Cosa vedere a Breslavia in un weekend

Da circa un mese vivo a Breslavia, il cui nome originale è Wrocław, una cittadina nel sud-ovest della Polonia. Voi vi chiederete perché proprio Wrocław, e non Cracovia o Varsavia…bè, diciamo che le mie motivazioni sono state più che altro lavorative.

Ma ora voglio raccontarvi perché secondo me, questa piccola città semi-sconosciuta ai più, può essere un’ottima alternativa alle metropoli e alle “solite mete”.

Innanzitutto, per essere onesta al cento per cento, consiglio a chiunque sia curioso di conoscere questa parte d’Europa, di viaggiare tra Aprile e Ottobre, per potersi godere le città con un clima sopportabile…nelle scorse settimane abbiamo raggiunto i meno 10 gradi durante il giorno, temperatura che rende anche il migliore dei viaggi un po’ meno piacevole!

Ma ora le giornate si stanno allungando e il cielo coperto di nuvole piano piano aprendo, e passeggiare per le vie di questa città diventa sempre più curioso e piacevole.

Credo che Breslavia possa considerarsi la meta perfetta per un week end fuori porta, da Milano e Bologna con Ryanair è a circa 2 ore di volo, quindi proverò a raccontare “La mia Wrocław” vissuta in un paio di giorni.

Cosa vedere a Breslavia in un weekend

Appena arrivati, soprattutto nel tragitto dall’aeroporto al centro, la città può sembrare un po’ desolata e disordinata: bellissimi palazzi d’epoca lasciati invecchiare ed enormi quartieri d’architettura comunista convivono, lasciando spazio di tanto in tanto a qualche enorme centro commerciale, che di certo non migliora il tutto.

A prima vista il paesaggio grigio forse non sembra essere uno dei più accoglienti, ma, a mano a mano che ci avviciniamo al centro, la città prende colore, l’architettura è più curata, e anche i palazzoni comunisti si colorano con enormi dipinti e graffiti di street art.

Del resto è fondamentale, quando si viaggia in un paese come la Polonia, che nulla di ciò che vediamo sia considerato al di fuori del suo contesto e della sua storia almeno più recente.

Teniamo quindi sempre presente che la vita quotidiana e le regole di questa città sono radicalmente cambiate solo nell’ultimo ventennio, dopo la caduta del comunismo.
Il centro cittadino si dirama partendo da quello che è il cuore della vita e delle attività commerciali di Wrocław.

Rynek, anticamente la piazza del mercato, con al centro il bellissimo Municipio di architettura gotica e vari ristorantini multietnici, è indubbiamente il punto di riferimento e di ritrovo della popolazione cittadina e turistica.

Tetti di breslavia
Rynek breslavia

Vissuta di giorno e di notte la piazza offre bar, ristoranti e club, anche se non i più tradizionali e interessanti, per una giornata che dura 24 ore.
Proprio uscendo dalla piazza si trova il mercatino permanente dei fiori (in Plac Solny), e tenetevi forte: aperto 7 giorni su 7, 24 ore su 24!!

fiori breslavia

Questa è stata la mia prima grande scoperta della città: qui bar, ristoranti, mercatini e pure qualche negozio, sono normalmente attivi per 24 ore.
Inutile dire che quando una città vive anche di notte, i suoi volti diventano molteplici e ancora più curiosi!

Quartiere Ebraico di Breslava

Proseguendo e lasciandosi alle spalle il mercatino dei fiori, si arriva a una zona della città recentemente restaurata, devastata nel ’38 durante la Notte dei cristalli, graziosa per i suoi edifici in stile Liberty e cafè dall’arredamento nord-europeo: il quartiere ebraico della città.

Qui vi consiglio di fare una passeggiata e fermarvi per un’abbondante colazione al Central Cafè: munito di connessione wifi, propone succhi di frutta fresca e deliziosi pancakes a un prezzo super contenuto, e in un ambiente davvero rilassante.

