Bosnia - Erzegovina cosa vedere: i posti da visitare e da non perdere la prima volta che ci andate

13 cose da vedere in Bosnia Erzegovina se non ci siete mai stati

Uno dei Paesi più belli ed emozionanti da visitare nei Balcani è sicuramente la Bosnia Erzegovina.

Nonostante l'enorme popolarità della vicina Croazia, la Bosnia Erzegovina è una destinazione rimasta relativamente inesplorata e fuori dai sentieri battuti, quindi anche meno turistica, rispetto i Paesi vicini.

La Bosnia si trova a meno di un'ora di auto da località popolari come Dubrovnik, in Croazia, e Kotor, in Montenegro. Posizione felice per chi vuole regalarsi un viaggio a due passi dal mare tra colline lussureggianti, rovine secolari, città storiche e cascate meravigliose.

Se questo non bastasse a invogliarvi a esplorare la Bosnia, sarete felici di sapere che è anche incredibilmente economica, più o meno come l'Albania, altro buon motivo per decidere di regalarsi una avventura da queste parti.

Se le città più famose della Bosnia sono Sarajevo e Mostar, in Bosnia-Erzegovina troverete tanti altri posti da visitare che sapranno tenervi occupati. Ho messo insieme per voi l'elenco dei migliori luoghi da visitare in Bosnia-Erzegovina, che spero vi ispirerà a viaggiare in questo fantastico Paese.

Breve scheda informativa sulla Bosnia-Erzegovina

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Cosa vedere in Bosnia - I 13 posti da visitare e non perdere

La Bosnia Erzegovina è un Paese enorme con tantissimi luoghi da visitare. Potreste dedicarle un paio di settimane e sentire di non aver visto tutto. Ho selezionato i posti che vi consiglio di vedere in Bosnia la prima volta che ci andate e che vi consiglio di non perdere.

Se avete intenzione di concludere la vacanza in Bosnia al mare, vi consiglio di terminare a Mostar che si trova a poca distanza da Dubrovnik in Croazia.

Sarajevo

Sarajevo, la capitale della Bosnia-Erzegovina, è una città ricca di storia e cultura. Sebbene il suo nome faccia venire in mente immediatamente la guerra e l'assedio, la Sarajevo di oggi è una città in cui il turismo cresce velocemente per un semplice motivo: è bellissima e sa intrattenere.

Sarajevo è incastonata in una valle lunga e sottile e circondata su tutti i lati da montagne boscose visibili da ogni angolo, non a caso quelle bellissime montagne durante l'assedio era luoghi in cui stazionavano i cecchini serbi.

Cominciate la visita di Sarejevo da Baščaršija, il bazar della Città Vecchia, che ha un'atmosfera ottomana ed antica, che è il luogo perfetto per farsi un'idea della città. I posti da vedere a Sarajevo si concentrano nel centro o sono facilmente raggiungibili da qui, che è anche piuttosto piccolo e facile fa visitare a piedi.

Assicuratevi anche di raggiungere uno dei punti panoramici più suggestivi di Sarajevo facilmente accessibile con la funivia che, dalla stazione a due passi d Baščaršija porta fino a Monte Trebević, una delle cime che hanno ospitato le Olimpiadi invernali del 1984.

Vi consiglio di dedicare un paio di giorni a Sarajevo, e per scoprire nel dettaglio cosa fare vi consiglio la lettura del post Cosa vedere a Sarajevo - Consigli per visitare la capitale della Bosnia - Erzegovina

CONSIGLIO PER VISITARE SARAJEVO
Se avete poco tempo e volete visitare il meglio della città vi consiglio di prenotare il free walking tour di Sarajevo e poi il tour della guerra di Sarajevo ed i suoi dintorni (inclusa la pista da bob ed il tunnel della guerra).

centro storico di Sarajevo

Tunnel di Sarajevo

Quando Sarajevo è caduta sotto l'assedio delle forze serbe nel 1992, entrare, o uscire, dalla città era praticamente impossibile. L'unica ancora di salvezza era l'aeroporto, il cui uso era stato negoziato dalle Nazioni Unite con i serbi per far arrivare gli aiuti umanitari.

L'aeroporto confinava con il territorio libero bosniaco. Per raggiungerlo era però necessario attraversare la pista d'atterraggio, cosa estremamente rischiosa perchè non si era protetti dal fuoco dei cecchini.

L'esercito bosniaco decise quindi di scavare un tunnel sotto l'aeroporto che avrebbe collegato il quartiere di Dobrinja, sul lato cittadino dell'aeroporto, con il sobborgo di Butmir, dall'altro lato, da dove era possibile accedere al territorio libero bosniaco.

