Da quando sono arrivata a Delhi mi chiedo se l'Africa non mi abbia preparata al peggio. Il mio arrivo a Nuova Delhi è stato glorioso, freddo a parte, e molto differente da come lo avevo immaginato. Per qualche motivo quel peggio che temevo di incontrare non l'ho trovato. Ho invece goduto dei piccoli vicoli e dei mercati di Old Delhi, sommersa dalla folla schivando risciò, tuktuk e macchine che guidano con precisione in una città in cui io non riuscirei a guidare nemmeno per 20 metri.
Delhi non è bellissima, nel senso canonico del termine, viaggiando il Paese ho poi anche visitato Mumbai che forse preferisco a Delhi, ma ha una bella anima e anche un bel modo di presentarsi. Dallo street food ai barbieri di strada o le mucche imbottigliate nel traffico, esattamente come me accomodata sul tuk-tuk, che si insinua nel traffico come se fosse liquido. Vedere Delhi è anche un po' vedere un piccolo concentrato d'India.
L'ostello che ho prenotato si trova proprio nel bel mezzo di un mercato vivo di giorno e di notte. Talmente vivo che pure il topolino che mi ha tagliato la strada ieri era terrorizzato, soprattutto dai motorini che pare superino in quantità il numero di abitanti.
Dio benedica il clacson in India!
Strumento provvidenziale senza il quale non potrei immaginare la gestione del traffico che è, credo, uno dei più caotici e disordinati del mondo. Le macchine ed i tuktuk, che appositamente non hanno specchietti visti i rischi di contatto tra i mezzi, si tagliano la strada, si sfiorano ma non si colpiscono ed i chilometri di strada congestionata, quando a passo d'uomo quando più velocemente, in qualche modo scorrono.
Ogni sera provo un ristorante differente, ordino qualcosa che non so cosa sia, chiedo di non farlo troppo piccante, dicono "Medium". Ma la bocca 10 minuti dopo è comunque in fiamme. Pazienza.
L'India mi sta piacendo, mi trovo a mio agio nel caos e nella folla.
Proprio io, claustrofobica che quando circondata da fiumi di persone ho gli attacchi di panico.
Sento l'aria la sento, non è esattamente pulita ma il clima freddo stempera la pesantezza dell'inquinamento, e mi piacciono gli odori, anche quelli che si mischiano a quello di hashish che aleggia per le strade. Pensavo di vivere un arrivo traumatico, ma ad ora, di traumatico c'è stato solo il freddo.
Di tutto quello che ho letto di Delhi, questa era l'unica cosa che nessuno aveva menzionato!
Quale migliore inizio viaggio se non nella megalopoli con 10 milioni di abitanti, probabilmente di più, ed un traffico difficile da immaginare, anche per i romani!, e la guida selvaggia che oltre ad un giro culturale regala scorci di vita di mercato memorabili? Scopriamo cosa vedere a Nuova Delhi in uno o due giorni!
Devo premettere che trovare sistemazione a Delhi non è stato semplicissimo nonostante la numerosa varietà di opzioni.
A Delhi però ho capito che tanto in ogni hotel ci sarà sempre qualcosa che non va. Soprattutto se fa freddo!
Le migliori aree per stare in deli sono: Karol Bagh, Connaught Place, Paharganj (qui è dove si concentrano gli hotels più economici) e Lalit.
I siti che ho utilizzato durante i mesi di viaggio in India sono stati Hostelworld ed Agoda, che dopo varie ricerche offrivano i migliori rapporti qualità prezzo.
Con Varanasi e Mumbai è stata la città in cui ho pagato di più per una qualità inferiore, eccellente invece nel resto del paese a prezzi ottimi.
Per chi preferisce gli ostelli la catena Zostel offre sempre delle camere in dormitorio e private di ottima qualità. E' un pò più caro di altre strutture ma assolutamente valido. Camere private standard a partire da 14$ e letti in dormitorio a partire da 7.50.
Per chi preferisce gli hotels e le comodità tipiche degli hotels invece delle ottime opzioni in budget sono il The Prime Balaji Deluxe, camere doppie a partire da $30, ed il Colonel’s Retreat, camere doppie a patire da $36.
Altre opzioni interessanti sono il WelcomHeritage Haveli Dharampura, in bellissimo palazzo tipico in posizione centrale con camere spaziose e comode ed il nuovissimo Bloomrooms @ Janpath, un hotel dal design nord europeo, quindi molto essenziale, ma pulitissimo e con camere confortevoli.
