Lisbona dove Latino America ed Europa si incontrano

Aggiornato il: 22 Luglio 2013
Scritto da: Giulia Raciti

Volare dal Latino America all’Europa facendo uno stop a Lisbona è stata una decisione azzeccata. Un ritorno equilibrato, senza grandi colpi di scena né shock culturali ed architettonici, una sorta di giusto equilibrio in questo passaggio che mi spaventava un pò ma che invece è stato assolutamente un punto di interconnessione interessante, sotto molti aspetti ho trovato elementi che in qualche modo ancora mi legavano al Sud America con la netta impressione di essere in Europa.

Lisbona la decadente, viene decantata così da tutti.
Ed in effetti la decadenza c’è e si vede, si tocca ad ogni angolo della città.
Una capitale Europea di piccole dimensioni, con le sue salite a prova di glutei sodi, che nonostante non fossi a 5000 mi ha fatto pensare a La Paz, non a caso la salita per andare al mio ostello l’avevo soprannominata Rue La Paz, i panni appesi ai piccoli e stretti balconi dei vicoli del centro che mi ricordavano la Napoli verace o alcuni scorci di Trastevere o Catania.
Quelli dove le magliette e le mutande del nonno penzolano all’aria e rendono la camminata caratteristica e degna di una fotografia di altri tempi.

Lisbona che è la capitale più all’ovest d’Europa sempra ricevere dall’oceano quel tocco malinconico e colorato latino americano e lo charm delle capitali Europee così uniche e precise nei loro dettagli, anche quelli imperfetti.

Un atterraggio perfetto direi, migliore di quello fatto la scorsa volta che dalle isole e la mia cabina sulla spiaggia e dal verde Guatemala mi ha catapultata nella caotica ed esagerata New York. Uno shock culturale che non ho particolarmente apprezzato, non era esattamente quello che desideravo per concludere un viaggio fatto di natura, mare e abbigliamento da spiaggia.

Lisbona ha invece avuto la capacità di farmi rimanere in una terra di intermezzo dandomi alcuni giorni per lasciare alle spalle in maniera delicata e soave il luogo lasciato e riabituarmi a quello che stavo per reincontrare.

La sua storia in qualche modo si riflette nelle mura delle case e delle strade. Non è una città trasandata, è una città legata al suo passato, forse restia al cambio e un pò pigra, si lascia andare al tempo con un fare malinconico e strappalacrime che raggiunge la massima espressione nel Fado, il canto popolare che racconta di storie di amori andati a male e sofferenza che soprattutto a Lisbona è quello delle strade, delle osterie e del popolo.

Questa musica coinvolge molto di più dell’udito, racconta Lisbona e la sua gente, il loro sentire a metà tra i drammatico e il romantico.
E’ una canzona appassionata, i cui unici due strumenti sono due chitarre e il cantante dialoga con la chitarra portoghese.
Il nome la dice lunga: Fado da Fatum (destino) ispirato alla saudade portoghese fatta di amori lontani, finiti, sofferenza, dolore.
Una malinconia che si racconta da sola snodandosi tra i piccoli vicoli, quella malinconia romantica e dal sapore antico e tradizionale.

Passeggiando per le strade e facendo su e giù per le innumerevoli salite per poi riposare facendo tappa per tutti i Miraduros (belvedere) de la città scopro la cosa che forse più mi ha lasciata stupita.
Lisbona non è una città sul mare! Il Tago, il largo e grande fiume che attraversa la città, non è oceano! Prima di atterrare credevo che la gente di lisbona fosse un pò come quelli di Lima, surfers che a fine lavoro scappano al Malecon che costeggia la città e si buttano in acqua. Ed invece no onde. No tavole da surf per le strade o sui mezzi.

Quindi l'unica cosa che mi aspettavo di trovare non solo non l'ho trovata, ma non esiste! Non per lo meno se ci si ferma al centro della città e ai quartieri principali.