A pochi passi da qui trovate anche uno degli ostelli più graziosi della città, elegantemente arredato con mobili in legno antico in un’atmosfera decisamente bohemien:

Si chiama Mleczarnia e offre soluzioni in camerata da 6 a 9 euro a notte, e una camera doppia a 38 euro. Nel prezzo sono inclusi tè e caffè ma non la colazione, che invece viene servita nel cafè al piano terra a un costo accessibile, che varia in base alle portate che scegliete.

Consiglio di fare un salto a Mleczarnia anche se optate per un ostello diverso, perché il cafè propone zuppe fantastiche in un’atmosfera davvero d’altri tempi.

La zona Universitaria di Breslavia

Tornando in marcia alla scoperta della città, ci dirigiamo verso la zona universitaria, interessante perché al centro di un bellissimo complesso gotico, e sede del museo che racconta la città nelle sue diverse fasi storiche.

Proprio nella zona universitaria si trova uno dei luoghi a mio avviso più curiosi ma soprattutto economici della città: Il Miś Bar è una mensa nata durante il periodo comunista, sopravvissuta nella sua funzione, e ora frequentata da studenti, professori, lavoratori, e viaggiatori con budget molto bassi.

Bar mis Breslavia

Qui di certo non si va per l’eleganza del posto o l’alta qualità del cibo, la cucina è casalinga e le impiegate in zoccoli e grembiule, ma con 1/2 euro si mangia una zuppa con tanto di maccheroni e un piatto misto di patate e verdure. Più low cost di così è impossibile, ve lo consiglio!

Proseguendo dalla zona universitaria lasciandovi Rynek alle spalle, raggiungete il fiume Odra, che circonda la città e ospita 12 isole più o meno grandi, collegate al centro tramite più di cento ponti.

L'isola della Cattedrale

L’isola più significativa da visitare è senza dubbio l’isola della Cattedrale (Ostrów Tumski), ricca di chiese stile gotico, neogotico, romanico e rinascimentale, dove si trova appunto la Cattedrale di San Giovanni Battista, che offre un ascensore panoramico da cui godersi la vista più bella della città.

Questa è senza dubbio la parte più quieta e silenziosa del centro: camminando per le stradine che circondano le chiese potete sentire il profumo dell’incenso, e verso sera è probabile incontrare l’uomo che, proprio come nelle migliori fiabe di epoche lontane, accende uno ad uno tutti i lampioni a gas dell’isola.

L'Isola Słodowa

L’isola Słodowa è invece un parco che ospita enormi graffiti, punto di ritrovo in primavera e estate di giovani e universitari, che qui organizzano feste, concerti e eventi culturali, in quella che loro stessi definiscono “la zona franca” della città.

Di questo però potrò raccontarvi meglio quando la primavera sarà ufficialmente arrivata.

A proposito di parchi, a pochi passi dal centro cittadino si estende il più grande e antico parco della città, Park Szczytnicki.

All’interno di questo parco troverete un orto botanico e quello che mi hanno raccontato essere un bellissimo giardino giapponese, aperto al pubblico da Aprile e quindi al momento non accessibile.

All’interno del parco trovate anche un imponente edificio progettato a inizio 900 da Max Berg e elencato tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, Hala Stulecia, oggi  importante sede per congressi, eventi e concerti in città.

Personalmente non lo trovo bellissimo, ma di certo è un monumento iconico della città e della sua storia più recente. Se il clima lo permette fermatevi a riposare in questo  bellissimo parco prima di ri-incamminarvi verso il centro cittadino.

Dimenticavo di dire che tutte le tappe raccontate fin ora sono facilmente raggiungibili dal centro a piedi in qualche decina di minuti l’una dall’altra. Ma se siete un po’ pigri potete comodamente contare sulle linee di autobus e tram cittadini. Solo un consiglio: non sottovalutate la puntualità dei mezzi di trasporto, basta un minuto di ritardo per perdere la corsa!

