Viaggiare senza soldi? Il dietro le quinte di un viaggio sul lungo termine

 

Facendomi i conti in tasca

Una delle osservazioni che noto sempre più spesso mi viene fatta, anche fuori luogo perché ormai sembra che qualsiasi cosa ricevo commenti del genere, concerne i soldi per viaggiare.
Come se mi stessi proponendo per una che incita  a mollare tutto e andare in viaggio senza il becco di un quattrino.
Non mi riuslta onestamente di avere mai detto nulla del genere, anche se posso assicurare che c’è chi lo fa e se ne inventa ogni giorno di nuove per guadaganre qualcosa e proseguire nel viaggio, né mi ergo a paladina della vita in giro per il mondo senza pensieri né turbamenti.  La mia visione è molto diversa da quella che probabilmente traspare.

Prima di tutto voglio ripeterlo, io durante i miei anni di viaggio ho lavorato costantemente, rinunciando anche ad escursioni o limitando la mia permanenza in luoghi senza internet proprio a causa dei miei impegni che sono comunque sempre venuti prima del viaggio stesso.

Ma prima di questa opportunità che è arrivata per pura casualità io, che vivevo e lavoravo a Londra, avevo deciso di licenziarmi e andare in viaggio per 6 mesi.
Signori e signori….HO MESSO DEI SOLDI DA PARTE.
Ci ho messo un anno di lavoro per raccimolare quanto credessi mi servisse per questa esperienza. Nessuno quindi mi ha regalato un solo centesimo. Non sono figlia di miliadari che pur di farmi felice mi pagano tutto. Non è stato facile ma ho fatto tanti sacrifici.

Vogliamo fare i conti? Facciamoli. Così vi dimostrerò che niente è caduto dall’albero del pero. Ma che dietro quello che noto sempre in molti credono sia stato un percorso facile, fatto di vizi e capiricci, ci sia stata una lunga riflessione e soprattutto tanto sacrificio.

Gennaio 2010. Decido di andare via da Londra. Nel mio conto in banca ho £2000.
Pagando biglietto e assicurazione di viaggio questi sarebbero diventati £1000.
Bisognava correre ai ripari e pianificare la questiome budget in maniera accurata e meticolosa.

Cominciano alcune rinuncie e la tempistica.

Acquisto biglietto per Gennaio 2011 (un anno prima della partenza)

Perché un anno dopo? I motivi sono tanti.
Londra è una città molto cara. Nonostante il mio stipendio mi facessi vivere adeguatamente il solo affitto per una camera costava £670 al mese. I mezzi pubblici costavano £120. Metti la spesa, spesucce per cene con amici, il pub (che incide moltissimo se si vive in UK).
Infine, in Gran Bretagna si ha la buona abitudine di premiare per Natale chi ha lavorato bene tutto l’anno. Nel mio ufficio il regalo erano soldi. Quanto meglio lavoravi quanto più era il Bonus.
Io lo sapevo. Avrei quindi dovuto aspettare il fatidico giorno, che generalmente cadeva a fine Novembre, per prendere il mio regalo di Natale e mettere in cassa qualche migliaia di pounds in più.
NB. Io non più felice a lavoro, non avevo soddisfazioni ed ero molto frustrata. Ho stretto i denti per 12 mesi, senza potere dire niente a nessuno (nemmeno a biglietto già fatto) e facendo letteralmente finta che tutto scorreva tranquillamente e felicemente come sempre.
A dicembre, 11 mesi dopo, mi sarei potuta ufficialmente licenziare e così dedicarmi all’ultimo mese di lavoro, il così detto mese di notice, più tranquilla e poter gridare al mondo quello che avevo diligentemente e meticolosamente architettato per un anno.
Totale Bonus ricevuto:£3000

ByeBye Pub!

La Gran Bretagna ho sempre creduto abbia un problema con l’alcool e il loro rapponto con qualsiasi tipo di alcolico va ben oltre quello a cui ero abituata io.
Il “let’s get drunk” è quello che si aspetta il venerdì fremendo sulla sedia della propria postazione d’ufficio per devastarsi letteralmente nel giro di 2 ore.
Questo scherzetto, che implica i così detti “rounds” ovvero io offro a 5 persone e queste cinque persone a giro offrono a me, porta a: ubriacrsi in tempo record (ricordo che moooolto raramente prima di entrare al pub si va a cena ma si comincia a bere alle 17,30) e il portafogli torna a casa leggero. Si strisciano carte di credito e non ci si rende conto che in una sola serata solo in pinte possono partire anche £50. Ovviamente dopo la maratona dell’alcool al pub segue il junky food, forse il taxi perché non ce la si fa ad aspettare il bus. Insomma…una serata fuori può essere molto costosa.
Mossa numero 2: Ciao Ciao Pub e pinte e rounds e junky food.
Alla pinta ho sostituito un succo di more con lime senza wodka (lo specifico perchè al pub me lo chiedevano circa 5 volte se davvero non ci volevo il distillato).
In un anno ho risparmiato circa…sedetevi….£1600.

