Salkantay trek, l'alternativa all'Inka Trail

Il Salkantay Trek in questi ultimi anni sta diventando sempre più quotato tra i viaggiatori perchè una valida alternativa all’Inca trail.
Chi oggi si vuole cimentarsi nel famoso Inca Trail deve pagare fior fiori di quattrini e prenotare soprattutto con un largo anticipo, almeno 6 mesi.

Il Salkantay Trek invece, pur seguendo una tratta differente ma altrettanto bella, e forse un pò più faticosa, costa molto meno dell’Inca Trail e le soddisfazioni che regala sono enormi!

Il Salkantay Trek non necessita di particolari permessi, se non del pagamento della Tasa Municipal al vostro ingresso a Mollepata, pari a circa 10 soles (3 $ circa), se siete esperti di montagna e trekking potete anche farlo da soli. Se invece non lo siete e non volete portarvi tutte le attrezzature in spalla vi consiglio di prenotare un tour con guida che per 5 giorni, come questo, che costa circa €300 ed include 4 notti in alloggio condiviso, i trasporti e l'ingresso a Machu Picchu.

Il trekking ha inizio nella piccola città di Mollepata (sita a circa 2/3 h da Cusco) e termina al sito archeologico di Machu Picchu. I chilometri totali sono 92 km.

Per scoprire altri modi per arrivare a Machu Picchu vi consiglio la lettura della Guida a Machu Picchu e 10 modi per raggiungere il sito da Cusco

Arrivare da Cusco a Mollepata

Da Cusco per raggiungere Mollepata potrete prendere uno dei pulmini (circa 15 soles cioè 5 $ circa) che tra le 06:00 – 07:00 partono dalla rotonda di Arcopata in Cusco (a nord ovest di piazza San Francesco).

Di norma i collettivi per Mollepata sono pochi (trovandosi fuori mano rispetto alla strada principale) quindi potreste trovarvi a prendere un collettivo per Limatambo e da li poi salire a Mollepata con una delle tante auto che fanno la spola.

Il punto più alto che toccherete sarà il Salkantay Pass 4630mt, mentre il più basso sarà l’impianto della hydroeletrica 1800mt.

Informazioni pratiche e da sapere prima di cimentarsi nel Salkantay trekking

  • Prima di cimentarvi in questa avventura vi consiglio di allenarvi anche perché il pericolo del mal di montagna è dietro l’angolo. Per ridurre tale rischio consiglio di acclimatarvi prima magari ad Arequipa con qualche trekking di più giorni.
  • Per quanto riguarda cibo e acqua evitate di sovraccaricarvi troppo, oramai il Salkantay è un trekking molto di moda quindi ogni villaggio che incontrerete lungo il vostro itinerario saprà soddisfare le vostre richieste con leccornie e cibo locale (10 soles per portata, indifferentemente che sia pranzo, colazione o cena ).
  • Di norma il costo per la piazzola per la vostra tenda personale oscilla tra i 5-10 soles (2/3 $), mentre per un letto o magari in alcune situazioni l’affitto stesso di una tenda 10-15 soles ( 3/5 $).
  • Se avete in mente come me di cimentarvi nell’ascesa del Cerro Soray vi consiglio di avere al seguito un autonomia di 48h.
  • Chi non è pratico di lunghi percorsi di trekking probabilmente vorrà considerare di appoggiarsi ad una agenzia con guida che renderà decisamente il cammino più semplice e senza pensieri. 
  • La stagione migliore per affrontare questo trekking rimane da Maggio ad Ottobre anche se può essere affrontato durante tutto l’anno (le temperature durante il periodo tra maggio e ottobre possono scendere anche sotto gli 0° C).
  • Ricordate di comprare il biglietto di ingresso a Machu Picchu prima di arrivare o rischierete di non trovare posti disponibili.
machu picchu

Il Salkantay Trek giorno per giorno

Questo trekking viene affrontato in 5 giorni, è piuttosto impegnativo ma estremamente gratificante. 

Giorno 1 – Da Mollepata a Soraypampa

Una tappa molto affascinante quella tra Mollepata e Soraypampa (circa 20 Km) che regala scorci di paesaggi fantastici.
Avrete 2 possibilità per arrivare a Soraypampa, la prima seguire la strada che fanno tutti i bus turistici per arrivare alla Laguna di Humantay, la seconda è di seguire il trekking trail che da qualche anno a questa parte rende molto più bella e molto più avventurosa questa prima tappa.

salkantay trek

A Soraypampa potrete avere l’occasione di salire il Cerro Soray (5446mt) in solitaria, a patto che riusciate a trovare il sentiero che vi condurrà al base camp.