I nomi dei due sobborghi diedero al tunnel anche il suo nome "ufficiale": Tunel D-B.

Sul lato di Butmir, l'uscita del tunnel si trovava presso la casa della famiglia Kolar, che oggi gestisce il museo, e i cui membri maschi in età militare erano all'epoca nell'esercito bosniaco.

Il progetto del tunnel, lungo 800 metri e largo ed alto un metro e mezzo, ha richiesto 3 mesi di lavoro, 24 ore su 24, per essere completato nell'estate del 1993. Questo progetto si è rivelato essere vitale per Sarajevo nei due anni successivi. I cittadini poterono ricevere maggiori scorte di cibo, ed i difensori della città l'accesso alle forniture militari.

Dopo la guerra il tunnel venne abbandonato e dopo un po' crollò.

Sul versante di Butmir invece la famiglia Kolar decise di preservare una breve sezione del tunnel e di costruirvi intorno un museo, a ricordo dell'incredibile impresa e del ruolo importantissimo per la popolazione di Sarejevo.

Il tunnel si trova poco fuori Sarajevo e si può raggiungere facilmente in auto o con un tour come questo.

Tunnel di Sarajevo

La pista di bob delle Olimpiadi invernali del 1984

Nel 1984 Sarajevo ha ospitato i giochi olimpici invernali e la pista da bob, lunga 1300 metri e con 12 curve, è stata protagonista di questo evento.

La pista è stata riutilizzata per le gare di Coppa del Mondo negli anni successivi ai Giochi invernali. Sembrava che il futuro della destinazione come parco sportivo invernale non avrebbe subito alcun arresto ma anzi sarebbe diventata sempre più popolare.

Quando però nel 1991 iniziò la guerra in Jugoslavia la pista, come il resto del Paese, rimase coinvolta nei combattimenti. Le curve della pista sono state utilizzate come postazioni difensive dalle forze bosniache e l'intero tracciato si riempì di fori di proiettile diventando un vero e proprio campo di battaglia.

Oggi la pista è uno dei luoghi preferiti dagli artisti locali di street art, che hanno decorato intere zone del percorso.
Attualmente è in fase di ricostruzione per le future competizioni di bob, ma sono ancora disponibili visite guidate ufficiali.

Da sapere prima di andare
Non girate in quest'area da soli o senza una persona del posto che la conosca perfettamente; ci sono ancora molte mine inesplose disseminate nella collina.

È sconsigliato avventurarsi fuori dai sentieri prestabiliti.

In alternativa, ci sono tour che si rivolgono a chi non vuole camminare o autobus locali che fanno tre quarti del percorso. È anche possibile noleggiare un taxi e l'autista può fungere da guida turistica per il viaggio, basta avere pazienza e negoziare il prezzo prima di salire.

pista da bob sarajevo

Mostar

Mostar è probabilmente la città più conosciuta della Bosnia-Erzegovina ed una delle più belle dei Balcani.
Anche Mostar, come Sarajevo, è stata teatro di una guerra crudele e il suo famoso ponte, costruito nel XVI secolo, è stato distrutto il 9 novembre 1993.

Il Ponte Vecchio, oggi ricostruito esattamente come prima del crollo, insieme all'area adiacente - il suo bellissimo centro storico - sono entrati a far parte del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 2005.

Sebbene la maggior parte dei turisti visiti Mostar come una delle gite di un giorno a Dubrovnik, vale la pena di trascorrere qui qualche giorno anche per poter visitare i dintorni dell'Erzegovina.

Mostar è una città piccola e ricchissima di storia che si presta benissimo come base per visitare l'Erzegovina. Inoltre, se dovete scegliere per una sola visita guidata in Bosnia vi consiglio vivamente il free walking tour con Sevko.

Per sapere qualcosa in più su Mostar leggete il post: Cosa vedere a Mostar in un giorno

Mostar

Blagaj e Blagaj Tekke

Non lontano da Mostar, si trova Blagaj località nota per la sorgente del fiume Buna, che sgorga direttamente dalle rocce, e per il monastero derviscio (tekke) costruito nel 1520.

Entrambi si trovano l'uno accanto all'altro, creando un luogo molto fotogenico, soprattutto se ci si trova di fronte al fiume dal monastero.

Se volete potete visitare l'interno del monastero derviscio in cui potete ammirare resti ottomani e dervisci.
Se poi visitate la Bosnia Erzegovina in estate quando fa molto caldo ricordate che lungo il fiume troverete un fresco ristoro.

Blagaj Tekke Bosnia

Cascate di Kravice

La cascata di Kravice è un bellissimo luogo naturale situato vicino a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, e facile da visitare in giornata abbinandolo a Baglaj.

Il parco naturale di Kravice, una delle più grandi cascate della Bosnia-Erzegovina, ed è una popolare destinazione turistica grazie alla sua incredibile cascata, alta oltre 25 metri.

Pare che la cascata di Kravica abbia avuto origine milioni di anni fa e che si sia formata in seguito al movimento tettonico e allo sconvolgimento dell'altopiano calcareo su cui scorre il Trebizat, il fiume che alimenta le cascate in cui potete fare il bagno o noleggiare una barca e rilassarvi.

Il Parco Naturale di Kravice è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 22 nei mesi estivi e dalle 7 alle 19 nei mesi invernali.
Il biglietto d'ingresso costa 20,00 KM

Il parco offre ai visitatori una serie di strutture, tra cui parcheggi, trenino (a pagamento) per raggiungere la cascata dal parcheggio o tornare, servizi igienici, spogliatoi, ristoranti e bar.

Il parcheggio è sopraelevato e si trova su un altopiano a circa 50-100 metri sopra la base della cascata. Dopo aver acquistato il biglietto, potete raggiungere la cascata a piedi o con il trenino.

Se volete arrivarci a piedi troverete diversi percorsi a piedi che portano alla cascata. I percorsi variano per difficoltà. Vi consiglio di arrivare a piedi, per poter fare delle fermate alle piattaforme panoramiche e, se viaggiate in estate quando può fare caldissimo, di tornare al parcheggio con il trenino.

Cascate Kravitce in Bosnia

Medjugorje

A pochissima distanza dalle cascate di Kravice, si trova un luogo che attrae pellegrini da tutta Europa:Medjugorje.

Medjugorje, meno di 40 anni fa, era solo un piccolo villaggio con una piccola popolazione croata nella regione dell'Erzegovina.

Nel 1981, sei bambini che giocavano su una collina videro un'apparizione della Vergine Maria. Da allora Medjugorje è una città che accoglie milioni di pellegrini ogni anno sebbene il Vaticano non lo abbia mai ufficializzato il luogo di culto e nessun Papa ci sia mani andato.

Onestamente, se non si è particolarmente credenti, come me, credo che si possa saltare come luogo di visita. Ma se siete incuriositi, vista la vicinanza con Kravice potete fare un salto e magari rimanere impressionati dal fiume di fedeli che ogni giorno si reca in questo posto.

Al centro del paese si trova la grande chiesa con 100 posti a sedere. La chiesa dispone anche di posti a sedere all'aperto e di cabine per le confessioni in diverse lingue europee. Nel giardino dietro la chiesa si trovano statue e grotte.

La statua più famosa è la "Statua del Cristo Risorto". Questa statua di bronzo attira i pellegrini perché da tempo "piange", ovvero un liquido sgorga da differenti parti del corpo della statua.

Chi vuole può salire sulla Collina delle Apparizioni, dove si sono verificate diverse visioni di Marja dopo la scoperta originale da parte dei bambini. La collina è raggiungibile dal centro di Medjugorje in circa 15-20 minuti a piedi, mentre la salita per la Montagna della Croce richiede circa mezz'ora.

Non è difficile o particolarmente faticosa, ma il terreno è sassoso e ripido: si consigliano scarpe adatte e passo deciso.

Srebenica ed il sito commemorativo di Potocari

Srebrenica si trova a circa 80 km a nord-est da Sarajevo e a 5 km circa dal confine con la Serbia. Srebrenica è il luogo in cui si è consumato il più grande genocidio in Europa dalla seconda guerra mondiale.

Il motivo per cui si viene a Srebrenica è principalmente per visitare il sito commemorativo di Potocari che si trova a circa 5 chilometri a nord della città, sulla strada 453 per Bratunac.

Il memoriale è stato costruito a memoria del massacro di Srebrenica, o anche genocidio di Srebrenica, commesso nel luglio 1995 dai serbi contro i musulmani bosniaci durante la guerra in Bosnia-Erzegovina.

Il sito oggi è fondamentalmente un cimitero, dove sono sepolte circa 6.000 vittime delle atrocità, che continuano a essere sepolte una volta identificate, che è un processo in corso.

La maggior parte delle tombe ha lapidi sottili e alte di marmo bianco, mentre le tombe più recenti hanno ancora dei cartelli provvisori di legno verde con indicato solo il nome della persona, il nome del luogo, l'anno di nascita e l'anno comune di morte: 1995).

Al centro del complesso, un muro commemorativo di nomi forma un semicerchio intorno a una sorta di moschea all'aperto. Lo spazio commemorativo centrale utilizzato nelle cerimonie di sepoltura e di anniversario (11 Luglio).

A destra dell'ingresso principale del cimitero c'è una piccola sala espositiva sotterranea era esposta una piccola ma commovente selezione di foto.

Dall'altro lato della strada si trova l'ex fabbrica di batterie per auto dove si dice che molte vittime abbiano cercato di rifugiarsi. Un edificio ospita solitamente le bare dei nuovi arrivati prima della loro sepoltura cerimoniale nel cimitero.

A sud della fabbrica si trova l'ex edificio delle Nazioni Unite, dove le forze di protezione olandesi non sono riuscite a proteggere la popolazione musulmana e i rifugiati e che ora giace abbandonato.

Uno degli edifici abbandonati della fabbrica, tuttavia, è stato trasformato in una Sala commemorativa. Questa è di gran lunga la parte più impressionante del sito. Sfortunatamente, l'accesso è limitato e di solito è aperto solo per i gruppi.

Potete visitare Srebrenica in tour da Sarejevo come questo che include anche la visita del Museo del genocidio oppure potete raggiungerla in autonomia ma considerate che potreste non avere accesso alla sala commemorativa.

Se vi interessa la storia del genocidio di Srebenica vi consiglio la visione del film Quo vadis, Aida?

srebrenica

Jaice e le cascate di Plive

Jajce è una piccola città della Bosnia-Erzegovina, centrale non solo geograficamente ma anche culturalmente. Jajce non è ancora una meta turistica particolarmente popolare anche se l'UNESCO ha recentemente investito nella ristrutturazione delle aree storiche della città.

Nel corso della lunga storia della Bosnia, Jajce ha ospitato re medievali, governatori ottomani e una serie di gruppi etnici diversi, oltre a essere una delle prime roccaforti comuniste del presidente Tito.

Una delle caratteristiche più singolari di Jajce è la cascata di Plive, insolitamente situata proprio nel centro della città. Le cascate sono alte più di 20 metri e si trovano nel punto in cui due fiumi si incontrano e convergono.

Ci sono diversi punti di osservazione eccellenti, tra cui la piattaforma ufficiale che vi farà arrivare molto vicini.

Assicuratevi anche di visitare la fortezza di Jajce costruita intorno alla metà del XIV secolo, anche se nel corso degli anni sono state apportate numerose modifiche e aggiunte.

Il castello centrale si trova in cima a una collina che domina la città, e all'interno della città ci sono varie parti di vecchie mura fortificate e porte.

Bunker di Tito a Konjic

Il bunker di Tito, uno dei più grandi segreti dell'ex Jugoslavia. Se siete appassionati di bunker (in Albania ne trovati tantissimi) assicuratevi di non perdere questo nascosto sotto la montagna Zlatar, con il punto più profondo di 280 metri sottoterra.

Il bunker è stato costruito per 26 anni in segreto, con lo scopo principale di proteggere Josip Broz Tito, il presidente dell'ex Jugoslavia, e 350 persone della leadership politica e statale in caso di attacco nucleare.

L'ARK, acronimo di Atomic War Command (Comando della Guerra Atomica), è composto da dodici blocchi che avevano scopi diversi e che vi porteranno negli anni '60 e '70 del secolo scorso.

Si accede esclusivamente con visita guidata da prenotare in anticipo.

Se avete una macchina potete guidare fino al punto di incontro a Konjic (vi daranno le indicazioni ma sappiate che è un bar all'angolo).

Per prenotare dovete telefonare preventivamente. Questo il sito: Tito Bunker

Se non avete un mezzo e alloggiate a Sarajevo vi consiglio di prenotare un tour con trasporto che costa €49 (include anche il biglietto di ingresso) e dura 4 ore e mezza. Prenotate il tour al bunker di Tito da Sarajevo.

Ingresso bunker di Tito in Bosnia

Parco Nazionale UNA

Il Parco nazionale di Una è uno dei parchi nazionali più recenti della Bosnia-Erzegovina. È stato istituito nel 2008 per proteggere la natura incontaminata intorno ai fiumi Una, Krka e Unac.

