Viaggio in Marocco - The good and the bad

Tornare in un luogo che hai vissuto tanto intensamente e quindi reputi molto importate mette sempre un po' paura. Temi di sciupare dei ricordi che forse col passare degli anni si sono abbelliti, inconsciamente, nella tua memoria. Il Marocco lo vivevo così fino a pochi giorni fa, quando sono atterrata a Marrakech.
Dopo 8 anni torno in Marocco e volo direttamente su Marrakech, la città il cui incontro/scontro potrebbe essere determinante nel come si vivrà, da quel momento in poi, quello che io reputo un magico Paese.

Marrakech è bellissima, è anche la città più turistica di tutte, che qui significa "più piena di trappole e fastidi" da poter risultare quasi insopportabili al tranquillo ed ignaro turista.
Viene spesso male interpretata, secondo me, come il  "non Marocco". Io invece credo sia la città in cui gli aspetti del Paese e dei marocchini si enfatizzano e raggiungono il culmine.
Un riassunto chiassoso di un Paese e di un popolo molto particolari. Nel bene e nel male (the good and the bad).

Motivo per cui consiglierei vivamente di lasciarla come ultima città, a fine viaggio si può essere pronti al gran finale.

Chiasso e musica araba che sembrano interrompersi solo al richiamo del Imam che 5 volte al giorno invita i fedeli alla preghiera, finchè c'è luce ed il sole ancora illumina le cupe e strette vie dei souks la vita sembra non fermarsi mai. Non un attimo di pace, raramente una strada vuota.

La gente si riversa nelle strade di prima mattina, muli e motorini occupano le piccole vie labirintiche in cui anche tu a piedi devi destreggiarti per seguire un cammino che non è mai preciso.

E' infatti inutile avere mappe nelle città del Marocco, spesse volte è difficile trovare un punto di riferimento, il bello, come dice Mohamed uno dei ragazzi che lavorano nel riad in cui abbiamo soggiornato, sta nel perdersi non nel sapere dove andare. Ed è così che ho girato per Fes per 3 giorni. Perdendomi.

Prendendomi il tempo sufficiente per assaporare il gusto speziato del Marocco e della sua gente insistente ma allo stesso tempo divertente e curiosa.

Fez marocco

Marocco - The Bad

Un viaggio in Marocco è fatto di alti e bassi, devi essere energico per uscirne vivo ed amarlo, sopportare il continuo chiamarti e la dialettica in italiano dei venditori dei souk nelle Medine.

Chi ti vuole accompagnare, chi ti vuole vendere qualcosa, chi vuole "rispolverare" l'italiano per poi comunque volerti vendere qualcosa. Non ti abbandonano.
Ti seguono, anzi no, ti precedono. Sanno benissimo che ti sei perso. E' impossibile orientarsi per le strade delle Medine della città, anche con mappa alla mano. Dovrai chiedere prima o poi, e appena lo farai lo stesso copione di sempre si ripeterà.

Chiedi l'indicazione e lui ti dice immediatamente di seguirlo. Cammina a qualche passo avanti di te, ogni 30 secondi si gira per controllare tu lo stia seguendo e indicandoti un punto più in là e lo fa con talmente tanta sicurezza ed autorità che tu non sai come dirgli che non vuoi essere accompagnato. Sembrano non voler ascoltare.

Devi essere pronto a questo quando atterri a Marrakech!
Devi essere pronto a sentirti oggetto di interesse di sfilza di uomini che sembra non aver nulla da fare tutto il giorno se non aspettare il malcapitato turista che vorrebbe solo sapere se la Scuola del Corano è a destra o sinistra.

Hai paura di chiedere indicazioni, il prezzo di un souvenir, una informazioni qualsiasi. O se si è in vena, e può capitare, sai che vivrai lunghe, lunghissime chiacchierate e non ne uscirai a mani vuote.
Sono troppo bravi a non farti dire di no, complicatissimo non comprare nulla. Vincono sempre!

casablanca

Marocco - The Good

Una volta che si affronta il Marocco avendo ben chiaro quanto scritto su sarà facile passare allo step successivo, il bello (the good) che regala al visitatore un viaggio nel tempo lasciando ben impresse immagini di scene di vita uniche e pittoresche.

Quanto più un Paese, la sua gente e la sua cultura sono lontane dalla nostra quanto più questo ci impressiona. Il Marocco è così vicino a noi eppure così diverso. Un viaggio in Marocco è un viaggio nel passato.
Qui non ci sono Mc Donalds o catene di ristoranti. Il pane preconfezionato ed il cibo congelato non si vendono. La frutta e la verdura si trasportano nei carretti trascinanti dai muli.
Gli uomini indossano lunghe tuniche, alcuni con cappucci con la punta, in particolare ne vedrete tantissimi a Checfchouen la città blu, tanto da sembrare dei folletti, le donne tengono il capo coperto, alcune anche il burqa.
Due mondi separati, che interagiscono in pubblico molto raramente così da fare sembrare la popolazione maschile evidentemente più numerosa di quella femminile.