Troppi vestiti non servono, no shopping per un anno

Sono Femmina…donna…e femmina. Mi sono sempre piaciute borse, scarpe e vestiti. Ovvio. Ma per un viaggio zaino in spalla le cose di vui avevo bisogno erano ben distanti da quello che generalmente indossavo. Sconti o non sconti, il mio shopping si è ridotto a 0. Ho fatto lo sforzo, che poi tanto sforzo non è stato, di non fare acquisti d’impulso o solo per il piacere di avere una magliettina in più. Compravo il necessario. Totale risparmiato £1500.

Pochi viaggi, breve raggio ma buoni

Visto che i sacrifici che stavo facendo erano tanti c’era solo una cosa a cui non sapevo rinunciare. Qualche giorno fuori e lontana da londra.
Cosa mi sono concessa? 1 volta in Sicilia (a casa dai miei genitori), 2 volte a Berlino (ospite di amici), 1 volta a Roma per il natale e Capodanno (a casa delle miei sorelle).
Viaggi in barca, weekend con gli amici, 10 giorni di follia…per un anno, aboliti. Avevo un altro progetto e vedere i miei soldi crescere lentamente nel conto in banca mi aiutava a continuare in questa dieta economica.

Doppio lavoro

Lavoravo dalle 9 del mattino alle 18. Dal Lunedì al venerdì. Partivo di casa esttamente alle 8,10 del mattino e rientravo alle 19 circa. Alle 19,30 per gli ultimi 7 mesi avevo preso dei lavori come free lance per arrotondare. Lavoravo fino a mezzanotte, a volte le due del mattino. Il weekend praticamente tutto il giorno tutti i giorni.
Totale raccimolato: £3000

Metropolitana? Prendo il bus, grazie!

Londra a livello di trasporti pubblici devo dire che se la cava benissimo. Anche i bus spaccano il minuto. Le metropolitane connettono tutte le aree della citta. Eppure una volta che tu vivi in quartiere e lavori in un altro sono rari i casi che debba fare la traversata oceanica per arrivare da nord a sud.
Io vivevo a 45 minuti di bus dal mio ufficio o 20 minuti se prendevo il bus e poi la metropolitana.
Un abbonamento per la metropolitaza zona 1,2 e 3 nel 2010 costaca £120 al mese. Se avessi preso solo il bus sarebbe sceso a £80.
Metti che soffro un po’ di claustrofobia e non sono una grande fan della “Tube” che ho sempre trovato estremamente sgradevole nelle ore di punta ho optato per i viaggi in bus, ma la mia passione per questo mezzo è nota.
1 a volta 2 libri in borsa, un posto per sedersi praticamente sempre assicurato e non solo ho letto tantissimi libri in 1 anno ma ho anche risparmiato ben £480 (assicurazione di viaggio pagata!).

Conclusione

In totale in un anno ero riuscita a risparmiare (e guadagnare £9500). Certo le mie spese continuavano ad esserci (vedi i viaggetti che mi permettevo, non si può vivere in una gabbia per 12 mesi), e ovviamente non ho rinunciato in toto a uscite con gli amici o serate in clubs o ai regali di natale. Ma di fatto il mio esperimento era riuscito ed io ero pronta a partire per 6 mesi senza dovermi preoccupare del lavoro. Poi il caso ha voluto che cominciassi a lavorare come free lance...e qui segue il resto della mia storia.

Sono una figlia di papà?

Assolutamente no. Forse se avessi voluto lo sarei potuto essere ma i miei genitori sin da quando ho 14 mi hanno "invitata" a darmi da fare e andare a lavorare durante le vacanze estive, l'età per lavorare per la legge c'era.
Ho lavorato come cameriera, come commessa, come hostess. I miei “vizi” ho imparato a pagarli da sola senza dovere chiedere per aiuto.
Devo però ammettere una cosa.
I miei non mi hanno mai aiutato economicamente e anche quando ci hanno provato ho sempre rifiutato perché sapevo che ce la avrei potuta fare da sola, ma il sol fatto di averli sempre con me ha decisamente contribuito alla follia di alcune mie scelte.
Comunque fossi caduta, sarei caduta senza farmi troppo male.
Questo  lo sapevo.
Quindi il fatto che ce l’abbia fatta è una cosa. Il fatto che abbia sempre avuto una famiglia dietro che mi ha spinta a prendere la strada che volevo (ok…non sempre e non sempre tutti) ricordandomi che non ero sola ha senza ombra di dubbio fatto si che quel 2% di coraggio che mi mancava forse era stato colmato.

Di fatto, non ci sono stati regali in soldi, né bonus provenire dalla mia famiglia. No prestiti, né aiuti. Vivevo con quello che avevo e come potevo permettermi. Quando a Londra guadagnavo poco e non potevo pagare il viaggio (£350 andata e ritorno) per tornare a Natale a casa sono rimasta li. Rimandando a tempi migliori il mio ritorno.
In questo caso, la decisione di vivere a Londra come il viaggio erano delle MIE scelte e in quanto tale sapevo che dovevo prenderne tutte le responsabilità.
Così fu.

