Arianna, blogger de LaRazzaConlaValigia.com, che vive da 5 anni a Dublino in questo post ci racconta una Dublino alternativa, per un viaggio nella capitale irlandese seguendo un percorso meno convenzionale.
Molto spesso mi sento dire che a Dublino non c'èniente da fare e che due giorni sono più che sufficienti per visitarla.
Io ci vivo da cinque anni, e non mi sono mai annoiata! Alle persone curiose questa città ha infatti molto più da offrire che un paio di sbronze a Temple Bar. In questo post qualche idea per una vacanza un po' originale.
Un itinerario nei negozi vintage di Dublino non può non iniziare da Retro nella vivace George's Arcade, che propone in uno spazio angusto un impressionante assortimento di abiti ispirati agli anni '50, rockabilly, gothic and alternative, burlesque, corsetti e bustini.
È un negozio storico, ormai aperto da 20 anni e amato dalle celebrities locali. Se non ha avete un portafoglio da star divertitevi a dare un'occhiata e poi spostatevi a far spese al Lucy's Lounge in Temple Bar.
Qui i prezzi sono decisamente più accessibili.
Designer e artisti al pianterreno, abiti usati nel sotterraneo. Temple Bar e' probabilmente la zona dove potete provare piu' negozi vintage, inclusi Shotsy e SioPaella.
Un po' piu' distante ma molto interessante è il coloratissimo Cat's Miau. Già che siete arrivate fin qui, perchè non regalarvi un trucco vintage da Locks and Lashes?
I prezzi partono da 25 euro, e i pacchetti possono includere solo occhi e labbra, trucco completo del viso, trucco e pettinatura.
La prima domanda che vi verrà chiesta sarà: che decade vuoi? Potete quindi decidere se essere una diva degli anni '20, '30, '40, '50 o '60. Divertente no?
Una volta al mese si svolge la Pure Vintage Fair al Newmarket square.
Se invece per voi vintage è semplicemente sinonimo di secondamano a buon mercato fiondatevi ai charity shops, negozi di articoli usati che vengono gestiti da volontari e i cui ricavi vanno a un'ente benefico. George St e Capel St sono le mie vie preferite per l'usato.
Qui ho comprato tutti i miei jeans (da due a cinque euro), diverse t-shirts tra uno e cinque euro, un maglione di pura lana a cinque euro, il vestito per il Christmas Party aziendale a 12 euro e un abito da sera che userà per uno spettacolo burlesque a otto euro.
Ah, ho anche trovato la biografia di Neil Armstrong, un pezzo importante nella mia collezione di libri sull'esplorazione dello spazio. Tanto per dire, ce ne è per tutti i gusti!
Per me street art a Dublino si riassume in un nome: Maser. Questo è sicuramente l'artista irlandese pi˘ noto a livello internazionale.
Come altri artisti di questo genere, le sue opere trattano spesso temi sociali e sono fortemente legate al territorio in cui vengono prodotte. Mi piace definire quello tra Maser e Dublino come un rapporto di simbiosi: il primo trae ispirazione dalla seconda, nella quale con la vitalit‡ delle sue opere riversa nuove energie.
Le zone migliori per avvistare le opere di questo e altri artisti sono Smithfield, i Liberties e Temple Bar. Per un'orgia di colori dirigetevi invece a Windmill Lane, a due passi da Grand Canal Dock: si tratta di un'intera via tappezzata da graffiti, forse non di alta qualità artistica presi singolarmente ma di forte impatto visivo nel loro insieme.
Per un visita guidata alla scoperta della Street Art di Dublino consiglio il tour: Dublin Street Art Walking tour (in inglese)
Il quartiere dei Liberties è di solito snobbato dai turisti, che al massimo si limitano a percorrere Thomas Street in direzione Guinness Storehouse.
Invece ai miei amici in visita consiglio sempre di fare una passeggiata in questo piccolo quartiere nella zona di Dublino 8, delimitato dalle note attrazioni turistiche della cattedrale di San Patrizio da un lato e della Guinness Storehouse dall'altro. Non è esattamente charming, ne convengo, ma è un pezzo di Dublino autentica e ha un importante valore storico.
Ciò che più caratterizza questo quartiere, e me lo fa amare, è un forte senso di comunità.
Chi vive nei Liberties ne è di solito fiero, e lo dimostra il fatto che nel 2007 i residenti si siano opposti a un multimilionario piano di sviluppo della zona proposto dal City Council di Dublino.
Una via particolarmente piacevole da percorrere è Francis Street, ad alta concentrazione di gallerie d'arte e negozi d'antiquariato, puntellata qua e là da episodi più o meno interessanti di street art.
Per gli appassionati di celebrità, la cantante Imelda May, tutti i componenti della band The Script e Brenda Fricker, prima attrice irlandese a ricevere il premio Oscar (per il film "Il mio piede sinistro"), sono originari di questa zona.
Se siete in cerca dell'esperienza "autentica" evitate i pub di Temple Bar, costosi e frequentati principalmente da turisti.
Unica eccezione in questa zona è il Palace Bar in Fleet Street che propone musica dal vivo nella sala al piano superiore. Pressochè ogni pub di quartiere ha una serata dedicata alla musica tradizionale.
Un pub molto noto per la musica tradizionale, in questo caso frequentato sia da turisti che da irlandesi, è il Cobblestone in zona Smithfield, con musica dal vivo pressochè tutte le sere.
Il mio pub preferito per la musica tradizionale è il piccolo McNeills in Capel st.
Lo riconoscerete dalla bellissima vetrina che espone diversi strumenti musicali, un affettuoso omaggio al negozio che una volta occupava la sala superiore (dove oggi si tengono i concerti del venerdì sera).
Non aspettatevi di trovare un palco. La musica tradizionale si suona al tavolo, e non è rara la totale improvvisazione.
Con un paio di gesti e sguardi i musicisti si intendono, e intonano la prossima canzone. Può essere un po' spiazzante all'inizio per il turista italiano, che si aspetta qualcosa di simile a un concerto, ma l'atmosfera è informale e calda, e ci si troverà prestissimo a proprio agio!
Se avete scelto Dublino come meta delle vostre vacanze, ci sono buone possibilità che siate amanti della birra. Anch'io! Allora perchè non assaggiare oltre alla celeberrima Guinness (per la quale il pub migliore è il Grogans in South Williams St e vale anche una visita alla Casa della Birra, Guiness Storehouse) una delle meno famose ma altrettanto gustose birre artigianali?
Anche in Irlanda si stanno infatti diffondendo le mini-breweries che si propongono come alternativa al colosso Diageo (proprietario del marchio Guinness).
Non riusciranno mai a sconfiggere il gigante, questo è certo, e nessuna di loro diventerà mai iconica come la Guinness, ma sono una gustosa alternativa.
Vi consiglio due stout (birre scure, come la Guinness), Oyster e O'Haras.
La prima potete assaggiarla in uno dei quattro pub della catena Porterhouse.
La seconda è più diffusa, alcuni pub (come il già citato Palace o Bull&Castle vicino in zona Christchurch) ce l'hanno alla spina, altri (come il Bernard Shaw in zona Camden) solo in bottiglia.
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