Per una lista di hotels consiglio di controllare su Hotels Delhi Agoda.
La giornata in questo caso sarà intensa e piuttosto piena, ma ne varrà la pena.
Ho assoldato Raju, un tuk tuk driver che parla un ottimo inglese e che mi ha ispirato fiducia dal primo momento in cui, durante una serata gelida, mi ha riportata all'ostello.
Mi ha dato il numero e mi ha detto di chiamarlo se volevo essere portata in giro con il tuk tuk nei giorni a seguire, con faccia un pò perplessa sottolinea "tanto dò sempre il numero ma poi pochi mi chiamano". Ho deciso che volevo essere uno dei pochi e il giorno dopo l'ho chiamato dandogli appuntamento per la mattina successiva alle 8,30 del mattino per il tour nelle strade più caotiche del mondo.
Per contattare Raju
Se vuoi contattare Raju puoi farlo via whatsaapp a questo numero: +919910883650. Ditegli che ho dato il numero io, sarà felice di saperlo!
La giornata comincia con la parte vecchia della città, quella dei mercati, seguendo un itinerario che ho pensato perchè questi sono i primi luoghi che mi piace scoprire.
L'idea di fare il mercato la mattina è stata dovuta anche al fatto che intorno ad ora di pranzo si affolla tantissimo e, soffrendo un pò di claustrofobia e temendo un pò la folla indiana, ho preferito evitare il momento più vivo, ma anche il più pieno, della giornata.
Questo è uno dei mercati più vecchi e caotici della città, si trova a Old Delhi poco distante dalla stazione dei treni, dal Red Fort e dalla Moschea. Costruito nel 17simo secolo dall'imperatore Mughal Shah Jahan su disegno di sua figlia Jahanara, fu pensato diviso da dei canali, chiusi oggi, su cui la luna si potesse riflettere.
Oggi è uno dei mercati più grandi del Paese. Qui si trovano differenti aree ognuna specializzata in qualcosa, cibo, elettronica, spezie, pelletteria, calzature, abbigliamento, ovviamente tra un mercato e l'altro non mancano i vari chioschi di street food.
Chandni Chowk è uno dei più antichi bazar esistente in India oggi e ciò che lo rende meraviglioso è che nonostante sia piuttosto circoscritto si può trovare praticamente di tutto. Alcuni negozi commerciano in questa area da quasi un secolo cercando di mantenere l'originalità del proprio negozio di generazione in generazione.
I mercati principali del Chandni Chowk sono:
Patrimonio dell'Umanità il Red Fort venne costruito dall'imperatore Mogol Shah Jahan nel 1639, fu il palazzo imperiale nella nuova capitale, Shahjahanabad, settima città musulmana nell'area di Delhi, quando spostò la capitale da Agra per aumentare il prestigio del proprio regno.
Questo forte racconta il livello artistico del tempo in cui si fondono arti di prevalentemente Persiana, europea ed indiana che insieme hanno dato vita allo stile Shahjhani, motivo per cui è considerato uno dei monumenti indiani di più grande prestigio.
Costo di ingresso per stranieri: INR 150
Il Raj Ghat è un memoriale dedicato a Mahatma Gandhi, il nome originariamente si riferiva al principale ghat di Delhi. Il memoriale è semplicemente un lastra nera a simbolo del luogo in cui è stato cremato Gandhu nel 1948. Una fiamma brucia in eterno.
Costo di ingresso: Gratuito. E' obbligatorio togliersi le scarpe.
Il Gurudwara Bangla Sahib è uno dei più importanti templi in India. Il santuario si trova nei pressi di Connaught Place nato come un piccolo santuario è oggi il più grande della città e probabilmente uno dei più belli grazie alla pacifica piscina.
Ogni giorno in questo tempio migliaia di persone mangiano gratuitamente in una sala comune adiacente alla cucina, che si può visitare.
L'arco di trionfo Indiano è un memoriale di guerra per gli 82,000 soldati dell'esercito dell'India Britannica caduti durante la prima guerra mondiale e durante la terza guerra anglo-afgana. Benché sia di un monumento commemorativo.
La Tomba di Humayun è un complesso di edifici inerenti alla sepoltura dell'Imperatore moghul Humayun, commissionato dalla moglie,Hamida Banu Begum, nel 1562 d.C. e progettato dall'architetto persiano Mirak Mirza Ghiyath.
Si tratta della prima tomba-giardino nel Subcontinente indiano ma anche della prima struttura in arenaria rossa di simili dimensioni. Il complesso è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1993.