Il Parco nazionale dell'Una si trova nella parte nord-occidentale della Bosnia, vicino al confine con la Croazia e al più famoso Parco nazionale di Plitvice.

Offre le stesse bellezze naturali, ma senza la folla dei turisti, in un'area molto più vasta. Con 19.800 ettari, è oggi anche uno dei parchi nazionali più grandi della Bosnia.

Non perderete anche la Štrbac buk, la cascata più grande del Parco Nazionale Una, a cui si accede facilmente da Orašac, e Martin Brod, un piccolo villaggio risalente al XV secolo.

Le attrazioni principali sono le cascate, una delle più belle è Milančev buk, alta 54 metri e circondata da diverse piscine naturali, i mulini ad acqua e i vecchi lavatoi chiamati bucnice, oggi commercializzati come "lavatrici ecologiche" per la loro sostenibilità.

Nelle vicinanze si trova anche il Monastero di Rmanj, un antico monastero ortodosso risalente al XV secolo. L'ingresso non è a pagamento, quindi potete entrare e dare un'occhiata.

Dettagli pratici per visitare il Parco Nazionale UNA

L'ingresso principale per il Parco Nazionale Una è Gorjevac, ideale se si vogliono raggiungere direttamente le cascate di Štrbački buk.

L'ingresso di Martin Brod è invece si trova vicino alle cascate di Milančev Buk.

Una ha però differenti ingressi che sono i seguenti:

  • Ingresso 1 - Gorjevac (Štrbački buk)
  • Ingresso 2 - Ćukovi
  • Ingresso 3 - Ćelije
  • Ingresso 4 - Račić
  • Ingresso 5 - Martin brod (Milančev Buk)
  • Ingresso 6 - Lohovo

Tutti i visitatori, tranne i bambini fino a 7 anni, devono pagare un biglietto d'ingresso. Il prezzo dei biglietti dipende dagli ingressi.

Il prezzo varia da 2 KM (se si entra nel parco dall'ingresso 6) a 7 KM o 3,5 € (ingressi 1, 2 e 3).

Parco Nazionale Sutjeska

Uno dei parchi più antichi e più grandi della Bosnia-Erzegovina, il Parco nazionale Sutjeska vi stupirà sicuramente con la sua natura selvaggia.

Il parco nazionale di Sutjeska ospita la Perucica, una delle ultime foreste primordiali d'Europa. Inoltre, all'interno del parco nazionale si trova la cima più alta del monte Maglic (2386 m), che è anche la vetta più alta del Paese. .

Le attività da fare a Sutjeska sono numerose, in particolare hikinh, bicicletta e rafting.

In totale ci sono nove sentieri escursionistici, di cui il più lungo e difficile è lungo 22 chilometri e di solito si percorre in 8 ore camminando a ritmo moderato.
Attenzione al sentiero VI Prijevor - Maglić che sebbene sia uno dei più brevi (solo 2 km) è classificato come difficile perché è in realtà un sentiero alpino. Per salire è necessario avere un'attrezzatura tecnica adeguata, casco, imbracatura, ramponi e piccozza.

Per chi desidera esplorare il parco in bicicletta c'è un percorso dedicato ai ciclisti. Il percorso inizia a Tjentiste dove è anche possibile noleggiare biciclette se non si dispone di una propria. Il percorso è lungo 48 km e termina al lago Orlovac, dove si trovano la casa di caccia e il campeggio.

Infine se vi piace il rafting qui potete farlo sul fiume Tara nel canyon della Sutjeska. Il rafting sul Tara è possibile anche nel vicino PN Durmitor, a sole 2 ore di auto da Sutjeska.

L'ingresso principale del PN Sutjeska si trova nella parte settentrionale del parco, vicino al villaggio di Tjentiste, dove ha sede l'amministrazione del parco

Stolac

Incorniciata dalle creste erbose e scoscese dell'Humina dell'Erzegovina, Stolac è considerata da molti come la città più bella del paese.

Tra i luoghi da visitare assicuratevi di vedere il centro storico di Stolac, la necropoli di Radimlja - il cimitero in pietra meglio conservato del periodo medievale e sito UNESCO, i megaliti della città illirica di Daorson, le rovine del castello di Vidoški, la casa della famiglia Šarić in stile ottomano costruita nel 1734, la moschea del Sultano Selim, gli antichi ponti in pietra, i mulini ad acqua sul fiume Bregava e la cascata di Provalije - bellissimo pezzo di natura sul fiume Bregava nel cuore della città.

Aggiornato il: 24 Giugno 2023
Scritto da: Giulia Raciti

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

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