Viaggiare zaino in spalla in Namibia – Guida al Backpacking in Namibia
Infatti non è detto “Africa for backpackers beginners” ma semplicemente “for beginners” il che significa che se è la prima volta in Africa la Namibia può essere una interessante introduzione, e anche più semplice, all’Africa.
Namibia e Botswana sono anche amichevolemente chiamate “africa for beginners” anche se dal mio punto di vista, abituata a viaggiare con i mezzi pubblici qui le cose si sono complicate un po’ e proprio da beginners non mi è sembrata. Per lo meno all’inizio.
Ma questa definizione ha poi trovato un senso.
La sofferenza sarà decisamente inferiore a quella di altri paesi africani ed il pubblico di viaggiatori a cui è indirizzata questa definizione infatti non sono i backpackers specificatamente ma coloro che vogliono scoprire nella maniera più veloce ed indolore questo paese.
La Namibia è molto ben organizzata per i turisti, niente a che vedere con un sud della Tanzania (ma in verità l’intera Tanzania è faticosissima con i mezzi e la cosa mi ha stupita non poco) o l’Etiopia, dove i trasporti ci sono ma oltre a richiedere ore e ore in più di quanto dovrebbero, tra vari stops, partenze solo quando il bus è veramente pieno, ovvero con persone in piedi o sedute nel corridoio e tutti noi schiacciati come sardine, sono scomodi e se non si ha una pace mentale da karma benevolo si rischia di impazzire e mandare tutti a quel Paese.
Scopri come pianificare il tuo viaggio in Namibia – Guida al viaggio in Namibia
Backpacking in Namibia - Tabella Contenuti
La Namibia è davvero una Africa per principianti?
Si, se penso che una stessa Etiopia fatta con auto privata non è immune a problematiche tutte africane così da ritenerlo comunque un viaggio molto pesante e duro, mentre in questo caso se si ha un minimo di organizzazione o un proprio mezzo tutto diventa sconvolgentemente semplice, non c’è traffico, le strade anche quelle sterrate sono in ottime condizioni, si trovano ostelli quasi dovunque, c’è wi-fi praticamente dovunque, si trovano supermercati dove comprare cibo occidentale, ottimi ristoranti…insomma un concetto di africa a metà strada pià vicina al Sud Africa che al resto d’africa (quella che conosco, devo specificarlo).
I tours di gruppo organizzati (detti overland, in questo link puoi visionarne alcuni) sono per esempio ideali per chi viaggia da solo e vuole avere una visione dei principali destini turistici del Paese senza dover spendere troppo, trattandosi infatti di viaggio di gruppo (fino a 30 persone) i costi si abbassano rispetto al viaggiare da soli o in coppia.
In 22 giorni è possibile fare un grand tour tra Namibia, Botswana, Zambia e Zimbawe (Victoria Falls) e Cape Town, e questo potrebbe costare sui 2100€ per persona tutto incluso, per un esempio di over land clicca qui, considerando soluzioni in tenda e campeggio, meravigliosi e molto ben organizzati (c’è anche l’acqua calda!), auto, cuoco, cibo e guide. Un costo eccellente per la qualità d’offerta a sua volta eccellente.
Esempio di overland di 22 giorni (da Cape Town fino allo Zambia)
Backpacking in Namibia – Il problema
Personalmente nutro una passione sviscerata per i mezzi pubblici, quanto più sono fuori dal comune quanto più mi piacciono, quanto più rendono il mio viaggio complicato, quanto più provo gioia. Viaggio così e procedo molto lentamente, non sono facile ai compromessi e preferisco sbrogliare i miei problemi da sola che doverne discutere con altre persone.
Ho sofferto in più occasioni viaggiando con i mezzi pobblici, ricordo la Costa Rica e El Salvador caldissime, con un tasso di umidità alle stelle e io in un bagno di sudore.
Per non parlare del viaggio che mi ha portata fino ad Omorate, nella Omo Valley, proprio quel viaggio che tutti mi dicevano “non ce la farai mai senza una macchina”, ci ho messo 2 giorni e mezzo ma con un pò di pianificazione strategica sono arrivata a destinazione (i mercati sono la soluzione!).