La mia scoperta di Lisbona è letteralmente partita da zero. Nessun punto di orientamento, né una guida se no consigli di locali che mi hanno raccomandato di perdermi per i vicoli e scoprirla da sola, cosa che mi ha invitata a nozze visto che ormai da anni questo è prevalentemente il mio modo di "viaggiare", ma soprattutto la ricerca di prelibatezze culinarie, in particolare dolci e pane, sono stato l'obiettivo principale della mia breve permanenza.

Il bello a Lisbona sta nel perdersi per le sue strade ed intrufolarsi per vie e palazzi per potere trovare quello che mi aspettavo da quella città piuttosto che seguire un itinerario classico fatto di chiese e musei, soprattutto quando il tempo era perfetto, non troppo caldo né freddo, il sole splende tutto il giorno e tramonta alle 21,30, il cielo è azzurro...non c'è niente di meglio che sedersi in un bar e bere un   accompagnato da uno dei tanti dolci che questa città non sembra mai stanca di sfornare.

Una delle mie incursioni/escursioni mi ha portata nell’atrio di uno dei vecchi palazzi di Lisbona che dietro uno spoglio corridoio bianco dal basso soffitto si apre su un patio con tanto di giardino e tante piccole case a un solo piano che lo chiudono.
Mi dice il mio amico Francisco che questo è un esempio di vecchia architettura delle case portoghesi, si attraversa un atrio e improvvisamente sembra di essere in campagna piuttosto che in città. Poi, basta attraversare il cancello d’ingresso tornando all'ingresso che di fronte a noi il tram fa su e giù per una delle discese più verticali della città e io, dopo questa breve parentesi nella vecchia Lisboa, mi rituffo tra la folla internazionale del venerdì sera che anima la lenta e colorata capitale portoghese fino all'alba.

Cose gratis da fare a Lisbona

Lisbona è una capitale economica la cui bellezza sta nelle strade e piccoli vicoli e soprattutto abbastanza piccola da essere girata agilmente.
Ma gratis è meglio, quindi se si hanno pochi soldi e poco tempo e si deve selezionare, Lisbona offre una serie di cose 100% gratis da visitare e da scoprire in completa autonomia...poi per chi fosse interessato la città offre free walking tours a cui ho preso parte e che sono stati una splendida introduzione alla città.

lisbona srade

lisbona centro

Alfama

Alfama è il quartiere che si distingue dagli altri per le sue piccolo vie, terrazzo con i panni appesi ai balconi ai pied del castello e zone archeologica dove sono state trovate reperti che risalgono al settimo secolo prima di Cristo. Antico quartiere ebraico e  insediamento dei mori il quartiere è a metà tra il vecchio, il decadente e il vissuto intenso e popolano. Uno slalom tra balconi abbelliti da panni appena lavati e odore di pesce alla griglia.

alfama lisbona

Belem

Il quartiere di Belem, sulla riva nord del fiume Tago, da qui sono partite le grandi navi portoghesi con marinai intrepidi alla scoperta del mondo oltre l'orizzonte nel quindicesimo e sedicesimo secolo.
A Belem, che si traduce come Betlemme (i viaggi europei ai tempi avevano hanno una forte componente religiosa), si trova il monastero di Jeronimos e la chiesa del 1601, ampio giardino e una grande mappa in marmo sulla riva del fiume che mostra i luoghi i portoghesi incontrati, e quando, come irradiata attraverso il mondo.
Al portoghese piace pensare a questo quartiere come il ground zero della globalizzazione.
Il Monumento alle Scoperte presenta statue di eroi nazionali come Vasco da Gama e le pasticcerie locali vendono i famosi Pastel de Nata che sembrano essere i migliori della città.
Dall'altro lato del fiume, proprio vicino al ponte 25 aprile che ha una somiglianza impressionante al Golden Gate di San Francisco, si erge una gigantesca statua del Cristo con le braccia aperte che domina la città.

Sintra

A poca distanza di treno da Lisbona sorge Sintra, una regione dalla innumerevoli bellezze, qui monumenti, mare e montagna si incontrano raggiungendo un mix interessante e perfetto. Sintra inizia proprio nel cuore della 'Vila' e finisce in mare, nel punto più occidentale del continente europeo (Cabo da Roca).

