Giro del mondo in solitaria – Chi mi ha ispirata

Viaggio ormai da gennaio 2011, da più di un anno è in corso il mio giro del mondo in solitaria, cosa nota per chi mi segue da un pò, e proprio in questi giorni stavo pensando a tutte le persone che ho incontrato in questo lungo percoso, chi ho rivisto, con chi sono rimasta in contatto e chi forse non rivedrò più.

Claudia tempo fa mi ha chiesto quale è stato il processo creativo che mi ha portata sino a questo punto. Ci ho dovuto pensare un pò, non ne trovavo alcuno, vedevo piuttosto un processo molto random, improvvisato e frutto della casualità.
Rimanere in contatto con molte persone incontrate in questo anno e più di viaggio mi ha portata a scrivere qualche riga sulle personalità che mi hanno influenzata molto in questo ultimo periodo. Nel buttare giù le idee e mettendo in chiaro i miei numerosi e contorti pensieri ho capito invece che la scelta di continuare a viaggiare è sì dipesa da molti fattori ma un ruolo importante è stato svolto da questi personaggi così diversi tra loro ma con un qualcosa che li accomunava: viaggiavano da anni e riuscivano a trasmettere positività e voglia di fare...qualsiasi cosa si desideri.

Ovviamente se non avessi amato quello che stavo facendo non avrei continuato a viaggiare per così tanto tempo, ma come non considerare tutte quelle persone che mi hanno mostrato che questa scelta di vita, per alcuni temporanea per altri sembra essere permanente, non è follia?

Ma non solo. Queste persone mi hanno dato, a volte anche inconsapevolmente, delle idee che hanno influenzato, più o meno direttamente, questa mia scelta, facendomi prendere una direzione inaspettata da quella pianificata in precedenza e facendola passare come "una cosa normale".

In questo post voglio quindi ricordare e ringraziare pubblicamente questi amici (non sono tutti) che forse non sanno quanto fondamentali siano stati per me e quanto valore abbia avuto, e tutt'ora ha, il nostro incontro.

Claudio Secci

Ho incontrato Claudio a Panama durante le 3 settimane più noiose del mio viaggio in Centro America. Ero relegata sul cucuzzolo della montagna a fare un campo di volontariato.
Ci fa incontrare il Couchsurfing.

Lui viaggia ininterrottamente da quasi 8 anni e scrive sul suo blog in 3 lingue , 40eadesso e di i viaggi di Clach.
Nei blogs racconta come la svolta dei 40 anni, se per alcuni è un momento critico, per lui è invece un momento diverso in cui nonostante le convenzioni tutte italiane continua a vivere  vita alternativa e fatta di passioni.
Claudio scrive in maniera simpatica e scorrevole della sua vita, di quello che passa per la sua testa, il suo è un blog di viaggio con un pizzico di qualcosa in più. Uno stile conciso, intelligente e stimolante. Un esempio di nomade, o vagabondo o viaggiatore (che dir si voglia) che gira il mondo, che si adatta ai cambiamenti e ti racconta che a 40 anni il mondo è ancora bello da scoprire e che non ci sono età per queste scelte.

Jeik Savage

Se ho questo blog devo ringraziare Jeik un ragazzo australiano che ho incontrato in Honduras.
Lui non solo mi ha ricordato che la mia professione era qualcosa che dovevo applicare per me stessa, ma soprattutto che a volte le idee più folli riescono e possono cambiare la direzione della tua vita e che vale la pena rischiare.
Cosa ha fatto? Lui per metà giapponese ha scritto un ebook per gli asiatici che vogliono bere alcool ma che non vogliono avere come risultato la terribile faccia rossa (problema che hanno gli asiatici e fonte di grande imbarazzo). Con il blog No Red Face Formula ha venduto migliaia di ebook e da squattrinato in Nepal è riuscito ad arrivare sino al Centro America viaggiando per più di 1 anno e mezzo.
Quale fonte di ispirazione è stato questo ragazzo, che ho tra l’altro reincontrato a Melbourne e ho ringraziato in stile ozzy in un pub bevendo qualche birra?

John Falcon Kemeny

Incontro John in Nicaragua. Lui è un ingegnere inglese di 30 anni, al momento vive a Auckland.
L'ho reincontrato qualche mese fa durante il mio viaggio in Nuova Zelanda. Viaggia da due anni e ha deciso di fermarsi per un pò per mettere soldi da parte e continuare con il suo viaggio a partire dal prossimo settembre e per tornare in Sud America.
Aveva un bel lavoro  in Inghilterra, pagato bene, eppure ha rinunciato per seguire e realizzare il suo sogno: viaggiare.
Mi dice che i soldi sono un mezzo e non un fine (lo so detto classico ma quanti davvero fanno quello che pensano?). Ama la sua vita, pondera le sue decisioni con la classica pacatezza da gentleman inglese, ha le idee chiare, viaggia in maniera alternativa (moto, cargo..). Lo reincontrerò in Sud America a fine anno probabilmente. La sua avventura non è finita.