Ho sempre creduto che finchè ci siano dei locali che viaggino con i mezzi allora anche io posso farlo. Sicuramente non sono le soluzioni più comode, nè le più veloci, sconsigliate queste modalità a chi ha poco tempo soprattutto in Africa dove non si mai a che ora parti e a che ora arrivi, ma la mia “avventura” si è sempre focalizzata su questo mezzo di trasporto. Ognuno ha una passione, e i bus sono la mia.
Ero stata avvertita sull’assenza di connessioni terrestri pubbliche in Namibia, ripeto, per visitare alcuni dei centri turistici più noti che, parliamoci chiaro, se vieni qui, vuoi vedere.
Ma ho deciso di provarci ugualmente, cercando di combinare le differenti soluzioni di trasporto, lasciando l’opzione più ovvia, semplice e meno problematica, il tour organizzato, come ultima ancora di salvezza nel caso in cui realmente la mia impresa si dimostrasse impossibile.
Backpacking in Namibia – La soluzione!
Ma di impossibile non c’è nulla nella vita. E così alternando differenti soluzioni, auto, mezzi pubblici, passaggi e treni, sono riuscita a raggiungere tutto quello che desideravo senza mai ricorrere alla opzione che meno mi attraeva riuscendo a scoprire la Namibia a modo mio e senza limiti di tempo.
Il tempo ce l’ho e voglio spenderlo come meglio credo, potendo anche dedicare 4 giorni al campeggio con le tribù del nord, probabilmente quello che davvero desideravo realizzare, passando molto più tempo del previsto a Opuwo, questa surreale cittadina in cui tecnologie e modernità, ovviamente parlo della modernità africana che nulla ha a che vedere con quella di Windhoek, si incontrano con differenti gruppi etnici.
La Namibia è adatta ai backpackers?
Personalmente credo di no. Mi spiego meglio.
Dipende cosa vuoi da questo viaggio, cosa ti aspetti, e chi identifichiamo come backpacker. Che ovviamente non è semplicisticamente la persona che viaggia con lo zaino, siamo bravi tutti a fare questo, nè per forza lo squattrinato.
Per backpackers intendo persone che viaggiano utilizzando i mezzi pubblici, estremamente flessibili e con forte senso di adattabilità, con budget non stratosferici e che viaggiano in maniera indipendente ed, in questo caso, ricorre alla tenda piuttosto che all’hotel.
Se il tuo obiettivo è muoverti con i mezzi pubblici tutto il tempo, raggiungere le destinazioni in maniera indipendente, purtroppo avrai vita complicata.
Soprattutto nel sud della Namibia dove, volente o nolente, dovrai scendere a compromessi ed una macchina diventa essenziale.
Inutile sperare in un colpo di fortuna in questi casi. Nel nord le cose cambiano e l’utilizzo dei minibus, o mini-taxi come li chiamano, è più frequente e quindi la dose di avventura una volta superato Etosha National Park arriva in toto.
Consiglio la Namibia ad un backpacker che vuole scoprire l’Africa?
Dipende. Non nascondo che anche se i miei ricordi più belli hanno a che fare con le persone che ho incontrato che mi hanno fatto entrare, e dormire, nelle loro case, dall’altro lato la poca popolazione per le prime settimane mi ha fatto avere l’impressione di essere in un luogo molto bello ma senza anima africana. Era una estensione del Sud Africa, e neanche quello nera che a differenza di quanto si possa credere in Sud Africa esiste ed è anche molto forte, basta solo andare oltre Cape Town e la Garden Route.
Questo Paese è prevalentemente desertico e in molti casi serve una macchina. Il contatto con la gente del luogo è minimo perchè loro sono pochi e bisogna trovarsi in situazioni disperate, situazioni in cui mi viene facile ritrovarmi.
Ricordo che dopo 6 ore di treno in un cocente pomeriggio e senza acqua scopro che gli ostelli di Keetmanshoop sono tutti pieni e Audry, che lavora nel negozio di bibite, vedendomi stravolta mi ha chiesto se volevo andare a dormire a casa sua, per trovarsi in altrettante situazioni inaspettate (e credo ci voglia pure un pò di sana attitudine nel fare questo).
Quindi Namibia si o no?
