massima costano meno rispetto quelli del Perù e dell’Argentina (dove non ho mai pagato meno di $50 per tratta).
Non ho mai prenotato in anticipo, ma sono sempre arrivata in stazione a qualsiasi ora volessi sicura di trovare un bus pronto a partire da lì ai prossimi 30 minuti.
Forse i bus non sono così moderni ma collegano tutte le destinazioni, rare volte bisogna fare cambi
Ammetto che più del Paese di per io mi sono innamorata dell’Ecuador per la sua gente. Socievole e gentile, non mi sono mai sentita in pericolo, anzi sempre scortata e sicura anche per le strade di Quito.
Ogni qual volta ho avuto di bisogno c’è sempre stato qualche locale pronto ad aiutarmi senza che io chiedessi per aiuto.
Più lontani dai centri turistici si va quanto più gentili si incontrano. Tutte le anziane signore di paese hanno cercato di propormi il figlio “guapo”, a detta loro, ma qui ci si sposa giovanissimi e una donna di 32 anni è ormai vista senza via di scampo!
L’Ecuador è uno dei Paesi più piccoli del Sud America e anche quello con il numero più concentrato di vulcani.
Il territorio si estende dalla costa sino alla foresta amazzonica e questo in un massimo di 10 ore di guida.
Proprio per le sue piccole dimensioni è facile potere fare esperienza di tutto: mare, montagna, vulcani e foresta. Se si vuole surfare si va a Montanita o Canoa o Puerto Lopez dove vedere le balene e raggiungere Isla de la Plata (se non si va alle isole Galapagos), se si vuole andare nella foresta dell'Amazzonia si può agilmente raggiungere Cuyabeno oppure si può fare sport a Banos famosa per le attività di rafting e arrampicate.
Non mancano i trekking, tra i più famosi il Cotopaxi e Latacunga, continuando a seguire un circuito lungo la splendida Ruta del Sol sulla costa del pacifico.
L’Ecuador ha come moneta nazionale il dollaro quindi questa volta nei cambi è difficile sbagliarsi. L'Ecuador non è economico come la Bolivia ma è decisamente più economico dell’Argentina e del Cile.
Nel Paese si trovano tanti ostelli e mangiare fuori può essere piuttosto economico, così come i trasporti.
L’Ecuador ha una carta da giocarsi non indifferente e che sicuramente è motivo di viaggio per molti turisti: le isole Galapagos.
Nel mondo non si trova un arcipelago del genere in cui la vita animale è prioritaria rispetto le esigenze dell’uomo, le Isole Incantate e ultimo museo vivente in terra. Una viaggio di scoperta in un luogo apparentemente fuori dal mondo.
In realtà le migliori panetterie di paese sono quelle che sotto hanno anche la scritta “colombiana”, quindi sono panetterie colombiane, ma per me che vivrei di solo pane l’idea di svegliarmi e potere andare in panetteria a comprare pane caldo e dolci piace e la varietà, ricorderò per sempre quella di Montanita, lascia l’imbarazzo della scelta.
Certo trovi anche la cartocciata formaggio, prosciutto e ananas ma…hey! Paese che vai cucina che trovi e l’ananas nei Paesi tropicali si usa per cucinare tutto (haimè anche la pizza).
L’Ecuador non brilla quanto a cucina locale, qui tocca abituarsi al riso e fagioli nella loro variante con le lenticchie, anche il ceviche sulla costa per quanto non male non si può comparare con quello del vicino Perù, la cui cucina è la più rinomata di Sud America.
Ma se c’è una cosa a cui non riesco a resistere sono le tortillas di mais, ricordo che grazie agli inca ci sono diversi mais e quindi diversi tipi di tortillas, e l’hornato questo maiale intero cucinato che arriva a 500gr con insalata per $5. Semplicemente ottimo anche per chi, come me, non è un grande fan del "cerdo".
In genere è facile trovare un mercato locale qualsiasi giorno della settimana, dipende dove si è.
Il più famoso è quello di Otavalo a 2 ore di bus da Quito, che si svolge il sabato e la domenica, ma vorrei anche ricordare il piccolo e caratteristico della domenica di Zumbahua e quello del giovedì di Guamote.
Il bello di questi mercati è che sono piccoli e locali, non mercati per i turisti e ben organizzati come quello di Otavalo ma con il loro fascino, in particolare Guamote dove si allestisce il mercato tra le rotaie che non mi è chiaro se siano attive o no...credo di si!
L’Ecuador non è l’unico Paese dove si può fare surf ma è l’unico sulla costa pacifica del Sud America dove l’acqua non è fredda e per immergersi non c’è bisogno di indossare muta.
Le onde inoltre sono abbastanza piccole e semplici quindi ideali se si è principianti.
Mi hanno riferito che ci sono stagioni in cui le onde sono molto più grandi, tanto che si parla della possibilità di fare svolgere il campionato di surf di Sud America proprio in Ecuador nei prossimi anni, ma per quello che ho visto io le onde sono piuttosto piccole, soprattutto se comparate a quella della Costa Rica.
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Che bella avventura che stai facendo!!!non sai quanto mi piacerebbe affrontare questo viaggio,ma devo aspettare un bel po' di anni,visto che ho una splendida bimba di 15 mesi!!!magari aspetto che faccio 7/8 anni e la porto con me!!!
In bocca al lupo e buona continuazione
Cetty
Ciao Cetty, crepi il lupo anche se ormai sono tornata dal Sud America e sono passata alla nuova fase "Africa".
Direi che 7/8 anni sono perfetti per regalare alla tua bambina una esperienza tanto meravigliosa!
Un saluto
Giulia
Love it! (ananas sulla pizza a parte, che tra l'altro si usa anche qua in Spagna, cacchio!)
Un pò come il pollo sulla pizza. Qualcuno deve ancora spiegarmi la combinata