Non è semplice arrivarci, perché le informazioni sono abbastanza frammentarie, le foto sono scattate in differenti periodi dell’anno e soprattutto a distanza di anni.
Per farla breve un tempo c’era un piccolo sentierino che passava alla sinistra del rio che scende dalla direzione della Laguna di Humantay.
Tale sentiero aveva inizio dentro la proprietà di Alfredo Huary.
Onestamente non sono riuscito ad individuarlo (quasi sicuramente con il passare del tempo l’acqua ha eroso le sponde mangiando il sentiero), quindi su consiglio di Lusmilla Perez Concetta, la proprietaria del camping dove ho soggiornato sono salito alla Laguna di Humantay e da li ho preso un sentiero che riportava in direzione del rio lasciando sulla destra la Laguna.

Questo sentiero vi farà perdere leggermente quota e vi porterà su un ampio prato che si sviluppa in salita.
Alla fine del prato (4380mt circa) troverete una cascata che dovrete lasciarvi sulla destra e dovrete salire la ripida parete davanti a voi con direzione S-SE.
A quota 4837mt (S 13°23’23,8’’ W072°35’46,7’’ MAP DATUM WGS84) troverete il Base Camp (7 km circa coperti in 4h33’) visto che non sono riuscito a ritrovare quello ufficiale. Che invece ho visto per sbaglio la mattina seguente.

Totalmente in un'altra zona basta salire in direzione S lasciandosi la parete rocciosa con la seconda cascata sulla destra.

Il base camp è proprio vicino al rigagnolo d’acqua che forma la seconda cascatina sulla sinistra di quella principale.

Dal base camp dove ho dormito dovrete puntare verso Ovest, traversando la parete di sassi misto a terreno farinoso per raggiungere quota 4900mt.

Da qui dovrete nuovamente puntare l’Ovest, puntando la linea di cresta che noterete nella direzione che dovrete seguire.

Arrivati alla cresta vedrete in lontananza il ghiacciaio. Prendetelo come riferimento e una volta sotto cercate di salire lasciandolo sulla vostra destra.

Da qui (quota 5050mt) inizia la vera e propria ascesa al Cerro Soray.
In Agosto ho iniziato ad infilarmi i ramponi a quota 5075 mt da qui vi dirigerete verso la fessura che si staglierà davanti a voi a circa 50mt.
Da lì in poi basta seguire l’andamento in salita del Soray. Fate attenzione, perché anche se risulta essere un facile 5000mt da affrontare senza corde, chiodi, un buon compagno di cordata, cc… in alcuni tratti potrebbe mettervi in difficoltà.

Contate che per raggiungere la vetta dal mio base camp, scarichi si impiegano 5 ore andata e ritorno. Da contare poi altre 2 ore per tornare a Soraypampa.

Giorno 2 – Da Soraypampa a Collpapampa

Una bella tappa (circa 20 Km) questa se non altro per il panorama del Salkantay che vi accompagnerà per i primi 7 km fino ad arrivare al Salkantay pass (4630 mt), da lì in poi sarà solo discesa.

A Collpapampa potrete trascorrere la nottata in uno dei prati adiacenti alla strada principale (state tranquilli che qualcuno vi fermerà per sostare in tenda nel proprio giardino) oppure fermarvi leggermente prima, e cioè a Chalwey, dove troverete 4/5 sistemazioni per la notte.

Giorno 3 – Lungo le sponde del Rio Santa Teresa, da Collpapapampa a la Playa

Una tappa (circa 18Km) che non regala tantissime emozioni specie per il paesaggio. Sei costantemente obbligato a seguire il Rio Santa Teresa, anche se ogni tanto si apre qualche scorcio di paesaggio splendido.
Per quanto riguarda la sistemazione della tenda ho trovato posto nel Camping Restaurant Camela che si trova alla fine del villaggio La Playa non appena attraverserete il Rio Santa Teresa proprio alla fine del villaggio (5 soles,cioè poco più di 1 $)


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Giorno 4 – Da La Playa ad Aguas Caliente

Tappa simpatica e soprattutto faticosa nella prima parte (circa 25Km, via Llactapata).
L’ascesa al Mirador di Machu Picchu vi regalerà una vista mozzafiato poco sotto, precisamente a Lactapata potrete godervi un pranzetto con i fiocchi per soli 15 soles (circa 5 $) con vista sulla cittadella di Machu Picchu.

Se avete in mente di stravolgere le varie tappe del Salkantay, vi consiglio di allungarvi poco sopra La Playa, dove potrete sostare con la vostra tenda presso il MIRADOR CAMPING CHILCAPATA, dal signor Cesar Enriquez e la signora Maria Fernandez.

Il camping è a consumo quindi se sostate e consumate potrete campeggiare gratuitamente.

Da qui godrete di una vista fantastica e di certo rimarrete esterrefatti dei piatti che la signora Maria preparerà per voi.