Se si vogliono vedere luoghi desertici e pacifici, deserti e distese senza fine, se si vuole guidare per ore senza mai fare una curva, se i panorami sono quelli ciò che interessano, se si è disposti a viaggiare in auto, condividere questa esperienza con altre persone, scendere a compromessi ed itinerari predefiniti, se si vuole viaggiare senza troppi imprevisti, se si desidera dormire in guest houses decenti e si è un pò schinfiltosi (e per venire in Africa, quella rurale, non puoi esserlo o la odieresti!).
Non la consiglio se si cerca il mondo “africano” rustico e rurale, fatto di caos e disordine, sporcizia e rumore, ma anche folle e divertente confusione, se si vuole saltare da un minibus all’altro e schivare mucche e capre che passeggiano per strada o si vuole uscire alle 21 per uno snack di strada, se ci si vuole muovere prevalentemente in maniera indipendente e si è fortemente restii ai viaggi di gruppo o in self drive.
Come in tutto il mondo questo è valido qui ancora di più: dipende cosa cerchi e cosa vuoi. Non esiste un paese migliore dell’altro.
L’Africa è grande e diversa. Non facciamo di tutta l’erba un fascio. Potrei raccontarti 5 differenti Afriche e rimarresti stupito di quanto diverse queste possano essere, di quanto poche siano le cose in comune e di come ogni cultura si differenzi la una dall’altra. Troppo semplice parlare di Africa quando dovremmo ricordare che questo continente vanta la bellezza di 54, di cui probabilmente conosciamo l’esistenza solo di alcuni. Sai nominarmi tutti e 54 gli stati africani? Se si, sei un grande!
Mezzi pubblici in Namibia
Non nascondo che destreggiarsi con i mezzi pubblici in Namibia è faticoso, prima di tutto perché soprattutto nel sud dove vive pochissima gente e la maggior parte dei punti di interesse sono in aree disabitate o si viaggia con mezzo privato, o con tour o non ci si può neanche “attaccare al tram” perché purtroppo non c’è.
Qui per la prima volta ho fatto un vero autostop, nelle altre occasioni erano i miei amici in loco che cercavano la macchina per me (vedi Omo Valley) in questo caso ho proprio atteso in mezzo alla strada con pollice in su e sono salita su una macchina della polizia, costo $30 (namibiano) per due e al ritorno stesso costo su un camion merci.La Namibia è bene organizzata per i turisti, le difficoltà di viaggio incontrate in altri Paesi semplicemente qua non esistono, così da classificare, mio modesto parere, la namibia in una categoria differente rispetto l’altra africa, molto più vicina al sud Africa che ad altri Paesi. Procediamo con ordine e scopriamo come possiamo viaggiare in Namibia. Parto dal più semplice/ovvio per arrivare alle modalità più hard core (testate tutte in prima persona).
Consiglio
Per gli spostamenti con i mezzi pubblici, o mini-taxi, chiedi sempre ai locali neri. Sanno dove indirizzarti. Se di contro lo fai con i bianchi riceverai in cambio uno sguardo stizzoso e verrai comunque mandato a parlare con qualche locale, che ne sa più del bianco che si muove solo a bordo della sua 4×4.
Come viaggiare in Namibia
1# – Overland Tour – Tours di gruppo (la soluzione economica per viaggiare in Namibia)
A mia grande sorpresa ho scoperto che viaggiare con tour operator e in viaggi organizzati i costi non sono così esagerati, considerando che parliamo di un tutto incluso (trasporti, mangiare, parchi nazionali, guide, tende e campeggi).
Questo un esempio di overland di gruppo piuttosto classico ed ad un ottimo prezzo.
Costo assolutamente giustificato che per circa 100€ al giorno consente di vedere i principali luoghi turistici di questi Paesi senza troppi intoppi seguendo dei ritmi pesanti ma scorrevoli (in genere le attività extra non sono incluse e si pagano a parte).
Per idee di overland in Namibia scopri tutte le opzioni di tour: Overland Namibia e scegli l’operatore che ti convince affidandoti all’itinerario ed anche alle recensioni lasciate da altri turisti.
2# – Self Drive
Non devi essere un campione di rally per guidare in Namibia, in verità è possibile viaggiare questo Paese anche con una semplice macchina e la 4×4 non è necessaria, a parte alcune zone remote in cui le strade sono realmente dissestate.