Il complesso include numerose tombe, quella dell'Imperatore Humayun, della moglie, Hamida Begum, di Dara Shikoh, figlio del successivo imperatore Shah Jahan, e di numerosi altri successori moghul.
In tipica produzione moghul il complesso si trova in un meraviglioso giardino tipico dell'architettura persiana ma nuovità in India al tempo, e fu, successivamente, esempio da seguire per strutture simili nel Paese.
Infatti la Tomba di Humayun creò un precedente archiettonico di riferimento per i successivi mausolei moghul, il cui picco artistico si è poi realizzato al Taj Mahal di Agra.
Ingresso: 500INR per turisti
Il Tempio Akshardham, conosciuto anche come Swaminarayan Akshardham, è il più grande complesso di templi indù di Delhi e rappresenta il luogo migliore per conoscere e vivere numerosi elementi della cultura indiana: la spiritualità, le tradizioni, l'architettura ed il patrimonio culturale.
Nonostante possa apparire antico in verità questo complesso è stato costruito nel 2000, terminato ed inaugurato nel 2005.
Ad oggi riceve migliaia di visitatori ogni giorno, non è possibile scattare foto all'interno e per poter entrare bisogna consegnare zaini, macchine fotografiche e cellulari.
*** Non cercate di fare i furbi alla consegna oggetti perchè ci sarà un secondo controllo con metal detector.
Il Tempio del Loto è un luogo di culto bahá'í e serve come Tempio Madre del subcontinente indiano. Il tempio è apero a tutti indipendentemente dalla religione, infatti la fede Bahá'í sottolinea l'unità spirituale di tutta l'umanità.
Il tempio può ospitare fino a 2500 persone, è comporto da 27 petali di marmo così da fare l'immagine di un grande bianco fiore di loto. All'interno è obbligatorio il silenzio più assoluto ed ognuno può meditare o pregare.
Lo Sri Sri Radha Parthasarathi Mandir, noto come il tempio ISKCON (International Society for Krishna Consciousness ), consacrato alla fede visnuista, è considerato uno dei templi più visitati di tutta Delhi.
Il tempio avrebbe sette funzioni specifiche da compiere, tra le più importanti quella di educare la gente al dio Krishna, diffondere la consapevolezza spirituale nella società e promuovere la pace nel mondo.
Al tempio, aperto tutti i giorni dell'anno, si svolgono quotidianamente i rituali Arathi, che includono canti devozionali e offerte alle divinità.
Il Qutb Minar è il più alto minareto in mattoni del mondo, con una altezza di 72,5 metri ed un diametro di 14,3 metri alla base. Il minareto è composto da cinque piani ed altrettante balconate. Tra i monumenti del Complesso di Qutb, il minareto è sicuramente il più importante. Dal 1993 è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Se avete un giorno in più a Delhi, e mi auguro che lo abbiate, questa seconda giornata consiglio di dedicarla alla visita dello Slum Sanjay, guidati dai ragazzi di Reality Tour che offrono tour etici agli slum, utilizzando l'80% dei ricavati per progetti sociali nelle comunità degli Slum e, poi, nel pomeriggio, prendere parte ad un tour guidato dello street food.
La colonia di Sanjay è uno slum relativamente piccolo, soprattutto se comparato a Daravhi di Mumbai, costruito su 25 acri di terra situati vicino al famoso Lotus Temple ed al Tempio di Hare Krishna ISKCON.
Originariamente costruito su terreni forestali, questo slum è circondato da una delle più grandi aree industriali dell'India e ci vivono circa 50.000 persone.
Durante questo tour a piedi per la comunità si è accompagnati da delle guide che, oltre a spiegare come si vive nello slum, vi sorprenderanno perchè lo scopo del tour è di sfatare i miti e gli stereotipi a proposito di questi quartieri.
I ragazzi di Reality Tour sono i migliori in India e non posso che consigliare i loro tours, anche perchè l'80% del guadagnato viene investito in progetti sociali all'interno della comunità.
Per un'esperienza davvero autentica si può anche pranzare con una famiglia locale.
Prenota il tour e scegli l'opzione che fa a caso tuo (con o senza pranzo in famiglia)
I proventi di questo tour sono reinvestiti in progetti di sviluppo della comunità come l'istruzione, lo sviluppo delle competenze e l'assistenza sanitaria per gli abitanti della comunità di Sanjay.
Shantaram - 1000 pagine di libro, che se letto in Kindle non spaventa prima di essere iniziato. Ammetto che la seconda metà diventa un pò troppo fantasiosa e sconclusionata, ma quello che ho gradito di questa lettura è la capacità di raccontare anche le brutture dell'India riuscendo a fartele amare. Una introduzione piacevole a questo Paese in un romanzo che è difficile lasciar da parte.
