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Le testimonianze dei viaggiatori alle Perù

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Viaggi su misura in Perù

Il Perù è una delle poche mete che non delude mai il viaggiatore, neppure il più esperto.

Questo Paese, che per superficie è il terzo del Sudamerica, deve alla sua posizione geografica, tra Ecuatore e Tropico del Capricorno, con cime altissime che si affacciano su una fossa oceanica tra le più profonde del globo, la varietà di climi, paesaggi e situazioni che lo rendono un campionario quanto mai diversificato ed affascinante di flora, fauna e fenomeni naturali. Un vero e proprio continente!

Dai grattacieli di Lima, piena di negozi e ristoranti sfavillanti di luci, orgogliosa delle dimore coloniali dei viceré che da qui estendevano il loro dominio su tutta l’America di lingua spagnola, in pochi passi, oltrepassato il fiume Rimac, si arriva alla baracche di cartone e lamiera dei barrios poveri, che stringono la capitale in una morsa di misera.

Lima è bagnata dalla corrente di Humbolt, che arriva direttamente dal Polo Sud, portando nei mesi di inverno umidità e vapori, insieme a balene e pinguini. Sulle isole vicine non un arbusto, ma montagne di guano prodotto da colonie di gabbiani, pellicani e cormorani. Foche e leoni marini dominano queste isole disabitate.

La Panamericana Norte e la Panamericana Sud dalle porte di Lima entrano direttamente nel deserto seguendo la costa. Nelle spiagge del nord una cultura preincaica, la civiltà Moche, ha costruito templi e piramidi a cui ora viene data luce dopo secoli di sepoltura sotto la sabbia.
Ancora oggi i pescatori intrecciano col giungo dei ‘cavallucci di mare’, in groppa ai quali, con le gambe nell’acqua, affrontano le possenti onde del Pacifico.

Due ore di aereo o qualche giorno di barca sono necessari per raggiungere la Selva (Amazonia) che ricopre due terzi del Perù. Ancora in gran parte misteriosa ed impenetrabile è fonte inesauribile di ricchezze, di sorprese, di avventure, tra insidie, pericoli ed eccitanti emozioni.
La selva peruviana è fra le più incontaminate ed inesplorate del pianeta. Tutt’oggi esistono numerose comunità indigene che vivono all’interno della foresta, tramandando il rispetto per una natura potente e minacciosa, attraverso storie e racconti di spiriti magici che vivono negli alberi, nelle cascate, nei fiumi, rappresentati da animali come il serpente, il delfino o il giaguaro. Sempre oralmente, da padre a figlio, viene tramandando l’uso di piante medicinali chiamate piante maestro, di cui l’Amazzonia è l’ecosistema più fornito al mondo.

L’Amazonia è un luogo magico e pieno di energia, tanta che la si può sentire fluire come scorrono i suoi fiumi. E’ il luogo ideale per intraprendere un viaggio in altrettante terre inesplorate come quelle dentro la nostra anima.
D’altra parte, si può visitare il Perù senza vivere un’avventura nel Rio delle Amazzoni?
Fra la moderna Costa peruviana e la magica Selva amazzonica si ergono le maestose Ande che, per dimensione e grandezza, a ragione vengono chiamate la spina dorsale del pianeta. Due cordigliere si rincorrono parellamente, quella negra e quella blanca, alte fino a 7.000m, con i loro ghiacciai eterni, le rupi che incombono su vallate scavate dai ruscelli che nella stagione delle piogge si trasformano in torrenti impetuosi. La Ande sono abitate da vigogne, alpaca, lama e dall’animale sacro andino, il condor.
La solitudine e il silenzio di questi altopiani fuori dal tempo vengono rotti solo dal passaggio di carovane di lama che lente avanzano accompagnate dal tintinnio di campanelle. Gli spazi sconfinati del lago navigabile più alto del Mondo, il Titicaca, dove l’acqua trasparente riflette molto la luce e le alte montagne appaiono vicine seppure benché lontane decine di kilometri.
I vestiti dei popoli che vi abitano sono un tripudio di colori e tramandono forme di un’eleganza che ancora traspare sotto il velo della povertà.

Sotto i 3.000m di altezza, boschi, frutteti, coltivi, fiumi, laghi e cascate creano insieme alla rigogliosa selva circostante un paesaggio completamente diverso da quello delle cime andine.
Fortezze di macigni sovrapposti e sapientemente connessi, piramidi, muraglioni di fango, affreschi, indicano che ovunque ferveva la vita, anche dove ora regna incontrastata la natura. A tratti, sui monti lungo le valli, nei pascoli, nelle piantagioni di mais, si trovano enormi pietre tagliate e perfettamente squadrate, portate a braccio da incredibili distanze, pronte per essere innalzate nei santuari o nelle regge. A causa di invasioni e guerre sono state abbandonate lì dove ancora oggi si trovano e dove probabilmente resteranno per sempre. Le chiamano piedras cansadas, pietre stanche, incapaci di continuare il loro cammino.

Confrontando l’antica gloria del Tahuantinsuyo, l’orgoglioso impero Inca, con la dura realtà presente, si potrebbe arrivare all conclusione che anche il Perù è una piedra cansada, indifferente al progresso. Ma non è così, al contrario il Perù è oggi uno dei Paesi più vitali e ricchi di fermento del latinoamerica. Ha raggiunto livelli di eccellenza con i suoi poeti, romanzieri ed artisti, per non parlare della sua cucina, apprezzata e celebrata in tutto il Mondo.
Il viaggiatore che lo visiti con l’animo sgombro da preconcetti e con la necessaria umiltà non potrà fare a meno di comprenderlo e di innamorarsene, anche con una visita di pochi giorni.

Oggi, in collaborazione con Ellyan e Marina, posso aiutarvi a creare itinerari di viaggio di tutti i tipi, dai classici tours a quelli più personalizzati in base ai vostri gusti ed esigenze combinando le numerose meraviglie di questo Paese in un itinerario eterogeneo, colorato e completo.

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