Guadagnare con un blog - Viaggiare e lavorare

Si può guadagnare con un travel blog? Se si come? Come posso viaggiare e lavorare? 

Tutte questioni spinose su cui io per prima ho dovuto pensare molto anche perché fondamentalmente il mio blog non è una fonte di guadagno o per lo meno non come ci si possa immaginare.

Scrivo per pura passione, ho un pò di pubblicità Adwords che rende qualche spicciolo al mese, e quindi non posso considerarla una entrata, ma non ne ho fatto una vetrina pubblicitaria, non ho recensioni di hotels, nè di ristoranti, nè mi faccio regalare notti gratis in cambio di menzioni.
Questa era l'unica cosa chiara sin dal primo momento e sul quale continuo ad essere intransigente.

Con questo non dico che condanni chi predilige questi metodi di guadagno. 
Ma la pubblicità sul sito, che personalmente trovo molto fastidiosa, non è l'unica via per guadagnare. 

Per tale motivo elencherò le fonti principali di guadagnare con un blog che in linea di massima possono portare a delle entrate più o meno regolari.

Onestamente ritengo che sia abbastanza difficile potere guadagnare abbastanza per pagare le proprie spese di viaggio che in linea di massima richiedono almeno €500 mensili viaggiando come backpacker, ovvero riducendo le spese al minimo, questo non significa però che sia impossibile.

Un blog può essere una fonte di guadagno aggiuntiva, piccole entrate non sempre costanti che dipendono da molti fattori.

Un blog giovane difficilmente potrà portare delle entrate non fosse che gli accessi sono bassi e non è considerato una fonte autorevole ma con il tempo e la costanza (lavoro nel sito e fuori dal sito) si possono raggiungere dei buoni risultati. Come?
Ecco i principali modi per guadagnare n il proprio blog a condizione di accessi alti, permanenza sul sito ed alcuni fattori di pagina che possono decretare il successo.

Metodi per guadagnare con un blog

Affiliazioni

Ho lavorato per molti anni per una grossa compagnia online il cui business è solo e prevalentemente online, una delle fonti di guadagno migliori erano le affiliazioni.
Cosa significa essere un sito affiliato?

Pubblicizzare dei determinati prodotti e guadagnare in percentuali alle vendite. Semplice quindi il funzionamento. Io ho un banner, tu clicchi, compri quella determinata cosa che sto pubblicizzando e io guadagno in percentuale.
Facile no?

No. Per potere guadagnare con le affiliazioni bisogna avere alti accessi e molto traffico sul sito cosa difficile per dei blog nuovi, bisogna inoltre essere in grado di sapere scegliere i giusti prodotti e cercare di attrarre quanti più visitatori possibile.
Per fare un esempio se scrivi di viaggi e ti affili a un programma di una assicurazione di viaggio che hai provato e che ti senti di consigliare chi compra la polizza tramite il tuo sito, il link ha un track code di riconoscimento, tu guadagni in percentuale.

Risorse utili

Come scegliere il giusto programma di affiliazione: www.revenews.com
Affiliazione con Zanox: www.zanox.com
Affiliazione con Amazon: https://affiliate-program.amazon.com/

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Guest post sponsorizzati

Su questo metodo ci sono opinioni discodanti, c’è chi vede questa pratica come un vendersi al miglior offerente chi la trova una ottima fonte di guadagno.
Io mi metto tra le due posizioni.
Ho accettato proposte di collaborazione di questo tipo, molto poche in verità, ma alle mie condizioni: devo credere nell’azienda di cui parlo, devo averla provata nel passato insomma devo essere certa che il sito che sto consigliando sia davvero quello che voi lettori volete trovare e che risponda alle vostre e mie esigenze.

Se mi scrivono compagnie di hotel di lusso, come mi è successo, io rifiuto poco importa quanto mi si offra, semplicemente è fuori target e io come chi mi legge non è interessato. Non sono argomenti a temi e se parlo di viaggi low cost non posso proporre hotel a 5 stelle quando io vivo da 2 anni in ostello e non pago più di $10 per dormire.
Ma non solo questo.

Un post deve essere scritto secondo le linee guida del blog e deve essere di qualità, deve avere un minimo di parole, deve essere redatto da foto e se non mi piace o se credo che sia stato scritto in 20 minuti con il solo scopo di avere un link di ritorno non lo pubblico.
La maggior parte delle aziende che contattano per guest post lo fanno più per motivi SEO (avere un link di ritorno dofollow) che per visibilità e per tale motivo i testi che inviano spesso e volentieri sono molto scarsi e di bassissima qualità.