Malcom Czopinski

Ho incontrato Malcom in Guatemala a Flores per l'esattezza vicino le rovine di Tikal. Credo che lui sia il colpevole di questo giro del mondo. L'incontro con lui ha davvero deciso in ultima istanza di questa esperienza totalizzante.
Quando l'ho incontrato stava facendo il giro del mondo, è stato lui che mi ha consigliato l’agenzia per comprare il biglietto, roundtheworldexperts.co.uk.
Il suo entusiasmo mi ha fatto venire voglia di seguire i suoi passi. Era così pieno di vita, con tanta voglia di scoprire e mostandomi le sue foto e raccontandomi si come in 1 anno avesse speso £8000  è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A poche settimane per il ritorno in Europa mi chiedevo ininterrottamente cosa volevo davvero fare una volta tornata. Londra, Berlino, Roma….o continuare a viaggiare?

Nessuna delle prime tre soluzioni mi allettava. Rimaneva solo la quarta opzione. Continuare a viaggiare. Mi sono vista come senza via di scampo.
E’ stato un attimo. Nel giro di due giorni avevo un biglietto per il giro del mondo.

Remi Turquotte

Ho incontrato Remi ad Adelaide. Stavamo facendo couchsurfing nella stessa casa. Siamo stati insieme per circa 5 giorni. SEO specialist, canadese (canada francese), amante del kitesurf.
Con lui  ho passato giornate parlando di seo, webmarketing e scambiando idee. Viaggiatore e free lance, proprio come me.
Aveva viaggiato con la ragazza per i primi 4 mesi ma in viaggio si sa, la coppia o scoppia o è per sempre. Loro erano scoppiati. E così chiacchierando sulla rottura mi disse “se una cosa succede c’è sempre un motivo”. Hanno così proseguito in direzioni diverse e saperlo oggi a mesi di distanza felice ,solcare le acque australiane trascinato dal kite mi fa pensare che quella piccola verità devo tenerla sempre presente e che riassume il perché io sono qui adesso.
Doveva succedere e ho lasciato gli eventi scegliere per me senza imperativo categorico (devo perché devo).

Processo creativo di viaggio?

Eccomi quindi alla conclusione del post. Claudia tempo fa mi chiese quale è stato il processo creativo che mi ha portata a compiere questo passo.
Non so se questa serie di incontri posso annoverarli come processo creativo…spero mi si permetta di chiamarla concatenazione di eventi ed incontri che mi hanno portata sino a questo punto.
Le persone giuste al momento giusto e una mia predisposizione positiva ad accogliere il loro messaggio.

Toccare con mano la fattibilità di un’esperienza del genere mi ha fatto realizzare che se fossi tornata in Europa non avrei probabilmente più avuto questa possibilità e che dovevo approfittarne senza rimandare a un giorno che forse non sarebbe mai arrivato.
In quel momento avevo tutto: tempo, pochi soldi ma sufficienti, tempo, energia e tanta voglia di scoprire.
La vera spinta è stata un puro e semplice: ora o mai più.

Ps. Le persone incontrate e di grande ispirazione sono state molte.  Per questo voglio ricordare
David e Rocio (Spagna) : 2 anni e mezzo tra America Latina e Sud Est Asiatico, incontrati in Messico
Erin Maye (Ontario) : la mia compagna di viaggio in Guatemala e che probabilmente inoltrerò in Parù tra un mese
Coleta Janette Cox (Boston):  incontrata in Jamaica con una gran voglia di fare, che ha sempre in agenda qualche avventura e che nonostante non avessimo avuto molto tempo per stare insieme è stata una presenza presente in questo anno di viaggio
Alana (Canada): con lei ho passato tre settimane a panama al campo di volontariato. Ottima compagnia e speciale confidente.
Walter alias Lo Stampa (Perugia…o cittadino del mondo?) Se non fosse stato per lui alle Fiji sarei diventata matta. Simpatico, divertente, sempre con una barzelletta pronta, trascinatore, impossibile non adorarlo
Gaia Raciti (Roma)– Mia sorella. Perché senza di lei che per prima quando l’ho salutata alle partenze di La Habana con gli occhi pieni di lacrime mi ha detto “Stai per vivere il più bel momento della tua vita, sono orgogliosa di te. Continua così”.

Aggiornato il: 17 Gennaio 2021
Scritto da: Giulia Raciti

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Scritto da Giulia Raciti

Esperta di Africa e Latino America sono in viaggio dal 2011. Attualmente a bordo di un van. Ho fatto un giro del mondo in solitaria durato 3 anni. Scrivo delle destinazioni che visito. Mi occupo di realizzazione viaggi personalizzati e su misura in Africa e Sud America sul sito dedicato Kipepeo Experience.

3 comments on “Giro del mondo in solitaria – Chi mi ha ispirata”

  1. Ciao Giulia!
    Questo articolo mi è piaciuto tantissimo! Sono fermamente convinta del fatto che ogni incontro abbia un significato particolare e che sia in grado di cambiare la nostra vita, seppur in una piccolissima parte.
    Tra le tante persone incontrate, qualcuno che faceva il giro del mondo o giù di lì con la propria moto?

    Un abbraccione a buona continuazione!
    Claudia

    1. Si ho incontrato una francese che ha fatto sud e centro America in moto. Un matto inglese con uno scooter tutto il centro America che aveva tanto carico sullo scooter che poteva stare solo piegato in avanti altrimenti il motorino si ribaltava.
      Ho visto molti viaggiare in Sud America in bicicletta. Mi pare che sia uno stile molto francese 🙂

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