Viaggi su misura in Kenya

Il Kenya è il paese in cui i safari nei grandi parchi regalano panorami eccezionali a prezzi più contenuti rispetto alla vicina Tanzania.

E’ l’Africa della terra rossa, della savana arida, della foresta pluviale e dei laghi delle grandi migrazioni.

E’ lo Stato attraversato dall’equatore, quella linea immaginaria che divide il nord e il sud del globo e che esercita un fascino calamitante sui più disparati esploratori.

Qui hanno viaggiato e si sono innamorati grandi scrittori del calibro di Hemingway e Wilbur Smith e donne incredibili come Karen Blixen e Kuki Gallman.

Di questa terra ho sempre subito il fascino selvaggio e ho sempre percepito emozioni provenienti dal più remoto passato dell’uomo. E’ questa la culla dell’umanità intera: vicino al lago Turkana, 4 milioni di anni fa, vi furono i primi segni di vita nomade ed è lì che tutti noi affondiamo le nostre radici. Tutto questo fa palpitare i cuori e lo si può capire solo immergendosi all’interno del Kenya stesso.

La Grande Rift Valley gode di un clima temperato e favorevole per gran parte dell’anno, se escludiamo i mesi delle grandi piogge che vanno da marzo a maggio. Da qui l’esplorazione del Paese avviene attraverso la sua natura monumentale e rigogliosa, per poi spostarsi nel sud dei Grandi Parchi dove avvistare i big 5 grazie a safari indimenticabili.

La savana è lo scenario perfetto dove trascorrere giorni in totale armonia con la natura dalla bellezza unica e sorprendente. Mai ci si stanca di vivere in un quadro dall’equilibrio tanto perfetto. Qui, per la prima volta, ho capito cosa significasse far parte del cerchio della vita e ho pensato fosse la cosa più naturale del mondo.

Per gli amanti del trekking, il Kenya sa stupire grazie al Mount Kenya, la seconda montagna più alta d’Africa e molto meno inflazionata del detentore del record: il Kilimangiaro.

Non mancano poi i grandi laghi dove la vita scorre lenta e regolare per animali e tribù locali, e persino un mare da cartolina lungo la lunghissima costa est.

ngorongoro

 

Perchè un viaggio in Kenya?

Il Kenya va scelto per dare risposta alla richiesta viscerale di un safari nella terre delle origini dell’uomo, magari abbinato a qualche giorno di relax sulle spiagge dell’Oceano Indiano.

Gli scenari da documentario e i prezzi abbordabili dei safari sono l’abbinata perfetta anche per viaggi di una decina di giorni.

Ovviamente sono imprescindibili autenticità e contatto con le popolazioni locali, e la possibilità di personalizzare il percorso che si sviluppa generalmente di parco in parco prima di approdare sulla costa.

Quale itinerario seguire?

Quello che mi sento di dire è di guardarsi dentro e  sentire se siamo più attratti dal safari che si snoda tra parchi introvabili altrove, oppure dai villaggi sulle spiagge di sabbia bianca e fine.

Dettate le giuste proporzioni il viaggio è tutto da pianificare, considerando che come minimo servono 3 giorni pieni per un safari soddisfacente nei parchi più quotati quali Amboseli e Masai Mara.

Per chi si chiedesse quanti giorni è bene trascorrere perlustrando l’entroterra per avere una perfetta visione d’insieme dico che un massimo non c’è.

Il Kenya è molto vasto e le strade principali garantiscono buone connessioni ma non certo rapide come siamo abituati.

I paesaggi sono vari e dalla savana del sud ci si può spostare al lago Vittoria, dove il turismo ancora non è arrivato, oppure a nord lungo la Grande Rift Valley e poi ancora al Monte Kenya e alle foreste pluviali al confine con la Tanzania. Tre settimane volerebbero in fretta senza stancare mai, almeno a me è successo proprio così.

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