Aggiornato il: 15 Marzo 2024
Scritto da: Giulia Raciti

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

9 comments on “Viaggiare senza soldi? Il dietro le quinte di un viaggio sul lungo termine”

  1. Bel post. Sono sempre le stesse domande che "gli amici" pongono, un po' come scusa che usano per se stessi per giustificarsi della loro vita che non puo' uscire dalle regole e che "proprioproprio" non possono permettersi di cambiare.
    Nonostante queste rivelazioni che hai fatto, con cui mi rispecchio, la maggior parte delle persone penserà sempre che sei semplicemente ricca, così si sentiranno tutti piu' felici e contenti rendendosi conto che loro non potrebbero mai farlo.

  2. Ciao Giulia 🙂 chissà se ti ricordi di me...
    Innanzi tutto ben tornata, sono d'accordo con te...in molti posti del mondo si può viaggiare senza avere troppi soldi, anche a me dicono dove trovo I soldi per I miei viaggi...ancora di più me lo chiedono in questi ultimi tre anni dove sono stato più in cassa integrazione che al lavoro, io risposndo che ci vuole un grande spirito di adattamento, sacrifici e rinuncie 🙂
    Non so se hai già risposto a quel tema che ti avevo chiesto tempo fa quando eri in viaggio, se ricordi non erano quanti soldi etc etc...ma la gestione dei soldi, sono molto curioso, perchè la gestione dei soldi per me che viaggio come te the solo mi ha sempre dato un pò di preoccupazioni, e visto che tu come me non andavi in Hotel dove c'è la cassetta di sicurezza 🙂 sono proprio curioso di sapere come hai fatto a gestire questa cosa.
    oaiC oaiC
    Lorenzo

  3. Ciao Giulia 🙂 chissà se ti ricordi di me...
    Innanzi tutto ben tornata, sono d'accordo con te...in molti posti del mondo si può viaggiare senza avere troppi soldi, anche a me dicono dove trovo I soldi per I miei viaggi...ancora di più me lo chiedono in questi ultimi tre anni dove sono stato più in cassa integrazione che al lavoro, io risposndo che ci vuole un grande spirito di adattamento, sacrifici e rinuncie 🙂
    Non so se hai già risposto a quel tema che ti avevo chiesto tempo fa quando eri in viaggio, se ricordi non erano quanti soldi etc etc...ma la gestione dei soldi, sono molto curioso, perchè la gestione dei soldi per me che viaggio come te the solo mi ha sempre dato un pò di preoccupazioni, e visto che tu come me non andavi in Hotel dove c'è la cassetta di sicurezza 🙂 sono proprio curioso di sapere come hai fatto a gestire questa cosa.
    oaiC oaiC
    Lorenzo

  4. Ciao Giulia 🙂 chissà se ti ricordi di me...
    Innanzi tutto ben tornata, sono d'accordo con te...in molti posti del mondo si può viaggiare senza avere troppi soldi, anche a me dicono dove trovo I soldi per I miei viaggi...ancora di più me lo chiedono in questi ultimi tre anni dove sono stato più in cassa integrazione che al lavoro, io risposndo che ci vuole un grande spirito di adattamento, sacrifici e rinuncie 🙂
    Non so se hai già risposto a quel tema che ti avevo chiesto tempo fa quando eri in viaggio, se ricordi non erano quanti soldi etc etc...ma la gestione dei soldi, sono molto curioso, perchè la gestione dei soldi per me che viaggio come te the solo mi ha sempre dato un pò di preoccupazioni, e visto che tu come me non andavi in Hotel dove c'è la cassetta di sicurezza 🙂 sono proprio curioso di sapere come hai fatto a gestire questa cosa.
    oaiC oaiC
    Lorenzo

  5. Ciao Giulia 🙂 chissà se ti ricordi di me...
    Innanzi tutto ben tornata, sono d'accordo con te...in molti posti del mondo si può viaggiare senza avere troppi soldi, anche a me dicono dove trovo I soldi per I miei viaggi...ancora di più me lo chiedono in questi ultimi tre anni dove sono stato più in cassa integrazione che al lavoro, io risposndo che ci vuole un grande spirito di adattamento, sacrifici e rinuncie 🙂
    Non so se hai già risposto a quel tema che ti avevo chiesto tempo fa quando eri in viaggio, se ricordi non erano quanti soldi etc etc...ma la gestione dei soldi, sono molto curioso, perchè la gestione dei soldi per me che viaggio come te the solo mi ha sempre dato un pò di preoccupazioni, e visto che tu come me non andavi in Hotel dove c'è la cassetta di sicurezza 🙂 sono proprio curioso di sapere come hai fatto a gestire questa cosa.
    oaiC oaiC
    Lorenzo

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