Ruta 40 da Cafayate a Salta – In cammino verso il nord dell'Argentina

Aggiornato il: 15 Giugno 2021
Scritto da: Giulia Raciti

Solo 16 ore di autobus e 1000 chilometri separano l’Argentina europea da quella degli indigeni. Questa area non voglio definirla più autentica ma decisamente diversa da quella che ho conosciuto e visto sino ad ora.

Non appena supero i confini della provincia di Buenos Aires ed entro in quella di Salta le donne e gli uomini dai tratti fortementi europei vengono sostituiti da persone di piccola statura, dai capelli neri e dal colore della pelle scuro.

Questo Paese non finisce di stupirmi, la poliedricità e la diversità dei sui territori rispecchiano una popolazione che è tutt’altro che omogenea.

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Tour del Nord Argentina da Cafayate a Salta

Arrivo al nord dell’Argentina direttamente da Buenos Aires con un viaggio in bus di 20 ore.
Prima tappa: Tafì del Valle, un delizioso e piccolo paesino a 2 ore e mezza da Tucuman.

Sono molto stanca ma ho ancora un pò di forza per passeggiare per il piccolo centro, tutto è chiuso, è la ora della siesta, quindi mi siedo a un bar facendo due chiacchiere con gli annoiati e poco indaffarati camerieri e aspetto le 17.00, lavorando anche un pò.
Una sola strada principale dove si concentrano le poche attività turistiche, poca gente in giro. E’ bassa stagione.

Nonostante questo scenario da film western, Tafì mi sta introducendo in una realtà argentina completamente diversa da quella che conoscevo sino ad ora, vedo i lama per la prima volta mangiucchiare nel campo accanto il mio ostello e senza recinzioni, mentre cammino per le strade occchi scuri e pronfondi di donne a bambini mi scrutano, questa situazione mi riporta con la memoria ad alcuni Paesi del Centro America.

Huamahuaca

Il giorno dopo vado a Cafayate (che si pronuncia Cafasciate, con la y argentina che suona più come un "scg"), la città del Torrontes, famoso vino bianco, delle vigne nel deserto e della Quebrada de Las Conchas.

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Il microclima di Cafayate è talmente particolare che nonostante il terreno arido e desertico solo qui si riesce a produrre vino di alta qualità. Basta spostarsi di una trentina di chilometri che i vigneti abbelliti da enormi cactus nel mezzo della finca scompaiono per dare spazio ad attività dedite all’artigianato o alla coltura del pepe e del tabacco ma di vino neanche l'ombra.
Sono piano piano salita a quota 1680.

Cafayate conta una popolazione di circa 12.000 abitanti.
La cittadina si trova nella nella valle di Calchaquíes, a circa 4 ore di minibus da Tafi del Valle. Al di là dei tetti delle case vedo solo alte montagne, è come se attorno a noi ci fosse il nulla.
Questa dormiente e silenziosa cittadina ha un fascino particolare. Le piccole e basse case con le pareti colorate mi hanno fatto sentire per la prima volta dopo tanto tempo dentro il Latino America che mi aspettavo.
Ancora più forte qui è la vicinanza con i Paesi limitrofi (Bolivia e Perù).
Le donne raccolgono i lunghi capelli neri e lisci in lunghe trecce, gli uomini fumano sigarette sotto il sole o masticano foglie di coca seduti al bar, tutti camminano lentamente lungo le strade polverose e assolate.
La gente qui sembra vivere di poco e soprattutto senza pensieri, come se non ci fosse fretta, forse in effetti non ce ne è, non c’è stress, nè traffico, si gira in bicicletta o a piedi, non tutte le strade sono asfaltate.

In una traversa a poca distanza dai bar e ristoranti per turisti ho mangiato in un Comedor locale, La Dora, quello dove non c'e menù e si mangia il piatto della casa. Per 17AR$ (poco più di 3 euro) ho mangiato un’ottima picada de fiambre con pure e bevuto una coca cola.

Durante la passeggiata tra i numerosi mercatini di artigianato locale noto che le bancarelle vendono cose che avrei immaginato di trovare in Perù o in Bolivia.
Un altra conferma a questo lento avvicinamento ai due Paesi poco più a nord. E io sto entrando in toto nel mood del viaggio latino americano.

In ostello (Ostello Ruta 40) poco popolato, è bassa stagione adesso, il caso ha voluto che incontrassi Liz, Juan e Magui (Brasile, Spagna e Argentina rispettivamente) che il giorno dopo sarebbero andati a Salta passando per Cachi con un taxi.
C’è un posto libero. Senza pensarci su due volte mi aggrego.