Tram breslavia

Museo d’Arte Contemporanea di Wrocław

Un po’ più lontano dal centro in direzione est, e quindi una buona occasione per viaggiare su uno dei tram vecchio stile della città, è il Museo d’Arte Contemporanea di Wrocław (MWW).

Museo breslavia

Il Museo ha sede in un ex bunker costruito nel ’42, e, lasciando per un attimo da parte la storia drammatica che rappresenta questo edificio, la sua forma circolare in cemento armato risulta per lo meno curiosa.
Al suo interno i quattro piani espositivi mantengono la forma circolare e sono divisi in celle, gabbie e altri strani spazi che risultano ancora più interessanti perché contenitori di opere d’arte spesso d’avanguardia.

Qui non esiste un’esposizione permanente, quindi la qualità della vostra visita dipenderà anche dalle mostre che troverete, ma l’edificio in sé e l’ambientazione che crea valgono a mio avviso una visita di qualche ora al Museo.

A questo punto immagino sarete affamati…vi accompagno nel mio locale preferito per un aperitivo tipico, e poi a cena!


Tornando in Rynek si nota, sull’angolo opposto rispetto al mercato dei fiori, una casetta bianca, più bassa e di diversa architettura rispetto alle altre: imboccate questa strada e dopo pochi metri sarete arrivati.

Il locale si chiama Przedwojenna, letteralmente “ante-guerra”, e , seppur aperto solo da pochi anni, ricostruisce perfettamente l’atmosfera dei primi 900, con un arredamento in legno antico, strumenti musicali e valige appese, e musica anni ’20 dentro e fuori il locale.

Przedwojenna
Przedwojenna
Przedwojenna

Qui potrete confondervi con i locali e ordinare una buona tartar accompagnata da una birra fresca per soli 3 euro. Il menu è sintetico e comprensibile: dipinti sulle pareti troverete i 7 piatti e le 6 bevande disponibili.
Costo dei piatti: 2 euro
Costo delle bevande: 1 euro

menu

Il locale è aperto 24 ore su 24, e la cucina serve a qualsiasi ora. Verso sera è molto frequentato e parecchio rumoroso, ma di certo un must se vi trovate da queste parti!

Per cena invece, a pochi passi da Przedwojenna, incontrate due ristoranti dove assaggiare la vera cucina tradizionale polacca.

Il primo ristorante che incontrerete si chiama Chatka: è un piccolo locale con non più di quindici tavoli, con un arredamento che ricorda quello bavarese, e offre un menù tipico e molto vario, a costi accessibili.

Consiglio
Il loro gulash è il migliore della città! Con circa 10 euro qui potete cenare con una zuppa, un secondo di carne e una birra.

Proseguendo per un centinaio di metri incontrate Kurna Chata, un po’ più sofisticato del primo ma pur sempre di cucina tradizionale e costi bassi.

Per concludere la serata in totale stile polacco vi consiglio uno dei pochi locali sopravvissuti al passaggio da comunismo a capitalismo in città, storico punto di ritrovo di studenti universitari durante tutto il 900, e punto nevralgico dell’attività culturale e teatrale  soprattutto:

Kalambur è un locale arredato in vecchio stile bohemien, ma questa volta del tutto originale, con luci soffuse, tavolini in legno, poster colorati alle pareti, e salottini dove i locali usano trascorrere le ore a bere birra calda al sapore di cannella, con pc a portata di mano per approfittare della rete wifi a disposizione.

Kalambur
Kalambur
Kalambur

Il locale è aperto tutto il giorno e verso il tardo pomeriggio ogni tanto qualcuno prende posto al pianoforte per riscaldare l’atmosfera, poi la sera i tavolini in legno scompaiono e lasciano spazio a un dj set. Nel locale si fuma, non facciamoci domande sul perché e percome, quindi se vi infastidisce l’odore di fumo consiglio di andarci di mattina o pomeriggio presto, prima che il popolo dei viziosi si faccia avanti!