Prima di accettare guest post sponsorizzati accertati che l’azienda rispecchi davvero le esigenze dei tuo lettori, che sia  una fonte utile e non solo uno strumento veloce per guadagnare qualche euro tu e un mero link loro.
La tua credibilità viene prima di tutto e la fiducia di chi ti legge potrebbe risentirne se il tuo blog da appassionato diventa un mero strumento per pubblicare articoli scritti male, poco interessanti e di scarso rilievo.

Rischio dei guest posts sponsorizzati

Il Guest Blogging da anni è utilizzato per fare branding ma è stata anche una strategia SEO per ottenere links esterni penalizzati da Google. Attenzione quindi nel portare avanti queste collaborazioni, Google potrebbe non gradire e penalizzare il tuo sito.

AdSense

Adsense è il programma pubblicitario di google, in pratica quegli annunci, che a me disturbano molto, che si trovano ad inizio post, nel mezzo o in side bar (barra laterale).

Si guadagna per click, l’implementazione nel sito è semplice i guadagni un po’ meno. Come sempre vale la regola del “accessi elevati”. Se il blog è nuovo le possibilità di fare anche solo €3 sono ardue.

Di fatto a quanto riferitomi da un’amica che lavora in questo settore e specializzata in PPC ci sono siti che possono guadagnare migliaia di euro al mese, ovvio condizione necessaria sono i clicks numerosi. Un sito con pochi accessi, e visto che si è sempre più spesso restii a cliccare su annunci sponsorizzati non ha buone possibilità di riuscita in questo senso.

Risorse utili
Google Adsense: www.google.com/adsense/

Scrivere un eBook

I soldi facili non esistono. Neanche con adsense è facile guadagnare. È facile inserire il codice nel sito ma se i click non arrivano semplicemente non arrivano.
Scrivere un ebook è una strategia che aiuta non solo a raccimolare soldi, in alcuni casi anche un buon budget per continuare a viaggiare, ma come sempre serve impegno, tempo, una buona idea, un sito con molti accessi, bisogna lavorare sulla propria credibilità e sapere come veicolare l’ebook nel web.

Risorse
Non mi dilungo qui su come si scrive un ebook e quali sono i passi a compiere visto che la rete offre numerose risorse, ne elenco alcune che possono tornare utili. Alcune risorse sono in italiano e altre in inglese.

Come scrivere un ebook per il business: http://www.digitalmarketinglab.it/dm/come-scrivere-un-ebook-per-il-business/
Come scrivere un ebook in 30 giorni: http://www.copyblogger.com/ebook-in-30-day/
Come creare un ebook che vende: http://www.inboundpro.net/how-to-write-ebooks-that-sell

Oltre la pubblicit

Queste sono le tecniche che spero mi si consenta di definirle On-Blog, ovvero metodi di guadagno sul tuo sito, guadagni in base ai clicks, accetti posts, guadagni in percentuale alle vendite effettuate e via dicendo.
Ma ci sono altri metodi che mi sento di consigliare che vanno ben oltre il click o la vendita del prodotto ma che anzi coinvolgono te come blogger e il blog come strumento per crearsi un proprio brand, generare collaborazioni e iniziare a lavorare come free lance. Ovvero fai del tuo blog il tuo curriculum vitae.

In questo blog parlo di viaggi ma ovviamente questi consigli si possono estendere a tutte le tipologie di blog, scrivendo con frequenza di un certo argomento, moda, viaggi, computer, cellulari, giochi e via dicendo se lo si fa in maniera corretta e si raggiunge il giusto target ci si fa conoscere oltre le 4 mura di casa dove il tuo blog è letto solo da mamma, papà e qualche buon amico.

Se riesci a generare interesse, scrivi in maniera originale, interessante, lo fai con costanza e soprattutto lo fai bene ti stai specializzando in un determinato settore.
Ed è proprio quando inizi ad avere riscontri dai lettori, da chi ti segue sui social networks, da chi ti contatta per eventuali collaborazioni che realizzi per la prima volta che alle tue spalle non hai solo un bel blog ma hai un prodotto attraente di cui tu sei il tuo stesso brand.

Cosa fare quindi in questo caso?

Venditi per quello che sai di fare bene, che conosci e che fa di te un esperto, il tuo blog ne è la prova, racconta di te più di quanto potresti fare ad un colloquio di lavoro.
Se scrivi di viaggi, se hai per esempio fatto un viaggio di 4 mesi in vespa per i Paesi del Centro America, hai un bagaglio esperienziale che forse tu non sai neanche di avere e potresti avere un seguito di lettori che potrebbero lasciarti stupito.
Se vuoi continuare a viaggiare e vuoi essere pagato fai diventare questa tua passione una vera e propria passione. Proponiti a tour operator, agenzie di viaggi, testa per loro i pacchetti turistici, verificane la qualità, contribuisci a migliorare il pacchetto. Tu hai molta più esperienza di chi i viaggi li fa una volta ogni 4 mesi, hai la mentalità del viaggiatore. Vendi consulenze, diventa tu stesso un piccolo tour operator.

Scrivere per altre testate

Ti piace viaggiare e ti piace scrivere? Vendi le tue competenze a testate online che possono essere interessate a tuoi articoli, collabora con operatori online attinenti il settore dei viaggi, scrivi di destinazioni, dai consigli perché TU HAI VIAGGIATO, conosci, sei in grado di dire quale destinazione è più azzeccata di un'altra, non fai dei riassunti da wikipedia, non traduci o non copi contenuti da altri blogs.
In pratica sei diventato un copywriter, il tuo lavoro va bene oltre il tuo blog ma stai vendendo le tue capacità di scrivere, di comunicare, di accattivare, di attrarre e generare risposte da parte dei lettori che pur senza sapere chi tu sia apprezza il tuo post.

Consulenze online

Un blog ha bisogno di tempo per accreditarsi e diventare un brand conosciuto, torna quindi sempre la questione "bisogna lavorare sodo per potere raggiungere dei risultati". Di fatto con il tempo e un lavoro costante e ben fatto il tuo nome come quello del tuo blog cominceranno a diventare noti. Tu diventi un esperto in un determinato settore, e i tuoi lettori cominciano a fidarsi così che molto probabilmente inizierai a ricevere email di tutti i tipi con altrettante domande.

La gratuità è bene, dall'altro lato nel momento in cui quello che ti viene chiesto è una vera e propria consulenza, il tuo blog può diventare lo strumento privilegiato per poter venderti e vendere le tue competenze a un pubblico che pur senza conoscerti davvero sa di te molto e soprattutto si fida.
Quindi a prescindere da quello di cui scrivi, puoi applicare la tua professione al tuo progetto online e farlo diventare uno strumento per acquisire nuovi clienti.

Conclusioni

Onestamente non credo nel blogging come forma di guadagno tramite la pubblicità, o forse sì può portare delle entrate ma per come vedo io questo lavoro, perché ridendo e scherzando è un lavoro che porta via tempo ed energie e richiede “skills”, è molto dura per lo meno all'inizio Non basta avere un blog, scrivere su 2 post e sperare di guadagnare, c'è molto lavoro dietro ma se ci si impegna con costanza i risultati arrivano.
Certo c’è da considerare il fattore linguistico che per chi scrive in italiano è un limite almeno in termini numerici.  Non si può comparare l’Italia agli Stati Uniti, il mercato è piccolo e un blog di viaggi scritto in italiano non può avere tanti accessi come invece può averlo uno scritto in inglese.
Questo non vuol dire che non si possa guadagnare.

Il blog deve essere la tua vetrina, il mezzo privilegiato che hai per esporti, farti conoscere non solo come persona ma anche per quello che fai e come lo fai.

Di fatto riuscire a guadagnare qualcosa è complicato e richiede molto tempo.
Bisogna iniziare a capire un pò di Seo, capire ed usare i social networks non solo per spulciare tra le foto degli amici, trovare i giusti canali, essere empatici, ascoltare quello che i tuoi lettori hanno da dire, rispondere e stimolare alla comunicazione ed infine cosa forse più importante di tutte costruire il tuo proprio Brand perché il giorno che venderai il tuo eBook chi lo comprerà dirà agli amici: Giulia, quella di viaggiare low cost, o chi vuole pagare per te sa esattamente che non sta solo comprando un post di 1000 parole ma anche un nome che è una garanzia.

Un blog per diventare autorevole nel settore richiede tempo e sforzi non indifferenti, solo quando si raggiunge una certa autorevolezza e un alto numero di accessi le tecniche su descritte possono funzionare.

