La fortuna degli ostelli e degli hotel pubblicati sulla Lonely Planet

Aggiornato il: 12 Marzo 2024
Scritto da: Giulia Raciti

guide lonley planetIo viaggio ormai da quasi un anno e da mesi dormo in guest house ed ostelli, prendo i mezzi pubblici e mangio street food.
Ma se c’è una cosa che faccio molto raramente è prenotare in anticipo un hotel, in linea di massima non lo faccio mai se non in periodi festivi dove la prenotazione è d'obbligo a meno che non voglia errare come una pecora smarrita per ore alla ricerca d un letto.
Un po’ per poltroneria, un po’ perché so che essendo da sola in genere un letto lo trovo ogni volta che arrivo in un nuova città mi trovo sempre allo stesso punto di partenza,.
Dove vado a dormire?
In Asia come in Centro America una volta scesi dall’autobus una flotta di autisti ti aggredisce e fa a cazzotti per avere la tua attenzione e chiederti per la strada 4 volte di più di quanto non lo chiederebbe un autista fuori dalla stazione dei bus, ma a parte questo le domande diventano sempre più pressanti: dove vai? dove vai a dormire? Serve un taxi? Un tuk tuk? Una motoretta?
Attimi di confusione e panico visto il tuo Non Piano.
Eppure va sempre così. Io lo so e continuo a non decidermi la sera prima su dove dirigermi in maniera risoluta.
Di fatto questi autisti oltre a spennarti qualche dollaro in piùdi quanto in genere si chiede in situazioni esterne alle stazioni e porti turistici  (per questo motivo è buona pratica negoziare sempre e comunque anche se si è già riservata una camera da qualche parte) guadagnano anche in commissione su l’eventuale camera che puoi prenotare se ti ci porta lui.

Lo so, non ho scoperto l’acqua calda ma piuttosto il mio pensiero va alla considerazione che non è sempre male quando loro portano te in un posto e ci guadagnano qualcosa, soprattutto se il posto è carino e ad un prezzo decente.
Per quello che ho visto io le volte che l’ho fatto non ho mai pagato nulla di più di quanto avrei dovuto ma so che l’autista magari prendeva un dollaro una volta che ti consegna alla recepiton dell'hotel.
Ben venga se quest’uomo ha fatto il suo lavoro.

Altre volte capita che fuori dalla stazione dei bus si trovino shuttles gratuiti che ti portano in hotel o direttamente i proprietari che per averti come ospite ti portano gratuitamente in hotel, ovviamente prima di accettare chiedete sempre il prezzo e date le vostre condizioni (wifi, bagno in camera, acqua calda ecc).
Negli anni di viaggio mi sono accorta che i posti per dormire bene o male ci sono sempre e dovunque anche in abbondanza solo che non sono sulla guida, a volte basta camminare per trovarsi in strade piene di ottime opzioni, generalmente quelli pubblicizzati dalle guide non solo non sono sempre i migliori ma spesse volte sono pieni.
Chi infatti ha la fortuna di stare sulla Lonely Planet ha la fortuna che sorride dalla sua parte.
Tutti e dico tutti quelli che viaggiano utilizzano questa guida, molto raramente si incontra qualcuno che non ce l’abbia il che significa che il 95% delle persone che viaggiano come prima scelta per la ricerca del dove dormire la fa in base al commento datto dagli autori della Lonely Planet.
Questo servizio utilissimo dall’altro lato rende la concorrenza spietata e molto difficile per chi non ha semplicemente avuto la fortuna di essere stato visitato.
La scelta degli hotel o ostelli da pubblicare credo che sia fatta molto casualmente e bisogna solo avere un po’ di fortuna per potere un giorno avere un redattore della Lonely Planet che scrive una breve recensione su di te e il gioco è fatto.
Per questo motivo nonostante io viaggi prevalentmente con guide Lonely, unica casa che produce le guide per backpackers tra l’altro, ho deciso che d’ora in poi cercherò di trovare accomodation alternative e non sponsorizzate.
Mai come in questi Paesi ho capito come il mio denaro possa aiutare tante persone e voglio distribuirlo equamente o comunque riservarlo a chi quel giorno la fortuna ha voltato per un attimo le spalle.
Continuerò a usare le Lonley Planet, mi aiuta a comprendere la media dei costi e la qualità dei servizi, ma da ora in avanti voglio affidarmi a chi aspetta sotto il sole i turisti per riempire la propria guest house, casa particular, ostello o hotel.
Viaggiando ho imparato a fidarmi della gente e mi fa piacere sapere che se 10 aiutano una sola persona io posso aiutarne un'altra un po' meno fortunata.

Categorie , ,

Disclaimer: In questo post, alcuni dei link forniti sono link di affiliazione, il che significa che posso guadagnare una commissione se si effettua un acquisto attraverso questi collegamenti. Tuttavia, ciò non comporta nessun costo aggiuntivo per te. Le commissioni che ricevo attraverso questi link di affiliazione aiutano a finanziare e supportare il mio blog, mantenendo così la sua indipendenza e la mancanza di sponsorizzazioni. Mi sforzo sempre di fornirti le migliori informazioni e consigli possibili, basati sulla mia esperienza e ricerca personale. Mi preme sottolineare che il tuo sostegno è fondamentale per mantenere vivo questo blog e continuare a fornirti contenuti di qualità. Grazie per il tuo supporto!

Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

4 comments on “La fortuna degli ostelli e degli hotel pubblicati sulla Lonely Planet”

  1. Sono d'accordo con te, io di solito vedo sulla LP quale è la zona con la più alta concentrazione di ostelli e poi vado a trovarne uno di persona, mi sono sempre trovata bene così verifico la struttura, la pulizia e si può negoziare sul prezzo! 😉

  2. E allora comincerò a usarle anche io. In realtà nel passato mi sono affidata alla Routard e per backpackers ho scoperto che la Rough ha prodotti simili (viaggi con piccoli budget). La proverò per il Sud America.
    Ma a parte questo continuo a credere che il mio denaro voglio distribuirlo a chi ne ha più bisogno e poi diciamocelo, una volta che un hotel o un ristornate viene recensito la qualità dei servizi va calando di molto.
    A Battambang mi è stato confermato da dei ragazzi italiani che vivono li (i medici di Emergency per l'esattezza) che un posto tanto decantato dalla Lonely è adesso uno dei peggiori, si mangia malissimo e i prezzi sono aumentati.
    Il successo è una brutta bestia!

  3. Anch'io concordo al 100%, tanto che negli ultimi viaggi ho fatto a meno della guida del tutto. Il bello e` che esistono altre guide per viaggiatori a budget limitato (rough guides la prima dopo lonely planet, ma ce ne sono diverse), ma rimangono sconosciute dato che non le usa nessuno!

  4. Sono d'accordissimo con te! 🙂 Meglio cercare un hotel o un ostello locale non sponsorizzato così da aiutare qualcuno... mi raccomando ogni tanto lascia delle belle mance! 😛

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Alcune immagini pubblicate sono state tratte da Internet, nel caso in cui, il loro utilizzo, violasse diritti d’autore, mandateci una mail a [email protected] e verranno immediatamente rimosse.

Copyright © 2010 – 2024 All Rights Reserved
Viaggiare Low Cost - Di proprietà di Giulia Raciti - P. IVA 03630400830
crosschevron-down linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram