Isola d’Elba in bassa stagione – Itinerario dell’Anello Occidentale

Scritto da: Giacomo Landriani
Pubblicato il 20 Settembre 2013
Modificato il 19 Settembre 2020

 Chi ha detto che per trovare acqua cristallina e scorci mozzafiato su arcipelaghi lussureggianti bisogna andare dall’altra parte del mondo? Dove sta scritto che più ore si passano in aereo più bella sarà la destinazione? Spesso ci dimentichiamo di vivere in uno dei posti più affascinanti e variegati che esistano sulla terra, e che paradisi come l’isola d’Elba siano a una manciata di ore di macchina da praticamente ogni parte d’Italia. Un’ora di traghetto e la selvaggia ed immacolata Isola d’Elba nel cuore del Mediterraneo ci apre le porte.

Siamo sulla terza isola più grande italiana, anche se molto più piccola delle due sorelle maggiori Sicilia e Sardegna, e condivide le acque toscane con le più piccole Capraia, Pianosa, Giglio e Montecristo.
Ciononostante, l’isola vanta strade per circa 200 chilometri e quasi altrettanti chilometri di sentieri segnalati per gli appassionati di trekking, passeggiate a cavallo e in bicicletta.

I periodi migliori per visitare l’Elba, sia climaticamente che per ragioni di prezzo, sono certamente maggio e settembre/ottobre, e in un week end si riesce perlomeno a farsi un’idea di cosa quest’isola può offrire.
In bassa stagione si possono spendere intorno ai 50 euro al giorno per una camera in B&B o anche meno scegliendo di dividere un appartamento con gli amici.

I costi non sono superiori a quelli di una sistemazione in ostello con la comodità di un appartamento. 

L’isola offre scenari e panorami molto diversi: se la costa nord è fitta di rigogliosi boschi di castagno, quella sud è più simile alla Sardegna, popolata da pini e cactus.

isola d'elba

Itinerario di viaggio all’isola d’Elba

L’itinerario che preferisco, per vista e spiagge, è quello dell’Anello Occidentale.

Visualizza L’anello occidentale in una mappa di dimensioni maggiori

elba

Si tratta di un percorso circolare che inizia e termina naturalmente a Marciana Marina, un antico borgo di pescatori e contadini ai piedi del monte Capanne e sovrastato dall’antica torre d’avvistamento medievale a proteggerne il porticciolo, oggi praticamente solo turistico. Quarantacinque chilometri percorribili con ogni mezzo di trasporto (auto, bus, bicicletta, specialmente in moto) che passa dalla fresca vallata rivolta verso nord di Marciana Marina, Poggio e Marciana alle scogliere a picco sul mare nel tratto Patresi-Cavoli sul versante sud, detta Costa del Sole…indovinate perché!

Spiaggia di Cavoli
Spiaggia di Cavoli

La prima tappa, risalendo la strada in montagna, è Poggio e Marciana, due antichissimi centri abitati “appollaiati” su due promontori, nel fresco dei boschi di castagni.

Nella strada tra i due paesi, riempite le bottiglie alla storica sorgente d’acqua purissima intitolata a Napoleone Bonaparte, governatore (esiliato) dell’Elba tra il 1813 e il 1814, detta Fonte Napoleone.

Poco oltre, si trova una cabinovia, che in 20 minuti vi porterà sulla vetta del monte Capanne, da dove godere di una vista mozza fiato a 360° sull’Arcipelago Toscano.

Dopo un buon gelato a Marciana alla gelateria Zero Gradi (anche per celiaci) e una passeggiata risalendo i gradoni del borgo, ci si rimette in marcia, questa volta in discesa, raggiungendo il paese di Sant’Andrea. 

Oltre alla sua luminosa spiaggia di sabbia e scogli lisci come seta, da visitare assolutamente è la piccola spiaggia del Cotoncello, coperta dai fiori viola di un’affascinante pianta grassa locale.

Seguono i due tranquilli centri di Patresi e Colle d’Orano, grumi di casette in pietra intorno a una piazzetta assolata e sorniona.