Sintra è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO, era la dimora della nobiltà che nel passato ha scelto di costruire i loro palazzi e delle dimore-case. Prima di lasciare Sintra, vale la pena visitare il Palazzo Reale (Paço Real), il Palazzo Nazionale di Pena (Palácio Nacional da Pena), i Castello dei Mori (Castelo dos Mouros), il Palazzo di Monserrate ei suoi giardini (Palácio de Monserrate) e alcuni dei musei, come il Museo del Giocattolo più singolare (Museu do Brinquedo) che espone una affascinante collezione di giocattoli.

Sintra è unica non solo per i suoi numerosi monumenti, la natura e le spiagge, ma anche per le sue minuscole e deliziose viuzze tra le quali una passeggiata farà velocemente tornare indietro nel tempo.

Feira da ladra

Il mercato delle pulci di Lisbona che tradotto significa "mercato della ladra", beh bisognerebbe stare attenti a quelli quelli, è un luogo caratteristico che vale la pena visitare vista anche la sua posizione centrale.
In realtà il nome sebbene tradotto significhi "ladra" si riferisce a un parassita trovato in antiquariato. Il mercato è nato nel 12° secolo ed il nome Feira da Ladra è stato adottato per la prima volta nel 17° secolo.
Il mercato inizia al Arco de São Vicente, un arco vicino a dove il famoso tram 28 fermate, e si tiene ogni Martedì e Sabato, dall'alba al tramonto. Una miriade di piccole bancarelle vendono ogni sorta di prodotti di seconda mano e nuovi, alcuni in bancarelle e altre semplicemente appoggiati su coperte a terra.
Cosa si può trovare? Di tutto, da oggetti artigianali, a CD, libri, vestiti, francobolli, monete, oggetti militari, pezzi d'antiquariato e mobili, tutto in bella mostra qui, sebbene ad oggi il mercato sembra essere diventato prevalentemente una attrazione per turisti, la negoziazione vale sempre provarla.
Dal mercato si può raggiunge l'imponente Chiesa di Santa Engracia, o Pantheon Nazionale.

Baixa

Il centro della città, anche se centro vero e proprio è difficile da individuare a Lisbona, è Baixa.
Un quartiere ricostruito dopo il terremoto 1755, molti negozi in vecchio stile si alternano a moderne catene internazionali, e i marciapiedi decorati in bianco e nero, tradizionale pavimentazione portoghese, che si trova anche a Salvador de Bahia, Brasile e Macao, in Cina.
Rua Augusta è la strada pedonale che collega le due piazze principali: Rossio e Praca do Comercio, un tempo sede di uffici governativi che hanno fatto spazio a caffè e ristoranti.

lisbona

lisbona centro

tram lisbona

Alcune informazioni pratiche su Lisbona.

Lisbona non è una città pericolosa anche se sembra che con la crisi e l'alto tasso di disoccupazione alcuni piccoli crimini, in particolare furti, stiano aumentando, soprattutto la notte.
Di fatto non è una città pericolosa né bisogna avere paura

I tram, quelli tipici, sembrano avere costi proibitivi (€3,60 per una corsa di qualche secondo) se non si è in possesso della carta per i mezzi pubblici che si può fare velocemente nelle stazioni delle metropolitane e si ricaricano quando scariche. Questa carta inoltre se ricarica fa pagare meno comunque tutti i tragitti sui mezzi

In alcuni ristoranti, per lo meno in quelli di Alfama, è abitudine nei ristoranti che prima che si ordini vengano portati al tavolo prosciutto, mozzarelle, pastel fritti (con baccala e gamberi che sono una specialità) e che sembrano essere un benvenuto, o per lo meno io l'ho creduto ma avvertita in tempo e quindi non mangiato, ma in realtà a fine cena è tutto da pagare. I camerieri non informano se quindi non interessati basta chiedere di portare via e seguire con l'ordine.

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

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