Le strade sono prevalentemente sterrate ma sono piuttosto agevoli e facili da guidare. Giusto da Opuwo a Epupa i dossi si fanno importanti ma tutto è fattibile con una semplice 2 ruote. Mi raccomando di non guidare a velocità spericolate ma rimanere sotto i 100 a volte 80km orari, i peggiori incidenti sono proprio dovuti alla convinzione di guidare su ottime strade quando poi qualcosa accade.
I morti per guide di questo tipo non sono una rarità e se ne sente parlare spesso e la motivazione è sempre la stessa, 120/140 kh su sterrati. Quindi occhio! So che noleggiare un’auto se si è da soli è molto costoso, il mio consiglio è quindi di preventivare qualche giorno in ostello a Windhoek e cercare altri backpackers intenzionati a noleggiare la macchina che saranno ben felici di condividere i costi con te.
Io l’ho fatto 2 volte, il sud con due svizzeri in 4×4, ed Etosha con un americano in 2×4. Basta chiedere senza farsi troppi problemi. Se gli itinerari che si vogliono seguire sono gli stessi, salta a bordo!
Ma questo richiede ovviamente qualche giorno per trovare macchina e persone.
3# – Mezzi pubblici (AUTOBUS E MINITAXI)
Nota dolente per gli amanti dei trasporti pubblici. La carenze di trasporti nel sud ma sopresa sorpresa non nel nord.
Intercape collega numerose città portando addirittura da Windhoek fino a Livingston, Zambia, da cui visitare le Victoria Falls.
Per altri tragitti meno convenzionali, le città sono collegate da quelli che qui vengono chiamati “mini-taxi” che non sono altro che i minibus collettivi che partono solo quando si riempiono e quindi tutti i posti sono venduti.
Facile trarre le proprie conclusioni, a volte le attese possono essere superiori alle due ore. In altri casi, come per esempio quando sono rimasta bloccata a Grunau, è possibile chiamare l’autista e chiedere a che ora il mini-taxi del giorno dopo parte. Il rischio è che se non trova passeggeri non parte, come è accaduto alla sottoscritta. Quindi se si è in luoghi isolati come dove ero io le soluzioni erano due: attendere il treno, che li passava 2 giorni a settimana, o sperare di essere fortunata il giorno dopo.
Consiglio
Chiedi ai locali a proposito dei minibus e sapranno darti indicazioni o numeri di telefono da chiamare, gli autisti, così da poter gestire gli spostamenti in maniera più pratica.
A volta i mini-taxi passano proprio dalla guest house così da evitarti attese nei parcheggi o lungo la strada, non sempre esistono le stazioni. alla stessa maniera ti lasciano dove chiedi.
5# – Treni
Ho atteso la bellezza di 4 giorni nel mezzo del deserto,a Gruanu per essere precisi, per poter provare questo mezzo di trasporto che è uno dei più lenti del mondo ma che esperienza!
Una locomotiva piccola e compatta, che attraversa il deserto. Tanto mi è piaciuto, nonostante il guasto alle 3,30 del pomeriggio nel bel mezzo del niente e senza acqua nè cibo, mentre fuori c’erano forse 40 gradi, che ho deciso di viaggiare anche con il treno notturno che poi da Kethmanshoop mi ha riportata a Windhoek.
Come riservare
Andare presso le stazioni e comprare il biglietto in anticipo, dove non c’è stazione è possibile salire sul treno e pagare il bigliettaio.
Consiglio comunque di chiamare l’ufficio delle ferrovie per chiedere conferma e sul costo, sull’orario di arrivo del treno e sulla modalità di pagamento.
6# – Autostop
Si l’ho fatto e mi sono divertita, meno divertenti i 40 gradi ma sotto un cartello per le direzioni mi sono riparata dal sole cocente del deserto.
I passaggi si pagano, i Namibiani tutti sono abituati a muoversi in questa maniera.
Per 50km si pagano circa 30$ namibiani, circa 2 euro.
Un modo per muoversi tra un posto e l’altro, da un lato, e raccimolare qualche dollaro dall’altro.
Chiedi quanto costa il passaggio prima di salire sulla macchina. Paghi quando scendi.