Per AR$250 ($50 euro a testa) contrattiamo Omar che mi ha fatto vivere una delle esperienze on the road più belle ed impressionanti del mio anno in viaggio.
Il tragitto da Cafayate a Cachi è possibile solo con mezzo privato in quanto non ci sono micro (bus) che portano a questa altra famosa destinazione turistica se non solo da Salta.Il cammino durato bene 12 ore (con stops e pranzo ma co ritmo piuttosto sostenuto) è stato gratificante e ha assolutamente giustificato la spesa.

Il territorio del Paese è cambiato numerose volte, siamo passati da quello che milioni di anni fa era un lago e che adesso è una dispersiva valle di rocce limate ed erose dal vento e dalla pioggia, per deserti popolati da cactus enormi, incluso il Parco Nazionale Los Cardones (ovvero i cactus), ettari ed ettari di cactus alti più di 4 metri, bevuto te di coca a Cachi, succhiato le foglie quando siamo arrivati sino a 3400 metri di altezza dove il panorama non era più il deserto ma si era trasformato in una vista verdeggiante e di enormi ed imponenti montagne.
Tutto questo percorrendo la famosa Ruta 40 quella che dalla Patagonia porta su sino al nord dell’Argentina facendo attraversare in lungo, ben 5000 chilometri di strada, uno dei Paesi più incredibili che abbia mai visitato.

Invece di descrivere a parole la giornata particolare lascio questo arduo compito alle foto.
Questo è un cammino imperdibile nell’Argentina remota che si mostra nella sua incredibile varietà umana e territoriale.

cardones salta argentina

Routa 40 – Da Cafayate a Salta

La giornata comincia alle 8 del mattino a Cafayate. Omar viene a prendere me e i tre compagni di viaggio per cominciare l'avventura. 4 viaggiatori zaino in spalla e 8 zaini. Con maestria Omar riesce a mettere tutti i gli zaini nel bagagliaio. Si parte!

Lungo la strada attraversiamo piccoli paesi che sembrano disabitati, villaggi con case diroccate alcune delle quali abbandonate.

Il panorama inizia a diventare roccioso. Lentamente entriamo al fondo di quello che milioni di anni fa era un lago e arriviamo alla spettacolare Quebrada de las Flechas e al monumento Nazionale Angastaco.
La vista è unica e le foto non rendono giustizia!

Ci fermiamo a Los Molinos per un caffè. Questo è un piccolo paese nel mezzo di una valle desertica. Sembra non esserci nessuno per le strade. Ci accomodiamo presso l'elegante resort Los Molinos dove al momento non ci sono turisti. Facciamo un giro per le eleganti sale della villa padronale coloniale e beviamo un caffè nello splendido patio sotto il sole cocente di mezzogiorno.

La zona oltre ad essere chiamata la Ruta del Vino è anche famosa per i piccol artigiani che lavorano la lana di lama. Splendidi lavori di lana pregiata ideali per il clima freddo della notte argentina.

tilcara deserto

Arriviamo finalmente a Cachi, raggiungiamo 2800 metri di altura. E' ora di pranzo e andiamo a mangiare. Per me: peperone ripieno con carne (Pimienta relleno), piatto tipico della zona. Per digirerire un tè alle foglie di coca.

Il paesino è talmente tanto piccolo che 30 minuti sono sufficienti per vederlo.
Alle 16.00 risaliamo tutti in macchina. Percorrendo la Ruta 40 arriviamo sino al Parco Nazionale Los Cardones (dei Cactus) e saliamo sino al punto più alto della montagna a 3400 metri per poi scendere di nuovo giù e avviarci verso Salta.

Percorriamo la strada in discesa. Sta calando il sole e in circa 2 ore arriviamo a Salta. Salutiamo Omar e chissà se un giorno lo reincontreremo.

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

6 comments on “Ruta 40 da Cafayate a Salta – In cammino verso il nord dell'Argentina”

  1. salve
    vorrei sapere se hai un recapito di questo omar e se è facile trovare autisti come lui che facciano tale tragitto . A proposito ma le condizioni della strada come erano?

    1. Sono passati 10 anni da quando ho scritto questo post, non ho piu il suo numero. Ma se chiedi al tuo hotel sicuramente saprà indicarti qualcuno. Anche i costi sicuramente sono differenti visto che avevo scritto questo post nel 2012. Buona Argentina!

  2. Ciao, avete fatto il viaggio sempre in macchina? Sono indecisa sul noleggio per via delle condizioni stradali, io ad aprile vorrei fare un giro simile al vostro, mi date dei consigli? Siamo in 2, se è alto il rischio foratura preferirei muovermi con mezzi altrui..grazie, ciao

    1. Ottima scelta!
      Sto salendo ancora più su verso il confine con la Bolivia e tutto va solo che migliorando!

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