Un viaggio in Marocco è un viaggio in una cultura e in delle tradizioni forti e vivissime, in cui il senso dell'ospitalità secondo me continua ad essere il fattore chiave.

Lascia stare chi ti molesta per le strade perchè vuole i tuoi soldi. Sai che succede questo quindi preparati ma non credere che tutti siano cosi.

Basta allontanarsi dai centri turistici, ed intendo letteralmente la piazza principale o le concerie di Fes giusto per intenderci, per lasciarsi alle spalle i cattivi (the bads) e poter invece godere appieno dei buoni (the goods), di quelli che ti accompagnano a casa perchè vogliono solo aiutarti, che ti mettono la doppia imbottitura nel panino senza alzare il prezzo, che ti regalano il pesce o che quando ti rivedono ti abbracciano e ti invitano a sederti perchè la sera prima li avevi fatti ridere.

Un viaggio in Marocco è un viaggio che impegna tutti e cinque i sensi. Forte ed intenso. Senza ombra di dubbio impegnativo e stancante. Un viaggio vero e proprio e come tale non può lasciare indifferenti.

marocco

Libri e guide sul Marocco 

Come guida consiglio la Lonely Planet Marocco, guida completa che copre il Paese intero e ottimi paragrafi a proposito dei trasporti. 
Per approfondire invece la storia e la cultura del Marocco consiglio i seguenti libri. 

Marocco, romanzo - Tahar Ben Jelloun è il più famoso scrittore marocchino, in questo libro descrive il Marocco facendoci immaginare paesaggi, città, luoghi e soprattutto persone. Il suo interesse infatti si focalizza proprio sugli uomini e le donne marocchine, le loro abitudini, i costumi, le tradizioni, e le credenze di un popolo fiero della propria storia e cultura. 

La terrazza proibita. Vita nell'Harem - Un libro che, attraverso la storia della protagonista, fa conoscere il modo di vivere in Marocco del passato e le leggi in vigore al tempo, molte delle quali ancora non sono cambiate ed il desiderio, attuale, delle donne di avere l'indipendenza che vorrebbero.

Il te nel deserto - Una coppia in crisi in viaggio in Marocco nel secondo dopoguerra. Un romanzo in cui la ricerca del senso della vita e gli scenari del Marocco si fondono in un viaggio più che altro interiore. 

Aggiornato il: 9 Gennaio 2022
Scritto da: Giulia Raciti

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

6 comments on “Viaggio in Marocco - The good and the bad”

  1. Ciao Giulia,
    sono capitata qui perchè a Settembre io e il mio ragazzo partiamo per il Marocco. Arriviamo a Marrakech e ripartiamo da Fes, 6 giorni in totale. Oltre alle due città vorremmo visitare Meknes e Moulay-Idris. Il mio ragazzo è anche interessato a Casablanca, ma ho un po' di dubbi, dato che dirigersi verso Casablanca, comporterebbe probabilmente non andare nel deserto, Consigli? Come potrei organizzare al meglio? e cosa mi consigli per il deserto?

  2. Ciao Giulia,
    vorrei andare i primi di gennaio in marocco ma senza i soliti viaggi organizzati; avrei trovato un volo A/R su Fes; mi sai dire se è opportuno noleggiare un'auto e poi visitare da soli (siamo io e mio marito) le varie città, tipo Casablanca, Marrakesch). Hai qualche consiglio utile da darmi?????
    Grazie, Caterina

    1. Ciao Caterina, dipende che giro vuoi fare. Se ti interessano le città imperiali potete noleggiare un'auto e poi fare da voi, se invece vi interessa il deserto del sahara e le valli (che io raccomando perchè è davvero il meglio del Marocco) dovete affidarvi a qualcuno (ho dei contatti berberi in loco se ti interessa). Pertanto potresti eventualmente partire da fez ed arrivare a Marrakech via valli e deserti (ci vogliono almeno 4 giorni e potrebbe costare attorno ai ®400 per persona tutto incluso) da li noleggiare una macchina e risalire a fez via essauria. Casablanca non te la consiglio, meglio Rabat e Meknes sulla via di ritorno. Se hai dubbi o domande rimango a tua disposizione
      Ciao!
      giulia

      1. Ciao Giulia! Potrei chiederti riguardo i tuoi contatti berberi? 🙂 Sto programmando un viaggio verso Pasqua e avevo intenzione proprio di raggiungere Marrakech da Fes passando per il deserto.
        Grazie mille, Chiara

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