L'odore dell'India - Nel 1961, in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante, Pasolini si reca per la prima volta in India. Le emozioni e le sensazioni provate sono così intense da spingerlo a scrivere queste pagine, un diario di viaggio divenuto un libro di culto. L’incanto di una terra ammaliante e l’orrore dell’esistenza che vi si conduce ci vengono restituiti dalla sua curiosità sensibile alle condizioni sociali, ma soprattutto con l’originalità della sua visione.
La Tigre Bianca - Un libro che racconta l'India contemporanea che non è solo fatta di spiritualità ma sa essere cinica e materiale. Un libro che aiuta a sospendere il giudizio, forse comprendere che alla fine cercare di capire l'India e gli Indiani è una battaglia perduta perchè possono entrambe le cose.
India della Lonely Planet- Un tempo esisteva una unica guida, adesso la Lonely Planet ha distinto l'India in India del Nord ed India del Sud, cosa che alleggerisce di molto il bagaglio. In alternativa vale la pena comprare i capitoli in Pdf disponibili sul sito.
Disclaimer: In questo post, alcuni dei link forniti sono link di affiliazione, il che significa che posso guadagnare una commissione se si effettua un acquisto attraverso questi collegamenti. Tuttavia, ciò non comporta nessun costo aggiuntivo per te. Le commissioni che ricevo attraverso questi link di affiliazione aiutano a finanziare e supportare il mio blog, mantenendo così la sua indipendenza e la mancanza di sponsorizzazioni. Mi sforzo sempre di fornirti le migliori informazioni e consigli possibili, basati sulla mia esperienza e ricerca personale. Mi preme sottolineare che il tuo sostegno è fondamentale per mantenere vivo questo blog e continuare a fornirti contenuti di qualità. Grazie per il tuo supporto!
Alcune immagini pubblicate sono state tratte da Internet, nel caso in cui, il loro utilizzo, violasse diritti d’autore, mandateci una mail a [email protected] e verranno immediatamente rimosse.
Grazie Giulia, le tue indicazoni mi sono state molto utili per sfruttare al meglio il poco tempo che avevo per visitare Delhi. Solo un aggiornamneto: la mia esperienza con Raju per il tuk tuk /taxi non è stata positiva. Mi permetto di suggerire a tutti, se lo vogliono contattare, di concordare bene in anticipo la somma da pagare, al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Ciao Sandro, mi dispiace molto dell'esperienza non andata bene. Ero stata con lui anni fa e mi ero trovata molto bene (quindi se nel post ho indicato costi devo anche sottolineare che non sono aggiornati). Rimane che prima di fare qualsiasi cosa è sempre bene concordare il costo (questo vale per tutto). Un saluto Giulia
Tutto molto chiaro e utile, grazie mille!
Ciao Giulia!
Grazie per gli ottimi consigli. Domani arrivo a Delhi dove resterò un paio di notti. Pensavo di seguire il tuo itinerario in tuk tuk con Raju. Giusto per farmi un'idea che prezzo avete pattuito? Te lo domando anche perché essendo la prima volta in India non ho proprio termini di paragone. Grazie mille
Ciao Isabella,
sono passati un po' di anni e onestamente non ricordo. Se non lo ho scritto nel post non saprei dirti la cifra. Mi dispiace. Saluta Raju da parte mia e buona Delhi!
anche io sono interessata a sapere se hai fatto con Raju lo stesso giro e quanto hai pagato perchè non ho idea.
Ciao Isabella
avete poi fatto il tour con Raju? Noi andiamo a Delhi a inizio ottobre e saremmo interessati a una guida per un paio di giorni. E' ancora corretto il numero?
Ho letto tutto d’un fiato alcune pagine relative all ‘ India mentre la sto visitando e le ho trovate piacevoli, interessanti e scritte bene. Mi incuriosisce la tua attività di “travel planner” (boh il termine me lo sono inventato) e vorrei contattarti
Nel form lascio il mio è mail
Grazie
Mario
Ciao Mario, sono contenta che quanto scritto sia piacevole ed anche interessante.Riguardo il mio lavoro qui spiego in cosa consiste e come è nato: Travel Planner Kipepeo Experience.
Buona India!
Grazie, ho trovato le tue indicazioni molto esaustive
Ciao Liliana, sono contenta. Spero che ti tornino anche utili! Buona India!