A questo punto dev’essersi fatta notte, e, se fra vodka polacca, gulash e birrette vi sentite un po’ appesantiti, posso segnalarvi un ostello molto carino e davvero centralissimo, giusto a 2 minuti da Rynek:
l'ostello Chopper e propone letti in camerata da 8 euro e una camera doppia a 30 euro.

Non è di certo folkloristico come Mleczarnia, che rimane il mio primissimo consiglio, ma l’ambiente è accogliente e il ristorante a piano terra assolutamente da provare: il chilli con carne che servono è fra i migliori che abbia mai assaggiato, e a soli 2,50 euro.

Prima di concludere il nostro week end  a Wrocław voglio segnalarvi un ultimissimo aspetto di questa città; solo un paio di pillole di umorismo tutto polacco!

Sicuramente passeggiando per le strade, soprattutto le più frequentate del centro, vi è capitato di incontrare delle piccole statue che raffigurano degli gnomi: troverete lo gnomo postino fuori dalla posta, lo gnomo che ha mangiato troppo fuori da un ristorante, lo gnomo birraio fuori da un pub…

gnomi breslavia


Sono circa una cinquantina sparsi per la città, e la loro origine risale a un gruppo di artisti chiamati Pomaranczowa Alternatywa, che nei primi anni ‘80 boicottavano il regime comunista paragonando i politici appunto a degli gnomi, e quindi dipingendoli sulle pareti cittadine.

Personalmente trovo che la natura artistica e di impegno politico di queste statue sia andata un po’ perduta, per lasciare spazio a una trovata turistica che punta a distribuire le statue in punti strategici del turismo internazionale, come Pizza Hut, Starbuck e McDonalds, ma comunque vale la pena prestare un attimo di attenzione a queste piccole statue.

The last but not the least. Proprio in Rynek troverete, affissa alla casetta bianca di cui vi parlavo, una strana opera d’arte, che attira l’attenzione dei passanti per il suo carattere irriverente e se vogliamo anche un po’ blasfemo, proprio di fronte a una delle chiese più importanti della città. Si tratta di un’opera di Get Stankiewicz, un noto artista locale, che ritrae Gesù Cristo a fianco di un una croce, un martello e dei chiodi, con didascalia: “Do it yourself”.

Opera

Con questo particolare bizzarro concludo i miei consigli per un week end a Wrocław, che tra le altre cose sarà Capitale Europea della Cultura nel 2016, quindi una meta sempre più interessante da scoprire.

Info e indirizzi utili:

Wroclaw si pronuncia “Vrozuaf” Il suo nome italiano è Breslavia

La moneta locale è lo Zloty

Central Café: www.centralcafe.pl

Mleczarnia Café & Hostel: http://www.mleczarniahostel.pl/

Miś Bar: Kuźnicza 48, Wroclaw (aperto solo a pranzo)

Park Szczytnicki & Hala Stulecia:

Museo d’Arte Contemporanea: http://muzeumwspolczesne.pl/

Przedwojenna: św. Mikołaja 81, Wrocław

Chatka:

Kurna Chata: http://www.kurnachata.pl/

Kalambur: http://kalambur.org/

Chopper Hostel & Restaurant: http://www.chopperhostel.pl/

Aggiornato il: 28 Gennaio 2021
Scritto da: Giulia Raciti

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Scritto da Giulia Raciti

3 comments on “Cosa vedere a Breslavia in un weekend”

  1. ciao:) articolo vecchiotto lo so, ma ci provo ugualmente. Ho prenotato qualche minuto fa per Breslavia...a gennaio :S ho fatto una grandissima cavolata per via del meteo?:(( solo dopo ho letto questo tuo articolo, scoprendo soprattutto che il giardino giapponese apre solo da aprile..ed è la cosa che più mi dispiace. in ogni caso mi servirò dei tuoi preziosi consigli sui locali 😀

  2. Ciao Elisa, essendo mia mamma di breslavia e conosceno bene la città, ti consiglio di aggiungere al tuo blog anche il Panorama di Racławice, ti assicuro che merita.

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