Perchè vivere a Londra….anche se non sarà per sempre

Scritto da: Giulia Raciti
Pubblicato il 25 Aprile 2014
Modificato il 21 Giugno 2019

Michela ormai una downshifter D.O.C, dopo aver lasciato il lavoro presso Google con sede a Milano, avere viaggiato per un anno, aver vissuto in Australia, in quel frangente l’ho incontrata alle Fiji, tornata in Europa non ha avuto dubbi. Voleva vivere a Londra.
Detto, fatto.
Da questa esperienza ha dato vita al sito VadoALondra. Il tempo passa e il suo amore per questa città ogni giorno cresce. Lei si destreggia tra più lavori cercando l’equilibrio che una città cosmopolita non sempre regala, trovandolo tra l’altro, e scrivendo un ebook, raggiungibile tramite questo link, utile per tutti coloro che hanno intenzione di trasferirsi a Londra e scoprire questa enorme e controversa capitale.

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Ci ho messo un po’ a capirlo perché all’inizio di Londra ti colpiscono altre cose. Ti colpisce la quantità di gente sempre in giro a qualunque ora del giorno e della notte, ti colpisce l’infinita disponibilità e varietà di posti per mangiare, i bus a due piani che riempiono le strade, i grattacieli della city che sbucano tra le nuvole, la gente vestita nei modi più strani.

Ma poi, man mano che passano i mesi e la città fa meno paura e diventa più familiare, mi sono resa conto che Londra è bellissima. Intendo esteticamente bella. C’è una cura speciale che pervade questa città, l’amore per il bello, per l’eleganza, per i dettagli che trasudano dal biancore delle case di Chelsea, dai giardini di Kensington, dai palazzi di Mayfaire e dai negozi di New Bond. Passeggiare per Londra è un’esperienza estetica che regala sempre emozioni. Come attraversare la City camminando tra i nuovi spettacolari grattacieli che fanno a gara a chi azzarda e stupisce di più. O prendere un te nell’Orangery di Kensington Gardens o bere una birra al tramonto sulla terrazza del Barbican.

E poi, a parte i posti del centro e quelli famosi, Londra è ricca di piccoli angoli conosciuti da pochi, spesso nemmeno dagli stessi londinesi. Primrose Hill e Chalcot Square con le sue case colorate accostate con una scelta cromatica perfettamente armoniosa attorno ad un giardino verdissimo con ciliegi in fiore. La piazza di Broadgate Square, dietro a Liverpool Station, in cui giace una splendida ed enorme statua della Venere di Botero, i canali tranquilli di Wapping e quelli accesi dalle feste e dai locali di Hackney.

Broadgate Square
Broadgate Square – La Venere di Botero

Londra non è una da mordi e fuggi. Londra è enorme, è un insieme di tanti villaggi ognuno con una sua anima e un suo carattere. E’ estrema nella sua diversità ma accogliente e rassicurante quando impari a conoscerla. A Londra c’è posto per tutti, se ti fai coinvolgere, se la affronti ad occhi aperti e col sorriso, se provi a conquistarla scoprendola palmo per palmo, saltando sui bus e giù nella metro, inseguendo i cervi nel parco di Richmond o bevendo un caffè lentamente, in un giorno di pioggia, in un bar di Brick Lane.

La mia Londra è così. E’ stata così. Un centrifugato di emozioni e di sorprese. Un amore corrisposto, ma sempre in bilico. Un amore forte e passionale, ma con radici corte, pronte a spezzarsi e a portarti lontano quando l’incantesimo finisce.

Sapevo fin dal mio arrivo che questa non sarebbe stata la mia città, sapevo che non sarebbe durata perché non era quello che cercavo. Eppure ne sono stata affascinata e catturata talmente tanto che ho finito per amarla ogni giorno di più. Finchè mi sono accorta che il tempo passava e facevo sempre più parte di lei e sempre meno di me. Invece che trovare un posto a mia misura, mi ero fatta plasmare da lei, intrappolare e sedurre dalle sue note dolci come il canto di una Sirena.

Perché il vero pericolo con Londra, non è non amarla, ma amarla troppo.
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