Come funziona? Come in tutto il mondo! Attendi sulla strada principale o alle stazioni di benzina, quando vedi una macchina arrivare alzi il pollice. su 3 macchine 1 almeno si ferma.
Alla stazione di benzina si chiede alle auto dove vanno e se possono offrire un passaggio. Anche in questo caso è bene negoziare il costo in anticipo.
Se hai dubbi chiedi al benzinaio quanto potrebbe costare così da sapere quando dovresti pagare al massimo. Per i più tecnologici, esiste anche il gruppo chiuso Nabilift su facebook dove si cercano e si offrono passaggi. Funziona così e così e credo che sia più semplice attendere lungo la strada o alle stazioni di benzina.
CONSIGLI PER PIANIFICARE IL VIAGGIO IN NAMIBIA PER UN SELF DRIVE
Ammettiamo che non nutra questo insano amore per i mezzi locali, la soluzione che avrei scelto alternativamente, e a cui ho pensato in numerose occasioni, come alternativa alla mancanza di mezzi pubblici è il self-drive.
La maggior parte delle strade namibiane, anche se non sono asfaltate, sono in ottime condizioni e una normale macchina può andare.
Una 4×4 è ovviamente più indicata per avere maggiore stabilità.
Quindi semplice e facile da viaggiare in self drive, con una buona mappa si arriva dovunque. Le opzioni di noleggio sono due: 2 ruote o 4×4 (qui solitamente queste 4×4 sono quelle con tenda su tetto e materiale da campeggio incluso).
La 4×4 è stata prenotata tramite tour operator mentre la 2×4 su Rentalcars ottenendo un ottimo prezzo con assicurazione inclusa.
Applicazioni, guide e mappe essenziali per viaggiare in Namibia
Mappa stradale per chi fa self Drive
Per chi fa self drive una mappa cartacea può tornare sempre utile per studiare le rotte di viaggio.
Consiglio National Geographic Namibia Map.
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Applicazione di viaggio essenziale
Consiglio anche di scaricare l’applicazione gratuita offline maps o Map.me. Una volta scaricata l’applicazione potrai scaricare gratuitamente la mappa del Paese, in questo caso la Namibia et voila! non ti perderai più! L’applicazione funziona come gps e non richiede connessione gratuita. Disponibile per Android e Apple.
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Guide di viaggio Namibia
Come guida di viaggio consiglio vivamente la Namibia (Bradt Travel Guides), che come sempre si conferma una ottima risorsa per i Paesi africani.
La guida è disponibile solo in inglese.
Alternativamente la guida della Lonely Planet è un’alternativa, ma se puoi leggere in inglese non pensarci due volte, la Bradt è la migliore scelta!
Questo articolo ha 4 commenti
I have not been to Namibia yet but I am a bit surprised that you compare it with ethiopia. I travelled there for almost a month as a backpacker and found it extremely backpacker friendly and easy. You can get anywhere by public bus. Minivans are not really comfy on long distances, but the normal buses are really fine. You find reasonable guesthouses for a low price even in the smallest places. And the people speak really good English in general and are not yet very tourism infested. Thats why i introduced ethiopia as the prefect place for africa beginners.
Just as you said, Namibia is a beautiful country that is often overlooked by tourists. With so many breathtakingly beautiful landscapes and affordable prices, it looks like we will have to make it the next popular destination of 2017!
Hi there,
Your blog is really helpfull and interesting but you didn´t write much about camping. Do you have expirence with that? Are there a lot of spots and how much will it cost?
Cheers for your answer!
Hello Charlotta, of course I do as I spent most of time camping in Namibia and Botswana.
Usually a camping site was costing between 6/10$ per night, depends on where you go. So camping makes the trip in these countries pretty cheap, or at least cheapest than I thought it could be and a way cheaper than East Africa.
They are very easy to find, usually all lodges have also camping site, so you shouldn’t have any problem in finding place. However, in high season I would book in advance or call anyway before arriving.
Buy a sim card in Windhoek, it’s very cheap and easy to do, it works pretty well almost everywhere, didn’t work only at the Fish River Canyon and when I was camping with the Himba, Opuwo (I spent a few days with them, https://www.viaggiare-low-cost.it/en/namibian-tribes-a-journey-into-the-bush/)
Hope it helped!
Giulia