Infine ci tengo a dire una cosa che ritengo essenziale.
Il blog deve essere quel luogo in cui scrivi delle tue passioni, di quello che ti piace e un mezzo per comunicare non per fare soldi velocemente. Se non si scrive di quello che piace davvero essendoci molto lavoro dietro ed essendo i risultati lenti ad arrivare si potrebbe volere smettere molto prima di raccimolare qualche soldo.
Un blog può essere un potente mezzo di comunicazione e potrebbe fare arrotondare le spese a fine mese, ma per quanto mi riguarda deve rimanere uno strumento privilegiato e personale ed eticamente corretto.

A chi dice che un blog si vende con “marchette”, alcuni lo fanno altri no, ospitare guestpost o farsi commissionare articoli da compagnie in cui si crede e che si utilizzano e che si consiglierebbero comunque non significa vendersi.
Dietro la redazione di un blog c’è molto lavoro, ed è giusto che se ci sono le possibilità si venga ricompensati, ad ogni blogger quindi il proprio metro di giudizio. Ma se ci “si vende troppo” i propri lettori se ne accorgeranno e quelli che sono consigli presi proprio perché genuini potrebbero essere visti come corrotti anche quando non lo sono.
Unico metro di giudizio per quanto mi riguarda: la qualità!

[su_panel]Nota Bene - Non scrivo di prodotti regalati, pacchi, pacchetti, blog tours o vacanze gratis perché A. Non conosco questo mondo, B. sono appunto modi per provare cose o vaggiare gratis ma non per guadagnare. Su questi argomenti potete trovare blogs più ferrati in materia.[/su_panel]

Se anche tu hai un blog credi che si possa davvero guadagnare con un blog? Che tecniche utilizzi? E tu che stai appena cominciando, hai qualche domanda?

Aggiornato il: 15 Marzo 2024
Scritto da: Giulia Raciti

Disclaimer: In questo post, alcuni dei link forniti sono link di affiliazione, il che significa che posso guadagnare una commissione se si effettua un acquisto attraverso questi collegamenti. Tuttavia, ciò non comporta nessun costo aggiuntivo per te. Le commissioni che ricevo attraverso questi link di affiliazione aiutano a finanziare e supportare il mio blog, mantenendo così la sua indipendenza e la mancanza di sponsorizzazioni. Mi sforzo sempre di fornirti le migliori informazioni e consigli possibili, basati sulla mia esperienza e ricerca personale. Mi preme sottolineare che il tuo sostegno è fondamentale per mantenere vivo questo blog e continuare a fornirti contenuti di qualità. Grazie per il tuo supporto!

Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

18 comments on “Guadagnare con un blog - Viaggiare e lavorare”

  1. Uno degli articoli scritti bene.. Davvero ottimi punti di vista, avevo preso in conderazione diversi programmi per guadagnare, ma le consulenze mi sono sfuggiti 🙂 Grazie ragazzi da Misterzu

  2. Se ti piace alloggiare presso la gente del posto io sono stata 1 mese in un villaggio a Tabacundo, ospite di locali, sono ancora in contatto con loro e ti ospiterebbero sicuramente molto volentieri. Fammi sapere se vuoi i loro contatti!
    Ciao e buon viaggio!
    Valentina

  3. Tra le travel blogger, lo ammetto, sei la mia preferita. Sei entusiasta, trasmetti felicità, sei onesta. "devo credere nell’azienda di cui parlo, devo averla provata nel passato insomma devo essere certa che il sito che sto consigliando sia davvero quello che voi lettori volete trovare". I tuoi lettori, le loro aspettative vengono prima di tutto. E' così che dovrebbe essere. Anche io partirò per un lungo viaggio di 2 anni a gennaio 2013 ed è per questo che ho aperto il mio blog con cui vorrei trasmettere emozioni e non solo informazioni. Mi piace come viaggi, mi piace il tuo entusiasmo, il tuo approccio alla vita. Complimenti. E' sempre un piacere leggerti.
    Valentina

    1. Ciao Valentina,
      che bella esperienza stai per cominciare, saranno gli anni più belli e gratificanti della tua vita. Una di quelle occasioni che capitano solo una volta nella vita!
      Il piacere è mio quando ricevo i vostri commenti!
      Buon viaggio e tienici aggiornati!
      Un saluto dall'Ecuador!