L’ultimo tratto che va dalla hydroeletrica a Aguas Caliente vi sembrerà monotono, ma vi sentirete strani camminando lungo questo tratto, specie quando passa un treno. Qualcosa di unico che solo in posti magici come Machu Picchu si può provare.

Aguas Caliente risulta una caotica città nata ad uso e consumo del turista.
Ci tengo precisare che le terme per quanto piccole, hanno il loro perché, specie dopo una giornata passata nel sito o dopo una tappa intensa come questa.

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Giorno 5 – Da Aguas Claliente a Macchu Picchu

Che dire, a dir poco favoloso.
Machu Picchu è qualcosa di unico al mondo, nonostante ciò il sito di Choquequirao (2 giorni di escursione da Cusco, non accessibile ne in bus, ne in treno), definito come il fratello minore di Machu Picchu,  potrebbe stupirvi altrettanto.

Machu Picchu rimane una perla incastonata in questa terra meravigliosa. Se avete in mente di visitarlo munitevi per tempo a prenotare il biglietto e cercate di capire già da subito quale potrebbe essere il vostro programma una volta entrati.

Ad esempio, un idea potrebbe essere quella di visitare l’Inti Punku (parte finale dell’inca trail poco sopra Machu Picchu) e di godervi l’alba da li.
Terminata la visita entrare al primo turno alla Machu Picchu Mountain (il secondo turno è paurosamente strapieno) e da li godervi la cittadella.

Una Guida all’ingresso costa circa $60. Di norma tendono a formare gruppi di 6 persone. Scrivere il prezzo del biglietto non ha senso, perché ogni anno cambiano. Siate rispettosi del sito.

Ultima informazione che volevo lasciarvi è quella di orari di ingresso al parco con trasporti annessi.
Se avete in mente di salire la montagna a piedi, basta presentarvi intorno alle 4.30 del mattino presso il ponte di accesso al sito.
Da li verso le 5:00, una volta avvenuti i vari controlli potrete partire alla volta dell’ingresso della cittadella Inka e magari potreste entrare anche per primi (ingresso dalle ore 06:00).

Chi non vuole salire alla cittadella a piedi può sempre acquistare un biglietto andata e/o ritorno per i bus che fanno la spola, poco sotto il centro città, proprio lungo la strada che porta al sito.

Le partenze sono dalle 5:30, ma vi consiglio di andare con largo anticipo, mentre il ticket office è proprio sotto al mercato di Aguas Caliente, in pieno centro, dove potrete degustare piatti tipici peruviani a 6/8 soles (circa 2/3$.

La visita pomeridiana al sito di norma risulta essere più tranquilla quindi valutate voi.
Da Aguas Caliente potrete fare ritorno a Cusco con il treno o tramite uno dei tanti bus che fanno la spola tra Cusco e la hydroeletrica/Santa Teresa.
Questa ultima soluzione se non volete prendere il treno Aguas Caliente – hydroeletrica, costa di una bella passeggiata di circa 3 ore.

Aggiornato il: 2 Gennaio 2022
Scritto da: Luca Matteucci

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Scritto da Luca Matteucci

Ho 27 anni e da quando ne ho 18 viaggio zaino in spalla affrontando situazioni estreme. Amo il trekking, al punto tale che ne ho fatto quasi un lavoro. Da ormai 5 anni viaggio nel continente Asiatico, un continente che racchiude qualcosa di mistico e unico. Sul ciglio dei 27 però mi sono affacciato al Sud America e con molta probabilità inizierà una lunga e passionale frequentazione.

Durante i miei molteplici viaggi, viaggio da solo perché credo che questo modo di viaggiare possa darmi una maggiore opportunità di conoscere persone nuove (locali o backpackers come me), aiutandomi a comprendere meglio le differenze culturali che ci separano dagli altri popoli. Cosa che in coppia o in gruppo può venire leggermente meno.

Tutti i mie viaggi ovviamente sono dedicati alla mia famiglia, che ha sempre appoggiato il mio stile di vita.

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2 comments on “Salkantay trek, l'alternativa all'Inka Trail”

  1. Ciao stavo valutando anche io la possibilità di affrontare in 2 il saltankay trek senza avvalersi di tour operatori portatori ecc... la cosa che mi impensierisce é ña stagione, io
    Andrò a dicembre e nn riesco a capire che tipo di clima troverò. Io sono abituata a ragionare sul
    Cile e la Patagonia ma
    In Perù le stagioni sono strane x così dire

    1. Ciao Vittoria, Dicembre rientra nella stagione delle piogge quindi è molto probabile che pioverà. Quindi il problema non è tanto il caldo o freddo (potrebbe stare tra i 20 di massima e 7 di minima) ma la pioggia.
      Infatti l'alta stagione è la nostra estate proprio perchè è freddo ma non piove quindi soprattutto per il trekking si incontrano meno problemi. Ma i tour di trekking comunque si fanno.
      Un saluto

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