Poco più in là, doppiando Punta Nera, inizia la parte più spettacolare dell’intero giro. Sostate nel piccolo spiazzo e ammirate, arrampicandovi sullo sperone di roccia, la profondità del blu del mare e le sinuose curve della Corsica.
Questo tratto di strada non è forse adatto a chi soffre di vertigini (ancora meno percorrendolo in senso anti-orario), ma non abbiate paura: la ricompensa è una sensazione unica di libertà!

Punta Nera
Punta nera

Qualche curva più in là, si scende al paesino di Chiessi, trovando qualche bar e ristorante in più oltre a una spiaggetta di ciottoli e scoglio e una rara trasparenza dell’acqua. Immediatamente dopo, si arriva a Pomonte, famoso per essere il luogo del naufragio della nave mercantile Elviscot, nel 1972.

A 150 metri dalla riva, in prossimità di un affioramento di scogli, si può ammirare il relitto più facilmente accessibile in Italia, ad appena 3 metri dalla superficie: uno spettacolo fatto da migliaia di pesci di ogni colore e specie da non perdere in nessun modo!

Seguono due delle spiagge di sabbia più conosciute e frequentate dell’isola, Fetovaia e Cavoli, la prima abbracciata da uno stretto golfo che la protegge dalla maggior parte dei venti (esposta solo allo scirocco, da sud) e la seconda, più aperta e ventilata, frequentata da giovani.

Il ferragosto di Cavoli è forse il pomeriggio più frequentato dell’anno, quando l’intera spiaggia diventa una discoteca a cielo aperto, grazie alla musica portata da una discoteca locale, il Club 64.
Tra le due, lungo la strada che le collega, vi è una serie di punti in cui è possibile raggiungere le cosiddette Piscine, un complesso di scogli levigati che formano delle tranquille pozze d’acqua a filo del mare.

In pochi conoscono questi luoghi, anche perché non sono segnalati, e tuttora scelti dai nudisti per la loro posizione nascosta ma facilmente raggiungibili.
I 2 chilometri dopo Cavoli sono la vera e propria Costa del Sole; una sinuosa strada a picco sul mare e sotto i pini.

Al seguente svincolo, tenendo la destra si va verso Marina di Campo, mentre a sinistra si sale verso San Piero e Sant’Ilario, due tranquilli e caratteristici paesini di montagna sulla strada per il monte Perone. Una validissima alternativa al mare, in una calda giornata estiva, è sicuramente il fresco della pineta che copre questa vetta di 750 mt, oltre la quale si scollina verso Marciana Marina.

Marina di Campo è invece un vivo paese di mare, con una bella e lunga spiaggia di sabbia, un grazioso quartiere storico e numerosissimi negozi, ristoranti e alloggi di ogni tipo, soprattutto campeggi. Assolutamente da provare è la “schiacciata” dello storico panificio Bertelli, distrutto dall’alluvione del 2010 e ricostruito subito dopo.

Si prosegue verso Procchio, tagliando in due l’isola e tornando sulla costa nord.

A Procchio potete affittare un catamarano o un wind surf, e veleggiare nell’ampio golfo d’acqua poco profonda e sempre pulita.

Poco prima di tornare al punto di partenza, Marciana Marina, sulla destra passerete accanto all’isolotto della Paolina, dove si dice che la sorella di Napoleone, Paola appunto, usasse prendere il sole senza veli.

È consigliabile andarci la mattina però, perché l’esposizione a nord e la costa scoscesa la mettono in ombra nelle prime ore del pomeriggio!

Come arrivare all’Isola d’Elba

Il traghetto, invece, costa circa 70 euro a/r per una macchina e 2 passeggeri; più economico attraversando a piedi, per soli 12 euro a persona la tratta Piombino-Portoferraio.
Le compagnie sono Blu NavyToremarMoby Elba Ferries.

Una volta sbarcati, la rete di autobus pubblici raggiunge ogni angolo abitato, e le corse hanno una buona frequenza oltre ad essere economici. L’ATL è la compagnia locale.

Prenota il traghetto direttamente da qui senza costi extra:

Servizio traghetti a cura di Traghettilines

Per un elenco completo e compare i prezzi dei traghetti cerca su TraghettiLines o tramite il box apposito

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.