  4. Ciao Giulia

    siamo Elisa e Luca di miprendoemiportovia. Scriviamo assiduamente da Dicembre, la passione per i viaggi e tantissima, abbiamo creato il blog proprio per questo, condividere con gli altri ciò che a noi piace fare di più in assoluto.
    Non pensiamo di monetizzare con la pubblicità sul blog ma siamo molto più in linea con la seconda scelta di cui tu parli.
    E poi è verissimo, scrivere, aggiornare, condividere è davvero difficile, richiede un sacco di impegno e di tempo. Poi iniziano ad arrivare i commenti e vieni ripagato di tutta la fatica fatta.
    A presto

    1. Ciao ragazzi,
      grazie per il vostro commento e la vostra testimonianza. Onestamente anche io sono più per le soluzioni B (chiamiamole così) ma è interessante vedere comunque come ci siano diverse possibilità. Di fatto solo una cosa è imprescindibile che è la qualità di quello che si fa. Che si dedida per avere banner, links sponsorizzati o ci si voglia fare conoscere senza qualità non si va molto lontano, per lo meno non sul lungo termine.
      Buon lavoro!

  5. Ciao Giulia,
    finalmente un post su questa tematica che mette delle cifre sul guadagno. Di solito in giro per blog si trovano mini-post striminziti con cose copiaincollate da altre parti che servono solo a invogliare il click di un navigatore sconosciuto.
    Volevo chiederti una cosa, come mai non trovo mai nessuno che parla degli ADBLOCK? Io li uso da tanti mesi ormai, ho dimenticato cosa vuol dire aspettare 5/10 secondi per caricare un video da youtube, o vedermi lo spot di un auto quando clicco sulla home di repubblica.it, e figuriamoci vedere i banner che riempiono i blog. Con questa stupenda applicazione gratuita che blocca appunto ogni advisor, il proprietario del sito non riceve neanche un centesimo per le visite poiché il visitatore non le vede neanche.
    Volevo saltare la parte standard dei complimenti, ma te la faccio lo stesso. Gran blog, belle tematiche, ammirevole e fantastica la tua dedizione assidua in un periodo in cui la gente non legge/commenta più blog e forum ma si limita semplicemente a premere iLike.
    Antonio

    1. Ciao Antonio,
      grazie per essere passato da qui e per il tuo commento. Non parlo degli Adblock perché parlando invece in questo contesto di pubblicità sarebbe un controsenso!
      Io come vedi non ho nessun tipo di banner né annunci sponsorizzati google ma per una scelta mia, non mi piacciono e mi infastidiscono, con questo non significa che però non sia felice di consigliare per esempio hostelbookers o skyscanner che sono due siti che uso da anni e con cui mi sono sempre trovata benissimo.
      Molti di questi siti permettono di prendere parte a programmi di affiliazione che non ricaricano chi compra attraverso il tuo sito (il prezzo infatti è lo stesso) ma ti pagano in piccole percentuali se qualcuno prenota tramite il sito con un sistema di links con traccia.
      Il discorso quindi è il seguente.
      Scrivere un blog implica dedizione e ore di lavoro che io per prima non immaginavo necessitasse quindi nulla di male se si guadagna qualcosa purché si rimanga su una linea editoriale che è la tua e soprattutto non lo si faccia avendo in mente la frase "voglio fare soldi". Che può anche essere una delle motivazioni che ti porta a continuare e sicuramente ti motiva ma non deve essere l'unica altrimenti il tuo prodotto diventa uno dei tanti che ci sono online. Sorte di riassunti fatti dal wikipedia e che per quanto mi riguarda interessano a pochi.

      Per tale motivo mi piace distinguere le due modalità per monetizzare con il tuo blog. Io prediligo le seconde opzioni, ovvero spero che il mio lavoro possa diventare il mio curriculum e non un prodotto che mi permetterà di vivere di rendita.
      Quindi io al momento dico NO a banners o annunci sponsorizzati (poi sai mai dire mai), spero che la qualità del mio blog rimanga quella di adesso o che possa solo migliorare, continuo a impiegare ore a volte giorni per scrivere un post ma se non smettiamo di pensare sul breve termine proiettandoci invece sul lungo i risultati saranno pochi spiccioli che forse all'inizio danno qualche soddisfazione ma dopo?

      Grazie ancora per il tuo commento!
      Un saluto dalla bella Cuenca!
      Giulia

  6. Grandiosa Giulia! Come sempre sei interessante ed esaustiva... io the buon principiante cerco di prendere esempio e faccio tesoro dei tuoi consigli! Un abbaraccio, Sphimm!

    P.S. Ancora una volta... GRAZIE DI ESISTERE!!! 🙂

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